Impero di Geshet


Nel potente Impero di Geshet abbracciare la morte è comune tanto quanto abbracciare la vita"
-Sopthek, Lich d'acciaio

L'impero di Geshet è una nazione grande e frammentata. Il suo territorio si estende nella parte meridionale del continente, nella parte centro-orientale ai confini del protettorato di Krov, e nella parte nord-orientale, ai confini del principato di Krov.
I paesaggi sono anch'essi molto vari: si va dagli acquitrini tropicali dell'isola di Skarch, ai deserti rocciosi tipici della parte meridionale, alle vaste pianure dell'area centrale, alla tundra ghiacciata del territorio settentrionale.

È abitato dalla discendenza di Geshet, una stirpe di non morti parte carne, parte macchina, asserviti alla volontà implacabile dei loro oscuri padroni: i Lich d'acciaio.

Geografia

Il territorio dell'Impero di Geshet è dunque caratterizzato da una grande varietà di paesaggi. Esso è composto da quattro aree distinte: la penisola di El-Assuan, ai confini col sultanato di Al-Quaed; l'isola si Skarch, ricoperta dagli acquitrini; la regione di Nossgrad, ai confini col protettorato di Krov, e la regione di Svalbard, nell'estremo nord, confinante col regno di Krov.

La penisola di El-Assuan è situata nell'area sud-orientale del continente, caratterizzata dalla presenza di due catene montuose, il massiccio di Ish-Nakur, all'estremità occidentale dell'impero, confine naturale con sultanato di Al-Quaed, e la catena dei monti Arh-Mah-Shek, nella parte più orientale della penisola, dalla quale nasce il fiume Quaesur, l'unico della regione. Ai piedi del massicio di Ish-Nakur si estende il largo deserto Ash-Maner, in parte sabbioso (nella parte più orientale), in parte roccioso (nella regione orientale).

L'isola di Skarch, sebbene sia solo una piccola parte dell'impero di Geshet, è di fondamentale importanza. Qui infatti non solo risiede la capitale, Eoth, ma anche risorse di fondamentale importanza. Sotto i suoli fangosi delle paludi e degli acquitrini vi sono giacimenti di petrolio e ambra verde, alcuni tra i migliori combustili disponibili. Inoltre all'interno della cinta muraria di Eoth, sotto la nera torre, si trovano i resti dell'antica civiltà che per prima scoprì i segreti della necromanzia. La torre è direttamente collegata con la città sotterranea, interamente ricostruita da Geshet. Nel sottosuolo sono stati ripristinati gli antichi laboratori, dove vengono condotti esperimenti blasfemi e dormono, in attesa del risveglio, abomini senza nome.

La regione di Nossgrad è caratterizzata da ampie pianure, regione ricche di legname e verdi pascoli. L'Impero di Geshet ha costruito in questa regione avamposti di vitale importanza e un gran numero di porti, per trasportare a Skarch queste risorse. Ai confini col protettorato sorgono anche diverse fortificazioni e avamposti militari. La totale assenza di confini naturali rende la zona difficilmente difendibile per ambo le parti, qui vengono combattuti alcuni degli scontri più cruenti del continente, visto che uno sfondamento da parte delle forze di Geshet significherebbe una penetrazione delle forze dei non morti fino alle deboli nazioni centrali e l'acquisizione di altre risorse fondamentali per accrescere una già letale forza militare.

La regione di Svalbard ha un'importanza puramente strategica. Il suolo ghiacciato rende le comunicazioni difficili, e l'area è' povera di risorse, ma distoglie l'attenzione del regno di Krov, che è costretto a dividere le forze per evitare un'invasione dal nord-est.

Clima

Il clima dell'Impero è vario quanto la sua geografia. La penisola di El-Assuan è caratterizzata da un clima secco e caldo, con pochissime precipitazioni ed estati torride, eccetto che nelle regioni orientali, dove le precipitazioni sono un pò più frequenti. L'isola di Skarch invece ha un clima prettamente tropicale. Le precipitazioni abbondanti formano acquitrini e zone fangose, il caldo è umido e afoso, difficilmente sopportabile. Nella regione di Nossgrad non vi sono enormi escursioni termiche. Le estati sono fresche, gli inverni talvolta rigidi, ma mai disagevoli, le precipitazioni abbondanti. La regione di Svalbard è un deserto freddo e ghiacciato, le estati sono fredde e gli inverni rigidissimi. La temperatura scende drasticamente, soprattutto durante la notte. I tratti di mare sono spesso invasi dalle lastre di ghiaccio.

