Una interpretazione della figura del Nommo nella Cultura Africana
 
La cultura africana è permeata ancora oggi dalla figura primordiale dei Nommo che rappresentano delle entità superiori che vengono invocate come noi invochiamo i nostri Dei. Queste figure o entità si ritrovano soprattutto in zone interne dell’Africa ancora non raggiunte dalle conversioni monoteiste islamiche o cristiane. Spesso anche persone che professano pubblicamente tali religioni monoteiste quando hanno veramente bisogno di un aiuto soprannaturale si rivolgono ancora al Santone o Sacerdote del Villaggio per invocare i Nommo, signori dell’Universo, dispensatori di ogni bene. Tali manifestazioni non sono pubblicamente confessate, dato che le religioni monoteiste sono diventate ormai da 40 anni religioni di stato imposte.
Il Nommo può essere anche una figura singola o astratta e considerato custode dei valori spirituali di ogni creatura vivente e donatore di vita. Il Nommo, nell'area del Rwanda non è stato materializzato in un oggetto di culto (animale o vegetale o inerte) ma conserva la sua potenza creatrice, che viene data in esercizio al solo Muntu, vero artefice di tutto. Il Nommo può essere considerato l'essenza divina riversata nell'uomo. Mentre il Dio supremo esiste ed è considerato irraggiungibile, ci sono una serie di divinità minori, di spiriti, gli stessi antenati, e anche viventi visibilmente dotati di poteri non comuni (stregoni, guaritori, saggi), che vengono elevati a ranghi superiori ed hanno la capacità di infondere, in modo particolareggiato, il Nommo all'uomo.
Il culto dei Nommo si è propagato per millenni mantenendo intatti i suoi valori originari poiché la cultura africana ha usato l’oralità come mezzo di trasmissione dei suoi valori fondamentali. Ogni Sacerdote del villaggio ha trasmesso al Sacerdote che lo avrebbe sostituito alla sua morte solo oralmente le sue conoscenze, mascherate nei riti religiosi. In questo modo è stata preservata la verità originaria anche dopo millenni. In altre parole la trasmissione tramite la scrittura può essere manomessa da eventuali istituzioni per proprio tornaconto alterando i concetti originari come è successo per la nostra cultura cosiddetta occidentale. In Africa permangono invece, per ora, ancora antichissime tradizioni o riti che si ricollegano forse ad avvenimenti avvenuti diverse migliaia di anni fa e che ci possono ricondurre alla prima civilizzazione dell’umanità.
Per questo motivo penso sia interessante conoscere più a fondo il significato nascosto della figura dei Nommo , le sue rappresentazioni e prerogative.
Una possibile spiegazione è quella riportata nel libro di R. Temple Il Mistero di Sirio ed PIEMME. In questo libro vengono riportate le straordinarie conoscenze astronomiche che la popolazione dei Dogon, nel Mali, ha tramandato da millenni. Essi conoscono che il sistema stellare di Sirio è formato in effetti da tre stelle: Sirio A, Sirio B, e Sirio C . La prima visibile ad occhio nudo, la seconda , poco visibile e solo con un potente telescopio e la terza, Sirio C completamente invisibile e scoperta solo recentemente nel 1995 da astronomi francesi Benest e Duvent mediante studi sulle perturbazioni stellari. Quindi questi studi hanno confermato le conoscenze dei Dogon riportate da Temple nel 1976, e accolte allora da diversi "accademici" con molto scetticismo. Questa clamorosa conferma ha reso anche verosimile tutte le altre conoscenze astronomiche che i Dogon conoscono. Ma la cosa più sorprendente è la spiegazione che i Dogon danno alle loro avanzate conoscenze astronomiche dicendo semplicemente che sono state rivelate a loro dai Nommo che sono discesi sulla Terra per civilizzarla. Questi Nommo provenivano dal sistema Siro e sono descritti dai Dogon come esseri anfibi e rappresentati come Pesci. Questa rappresentazione di antiche divinità come esseri anfibi le ritroviamo in tutte le antiche civiltà del mediterraneo e anche in Asia. Cronologicamente la più antica descrizione di entità superiori mezzo uomo e mezzo pesce appare nella civiltà Babilonese e descritta da Berosso, noto storico del Tempo di Alessandro Magno, che definiva questi esseri anfibi Annedoti ( che significa ripugnanti) e che avevano portato le prime conoscenze per sviluppare una civiltà. Il supremo rappresentante di questi esseri anfibi si chiamava Oannes, raffigurato in numerosi monumenti tuttora conservati in vari musei.
Ricordiamoci che anche i Filistei adoravano una divinità chiamata Dagon e rappresentata come un Pesce. Anche i primi cristiani rappresentavano il loro Dio con il simbolo del Pesce. Quindi si può dedurre che i Dogon e anche le altre popolazioni africane menzionate provenivano da queste antiche culture del Mediterraneo e che hanno mantenuto finora conoscenze che nelle altre civiltà sono scomparse probabilmente cancellate da istituzioni che preferivano non conservare queste vere origini. Ma le rappresentazioni dei Nommo come Pesci si ritrovano anche in altre zone dell’Africa. Si ritrovano in villaggi all’interno del Ghana ed in queste zone queste entità anfibie sono descritte come entità femminili e rappresentate come Sirene. Ritroviamo queste rappresentazioni anche in alcuni villaggi all'interno del Ruanda che si trova molto distante dal Ghana e dal Mali per cui si può supporre che anche le conoscenze collegate ai Nommo si possono ritrovare in tutte quelle zone dell’Africa dove la cultura occidentale non ha manomesso ancora le culture locali basate sulla tradizione orale.
Molto probabilmente solo i Santoni o Sacerdoti di sperduti villaggi mantengono segrete queste loro conoscenze occultate nei loro riti e tramandati solo ai loro adepti più fidati per osservare il dovere della segretezza e probabilmente non immaginando quanto possa essere importante per molti di noi conoscere le Vere nostre origini e buttare tutte le falsità che ci hanno volutamente fatto credere.
Penso che una più attenta analisi di queste culture possa aiutarci a svelare il mistero della nostra esistenza e prepararci ad una nuova era di Verità.
 
Raffigurazioni dei Nommo come sirena nel Ghana e come pesce nel Mali e nel Ruanda.
 
Raffigurazione degli Dei anfibi Annedoti (Oannes) su cilindri Assiri (Museo di Berlino)
 
Siti da Visitare : I Dogon del Mali , http://members.xoom.it/enrico_p/introduzione.htm
Oannes : http://www.oannes.com/
G. Baccolini
Dicembre 01
 
 
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