ATS
4.01
Deep down

Indice transcript 

Prologo

   Sogno di Angel 1

Atto1

   Lotta in strada 1

   All’Hyperion 1

   Sogno di Angel 2

   All’Hyperion 2

   Appartamento di Wesley

Atto 2

   Sulla barca 1

   Lotta con Marissa

   Lotta con Marissa 2

   Sogno di Angel 3

   Al telefono con Lorne

   Alla W&H 1

   Sulla barca 2

Atto 3

   Sulla barca 3

   All’Hyperion 3

   Sulla barca 4 / Sogno di Angel 4

   Alla W&H 2

   Camera di Connor

Atto 4

   All’Hyperion 4

   Al porto

   All’Hyperion 5

   Con i Power That Be

 

 

 

Precedentemente in Angel:

 

Angel:

Darla.

Darla:

Abbiamo fatto molte cose terribili insieme.

 

Flashback di Angelus e Darla.

 

Cordy:

Allora tu e Darla…

 

Angel e Darla fanno l’amore.

 

Angel:

Ancora.  È stata una notte oscura.

 

Darla, che sembra aver inghiottito un pallone da basket.

 

Angel:

È impossibile.  I vampiri non possono avere bambini.

Darla:

Noi sì.

 

Wes guarda il risultato dell’ecografia.

 

Wesley:

È umano.   Avrete un maschio.

Angel:

Avrò un figlio.

Darla:

Il nostro bambino morirà.

 

Darla si impaletta, il bambino appare mentre la madre si polverizza.

 

Darla:

Questo bambino è l’unica cosa buona che abbiamo fatto assieme.

 

Angel prende Connor per controllarlo.

 

Angel:

Sono il signor papà.

 

Holtz esce dal Caritas in fiamme.

 

Lilah:

Daniel Holtz.   Angel ha massacrato la sua famiglia e lui ha passato il resto della vita cercando vendetta.

 

Holtz e Justine lottano al cimitero.

 

Holtz:

Voglio che esci e trovi altri come te.  Persone che hanno sofferto come noi.

 

Gunn e Fred trovano le note di Wes.

 

Gunn:

Wes pensava che Angel…

 

Fred:

…avrebbe ucciso Connor.

 

Justine taglia la gola di Wes.

 

Lorne:

Ha portato via il bambino… per fortuna.

 

Holtz, con in braccio Connor, salta attraverso il portale nel Quortorh.

 

Holtz:

Mi prenderò cura di lui come se fosse mio figlio.

 

Angel prova a soffocare Wes in ospedale.

 

Angel:

Figlio di puttana!   Non ti perdonerò mai!   Mai!

 

Fred a visitare Wes.

 

Fred:

Avresti dovuto fidarti di noi.   Non tornare all’hotel… mai!

 

Lilah nell’appartamento di Wes.

 

Wes:

Stai per offrirmi un lavoro.   Non sono interessato.

 

Lilah e Wes sono a letto assieme.

 

 

Lilah:

Non lo pretendo, sei troppo buono per lavorare per noi.

 

Fred e Gunn si baciano.

 

Fred:

Cos’è questa cosa in te che mi fa sciogliere?

Gunn:

Forse è che ti amo.

 

Connor esce da una fenditura.

 

Angel:

Connor.

Justine:

Non farmelo fare!

 

Justine pugnala con un rompighiaccio la gola di Holtz. Connor piange, abbassato sul corpo di Holtz.

 

Cordy (al telefono con Angel):

Ho una sorta di bisogno di parlarti.

Cordy (guidando):

Sono in ritardo!   Sono in ritardo!

 

Connor si avvicina ad Angel sulla scogliera.

 

Angel:

Connor.   Cosa ci fai qui?

 

Connor attacca Angel.

 

Skip:

Sei stata chiamata a diventare amore trascendente.   Stai diventando un essere elevato.

Cordy:

Io?

Connor (guardando Angel nella bara):

Hai ucciso mio padre.

