Montovolo, Ombelico del Mondo Etrusco ?!!

 di Graziano Baccolini

II parte

 L’antico Tempio di Iside a Montovolo e l’odierna Madonna Nera

Esiste una leggenda 3b che narra che in tempi remotissimi a Montovolo c’era un tempio di Iside. Questa storia può essere confermata dal fatto che a Montovolo esiste ora una Madonna Nera. Infatti molti storici moderni riconoscono che la statua della dea Egiziana Iside con in braccio il figlio Horus, che è un reperto storico trovato in molti luoghi, è stata la prima Madonna con il Bambino. Probabilmente molte di queste statue di Iside, rappresentata con la pelle nera, furono rinominate Maria quando l’Europa fu Cristianizzata forzatamente per cui probabilmente molte delle Madonne Nere hanno questa origine. Probabilmente l'immagine di Iside fu portata dai soldati Romani e dipinta di Nero per indicare la sua origine Africana anche se nell'antico Egitto Iside era dipinta convenzionalmente di giallo per indicare una divinità femminile. Il suo culto si rafforzò nel tempo come religione di salvezza e consolazione indirizzata a tutti i ceti con particolare riguardo per i più poveri. A Roma il culto si esaurì, forzatamente, con l’avvento del Cristianesimo ed in Egitto l'ultimo tempio di Iside fu chiuso nel 550 DC e trasformato in Chiesa Cristiana come centinaia di altri templi in Europa massacrando i sui cultori .

Foto degli anni 80 della Madonna Nera della Consolazione di Montovolo. Ora dopo un recente "restauro" è diventata quasi bianca. Al prossimo "restauro" diventerà senz’altro bianca. Nei secoli passati molte immagini e statue delle originali Madonne Nere sono state distrutte o si trovano in collezioni private. Alcune sono state riprodotte e spesso sono diventate bianche (a volte riprodotte su marmo bianco!) forse per cancellare la loro origine "pagana" . Altre Madonne Nere descritte come tali da fonti antiche autorevoli o da foto non vengono riconosciute come tali dalle autorità religiose locali.

La presente statua della Madonna Nera di Montovolo è stata fatta da un anonimo scultore del XVI secolo riproducendo una precedente Madonna che era ancora presente e forse deteriorata. La definizione di Santuario per questa piccola chiesa può sembrare spropositato ma invece sarebbe appropriato se in origine fosse stato un importante Tempio di Iside forse importantissimo punto di riferimento per molte genti. La più importante festa religiosa di Montovolo ha luogo dopo la prima settimana di settembre ed in passato questa festa durava due settimane. Lattanzio (IV secolo DC) riporta che nell'antico Egitto lo stesso periodo di Settembre era dedicato a feste in onore di Iside. Da ultimo si deve notare che resti di antichi santuari di Iside sono tuttora presenti in alcuni antichi centri oracolari come Delo, Dion ecc ed è riportato da Plutarco5 che anche a Delfi esisteva un tempio dedicato ad Iside (Iseidon) nel primo secolo DC. Da ciò deriva che il presunto Santuario di Iside sulla cima di Montovolo, avvalorato dalla presenza di una Madonna Nera, è anche in accordo con un precedente antico Centro Oracolare presente nello stesso sito che ha finora molte analogie con quello di Delfi

A noi ora interessa notare che resti di antichi Santuari di Iside sono tuttora presenti in alcuni antichi centri oracolari come Delo, Dion ecc ed è riportato da Plutarco che anche a Delfi esisteva, nel primo secolo DC, un tempio dedicato ad Iside.

Da ciò si nota un’altra relazione tra Montovolo e Delfi per cui ho iniziato a cercare altre prove che collegassero i due luoghi. Ne ho trovato una che mi ha fatto trasalire e mi ha fatto togliere ogni dubbio sulle mie deduzioni precedenti .
 

La fontana Sacra di Castalia a Delfi e la Fontana di Cantaglia a Montovolo.

Ad Est del Santuario di Apollo, a Delfi, in una gola rocciosa si trovava e, si trova tuttora, la Sorgente di Castalia. I pellegrini che andavano al Santuario dovevano prima purificarsi bagnandosi nell’acqua di questa Sacra Sorgente.Parte dell’acqua della sorgente di Castalia veniva convogliata in una condotta (9m x 1m) scavata nella roccia che aveva sette fori per sette fontane. L’acqua di queste fontane confluiva in una vasca sottostante (9m X 3m) raggiungibile attraverso gradini scavati nella roccia.


