Storia 1935

DALLE OLIMPIADI DI BERLINO AL 1945

Agosto 1936. La Pullino rappresenta l'Italia nel 4 con alle Olimpiadi di Berlino
1936 - GRAVE CRISI ECONOMICO -FINANZIARIA E DECLINO DELL'ATTIVITA' AGONISTICA
Gli allori del '35 furono gli ultimi della serie d'oro dei successi. Nel '35 e nel '36 il nostro Paese si trovo impegnato in uno sforzo bellico non facile per la debole economia italiana (guerra di Etiopia e di Spagna), per cui molte delle promesse di finanziamento fatte per il sostegno della societa rimasero senza seguito, o realizzate in misura di molto inferiore alle necessita reali.
Tutte le societa ne risentirono, ma la nostra, la piu povera di mezzi di tutte, in maniera addirittura drammatica.
Ecco in proposito le ragioni della crisi secondo il pensiero del Segretario del Comitato sezionale giuliano della Federazione Italiana di Canottaggio:
"Il canottaggio - egli dice - viene praticato, da Grado lino a Zara, da ben venti societa e dovrebbe poter disporre di cena massa imponente di equipaggi e avere quindi ima proporzionale possibilita di selezione. Finché si tratta di esplicare l'attivita nelle singole sedi, la questione si presenta facile; ma quando é necessario spostarsi per prender parte a regate, ecco sorgere la difficolta principale, eccezion fatta per le societa con sede in centri maggiori, e precisamente quella finanziaria.
Un solo esempio, un'eccezione: la "Pullino" d'Isola d'Istria, che unica fra le duecento societa d'Italia seppe conquistare un campionato mondiale, vive di una vita grama e si dibatte in difficolta addirittura disperate. Ottanta soci a cinque lire il mese; 400 lire mensili, 4800 all'anno! E con cio bisogna provvedere alla canottiera, all'acquisto, alla riparazione e manutenzione di imbarcazioni, alla partecipazione alle regate che costano non poco. Una societa gloriosa come la "Pullino", che inai conobbe sconfitta, e cio per merito di Renato Petronio, l'unico vero competente della regione, non dovrebbe essere lasciata in simili condizioni.
E ancora: vi é un comitato sezionale giuliano, al quale sono affiliale le venti societa della Venezia Giulia, di Fiume e Zara, comitato che ha l'incarico di servire da collegamento fra le societa e la Federazione, di curare la propaganda remiera e di indire le regate tradizionali, come i campionati giuliani e le regale di settembre che si corrono da 38 anni.
Bilancio: circa 6000 lire di entrata ricavate dai canoni che le societa affiliate pagano.
Con questo importo si deve provvedere alle spese di corrispondenza, alla stampa dei bandi e dei programmi e a quelle dell'organizzazione delle regate che comprendono la costruzione del campo e del recinto, medaglie, trasferte, ecc.
Non bisogna credere che l'esercizio del canottaggio sia privilegio soltanto delle classi piu abbienti; chiunque puo praticarlo, data la qualita e la diversita di societa remiere e (lata anche la tenuita dei canoni che si pagano.

