Guglielmino: critica

"Nei temi e nella materia dell'Allegria è evidente una marcata 'presenza biografica' visibile nell'uso insistito dell'aggettivo dimostrativo e possessivo, nell'indicazione precisa di luoghi e di date di molti componimenti. Ungaretti nel cantare gli spunti di vitalità, gli agganci alla vita sopravvissuti al naufragio che l'esperienza della guerra suggeriva (donde il titolo di una lirica passato poi all'intera raccolta) è fermo ancora alla sua specifica condizione di uomo di pena, ad una dimensione caratterizzata, come ha detto F. Portinari, da 'una fortissima affermazione del soggetto' (Anche se non mancano spunti di superamento, cioè di fare della propria definita circoscritta condizione, emblema della condizione di tutti gli uomini)."

(Salvatore Guglielmino, Guida al novecento, Principato, Milano, 1971)

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