Angel:

Non l’ho fatto.   Lei lo sa.   Connor!   Non scordarti mai che sono tuo padre e che ti voglio bene.

 

Justine e Connor spingono la bara di Angel nell’oceano.

 

Cordy (ascendendo avvolta in una luce bianca):

So che, in qualche modo, andrà tutto bene.

 

Angel affonda nelle profondità marine.

 

Connor:

Non morirai.   Tu vivrai… per sempre.

 

 

 

 

Prologo

 

Lorne passa a Fred un piatto di patate, sono tutti a pranzo durante il giorno del ringraziamento.

 

Lorne:

Tieni, dolcezza.

Fred:

Grazie.

Gunn:

Le mangerai tutte?

Fred:

Finché non sarò grassa e felice.

Lorne:

Hmm, questi sembrano anche buoni.

Cordy:

Com’è questo ripieno?

Connor:

Cosa sono queste?

Cordy:

Patate dolci.  [Sweet potatoes.]

Lorne:

Oh, passale qui, bambola.

 

Cordy passa a Connor un piatto pieno di patate dolci..

 

Connor:

Sono buone?

Cordy:

Provale.

Lorne:

Tornando a Pylea solitamente mi chiamavano ‘patata dolce’.

Connor:

Davvero?

Lonre:

Sì, bé, la traduzione esatta sarebbe ‘tubero fragrante’ ma…

 

Il gruppo ride alla sua battuta.

 

Cordy:

Non hai fame?

 

Angel:

No!   sto morendo di fame.   Solo… voglio congelare questo momento.   Te… Connor… tutti noi… al sicuro… e felici… e assieme.   Considerando cos’abbiamo passato tutta l’estate.

Wes (alzando il bicchiere per un brindisi):

Alla famiglia.

Angel (sorridendo, e alzando il bicchiere assieme agli altri):

Alla famiglia.

Lorne:

Purché non sia la mia!

 

Sorridono tutti tintinnando I bicchieri.   Cordy prende una brocca d’acqua e la versa nel bicchiere di Angel.

 

Cordy:

Non puoi brindare con un bicchiere vuoto.

Angel:

Non porta sfortuna, vero?

Cordy:

Angel, rilassati.   È finita.   Le cose sono tornate come dovrebbero essere e niente stà per andare storto ancora.   (Si inclina verso Angel)  E se qualcosa ci prova andrò incazzata a prenderlo personalmente a calci nel sedere.

Angel (inclinandosi verso Cordy):

Mi piace quando t’incazzi.

Cordy (inclinandosi ancora):

Bé, gioca bene le tue carte…

 

Stanno per baciarsi, sorridendo e guardandosi negli occhi.

 

Connor:

Devo proprio vedere questa parte?

 

Angel arruffa I capelli di Connor.

 

Angel:

Potevo spingere fuori i tuoi occhi.  [I could poke your eyes out.]

Connor (risistemandosi I capelli):

Andiamo, papa!   Si alzeranno come i tuoi.

Angel:

Saresti così fortunato.   Lasciami mangiare!

Fred:

Panini?  [Rolls?]

Gunn:

Hmm.   Sembrano buoni.

Cordy:

Attenti, sono caldi.

 

Cominciano a mangiare, passandosi i piatti l’un l’altro, tutti tranne Angel.

 

Gunn:

Sì!   Questo è parlare.  [Yeah! Now we're talking.]

Connor:

Adoro questa roba.

Cordy:

Te l’avevo detto.

Angel:

Posso avere, ah...

Wes:

Delizioso.

Fred:

Passa le carote per favore.

Cordy:

Buon odore.

Gunn (quando Fred prende qualcosa da lui):

Hey, tieni le mani fuori dal mio piatto.

Lorne:

Posso avere i panini?

Wes:

Passa il sale per favore.

Fred:

Uccidimi ora prima che il mio stomaco esploda.

Cordy:

Hey, provate il sugo.

Lorne:

Sì, guarda, arriva in una piccola barca.  [it comes in a little boat.]