CHI DOVREBBE CONTRIBUIRE

E come altre manifestazioni nautiche (vela e motonautica) trovano appoggi generosi e pronti, che rendono possibile un loro decoroso svolgimento, converrebbe che gli enti marittimi, .specialmente quelli di Trieste, concorressero a che le manifestazioni remiere, certo non meno simpatiche e interessanti di quelle veliche e motonautiche, possano in avvenire avere il migliore svolgimento".
"Certo non é da nascondersi che anche ragioni d'indole morale influiscono sull'attuale "marasma"; e se gli antichi poderosi campioni non corrono piu in regata, tuttavia il canottaggio dovrebbe ancora attirare i giovani.
Perché, checché si dica, esso resta uno dei piu belli, se non il piu bello, e piu completo degli esercizi.
Di fronte all'esempio della "Pullino" che, data l'estrema indigenza in cui versa, ha del miracoloso, le societa giuliane dovrebbero sentirsi scosse e ritrovare con volonta, perseveranza e coraggio, la via delle vittorie".
Come s'e visto la societa poteva contare su entrate che non arrivavano alle 5 mila lire annue, mentre per le trasferte sui campi di regata ne occorrevano il doppio!
Per sostenere la PULLINO fu lanciata nel 1935 anche una grande lotteria nazionale, sollecitando le iscrizioni con il _premio vistoso di una "Fiat-Balilla".
L'estrazione doveva venire in aprile, ma evidentemente per scarso successo, essa fu rimandata al 28 ottobre:
La F.F.I.C dirano in proposito la .seguente Circolare:
Circ. n. 10Roma, 8 aprile 1935-X/17 N. 756 di Prot.
Oggetto: Lotteria S. N. "Pollino"
Alle Societa ed Enti affiliati
Essendo stata rinviata al 28 ottobre 1935-XIII la estrazione della Lotteria pro-Pollino, si prega di trattenere i biglietti della medesima inviati (la questa Federazione, onde curarne il totale collocamento, con preghiera di renderne conto entro il 10 ottobre p. v.
Il Presidenle: Dott. Massimo Giovannetti Il Segretario: Dott. Giampietro Filippi
Nel 1935 per risollevare le sorti della Societa viene lanciata una lotteria nazionale. 11 disegno viene ideato da Antonio Zamarin
La crisi pertanto non accennava per nulla a migliorare, anzi! Molta gente era stata richiamata alle armi, e cominciavano a venir meno i giovani rincalzi, quelli che una volta affluivano numerosi ad ingrossare le schiere degli aspiranti atleti, dei possibili futuri campioni.
In Isola erano giunte inoltre alla ribalta anche altre attivita sportive. S'erano formate squadre ginniche maschili e femminili nelle organizzazioni dopolavoristiche, ma soprattutto di calcio. Erano sport meno impegnativi, di minor sacrificio e di maggior richiamo; il calcio in particolar modo, che nell'"Ampelea" trovo la maggior diffusione ed il piu valido sostegno.
Di tutto questo insieme negativo di cose e di fatti, oltre che dell'inevitabile usura degli anni, ne risenti anche il nostro valoroso equipaggio del "quattro con" che, pur vincitore nella preolimpionica di Trieste del 21 giugno, non pote rinnovare- il trionfo del 1928 quando partecipo alle Olimpiadi di Grünau in Germania. Dovette subire la maggior potenza dell'armo tedesco e, sul traguardo, anche l'impeto di quello francese.
Qualche buona affermazione, come il 25 agosto a Fiume nel Campionato dell'Adriatico e nelle yole a quattro in settembre, a Zara, non riuscirono a dare fiducia, a risollevare le sorti.
Queste, anzi, si aggravarono quando l'artefice delle piu belle affermazioni, l'uomo di punta della societa e dell'armo delle vittorie, in novembre, lascio la PULLINO e si trasferi a Trieste.