 

 Fontana di Castalia a Delfi (foto G. Guizzardi)

Esiste a Montovolo un bosco ed un picco roccioso denominato Cantalia e tale nome è riportato in diversi libri pubblicati in passato. Mi sono chiesto subito se esiste anche una sorgente in quel luogo. Sì, esisteva un tempo una bellissima sorgente nel bosco di Cantalia. Tutta l’acqua confluiva in una enorme vasca che allora veniva chiamata la "Botte" Ora non c’è più, sul luogo dove c’erano queste fontane con la sua vasca è stato costruito nel 1980 un Deposito per l’acquedotto in cemento armato seppellendo, o peggio distruggendo, ogni traccia della antica fontana.. A questo punto mi rimaneva solo la speranza di trovare una foto di questa Sorgente. Dopo quasi un anno di ricerca un amico del luogo mi ha trovato una foto della Sorgente fatta nel 1945. Fortunatamente la foto riprende tutte le fontane nelle loro nicchie, e anche gran parte della vasca di raccolta dell’acqua. Inoltre avendo nella foto una persona, si riesce a valutare con buona approssimazione l’ampiezza del frontale delle fontane. L’ampiezza è di circa 9-10m e le fontane sono 7 (Come quelle di Castalia a Delfi!) .

Sorgente di Cantalia a Montovolo. (Foto del 1945 gentilmente concessa da Lina Penelli)

Nelle vicinanze della fontana di Cantalia a Montovolo esiste la località di Monte Acuto Ragazza, nota agli Etruscologi perchè in questa località sono state trovate, nel secolo scorso, pregievoli statuette etrusche in bronzo del V secolo A:C ., visibili al Museo Etrusco di Bologna, che rappresentano degli offerenti al presunto dio Aplu. A questo punto ho avuta la certezza che Montovolo è stato un un Sacro sito costruito probabilmente a somiglianza di Delfi, forse nel periodo 540-500 A.C. quando il tempio rimase inagibile perché totalmente distrutto da un incendio. Ricordiamoci che a Delfi gli Etruschi avevano un loro Thesauros (quello di Spina) dove tenevano i doni preziosi inviati al Dio Greco Apollo.

Se tutto ciò è vero dovevano esserci delle altre testimonianze che si ricollegassero ad un centro Sacro così importante, se era stato voluto nel periodo di maggiore ricchezza e potenza della civiltà Etrusca.
 
 

Le Necropoli di Marzabotto e i loro legami con Montovolo.

A circa 15 km da Montovolo, lungo la strada che conduce a Bologna, esistono i resti dell’antica città Etrusca di Misa (nel comune di Marzabotto ). La sua scoperta è avvenuta nella seconda metà del 1800 e da allora i resti di questa antica città etrusca destarono meraviglia in tutto il mondo (gli scavi e le ricerche continuano tuttora con il contributo anche dell’Università di Bologna ). La scoperta della città di Misa nella sua totale ampiezza, dava, in parte, concretezza alla leggendaria esistenza di una lega delle dodici città a nord dell’Appennino. Se esisteva una dodecapoli doveva esserci anche la sua Montagna Sacra dove i Lucumoni o Princeps si riunivano per prendere le decisioni più importanti. Ho visitato quindi la città di Misa per cercare prove che mi confermassero che questa Montagna Sacra era, ovviamente per me, Montovolo !! Le prove sono subito comparse ! La prima stranezza che compare davanti ai visitatori delle Necropoli è vedere che sopra diverse tombe vi è una grossa pietra Ovale. Le tombe che non l’hanno sopra l’hanno nelle vicinanze o sono state tolte!! Alcune, le più belle, sono nel Museo adiacente ! Ovali in marmo con incisi motivi molto significativi, che vedremo dopo, sono stati ritrovati in tombe monumentali sempre a Marzabotto. Questo fatto ci fa intravedere che probabilmente ogni tomba aveva sopra una pietra Ovale. Oggi nei nostri cimiteri ogni tomba ha sopra il suo simbolo religioso, che per noi è la Croce . Allora il simbolo religioso di quella dodecapoli o solo città, era probabilmente la pietra Ovale.

