Han detto di Aigam...

 

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AIGAM - nove racconti sulla magia

Un libro introdotto dalla prefazione di Giuditta Dembech, un'esperta nel campo del paranormale. Una raccolta di nove racconti confezionati da: Alessandro Del Gaudio (curatore del progetto), Matteo Gambaro, Andrea Gotico, Gordiano Lupi, Emiliano Maramonte, Claudio Marcato, Mariagiovanna Modoni, Luca Pizzolitto e Teresa Regna. Si tratta di nove storie che raccontano diverse situazioni fantastiche, però gli eventi magici sono inseriti in contesti narrativi credibili e ben congegnati. La prefazione di Giuditta Dembech presenta il libro come "un'opera godibile, a differenza di molte altre cose pubblicate dall'editoria ufficiale scritte da nomi altisonanti ma meno avvincenti". Insomma, un libro da leggere.

 

Agosto 2002 - Il Foglio Letterario

 

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Nata dalla passione e dalla dedizione alla cultura letteraria di un gruppo di giovani autori, "AIGAM" è una raccolta di sorprendenti racconti sul tema della magia. La magia in alcune delle sue più affascinanti accezioni. Si parte con una raffinata storia ambientata in Giappone per poi attraversare sentieri e territori fantastici inesplorati, fino ad arrivare a profonde riflessioni sull'uomo, il suo destino e la sua esistenza. Giuditta Dembech, la nota scrittrice torinese che ha scritto la prefazione, ha definito le storie di AIGAM "favole per il terzo millennio". Di questo infatti si tratta. Troverete cavalieri magici e indomiti, alberi parlanti, lo scemo del villaggio e persino fattucchieri dell'alta finanza. Non c'è da annoiarsi un attimo.

 

Agosto 2002 - Il Centro di Lucera

 

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Prima di tutto è doveroso fare i complimenti (e gli auguri) al coraggioso editore che ha pubblicato questo libro molto curato e interessante. Speriamo che possa proseguire nell'encomiabile proposito di dare spazio a quegli scrittori giovani che non vengono presi in considerazione dal regime editoriale vigente. In secondo luogo non possiamo esimerci dall'avvertire chi legge che nei nove racconti presenti in Aigam-magia di orrore ne troveranno ben poco, ma troveranno delle storie gradevoli, intelligenti, immaginative, magiche (ovviamente) e anche scritte con stile. Non vi sembra abbastanza? Un omicidio che ha traumatizzato una bambina è il fulcro del primo racconto, Con gli occhi di un bambino, che Alessandro Del Gaudio (anche ideatore e curatore della raccolta) ha ambientato in un orfanotrofio di Tokyo. Molto divertente e originale è Alta Finanza, un mondo che l' autore Matteo Gambaro evidentemente conosce piuttosto bene e che mischia ad alchimia e alambicchi. Con Kafka, il bravo Andrea Gotico vuol farci capire che ogni giorno accade qualcosa di magico e che noi nemmeno ce ne accorgiamo. Bella scrittura, bei personaggi e bella ambientazione, tutti sintomi di un sicuro talento. Notevole anche il racconto del già esperto Gordiano Lupi, intitolato La scala dei ricordi, che dimostra come lo scrittore toscano riesca a ottenere ottimi risultati anche al di fuori delle ambientazioni cubane. Da ricordare una delle frasi finali: "Lei mi sorride silenziosa e mi dice con gli occhi che adesso sono costretto a viverla questa storia". L' inizio di Outburst, di Emiliano Maramonte, fa pensare a una storia di fantascienza, invece è un racconto nel racconto, e l'idea fulminante è risolta con grande abilità, una buona dose d'ironia e una lucidità da veterano. Buono anche il lavoro di Claudio Marcato La spada, in cui un cavaliere è costretto a uccidere dopo essere diventato il possessore una spada che lo rende invincibile. E' una bella idea quella di Mariagiovanna Modoni, che nel suo struggente Sangue prezioso mischia le sirene ai vampiri, e alla sopravvivenza del singolo e di un intero popolo. Luca Pizzolitto mostra già una certa maturità di scrittura con il racconto Oh my darling Clementine, piuttosto enigmatico e malinconico, come è giusto che sia quando c'è di mezzo uno dei grandi dilemmi della storia umana, l'esistenza della pietra filosofale. Brava, come al solito, Teresa Regna, che ne L'albero, ci narra una storia nel suo tipico stile, fiabesco e "morale", in cui come sempre a trionfare è l'amore: "Il desiderio di vita è la vita stessa, se viene sostenuto e alimentato dalla linfa più potente dell' intero universo: l'amore". Nessuno dei racconti presenti in "Aigam" spaventa in maniera particolare, ma tutti inquietano e affascinano. Vale sicuramente la pena leggerli, per l'entusiasmo, la coerenza e l' ispirazione che dimostrano gli autori.

 

Agosto 2002 - Horrorcult

 