IL 1937
Il '37 e gli anni successivi, risentono ormai di questa crisi, aggravata, come si e detto, dalla mancanza dell'uomo piu rappresentativo: il presidente-allenatore-sostenitore e guida, Renato Petronio.
La Societa pero non si da per finita, cerca disperatamente di resistere e continuare da sola l'irta via del canottaggio competitivo. Il 6 giugno arriva seconda, dopo la Timavo, nel "quattro con" a Castel Gandolfo.
Il 13 dello stesso mese vince nella yole a quattro esordienti, guidata da quell'appassionato ed eccellente tecnico che fu Marco Dudine. E, al primo posto, si piazza pure nella yole a quattro non classificati; e poi nel Campionato Alto Adriatico, prove svoltesi a Fiume, in giugno ed agosto.
Seconda, preceduta dal Dopolavoro di Genova, giunge il 29 agosto nelle Regate Nazionali di Trieste.
Anche nell'inevitabile declino agonistico e sempre una societa che si impegna al limite delle forze. E' sempre una grande PULLINO !
IL 1938
La mirabile resistenza dei nostri canottieri continua!
La vecchia guardia non cede alle avversita ed i giovanissimi guardano ancora con ammirazione gli anziani e si prodigano per imitarli.
Cosi i ragazzini della yole a quattro esordienti vincono il 19 giugno le gare di tale categoria a Capodistria.
Un primo premio si sarebbe pure ottenuto con il "quattro con" seniores nelle Regate Internazionali di Trieste del 30 -31 luglio, se una malaugurata deviazione a 500 mt. dall'arrivo non avesse provocato l'annullamento della prova.
Altra vittoria certa sarebbe stata quella di Como, ai Campionati Italiani svoltisi il 15 agosto, se la mala sorte non avesse provocato una collisione con la "Mandello", costringendo il nostro armo al ritiro.
Un primo premio pero la PULLINO se lo aggiudica nella yole a quattro durante le gare di Pallanza (Dudine G., Delise R., Derossi M,. Babich, Gerin tim. - tempo 7'44"1/5).
La storia della societa non registra altro, se non che alla sua presidenza viene eletto il sig. Amedeo Degrassi.
IL 27
Il '39 si presenta ancor piu desolante.
Mentre la PULLINO, quale ultima prova prima della bufera si aggiudica un primo posto nella yole a quattro e un secondo posto nel "quattro con" - dopo la Nettuno - alle Regate Regionali il 5 giugno, la Germania da il via al secondo conflitto mondiale.
La guerra, incombente anche sul nostro Paese, acuisce la crisi della PULLINO, come di tutte le altre consorelle giuliane.
Nessuno ha piu tempo, ne voglia, di pensare alle competizioni pacifiche del remo. Altre macabre competizioni premono alle porte di casa nostra.

1940 - 1945: QUINQUENNIO DI GUERRA - 1940
La situazione generale, non solo dello sport, ma di tutto il Paese e divenuta di mese in mese, anzi, di giorno in giorno, piu difficile e precaria. Nubi nere foriere di tempeste si addensano ormai anche sul bel cielo d'Italia.
L'Europa e gia quasi tutta in fiamme.
Il 10 giugno 1940 anche l'Italia entra, sventuratamente, nel rogo immane.
Nel 1941 la Societa diventa PULLINO - Ampelea.
Come conseguenza, tutte le gare in programma vengono annullate, cosi come la grande Olimpiade che doveva tenersi a Roma. Ogni attivita viene a cessare.
La vecchia canottiera continua pero ad essere sempre un centro di attrazione sportiva e di educazione marinara.
Finisce la "Storia" della PULLINO. Continua pero la cronaca spiciola: qualche uscita occasionale, qualche prova di gara tentata da pochi appassionati rimasti disponibili. Ma anche questa sporadica attivita va via via esaurendosi con l'incalzare degli eventi.
- 1941
Il '41 porta una novita: la PULLINO, per sopravvivere, entra nell'orbita delle attivita sportivo -commerciali della Societa "Ampelea", assumendo la nuova ragione sociale: "O. N. Dopolavoro Ampelea - S. N. PULLINO".
Altra novita e data dalla partecipazione di un armo femminile nel quattro di coppia con, alle Regate Nazionali tenutesi il 31 agosto a Trieste (Benvenuti Tea, Tittoni Berta, Contento Evelina, Pitacco, Dudine Marco tim.).
In settembre, a Pallanza, un "quattro con" juniores si classifica al secondo posto (Chicco M., Delise,, Pugliese A., Moscolin F., Degrassi G. tim.); al secondo posto anche un "quattro con" seniores.
Ai Campionati del Mare svoltisi il 29 giugno a Venezia, una prima posizione spetta anche alla PULLINO nella yole a quattro. E' un piccolo barlume di vitalita !
-- 1942
Breve apparizione alla Regata Nazionale il 16 luglio a Trieste; nella yole a quattro e nel quattro con.
Affermazione invece ai Campionati Nazionali di Padova il 10-13 settembre con un primo premio nel "quattro con" juniores (Ugo M., Verch F., Viezzoli M., Moscolin F., Dudine Marco tim.), ed un secondo nel "quattro con" seniores, con lo stesso equipaggio; con questa vittoria la PULLINO cessa di apparire sui campi di regate nazionale.
- 1943
Nessuna attivita.
Si segnala soltanto il passaggio del vogatore Mario Chicco alla "Timavo" di Monfalcone.
- 1944
La guerra lascia ormai poco spazio ad attivita sportive.

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