 Se è cosi la Montagna Sacra è Montovolo che anche nel nome conserva tuttora il significato di Monte dalla pietra Ovale. Devo ricordare che finora è riportato che queste steli Ovali sono definite "un ciottolo di fiume che ne costituiva il segnacolo o ciottolo fluviale o cippo a sfera o a bulbo e per altri un simbolo fallico ! Nel Museo di Bologna , di Perugia ed altri tali pietre ovali vengono definite steli a "pigna".

Visione della Necropoli orientale di Marzabotto con ben visibili le Pietre Ovali rimaste.

 Una ulteriore conferma, che può essere utile per quelli che sono ancora scettici, è venuta vedendo, su una pregevolissima grossa pietra in marmo a forma ovale, quasi sferica, definita a "bulbo", esposta nel museo Aria di Marzabotto, alcuni chiari glifi che ricollegano questa pietra ovale a Montovolo.

Pietra in marmo a forma ovale, quasi sferica, definita a bulbo ( Museo P. Aria di Marzabotto)

Sulla cima conica di questa pietra vi è una Croce inscritta in un cerchio. Attorno a questo simbolo dell’ombelico vi sono stilizzate le figure di due gigli con altre due figure che sembrano due pietre sferiche un pò appuntite. Sotto queste immagini le figure di cavalieri che probabilmente rappresentano le anime che vanno all'aldilà. La croce inscritta in un cerchio e i due gigli li ritroviamo nel lunotto di Montovolo e quindi possono significare che la pietra voleva indicare il loro Sacro "Ombelico" con codice arboreo il giglio.

Per quanto riguarda le due figure sferiche appuntite mi sembra riproducano due pietre simili a quella dove questi glifi si trovano.

Disegno che riproduce i glifi incisi sulla punta di una pietra ovale appuntita che si trova nel Museo Aria di Marzabotto e datata al V sec AC.. Si nota al centro, esattamente sulla punta, la Croce inscritta in un cerchio, simbolo anche degli ombelichi con ai lati due gigli stilizzati codice di Montovolo.

Ora ci si può chiedere come mai queste pietre ovali non si sono trovate, cosi numerose, in altri siti diversi da Marzabotto e perchè tale ipotesi della pietra Omphalos collegata al vicino monte di Montovolo, che per me è ormai una certezza, non è mai stata presa in considerazione dagli "addetti " a questi studi?

Si può spiegare la seconda domanda ricordandoci che io sono arrivato a questa conclusione facendo un percorso, esposto qui in parte, molto ampio partendo dalla constatazione che Montovolo poteva essere un centro oracolare e quindi ogni centro oracolare che si rispetti doveva avere certi glifi come le due colombe, la pietra ovale (omphalos), il serpente, una pianta come codice e a volte una croce inscritta in un cerchio. Trovate in Montovolo queste caratteristiche, il resto è venuto come conseguenza: Occorreva solo cercare altri collegamenti che rendessero sempre più valida tale ipotesi e dei quali solo alcuni ho finora riportato.

Ovviamente quando un "addetto" ai lavori vede delle pietre ovali in una necropoli Etrusca e non trova un motivo perché debbano essere ovali, li definisce semplicemente cippi, segnacoli o ancora più semplicemente ciottoli .

Ma se questa è stata la definizione di tali pietre ovali forse è spiegabile perché ora non si trovano su altre tombe le stesse pietre in modo così numeroso. Probabilmente in altri siti, tutte le altre pietre ovali più comuni sono andate perdute forse perchè considerate semplici ciottoli. Saranno probabilmente in qualche giardino a formare aiuole, o usate per costruire qualche muro di campagna, e solo le più belle e singolari custodite in qualche museo o scantinato di museo. Infatti solo alcuni grosse pietre Ovali, simili a quelle del museo di Marzabotto, sono visibili nei musei di Bologna, Pisa, Populonia, Volterra , Perugia , Roma, Chieti , Orvieto e forse tanti altri che ancora non ho visitato, e chiamate spesso in modo diverso e mai considerate come importante simbolo religioso Etrusco.

