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Nuove Sostanze 

   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

“ …concezione spaziale che ha come motore un’idea concertata di   interno - esterno che fa dello spazio pubblico un elemento altrettanto fondamentale dell’architettura.”

Nuove Nostanze – “L’informatica e il rinnovamento dell’architettura”                      di Antonino Saggio

 

In questo nuovo sistema architettonico si perde completamente l’idea della triade archetipa di basamento elevazione e coronamento che tendono dunque a fondersi in un’immagine architettonica diversa e completamente nuova. Risulta difficile riuscire a distinguere  le categorie tradizionali di interno – esterno, destra – sinistra, sopra – sotto e pensare ad una costruzione organica in cui ci sia “l’idea dello spazio interno come motore dell’architettura”.

In questo contesto l’architettura deve ridefinire la propria identità ripartendo proprio dalla sua negazione; se pensiamo che il concetto base dell’architettura fino ad ora sia il “costruito”, di conseguenza si dovrà partire proprio dal “non costruito” e basare dunque l’architettura presente e futura proprio su tale concetto.

E’ immediato un collegamento con il tema del paesaggio che interessa l’opera  di parecchi architetti nell’attuale panorama mondiale.

 

“… La nuova modernità deve misurarsi con la natura. Assorbendone leggi nascoste (i frattali, il DNA, il movimenti delle onde o i cumuli di sabbia), evocandola (anche nei suoi movimenti sotterranei e spaventosi o in quelle di un universo in espansione), comprendendone le tensioni e rilanciandole. Facendosi essa stessa paesaggio.”

“Ricostruire il rapporto” in Costruire – Dicembre 97 n°175                                          di Antonino Saggio                                                                                                                         

L’edificio perde dunque uno degli aspetti fondamentali per cui era stato costruito, non viene più visto come rifugio, dimora e quindi come mezzo di protezione dal mondo esterno, dalle forze della natura; ora esso prende spunto per la sua composizione e costruzione  proprio dalle teorie matematiche nate per spiegare fenomeni naturali complessi e supera con questi strumenti i sistemi delle geometrie chiuse.

E’ proprio per questi motivi che i tradizionali strumenti di progettazione e di verifica di un progetto architettonico, quali le piante le sezioni e i prospetti, diventano insufficienti per poter pensare spazi di questo tipo e di tale complessità; solo attraverso modelli tridimensionali (tradizionali o digitali) si è  in grado di definire il senso complessivo del progetto nella sua molteplicità.

Su questo tema mi volevo soffermare, in quanto proprio ultimamente nell’ambito di alcune personali esperienze di progettazione, mi sono reso conto di quanto i modelli tridimensionali digitali non siano solo un mezzo di rappresentazione finale del progetto, ma facciano parte della fase di progettazione vera e propria.

 

“L'opera chiave è forse uno degli scarti al Concorso per la chiesa del 2000 a Roma. Una proposta che vede la chiesa come un ballo tellurico tra zolle che increspano il terreno e che si articola attorno a uno zigzagante canyon che rimanda alle forre scavate dai corsi d'acqua in un territorio tufaceo.”

Nuove Nostanze – “L’informatica e il rinnovamento dell’architettura”                         di Antonino Saggio

 

Come nel passato si era cercato attraverso delle immagini iconografiche poste sulle vetrate delle cattedrali di trasmettere  delle informazioni alla massa dei fedeli, così Eisenman  attraverso una parete mediatica situata su ciascuna delle due navate laterali che può essere osservata tanto dallo spazio centrale aperto che dall’interno  ha permesso sia all’informazione che alla luce di penetrare all’interno della chiesa stessa. Il sistema è quello dei pannelli a cristalli liquidi; cristalli da cui deriva anche la composizione  e i diagrammi  delle forme della chiesa.