Angel:

Potrei avere questo…

 

Angel afferra un piatto e lo mette giù, ma quando lo guarda quello che rimane è un po’ di brodo.

 

Angel:

Cordy, cosa…?

 

Angel muove la mano facendo cadere a terra il suo bicchiere e mandandolo in mille pezzi.

 

Cordy:

Guarda cos’hai fatto stupido.

 

La luce festiva si trasforma improvvisamente in un blu acqua mentre Angel guarda giù vedendo che i suoi piedi sono immersi nell’acqua.   La pelle di Angel diventa bianca e appare qualche ferita sulla fronte.

 

Connor:

Congela il momento, papa.   Sarà l’ultimo per sempre.

 

La camera improvvisamente è deserta.

Gli occhi di Angel si aprono di scatto.   È sdraiato nella bara in fondo all’oceano.

 

Atto 1

 

Fred e Gunn corrono con la macchina per le vie buie della città, girano un incrocio e [pile into Gunn's truck.]

 

Gunn:

Stai bene?

Fred:

No.   Te?

Gunn:

No.

Fred:

È bello che facciamo ancora queste cose assieme.

Gunn:

Come facciamo?

 

Un vampiro atterra sul tettuccio della macchina.

 

Fred:

È lo stesso.

 

Il vampiro rompe il parabrezza con un pugno.

 

Fred:

Charles!

Gunn:

Reggiti!

 

Gunn sterza di scatto, facendo cadere il vampiro.

Ferma la macchina.   Arriva un’altra macchina rossa dalla quale scendono tre vampiri mentre Gunn e Fred scendono dalla loro.

 

Gunn:

Ora hai un’assicurazione [insured] migliore al culo!

Vampiro calvo (mentre aiuta il vampiro caduto a rialzarsi):

Ora dovresti preoccuparti per il tuo culo, ragazzo!   Un paio di sangue-caldo rotolano per la mia via, spingendo i miei [hermanos]?   Non sei sveglio, amico!

Fred:

Stiamo solo cercando una ragazza.

Gunn:

Diteci dov’è e potete andare.

Vampiro calvo:

Chi?   Marissa?   Pensavo voi ragazzi foste diventati una coppia di detective.   O questo era prima che il vostro amicone Angel dicesse addio?

Gunn:

Vi abbiamo trovato, no?

Vampiro calvo:

Sì, e guarda cos’hai ottenuto!

Fred (puntando la balestra al vampiro):

vogliamo solo parlarle, questo è tutto!

Vampiro calvo:

Un edificio abbandonato a Figueroa, ultimo piano, e ditele che voglio indietro il mio CD, ok?

Gunn:

Glielo faremo sapere.

Vampiro calvo:

Nah, sapete cosa?   Ancora meglio… penso glielo dirò io stesso!

 

Fred spara, ma il vampiro schiva la freccia.   Fred abbassa la balestra per prendere un’altra freccia, mentre Gunn attacca, ma il vampiro calvo la afferra per la gola prima che lei possa finire.

 

Vampiro calvo:

Vedo che Angel ti ha lasciato un piccolo giocattolo, huh?

Fred:

Più di questo.

Fred lo impaletta usando il lancia-paletti-da-polso [wrist-stake-launcher] di Angel, poi riprende la balestra.

 

Fred:

Charles!

 

Gunn si abbassa e Fred colpisce il vampiro.   Gunn afferra la freccia mentre il vampiro si polverizza, ed impaletta il terzo vampiro, lasciandone solo uno.   Quest’ultimo colpisce Gunn facendolo cadere addosso a Fred e lancia un’ascia verso loro.   Prima che Gunn o Fred possano muoversi arriva Connor, che colpisce l’ascia prima che li raggiunga e la fa volare verso il vampiro, decapitandolo.

Gunn guarda Connor.

 

Connor:

Avete visto?   Non è stato forte?   (ride)   È stato forte!

 

 

Un flash ci porta all’Hyperion.   Fred, Gunn e Connor entrano nell’atrio.

