Oh my darling Clementine

 

Per un fiammifero di secondo Terenzio fu davvero sicuro: aveva trovato la conferma ai suoi interminabili anni di ricerca, era lì quella dannata conferma, a non più di cinquecento passi dalla Grande Quercia storpiata dal vento.

 

 

I capelli rossi dispersi dal vento rifulgevano di un riflesso assai strano: non un vermiglio vivo, ma neppure il comune e volgare carota. Era una sfumatura tenue - quel rosso - e delicata e intensa al tempo stesso. Assomigliava vagamente al cielo che drappeggia al tramonto non appena il sole scompare.

 

 

Incominciò a giocherellare con quella maledetta pietra: capì che niente e nessuno gli avrebbe potuto restituire quella felicità così a lungo agognata, la curiosità, la forza di prima.

 

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