Economia

L'economia di Geshet è basata su un rigido regime di autarchia. L'impero produce tutto ciò che è necessario a far funzionare le sue abominevoli macchine. Viveri e beni di lusso sono considerati pressochè superflui, poichè solo i pochi necromanti di ancora umani hanno bisogno di essi. Nulla che non si possa procurare mediante le numerose scorrerie che le forze dell'impero conducono contro le città costiere o nei territori del protettorato di Krov.

Il settore industriale invece è molto ben sviluppato. Fonderie, miniere e fucine sorgono un pò ovunque nell'impero, permettendo ai Lich d'acciaio di produrre centinaia di esemplari delle ultime abominazioni uscite dai loro laboratori.

Breve storia dell'Impero di Geshet

Secondo il calendario dell'impero, che coincide con calendario del regno del Kajarn, la fondazione della nera torre di Eoth, il primo nucleo dell'Impero, viene ultimata nel 1350, cinquant'anni dopo l'esilio di Geshet dal Kajarn. Nel 1246, Geshet, un tempo conosciuto come Pemht, sommo sacerdote, cerca una cura per sconfiggere il morbo che affligge la sua gente. Secoli di fiero isolazionismo razziale hanno portato i Kajarn a evitare il ricambio razziale, così che molte coppie erano formate da consanguinei. Non era raro tra le caste più elevate di prendere in sposa parenti stretti per evitare che la purezza della stirpe venisse contaminata da sangue impuro. Tutte queste precauzioni, sebbene preservassero i grandi poteri magici dei Kajarn, indebolivano il loro fisico e diminuivano la speranza di vita. Alcuni di loro ricorrevano a complicati rituali di conservazione che consistevano nell'assumere particolari droghe e sostanze ormonali per favorire il ricambio cellulare. Tali cure tuttavia provocavano il parto di bambini deformi o con gravi problemi mentali. Pemht si applicò molto cercando le cause di tale male, fino a giungere alla conclusione che era necessario un ricambio generazionale massiccio. La fusione con la razza degli schiavi, i Majarn, di un'etnia fisicamente prestante, avrebbe potuto rinnovare la razza. Le doti magiche dei Kajarn sarebbero leggermente diminuite ma la loro capacità di chiaroveggenza che aveva reso potente il regno sarebbe rimasta intatta. Il regnante del Kajarn tuttavia rifiutò di trasgredire le antiche leggi che impedivano ai Kajarn di sposare persone di sangue impuro e ordinò a Pemht di trovare un'altra soluzione.

Pemht si allontanò dal regno del Kajarn, penetrando nella zona del dimenticato regno della giungla, ai confini orientali del continente, e approdo' sull'isola di Skarch, dove un tempo di dice risiedessero esseri immortali e senza tempo. Penetrando nelle antiche rovine Pemht apprese i segreti che permettevano all'anima di sopravvivere al corpo. La materia andava in sfacelo, ma la volontà dell'uomo continuava a sostenere le ossa e i muscoli, ed eventualmente trasferirsi in un nuovo corpo quando quello vecchio non fosse più andato bene. Ma Pemht si rese subito conto che i corpi trattati in questo modo erano deboli e cedevoli, e una volta distrutto il corpo anche l'anima sarebbe andata in pezzi, se non veniva trasferita con un rito complicato. Come avrebbero potuto combattere i guerrieri Kajarn con questi corpi fragili, accerchiati com'erano da nemici desiderosi di ridurre in pezzi il loro potente regno?