 

Fred:

Non devi correre fuori come oggi quando noi stiamo lavorando, tesoro.   Abbiamo già parlato di questo.

Connor:

Il resto della gang stava fuggendo.

Gunn:

Allora lasciali.   Ciò che non devi fare è dividere la tua forza.

Connor:

Scusa.

Fred:

Sappiamo che le cose erano diverse nel Quortoth, ma sei a Los Angeles ora.   Hai una grande responsabilità.

Gunn:

Connor, devi cominciare a pensare a più che solo te stesso!

Connor:

Lo so… lo so.

 

Connor guarda Gunn e sorride.

 

Connor:

Quella cosa con l’ascia era forte, huh?

 

Gunn e Fred si scambiano uno sguardo.   Fred va via sorridendo.

 

Gunn (con un piccolo sorriso):

Sì, è stato forte.   (passa l’ascia a Connor)   Ora vai a pulirla.

Connor:

Vampiri polverizzati, niente da pulire.

Gunn:

Due cappotti raffinati  [Two coats of polish.]

 

Gunn entra nell’ufficio e guarda Connor attraverso la porta socchiusa, poi si gira verso Fred, seduta alla scrivania.

 

Gunn:

Glielo diremo?

Fred:

Non voglio dargli altre speranze.

Gunn:

E le tue?

Fred:

Dobbiamo continuare a provare.

Gunn:

Non stò dicendo che non dovremmo ma abbiamo passato gli ultimi tre mesi rincorrendo senza via d’uscita l’uno dopo l’altro cercando di trovare Angel e Cordy, e l’unica cosa che abbiamo concluso, è uno sfratto.   [Be a whole lot easier to handle this crap if Lorne was pitching in].   Dov’è il nostro lettore del futuro, demone empatico quando ne abbiamo bisogno?

Fred:

Il signor gran-colpo-a-Las-Vegas è troppo occupato a [danke-schon-ing] I turisti per curarsi di noi.

Gunn:

Lo cercherai ancora?

Fred:

Per la sessantesima volta.   Ha lasciato la missione, fratello.

Gunn:

Bé, stiamo perdendo questo posto intero e sai che non puoi chiamarmi fratello… ok?   Dovresti iniziare a cercare qualche cliente pagante.

Fred:

Lo faremo.   Appena trovo Marissa.   Posso chiamarti [dawg]?

 

Gunn la guarda e Fred si gira velocemente.

 

Fred:

Oh, questo sembra buono.   Condominio abbandonato a Figueroe.   Potrebbe essere lei.

Gunn:

La morta cattiva probabilmente si è solo persa con noi, e anche se si trova là, non ci sono molte chance che sappia qualcosa.

Fred:

La macchina di Angel è stata trovata giù dalla scogliera.   Questo vorrebbe dire che si è nutrita a terra.   Magari può dirci cos’è successo… se la troviamo.

Connor:

Trovare chi?

 

 

Notte.   Le onde dell’oceano si infrangono contro la scogliera.   Angel si gira da questa vista… solo per vedere Cordy, vestita di bianco, aspettandolo accanto alla sua macchina.

 

Angel:

Cordelia.   Non pensavo saresti venuta.

Cordy:

Mi conosci meglio di così.   Meglio di tutti gli altri.

 

Angel fa un piccolo sorriso e mette le mani in tasca.

 

Angel:

Non so se è vero.

Cordy:

Sì.   Lo sai.

 

Cordy cammina lentamente verso il ciglio.

 

Cordy:

È così bello qui.

Angel (guardandola):

Sì.   Sì, lo è.   Solo come dovrebbe essere.

 

Aggrotta le sopracciglia quando ha un flash di lui e Connor che cadono dalla scogliera.

 

Angel:

Ma non lo è.   Non è come è successo.

 

Un altro flash di lui e Connor che lottano.

 

Cordy:

Lo so…   mi piace di più questa versione.

Angel:

È stato Connor.   Era qui.   Lui…

 

Flash di Connor che atterra Angel.