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"AIGAM magia" è il secondo volume edito dalla nascente casa editrice Autori Esclusi, che si propone di dare una concreta opportunità di visibilità a quegli autori esordienti, o quasi, che ancora il pubblico non ha avuto modo di apprezzare nel bene e nel male. L'antologia raccoglie nove racconti, tutti mediamente buoni considerata la giovane età e la poca esperienza di alcuni autori. Alcuni racconti sono un po' grezzi negli stilemi, con alcune contratture di forma, ma molti altri sono generosamente ricchi e nello stile e nei contenuti. Particolarmente interessanti sono i racconti di Gordiano Lupi, Teresa Regna, Claudio Marcato, Alessandro Del Gaudio, Andrea Gotico e Mariagiovanna Modoni, che sono già noti al pubblico: seppur con forme diverse, ogni autore affronta il mondo della magia, del fantastico, con verve originale, spiritosa, grottesca, ma mai paranoica. Sono racconti felici anche quando una base di infelicità esistenziale fa da sottofondo alla trama. La particolarità di "AIGAM magia", è forse quella che, per la prima volta, vengono accolte voci diverse della letteratura di genere: ogni autore si confronta con la magia e la traduce in vissuto surreale per sottolineare l'evasione dalla quotidianità, ma non mancano espliciti o impliciti riferimenti alla realtà sociale del nostro oggi; la magia è la scusa per scavare nell'Io sociale ed evidenziarne le contraddizioni. Il risultato è sempre felice: l'idiot savant del villaggio che mostra all'amico la magia di un tramonto, una spada che possiede il possessore e fa strage di giusti e ingiusti, la vita, il bene più prezioso, si eterna in un albero solo apparentemente comune, ma anche alta finanza e la bramosia di ottenere più del necessario è motivo di magia e di profonda indagine delle velleità borghesi (o capitalistiche); e poi, ancora, la solitudine all'interno di un orfanotrofio che si risolve tramite la magia dell'amicizia, ma anche l'amore e la magia del sacrificio per amore, solo per amore, e se tutto ciò non bastasse, presenze inquietanti in un soggiorno da un'affittacamere, la morte e la tristezza di una vecchia non desiderata se non inconsciamente, uno scrittore di fantascienza che vede contaminato il suo racconto dal mainstream scritto dal suo antagonista in un rapporto di amicizia-inimicizia, insomma la magia in tutte le sue forme classiche ed estreme. Nove autori per nove racconti: è difficile esprimere un giudizio sulla magia, forse è possibile solo attraverso la magia, ma per poterla conoscere, occorre che ci si addentri nei mondi creati da "AIGAM. Io l'ho fatto, alcuni hanno il sapore della fiaba, altri hanno un sapore più surreale, ma sono tutti degni di nota. Ed è ancor più difficile dire se gli autori accolti in questa antologia, domani saranno i nuovi portavoce della letteratura italiana di genere. Ma di una cosa sono certo: a loro la fantasia non manca proprio. Ed è questo ciò che più conta. L'antologia, "AIGAM magia", è un utile strumento per conoscere nuovi modi di intendere la letteratura fantastica, una antologia che non puzza di presunzione dottorale, ma che ha solo la giusta umiltà di far divertire e riflettere chi vuol credere nella "magia" che gli autori lasciano trasudare nei loro racconti. Da segnalare, in ultimo, che la copertina riproduce un lavoro molto originale di Umberto Verdirosi, un olio su tela, un particolare Le Baccanti.

 

Settembre 2002 - Il Corriere della Fantascienza

 

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Nove autori in cerca di affermazione si mettono d'accordo, un giorno, per scrivere un libro insieme. Scelgono un argomento che possa riguardare tutti e una casa editrice adatta a pubblicare il loro lavoro. Questo libro è nato all'incirca così, dimostrazione vivente di come uno scrittore debba lasciare da parte la propria individualità e collaborare con altri suoi simili per riconoscere il proprio ruolo. Il tema affrontato è quello della magia nelle sue molte definizioni ("aigam, ovvero "magia" scritto alla rovescia), da quella classica legata al potere di controllare le forze della natura a quella, più romantica e terrena, dei momenti indimenticabili e delle piccole cose che servono a impreziosire tutta un'esistenza. Aigam è la seconda produzione di un progetto che porta il nome di Autori Esclusi: il nome basta a capire il suo impegno nel promuovere gli scrittori discriminati, non certo per mancanza di talento. Da sottolineare il contributo di Giuditta Dembech, scrittrice affermata, che ha firmato la prefazione.

 

Dicembre 2002 - Nuovo Progetto

 

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QUANTI MODI DIVERSI ESISTONO PER DIRE LA PAROLA MAGIA? Almeno nove: quelli degli autori di questi racconti dedicati al mistero e al paranormale. Dal Giappone in chiave manga di Alessandro Del Gaudio alla Calabria incantata di Gorgiano Lupi, dal Medioevo calviniano di Claudio Marcato alla fantascienza postmoderna di Emiliano Maramonte, tutte le latitudini dell'universo arcano vengono esplorate. Ci sono i maghi dell'alta finanza nel racconto di Matteo Gambaro, lo scemo più scemo del villaggio nella storia di Andrea Gotico, la sirenetta in versione pulp di Mariagiovanna Modoni, l'alchimista di Luca Pizzolitto e il cavaliere senza macchia e senza paura di Teresa Regna. Eterogeneo come ogni raccolta di racconti, AIGAM riflette le sensibilità dei propri autori chiamati a scrivere su un tema scivoloso e infido: quando si parla di magia, la trappola della banalità da cartone animato e le facili scorciatoie sono sempre dietro l'angolo. La qualità media della raccolta è comunque buona e raggiunge i risultati più felici laddove alcuni autori in stato di grazia (Gotico, Marcato, Pizzolitto) sfruttano la magia per parlare d'altro; svicolando dai facili effetti in stile Sim Sala Bim, i tre usano l'occulto per stimolare la riflessione su temi universali come la diversità, l'ambizione, la sete di conoscenza. Del resto, il fascino sempiterno dell'uomo nei confronti della magia ha le radici proprio in quella curiosità che i più vivaci rappresentanti della nostra specie provano nei confronti di ciò che non ci spieghiamo. Intelligenti e divertenti, questi racconti dimostrano come sia possibile conciliare l'entertainment con gli ideali e i sentimenti. Per amanti del mistero in tutte le sue forme, ma anche per animi curiosi alla ricerca di nuove e interessanti voci nell'asfittico panorama letterario italiano.

 

Marzo 2003 - Strada Nove

 

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