LA POTENZA MARINARA DELL'IMPERO TURCO-OTTOMANO NEL 15°-16° SECOLO

Nel 16° secolo, specialmente dopo la conquista di Istanbul, lo stato Ottomano prosperò fino a divenire un impero. Per difendere il dominio turco sul Mar Nero e sul Mediterraneo, esso doveva possedere una forza navale, come effettivamente aveva. Per mettere le mani sulla parte superiore del Mediterraneo, le forze turche dovettero combattere contro i Veneziani, i Genovesi, i Cavalieri di S.Giovanni, loro consueti alleati, e gli Spagnoli. Alla fine riuscirono ad avere la sovranità territoriale da ovest, partendo da Vienna fino al Caucaso, all'Iran, all'Iraq ad est; e a sud aggiunsero la Siria, l'Egitto, la Tunisia, l'Algeria e l'Arabia alle precedenti conquiste. Il Mar Nero e il Mediterraneo, comprese le coste dell'Adriatico, erano sotto il dominio della bandiera turca. La flotta la sventolò attraverso il Mar Rosso, il Golfo Persico ed i Mari di Amman fino all'Oceano Indiano. Il grande ammiraglio turco, Piri Reis, la cui vita e le cui opere sono il nostro oggetto di discussione, fu uno di quei grandi ammiragli, come Burak Reis, Kemal Reis, Muslahiddin Reis, Barbaros Hayrettin, Turgut' e Kilic Ah, che, alla fine del 15° e durante il 16° secolo, colsero splendide vittorie per la flotta turca, e di conseguenza instaurarono il potere dell'impero turco-ottomano e lo difesero sui mari.

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