Marziale

 

Epigrammata, V,9

Cure mediche

Mi sentivo fiacco, ma tu prontamente sei giunto, Simmaco, accompagnato da cento discepoli.

Cento mani ghiacciate dall'Aquilone mi tastarono: non avevo la febbre, Simmaco, ora l'ho.

Testo originale

 Languebam: sed tu comitatus protinus ad me
uenisti centum, Symmache, discipulis.
Centum me tetigere manus aquilone gelatae:
non habui febrem, Symmache, nunc habeo.

 

Epigrammata, XIII,111

Un vino vecchio davvero

Dai torchi di Sinuessa è arrivato il vino Marsico : sotto quale consolato fu riposto in anfore ? - tu chiedi. I consoli non c'erano ancora !

Testo originale

De Sinuessanis uenerunt Massica prelis:
condita quo quaeris consule? Nullus erat.

 

Epigrammata, III,43

Per un vecchio che finge di essere giovane

Fingi di essere giovane, Letino, con i capelli tinti, ad un tratto tutto nero corvino tu che un momento fa eri bianco come un cigno. Non inganni tutti : Proserpina sa che tu sei canuto: ella strapperà dal tuo volto la maschera.

Testo originale

 Mentiris iuuenem tinctis, Laetine, capillis,
tam subito coruus, qui modo cycnus eras.
Non omnes fallis; scit te Proserpina canum:
personam capiti detrahet illa tuo.

 

 

Epigrammata, I,19

Se ben ricordo ...

Se ben ricordo, Elia, avevi quattro denti: un colpo di tosse te ne ha fatti sputare due, ed un altro gli altri due.

Ormai puoi tossire tutti i giorni senza problemi: un terzo colpo di tosse non ha più nulla da fare qui!

Testo originale

Si memini, fuerant tibi quattuor, Aelia, dentes:
expulit una duos tussis et una duos.
Iam secum potes totis tussire diebus:
nil istic quod agat tertia tussis habet.

 

 

Epigrammata, X,47

Le cose che rendono felici

Le cose che rendono la vita più felice sono queste, caro il mio Marziale : un patrimonio non acquisito con la propria fatica ma lasciato in eredità, un campo buono, un focolare sempre acceso, mai litigi, rare visite ufficiali, mente rilassata, forza da uomo libero, corpo sano, una cauta schiettezza, amici della tua stessa condizione sociale, commensali poco esigenti, cucina senza ricercatezze, notti non folli ma libere da affanni ... un sonno tale da rendere brevi le tenebre, voler essere ciò che sei e non preferire nient'altro e non desiderare nè temere il giorno supremo.

Testo originale

Vitam quae faciant beatiorem,
iucundissime Martialis, haec sunt:
res non parta labore sed relicta;
non ingratus ager, focus perennis;
lis numquam, toga rara, mens quieta;
uires ingenuae, salubre corpus;
prudens simplicitas, pares amici;
conuictus facilis, sine arte mensa;
nox non ebria sed soluta curis;
non tristis torus et tamen pudicus;
somnus qui faciat breues tenebras:
quod sis esse uelis nihilque malis;
summum nec metuas diem nec optes.

 

 

Epigrammata, V,34

Preghiera per la morte di una bambina

Raccomando a te, padre Frontone, ed a te, madre Fercilla, questa bimba, oggetto dei miei baci e del mio affetto, affinchè la mia piccola Erotion non si spaventi di fronte alle tenebre ed alle fauci spaventose del cane del Tartaro. Avrebbe appena compiuto i sei anni se non fosse vissuta altrettanti giorni di meno. Fra i due protettori tanto anziani giochi con la consueta spensieratezza e festosa pronunci il mio nome con bocca balbettante. Una zolla morbida raccolga le tenere ossa e tu, terra, non essere pesante per lei : lei, infatti, non lo fu per te.

Testo originale

Hanc tibi, Fronto pater, genetrix Flaccilla, puellam
oscula commendo deliciasque meas,
paruola ne nigras horrescat Erotion umbras
oraque Tartarei prodigiosa canis.
Inpletura fuit sextae modo frigora brumae,
uixisset totidem ni minus illa dies.
Inter tam ueteres ludat lasciua patronos
et nomen blaeso garriat ore meum.
Mollia non rigidus caespes tegat ossa nec illi,
terra, grauis fueris: non fuit illa tibi.