Cordy mette una mano sulla faccia di Angel.

 

Cordy:

Non posso ricordare com’era… non conoscerti, non esserti vicino.   Io ti amo Angel.   Penso di essere stata nelle profondità per molto tempo.   Avevo bisogno di fartelo sapere.

 

Angel e Cordy si baciano, poi lui la guarda.

 

Angel:

Ho bisogno di te, Cordy.   Ho bisogno di te.

 

La bacia sul collo, poi si trasforma e affonda i denti nel collo.   Cordy annaspa mentre Angel comincia a succhiare il sangue.

 

Angel:

Mi dispiace.   Mi dispiace molto.

 

Cordy lancia un urlo mentre Angel torna a nutrirsi… solo per svegliarsi urlando nella sua tomba sottomarina.

 

 

All’Hyperion

 

Connor:

Allora perché non me l’avete detto?

Fred:

Volevamo essere sicuri.

Gunn:

Non sappiamo se questa Marissa ha visto qualcosa.

Connor:

Ma potrebbe.

Fred:

Forse.   Stiamo andando a parlalre per scoprirlo.

Connor:

Vengo con voi.

Gunn:

No.   È solo un vampiro.   Possiamo trattare.

Connor:

È mio padre!   Se sa cosa gli è  successo io…

Fred:

Ok.   Prendi le tue armi.

 

Connor le lancia un sorriso prima di correre nell’altra stanza mentre Gunn torna a guardarla.

 

Gunn:

Pensi sia una buona idea?

Fred:

Lo terro d’occhio.  [I'll keep an eye on him.]

Gunn:

Ottenere informazionii è un lavoro di finezza.   Lui è uno strumento ottuso!

Fred:

Vuoi dirgli no?   Hai visto com’è ferito.

Gunn:

Bé, come si sente se la vampirella che ha visto è insabbiata e tra le alghe?   È così, Fred.   Non ci sono Angel né Cordy.   Non riusciamo a trovare Holtz.    E la sua ragazza pazza è sparita.   Non abbiamo niente.

Fred:

C’è ancora la Wolfram and Hart.

Gunn:

Giusto.   Dobbiamo solo passeggiare nei loro uffici di legge protetti e chiedere a Lilah, la regina delle grandi stronze, di aiutarci a capire cos’è successo al loro arcinemico, ma, siamo un po’ in rovina, quindi dovrà essere un pro bono.

Fred:

Non ho detto sarebbe stato facile.

Gunn:

Non è impossibile?   Sono troppo grossi.   Senza Angel non possiamo permetterci di farli fuori.

 

Fred:

Forse dovremmo pensare di chiedere…

Gunn:

No.

Fred:

Bé, sono felice che ne abbiamo parlato.  [Well, I'm glad we talked it over.]

Gunn:

Gli abbiamo chiesto aiuto già due volte.

Fred:

Allora glielo chiederemo ancora.

Gunn:

Fred, a Wesley non importa un cazzo di noi.

Fred:

Possiamo dargli torto?

Gunn:

Ha fatto una scelta.   Ora ha deciso di vivere così.

 

Gunn si gira e lascia l’ufficio.

 

 

Wesley e Lilah sono nudi a letto nell’appatamento di Wesley.

 

Lilah:

Hmm.   Non è stato [suck].   Bé… forse solo un po’

Wes:

Forse c’è qualcosa che possiamo espandere la prossima volta.

Lilah:

Cosa ti fa pensare ci sarà una prossima volta?

Wes:

Perché non puoi resistermi.

Lilah:

Penso che hai questi indietreggiamenti.  [I think you have that backwards.]

 

Lilah si rotola via da lui e scende dal letto.

 

Wes:

Dove stai andando?

Lilah:

La pausa pranzo è finita.   Torno al lavoro.

Wes:

E la Wolfram and Hart fa il miglior lavoro dopo l’oscurità.

