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ANDREA DORIA: UNA NAVE INDISPENSABILE?

L'editoriale del mese di Aprile è dedicato ad un fatto lontano nel futuro, che avverrà nel 2007, sempre che non vi siano i tanto famosi ritardi e le procrastinazioni dei programmi militari italiani. Mi riferisco alla completazione della costruzione della Andrea Doria, nuova nave ammiraglia della Marina con stazza di 22'000 tonnellate senza carico e in grado di imbarcare, sul suo vasto ponte di volo, aerei STOVL, quali gli Harrier attualmente in uso sul Garibaldi. Quale Stato non vorrebbe una portaerei (anche se piccola come la Doria), magari una seconda, per ampliare la sua flotta? Credo quasi tutti, se non fosse che non tutti i Paesi possono permetterselo. A parer mio l'Italia è uno di questi; una portaerei richiede necessariamente dei velivoli e degli elicotteri da trasportare sul suo ponte, sennò perderebbe la sua funzione principale e resterebbe uno scatolone galleggiante, peraltro costosissimo. Ponendo di acquistare alcuni mezzi, perchè altri saranno condivisi con il Garibaldi, ma almeno un pugno di EH 101, si capisce subito che vi sono delle grandi spese da affrontare, sull'ordine, a parer mio, di 300-400 milioni di € (senza ipotizzare la sostituzione degli Harrier con i JSF!). Oltre a questa spesa, che per la nostra Marina non è affatto ridicola, bisogna considerare che una portaerei, con il costo che ha, non può andarsene tutta soletta in giro per il mare, necessita di una componente navale che le garantisca un minimo di difesa. Proprio questa, per l'Italia, manca; le fregate Orizzonte, che entraranno in linea nel 2007 e nel 2009, basteranno solo per una nave comando, in quanto una coppia di fregate è inquadrata in un gruppo navale, quindi o con il Garibaldi o (molto più probabilmente) con la Doria. Sarebbe un peccato separarle e assegnarle a entrambi gli incrociatori. Dunque si necessitano altre due Orizzonte, con una spesa di circa 1'500 milioni di Euro. Bisogna aggiungere dei cacciatorpedinieri, dei pattugliatori d'altura, almeno un rifornitore. Tutte queste unità vi sono oggi, ma per la data in questione la maggior parte sarà ritirata dal servizio e le restanti, in numero del tutto inadeguato, porteranno con sè il peso degli anni e la arretrateza tecnologica. La domanda viene spontanea: non sarebbe stato meglio impiegare il denaro per la Doria (che peraltro sembra sia cresciuto dai circa 750 milioni di Euro prospettati ai 1'200 milioni di Euro richiesti) per riammodernare una parte della flotta? Non mi sembra più urgente una portaerei di una nave ro-ro, oppure di una LPD (ma questa volta una nave vera, non un traghetto verniciato di grigio, com'è per i vari S.Giusto e S.Giorgio). Mi si risponderà che la Marina, come precedentemente scritto, vuole due unità portaermobili, ma allora dovrà anche pensare a sostituire il Garibaldi nel prossimo 2012, con fondi che sottrarranno ancora denaro per il rinnovo della flotta. Certo, la Marina se la cava ormai da anni e utilizza veramente bene il poco denaro concessole, quindi non si può che avere fiducia nelle sue capacità organizzative. Il mio appunto non voleva comunque essere una critica verso la Forza Armata, bensì contro gli uomini politici che si ricordano della Difesa solo quando ve n'è bisogno e che aspirano ad avere eserciti all'avanguardia quando concedono a questi solo una parte ridicola del PIL.