Racine

Jean (La Ferté Milon, 1639 - Parigi 1699), poeta tragico.

Di fede giansenista studiò la cultura classica greca sfuggendo ai condizionamenti gesuiti. I suoi versi iniziali erano rivolti alla corte ed al re ed in seguito Molière rappresentò alcune sue tragedie, ma i rapporti tra i due si ruppero. Ebbe un incarico da storiagrafo di corte che svolse in modo servizievole. Fu il poeta della passione amorosa drammatica che tutto travolge, del destino umano, della gelosia. Il "miracolo" del teatro di Racine consiste nel fatto di avere espresso argomenti così drammatici preservando uno stile fluido e rispettando, ma adattando, le regole classiche che aveva appreso.

Tra le sue opere: Fedra, Ifigenia, Tito e Berenice, Mitridate.

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