Rimbaud - Ungaretti

Ossola commenta:

"Naturalmente la lettura di Rimbaud, il fascino di quella poetica ha lasciato traccia nell'opera di Ungaretti: basti accennare al "Raggrumato sotto piano d'oceano" di 'Le suppliche', che nasce dall'immagine embrionale di "Sombre - t - il dans l'Océan profond/Des Germes, des Foetus, des Embryons..."; in 'O notte' il prezioso sintagma finale: "Astrali nidi d'illusione" può derivare dalla reminescenza di "Quelque nid, d'où s'echappe un petit frisson d'aile: / Un chant mystérieux tombe des astres d'or". Dalla stessa 'Ophelie' di Rimbaud saranno poi ricalcati i versi finali di Tu ti spezzasti:

C'est que la voix des mers folles, immense rale,
Brisait ton sein d'enfant, trop humain et top doux.
"Non avresti potuto non spezzarti
(...)
Tu semplice soffio e cristallo,
Troppo umano lampo per l'empio,
Selvoso, accanito, ronzante
Ruggito d'un sole ignudo"

(Carlo Ossola, Ungaretti, Mursia, 1974, pag. 88 - 89).

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