Montovolo: Montagna Sacra della Misteriosa Dodecapoli Etrusca Settentrionale
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 I "centri oracolari" più noti si trovano attorno al Mediterraneo ed erano i luoghi dedicati anticamente alla pratica religiosa. Ogni centro aveva una pietra, generalmente a forma ovale, definita anche pietra - ombelico (omphalos) e per questo motivo i vari centri si definivano "ombelico del mondo" a volte in contrapposizione tra loro. Sopra tali pietre o nelle vicinanze spesso venivano incisi due volatili, posti di fronte uno all'altro, che potevano essere colombe, rondini. o aquile. Ad ogni centro oracolare era anche associato un "codice arboreo". Per esempio Dodona aveva la quercia, Delfi aveva l’alloro ecc. e tali piante venivano riprodotte spesso sulla pietra ovale o nelle vicinanze. La pianta serviva come "codice" per individuare il centro oracolare e forse serviva anche a definire la latitudine del sito.
Montovolo, chiamato nella tradizione locale anche la Montagna Sacra, è un monte che si trova nell'Appennino Tosco Emiliano a 50 Km da Bologna e 60 Km a nord di Firenze, e che ha molte caratteristiche che mi fanno supporre che sia stato un Centro Oracolare Etrusco.
Per prima cosa notai che sulla lunetta dell'antico Santuario vi erano incise due colombe poste una di fronte all’altra con al centro cinque fori per formare una "croce", che forse non è una croce Cristiana. Simile simbologia si ritrova in immagini di altri centri oracolari per indicare il centro della Terra o ombelico del mondo. Inoltre in basso ai due lati sono incise due piante che sembrano "gigli" o giunchiglie che potrebbero essere il "codice Arboreo " dato che tale pianta è tipica della zona.
Lunetta del Portale del Santuario con incisi i due colombi, la croce inscritta in un cerchio e in basso, ai due lati, i due gigli
Dopo questi prime osservazioni e sapendo che alle pendici di questo monte, sono stati ritrovati in passato numerosi reperti Etruschi ho potuto formulare l'ipotesi di possibile Centro Oracolare Etrusco.
Successivamente ho cercato altre conferme di ciò. Altri elementi che servono spesso per definire un sito oracolare sono la presenza di una pietra ovale e la presenza della figura di un serpente.
Riguardo Montovolo è riportata una leggenda che narra di "un serpente, nascosto sotto una grossa pietra a custodia di un tesoro, che aspetta un bacio da una giovane per riprendere le sembianze umane". La figura del serpente si riscontra spesso nei miti di altri notissimi centri oracolari come quelli di Delfi e di Delo. C’è un serpente associato con la fondazione di Delfi ed inoltre, come riportato da Graves (I miti Greci), a Delfi esiste anche una antichissima ballata che narra "di un eroe incarnato in un serpente" che rivuole le sembianze umane. Come si vede una storia molto simile a quella di Montovolo. La grossa pietra della leggenda potrebbe essere proprio la pietra ovale con sopra scolpito il serpente. Per ora è rimasta solo la leggenda ma forse la pietra ovale è sepolta sotto la chiesa o nelle vicinanze. La pietra ovale ci riconduce probabilmente all’origine del nome Monte Ovolo che alcuni storici spiegano con la" forma tondeggiante del massiccio" ma se ciò fosse molti altri monti avrebbero tale nome ed inoltre tale monte non è proprio "tondeggiante". Invece credo che il nome può derivare dalla presenza, sulla cima, di una grossa pietra ovale. Recentemente ho trovato un’altra relazione, o coincidenza, che lega Montovolo a Delfi. A Delfi esiste una sorgente sacra che si chiama Castalia e che aveva sette fontane con davanti un'enorme vasca. Anche alle pendici del Montovolo esiste o meglio esisteva (ho ritrovato però una foto) una sorgente in un luogo che si chiama tuttora Cantalia e tale sorgente aveva sette fontane ed una enorme vasca davanti come quella di Castalia a Delfi.
A circa 15 km da Montovolo lungo la strada che conduce a Bologna esistono i resti dell’antica città etrusca di Misa (nel comune di Marzabotto ). La sua scoperta è avvenuta nella seconda metà del 1800 e fino da allora i resti di questa antica città etrusca destarono meraviglia in tutto il mondo. La scoperta della città di Misa nella sua totale ampiezza, dava, in parte, concretezza alla leggendaria esistenza di una lega delle dodici città a nord dell’Appennino. Se esisteva una dodecapoli doveva esserci anche la sua Montagna Sacra dove i Lucumoni o Princeps si riunivano per prendere le decisioni più importanti . Ho visitato quindi la città di Misa per cercare prove che mi confermassero che questa Montagna Sacra era, ovviamente per me, Montovolo !! Le prove sono subito comparse ! La prima stranezza che compare davanti ai visitatori delle Necropoli è vedere che sopra diverse tombe vi è una grossa pietra Ovale . Le tombe che non l’hanno sopra l’hanno nelle vicinanze o sono state tolte!! Alcune, le più belle, sono nel Museo Aria ! Questo fatto ci fa intravedere che probabilmente ogni tomba aveva sopra una pietra Ovale. Oggi ogni tomba ha sopra il suo simbolo religioso, che per noi è la Croce . Allora il simbolo religioso di quella dodecapoli o solo città era la pietra Ovale. Se è cosi la Montagna Sacra è Montovolo che anche nel nome conserva tuttora il significato di Monte dalla pietra Ovale .
 
 
Necropoli di Marzabotto dove si può notare le tombe con le pietre Ovali.
Prof. G. Baccolini
Università di Bologna
Articolo pubblicato da G. Baccolini su HERA, aprile 2001, N16 pg 61 e riassunto in un altro articolo di G. Volterri su HERA maggio 2001, N17 pg 64.
(Per ulteriori informazioni vedere: http://www.fci.unibo.it/~baccolin/montovolo-retreats.html)
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