Lilah (vestendosi):

Il sole fa male alla tua carnagione.   Chiedi a Angel.   Oh, giusto.   Non puoi, perché manca del tutto il respiro con un cuscino.

Wes:

Non pensavo che rapire suo figlio avesse un effetto così negativo sulla nostra amicizia.

Lilah:

Pensavi di fare la cosa giusta.   Ho sentito che può essere confuso…   Hai provato a parlargli?   Forse quando torna puoi…

 

Wes ride.

 

Lilah:

Cosa?

Wes:

Non ho idea di dove sia Angel, Lilah, o cosa gli è successo.   E sinceramente non m’importa.

Lilah:

Wow.   Questo era freddo.   (sedendosi sul bordo del letto)   Penso che finalmente stiamo facendo dei progressi.   Andiamo.   Non ti infastidisce neanche un po’?   La non conoscenza.

Wes:

Questa parte di me è morta.   Non mi interessa ora.

Lilah (guardandolo):

No.   Non t’interessa.

Lilah gli da un veloce bacio per salutarlo, ma Wes la afferra e la stende per un bacio molto profondo.   Dopo un momento Lilah si alza e Wes la guarda uscire dalla stanza.

Appena è andata lui va verso una porta chiusa.   La apre e si vedono delle sbarre.

 

Wes:

È ora.

 

Dietro le sbarre c’è Justine legata ed imbavagliata.

 

Wes:

Andiamo a fare un giretto in barca.

 

Fine atto 1

 

 

 

 

Atto 2

 

Wes guida una piccola barca nell’oceano di notte.

 

Justine:

Allora, cosa facciamo stanotte, capitano?   Bicicletta, vecchio copertone, o forse saremo molto fortunati e ci catturerà un bel carro da shopping.   Pensavo che qui un [wacky] non ti fa nuotare?  [Here's a wacky thought: why don't you swim down there yourself?]

 

Wes schiaccia un tasto e guarda il radar.

 

Wes:

Nessun contatto.   Proveremo sulla prossima griglia.

 

Wes va alla mappa e fa un segno.

 

Justine:

Pensi davvero che trovando Angel cambi qualcosa?

Wes:

Cambierà tutto.

Justine:

Bé, credo che sia meglio qualsiasi cosa rispetto allo stare seduti tutto il giorno nella gabbia a fare niente ma riempendo il mio secchio.

Wes:

Forse avresti dovuto considerarlo prima di tagliarmi la gola.

 

Wes torna al timone.

 

Justine:

Il grande Wesley Wyndham-Price, il faro luminoso di tutti i buoni e puri.   Ma aspetta, no!   Questo prima che hai cominciato a scoparti la nemica e tenere una ragazza-schiavo nella tua cella..

Wes:

Sei sempre stata una schiava, Justine.   Solo non potevi vedere le catene.

Justine:

Grazie, Swami, penserò a questo.

Wes:

Pensi sarebbe delusa?

Justine:

Chi?

Wes:

Tua sorella.   (Justine si gira)   È da lì che è cominciato, no?   Sorella uccisa da un vampiro, consumata da un bisogno di vendetta…

Justine (guardandolo in faccia):

Per giustizia!

Wes:

È così che la chiami?   Mattere un figlio contro suo padre.

Justine:

Angel ha avuto quello che si meritava.

Wes:

Abbiamo avuto tutti quello che meritavamo.   Tu e Holtz vi meritavate l’un l’altro.   Voi due avete così tanto in comune.   Dolore, perdita, mancanza di adattamento ad ogni cosa vicino all’umorismo.

Justine:

Non lo so.   Abbiamo avuto qualche sorriso.   Facendoti rapire il figlio di Angel, quella era buona.

Wes:

Meglio che ingannare Connor facendogli buttare suo padre nell’oceano chiuso in una bara?

Justine:

Bé, anche con questa ci sono state un paio di risate.

Wes:

Non era un piano molto buono, giusto?   Era  facile capire quale porta colpire quando Angel fosse scomparso.   E non è molto ardito persuaderti a tradire Holtz prendendo la sua vita.   Non che valga qualcosa.   Bé, dovresti saperlo.   Sei l’unica che l’ha fatto.