Ho scritto a qualche "addetto " ma nessuno mi ha risposto! Allora , come avrete notato, ho incominciato a visitare Musei e Necropoli dove ho trovato molte altre conferme .

Alcuni conoscenti mi avevano detto che avevano visto tali pietre ovali sopra le tombe in altre necropoli dell'Etruria, ma molti anni fa.. Ma ora in nessuna delle altre necropoli c’era traccia di tali pietre ovali sopra alle tombe. Forse erano sparite ! Ho cercato in vecchie foto e finalmente ho trovato di nuovo le pietre ovali sopra ogni tomba !!

Ho trovato una vecchia foto della necropoli di Orvieto (in località Crocefisso del Tufo) riportato da un archivio internet dell'Università Tedesca di Erlagen, facoltà di Filosofia (Antikensammlung ERlangen Internet Archive) La foto è probabilmente dell’inizio del novecento. Come si può vedere ogni tomba a camera aveva sopra la sua pietra ovale. La loro necropoli sembra un nostro vecchio cimitero di campagna. dove ogni tomba di famiglia ha sopra la sua croce. . Come oggi abbiamo su tutte le nostre tombe una croce, sia che siano piccole tombe che tombe monumentali. Ricordiamoci che noi occidentali abbiamo preso tutto dagli Etruschi anche i loro usi e riti funebri anche se si cerca di non riconoscerlo. Le loro necropoli sembrano i nostri vecchi cimiteri di campagna. Se andiamo a vedere cosa riportano i testi di Etruscologia di oggi troviamo foto della stessa necropoli di Orvieto dove non ci sono più le pietre ovali sulla cima delle tombe, ne’ davanti al loro ingresso .( si dice però che su alcune ci sono "cippi"!) Non so dove siano andate a finire!

Foto della Necropoli di Crocefisso a Orvieto (Antikensammlung ERlangen Internet Archive)

Tutto ciò che ho raccontato non possono essere coincidenze perché ora sono troppe e un serio ricercatore sa che in tali casi quando molti dati sono in accordo con una ipotesi questa diventa molto veritiera, una probabile Verità. Quindi si può concludere dicendo che realmente molte necropoli sia a Nord che a sud dell’Appennino nella antica Etruria, al tempo del suo massimo splendore, potevano avere come simbolo religioso sulle loro tombe una pietra Ovale, a volte con sopra una Croce, che probabilmente si ricollegavano ad una loro Montagna Sacra dove c'era una grossa pietra Ovale che poteva essere il simbolo del dio Aplu (Apollo Etrusco) e indicare, forse anche solo per un secolo, un loro Ombelico!! Penso che Montovolo sia stato nel VI- V secolo AC uno di questi ombelichi e forse il più importante! Le ricerche continuano e altri dati già in parte in mio possesso daranno ulteriore conferma all’enorme ruolo che Montovolo ha avuto allora e anche nei secoli successivi !

 Bibliografia essenziale

*Parte di queste ricerche sono state pubblicate : G. Baccolini, Hera, 16, 61, 2001; e recentemente Hera, 41,76, 2003.

1 R.Temple, Il mistero di Sirio ed PIEMME 1999 ; Graham Hanchok Heaven' s Mirror, edizione italiana. Lo specchio del Cielo Corbaccio

2 Erodoto, Le storie, Rizzoli

3 a )Oriano Tassinari Clò, Terra e gente di Vimignano , Bologna 1987. ; b) Arturo Palmieri Montovolo nel Bolognese e le sue leggende. Palermo 1895

4) R.Graves, The Greek Myths ed italiana I Miti Greci Longanesi 1999, 159.

5) Putarco, Iside ed Osiride

G.B. Settembre 2002.

Se siete arrivati a questo punto della lettura ora potrete capire anche voi che probabilmente La Cripta di Montovolo è l'ipotizzato "Tempio Etrusco dei Gigli" distrutto nel 363 DC sopra cui è stato costruito il primo tempio cristiano. Leggete l'ultima mia ricerca su tale Tempio:

La Cripta di Montovolo è, probabilmente, un tempio Etrusco praticamente intatto!

( http://www.fci.unibo.it/~baccolin/montovolo-retreat7i.htm)

     Per ritornare all'inizio vedi  I parte

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