La spada
Era tornato da solo, dopo anni, quando erano partiti in sette. E la sua fama di guerriero invincibile lo aveva preceduto: di lui si raccontavano avventure straordinarie e scontri mirabolanti.
L'armatura era opacizzata e rugginosa in più parti, ma pareva comunque dignitosa e adatta al suo rango; la barba era lunga ed anche i suoi capelli, che sporgevano da sotto l'elmo, tradivano la trascuratezza del tempo di guerra. Ciò che contrastava con la sua figura era quella magnifica spada, enorme e lucente, che impugnava con la destra, quasi si aspettasse ancora di dover combattere...
E le croci del nuovo cimitero divennero numerose, ed io scavavo fosse in continuazione, pulivo l'armatura di Rodolfo e mi chiedevo perché la sua spada fosse sempre bella e lucente, e perché il mio signore non se ne separasse mai.