Il nostro principale problema non è stato tanto la lingua (modestamente l’inglese lo parliamo abbastanza bene…), quanto il dove e il come mangiare, visto che il nostro albergo ci forniva solo la prima colazione!!

Premesso che ad Amsterdam non abbiamo trovato traccia di ristoranti che offrissero piatti tipici della cucina olandese (forse perché non esiste una cucina tipica; o forse perché Amsterdam è un vero e proprio crogiolo di etnie dove gli olandesi "veri" sono assai pochi…), ci siamo dovuti arrangiare mangiando nei vari fastfood, o al massimo nei tantissimi ristoranti cinesi sparsi per la città.

Solo una delle ultime sere siamo riuscire a cenare decentemente in un ristorante italiano che avevamo trovato per caso spendendo in tre, l’equivalente di 150.000 lire (77,47 euro), ma direi che ne è valsa la pena!!

Raccontare questo episodio mi è utile anche per rilevare un altro aspetto negativo di Amsterdam: questa metropoli, come poi tutte le grandi capitali europee, è veramente carissima!!

Pensate che per comprare una normalissima maglietta con il simbolo della città ho speso circa 50.000 lire (25,82 euro)!!

Amsterdam però non ha solo aspetti "negativi": qui puoi incontrare gente proveniente da ogni parte del mondo; ti si apre la mente (in tutti i sensi…); impari veramente a non giudicare più la gente che ti sta intorno perché tutti sono diversi da te, tutti sono diversi da tutti, ma ognuno è disponibilissimo a fare amicizia e a darti una mano per quanto gli è possibile.

Questo viaggio mi ha veramente cambiato (spero in meglio…): adesso, dopo una settimana trascorsa ad Amsterdam, sono sicuro che niente potrà più sorprendermi o scandalizzarmi!!