Tornato in patria trovò la risposta. Erano state scoperte delle macchine capaci di muoversi con la potenza del vapore. Pemht considerò in un primo momento di rinforzare i corpi resi immortali con il metallo immutabile, poi di costruire direttamente un corpo meccanico per evitare il problema del disfacimento. Condusse molti esperimenti, e scoprì che il metallo non era adatto a ricevere l'anima di un uomo, finchè non scoprì per caso il metallo senziente che poteva essere plasmato a piacimento con la forza di volontà. Pemht ne ignorava gli usi reali, ma scoprì che esso era adatto a contenere l'anima di un uomo, così costruì il primo corpo, composto da un nucleo di metallo senziente e da uno scheletro esterno di leghe metalliche resistenti. Per forgiarlo di ispirò nella forma ai dominatori delle arti di conservazione, che erano diventati scheletri senza muscoli. Decise anch'egli di risiedere in un corpo scheletrico. Gli ingranaggi avrebbero compiuto il lavoro dei muscoli, che sarebbero diventati superflui.

Il regnante del Kajarn era contrario all'uso delle macchine nel suo regno, ma Pemht era fiducioso di riuscire a convincerlo quando gli avrebbe mostrato la potenza del suo nuovo corpo. Aiutato da altri sacerdoti che condividevano il suo punto di vista, grazie a un potente rituale, trasferì il suo spirito nel corpo di metallo, e fece imbalsamare il suo corpo da uomo. Con la sua nuova forma si presentò al re del Kajarn, cercando di convincerlo quale forza le macchine potevano sprigionare. Il re vedendolo fu inorridito all'idea di risiedere in un freddo simulacro metallico, e scacciò Pemht, dicendo che aveva compiuto un'abominazione. Pemht risentito lasciò il regno del Kajarn e tornò alle paludi di Skarch, covando un rancore che non si sarebbe mai spento. A sua insaputa alcuni dei sacerdoti che lo avevano sostenuto partirono anch'essi dal regno, e andarono in cerca del loro maestro. Lo trovarono dopo diversi anni. Pemht, che decise di rinnegare il suo vecchio nome in favore del nome di Geshet, colui che per primo aveva scoperto le tecniche di preservazione, aveva costruito moltissime macchine e con esse aveva edificato sopra le rovine della vecchia Skarch la nera torre di Eoth, un complesso di laboratori, fucine, biblioteche, in cui aveva raccolto parte del sapere antico. Quando gli altri sacerdoti videre l'opera di Geshet, opera di un solo individuo, essi lo pregarono di farli diventare come lui. Geshet costruì altri corpi metallici e insegnò loro le arti della prevervazione, poi donò loro la vita eterna, dando origine alla discendenza di Geshet. Geshet e i suoi nuovi compagni perfezionarono i loro corpi e getterano le basi di quella che sarebbe stata la necrotecnologia. Grazie alle tecniche di rianimazione diedero vita ad un'armata di non morti, privati della loro volontà, e rinforzati dalle macchine, e mossero guerra alla loro antica patria. Ma intanto sul continente Vladimir Iliìc aveva scoperto i segreti della costruzione delle macchine senzienti, ed esse erano impiegate estensivamente da molti regni. Quando dal Kajarn giunse una richiesta di aiuto, Krov e altri principati si riunirono sotto un'unica bandiera per schiacciare le forze dei lich di acciaio. La battaglia fu cruenta ed entrambi gli schieramenti pagarono un prezzo altissimo, ma l'esercito dei non morti fu schiacciato dalla superiorità tecnologica dei regni del continente. I lich furono costretti a rifugiarsi a Skarch, ma portarono con loro un bottino di conoscenze immenso. La loro familiarità col metallo senziente gli permise di apprendere in poco tempo le tecniche di controllo di questo materiale e costruire un'armata di macchine immensa. I lich tornarono sul continente e questa volta penetrarono inarrestabili fino al cuore del Kajarn. Dimostrata la debolezza degli uomini Geshet si ritirò cercando di estendere altrove le sue mire espansionistiche. Tuttavia la resistenza delle città libere e i numerosi focolai di ribellione che nascevano nel Kajarn ad opera della stirpe dei Majav, fu costretto a ritirarsi fino al massiccio di Ish-Nakur, dove organizzò una resistenza ferrea e riuscì a fermare l'avanzata delle truppe di liberazione Majav, che non si videro costretti a fermare la loro avanzata. I nuovi padroni del Kajarn fondarono un nuovo regno, il sultanato di Al-Quaed, e costruirono un enorme sistema difensivo di roccaforti e torri sul massiccio di Ish-Nakur, al fine di bloccare l'avanzata dei lich d'acciaio. Geshet, per non sprecare risorse in una logorante guerra di posizione decise di attaccare a nord, costruendo una potente flotta navale. Parte del regno del Kubikistan e della parte orientale di Krov sono caduti sotto il suo controllo, prima che il potente stato nordico potesse reagire in maniera appropiata. Attualmente Geshet e i suoi lich conducono una serie di attacchi mordi e fuggi, devastando città portuali ed attaccando occasionalmente le fortezze del sultanato di Al-Quaed. Sebbene la resistenza degli uomini sia determinata, l'ondata di abomini metallici sembra non finire mai.

Politica e governo

I Lich d'acciaio, la casta degli ex sacerdoti del Kajarn, esercitano un potere pressochè assoluto su ogni centimetro dell'impero, sia esso una parte di terreno, una macchina, o un necromante umano. Il loro volere è assoluto, e sono al comando di ubbidienti servitori meccanici o non morti, sempre fedeli ai loro crudeli padroni. Geshet, in quanto fondatore e imperatore del regno, prende le decisioni più importanti, senza mancare di consultare gli altri Lich, considerati più che consiglieri amici fidati. Molto spesso la regione di particolari regioni è delegata per intero a un Lich o a un necromante che si è distinto particolarmente nel suo operato.

I necromanti, sebbene non siano considerati che deboli pedine nel piano grandioso di Geshet, sono fedeli sudditi disposti a tutto per di accontentare i loro potenti padroni, per poter beneficiare un giorno della vita eterna e conoscere i più profondi segreti della necrotecnologia.

La magia nell'impero di Geshet

I Lich d'acciaio sono potenti maghi e i loro poteri sono in parte derivati dalle antiche conoscenze magiche dei Kajarn, con i loro poteri di divinazione, dall'altra dalle misteriose tecniche di conservazione della città di Skarch, più vecchie del mondo stesso. Geshet e i Lich hanno fuso queste conoscenze arcane con la moderna tecnologia, ideando quella che viene chiamata necrotecnologia, ovvero la conservazione delle anime nelle macchine anzichè nei corpi.

Sebbene la potenza magica dei Lich sia impensabile per qualsiasi essere umano, essi non possono usare alcune delle magie legate all'energia corporea, non possedendone uno, ma solo quelle connesse alla volontà dello spirito. Per questo motivo molto spesso reclutano nei loro ranghi necromanti umani, versati anche in altre forme di magia.

La necrotecnologia ha permesso anche di creare macchine più efficienti di quelle dei loro nemici grazie ai processi di cattura e di conservazione delle anime. Così come l'anima può essere privata della sua volontà e usata per animare un corpo, essa può allo stesso modo animare una macchina grazie ai procedimenti necrotecnologici. Recentemente i Lich hanno scoperto dei procedimenti per annullare solo una parte della volontà lasciando intatti gli istinti primordiali e lo spirito combattivo, ottenendo in questo modo delle macchine più reattive, veloci e in parte autonome. Questo consente loro di controllare un numero di macchine superiore e nello stesso tempo avere armi più efficienti.

La lingua

Nell'impero di Geshet si parla una lingua simile a quella parlata nel Kajarn, ma imbastardita da diversi termini necromantici e formule di magia oscura, che sono diventate di uso comune in quest'impero fondato sulla necromanzia.

La scrittura invece è complicata e quasi incomprensibile, ad immagine della mente contorta dei lich, formata da rune, simboli arcani e disegni ipnotici, atti a descrivere i blasfemi e complicati studi dei maghi e degli scienziati dell'Impero. Tale scrittura non ha nessun ordine o verso. Alcune volte va da destra a sinistra, altre dall'alto in basso, altre ancora segue una forma circolare o varie forme geometriche.

Personalità dell'impero di Geshet
Geshet, primo Lich d'acciaio Amnoth, comandante delle nera legione di Eoth Mepht, il signore della distruzione Nicolai de Bol, L'Arcano Nephet, la regina dell'oscurità Tempkmah, il chiaroveggente Sopthek, il messo del regno dei morti