[Not much of a plan though, was it, really? Easy to figure out which door to kick in when Angel went missing. And not much harder to persuade you to betray everything Holtz had given his life for. Not that it was worth very much. Well, you should know. You're the one that ended it.]

 

Justine prende la chiave inglese appoggiata sulla mappa e si prepara a colpire Wesley sulla testa.

 

Wes (senza guardarla):

Lancerò via la tua morte.  [bucket.]

 

Justine lancia la chiave inglese sul tavolo.

 

 

Connor, Gunn e Fred entrano nella camera di Marissa.

 

Gunn:

Possiamo farlo rumorosamente.

 

Si guardano attorno ma la stanza è vuota.

 

Fred:

Non importa.   Sembra se ne sia andata.

Gunn:

Questo non è bello.   Non so quante persone vivono così.

Fred:

Aiuta ad essere morti.

Gunn:

Già, un’altra ragione per stare rosa e rosati.  [pink and rosy.]

Fred:

Parole.   Allora, cosa ne pensate?   Dall’odore penso viva ancora qui.   Dovremmo aspettare il suo ritorno, o…

Connor:

No.

 

Connor nota un lettore cd che stà andando.

 

Connor:

Non dobbiamo.

 

Marissa si lascia cadere dal soffitto, buttando a terra Gunn e Fred, e corre ad attaccare Connor.   Si scambiano qualche colpo poi Connor la spinge contro un palo puntandole la spada sul collo.


Fred:

Marissa, ferma!   Vogliamo solo parlare.

Marissa:

Non so niente.

Gunn:

Sei medium?

 

Marissa:

No.

Gunn:

Allora zitta e lasciaci prima fare le domande.

Fred:

Conosci la scogliera sopra la spiaggia?

Marissa:

No.

Gunn:

Ti nutri spesso là.

Marissa:

Oh.   Quella scogliera.

Gunn:

Tre mesi fa un nostro amico è scomparso laggiù.

Marissa:

Alto, bello, strani capelli?

Fred:

L’hai visto?

Marissa:

Ho visto un po’ di cose.   Cosa v’importa?

Connor:

È mio padre.   Se sai cosa…

 

Connor abbassa la spada e Marissa scappa saltando dalla finestra in fondo alla stanza.   Connor corre verso la finestra.

 

Gunn:

Non devi mai abbassare la guardia!   Quante volte…

 

Connor salta dalla finestra.

 

Fred:

Connor!

 

Corrono anche loro verso la finestra, ma è troppo alto.

 

Gunn:

Se non è morto lo uccido io.

 

 

Marissa corre nel vicolo, si guarda attorno, poi comincia ad arrampicarsi (stile Uomo Ragno) su un palazzo… solo per trovare Connor sul tetto ad aspettarla.

 

Connor:

Cos’hai visto?

Marissa:

Senti, qualunque cosa abbia o no visto, non importa, va bene?   (cambia in umana e gli sorride)   Andiamo, bello.   Sarà il nostro piccolo segreto.

 

Connor la impaletta.

 

Gunn:

Connor!

 

Connor si strappa un pezzo della manica e si taglia sul braccio.

Arrivano Fred e Gunn.

 

Gunn:

Connor!

Fred:

Stai bene?

Gunn:

Dov’è?

Connor:

Mi ha attaccato.   Non ho avuto scelta.

Gunn:

Forse l’avresti avuta se non fossi scappato, eroe!   Sai cos’hai appena fatto?!

 

Connor lancia il paletto e corre sull’orlo del tetto.

 

Fred:

Connor!

 

Connor si lancia giù.

 

Gunn:

Tre mesi così e lui polverizza la nostra sola speranza.

Fred:

Sai quanto vuole ritrovare Angel.   Come pensi si senta?

Gunn:

Come potrei saperlo?   Non mi ha mai parlato.

Fred:

Dopo quello che ha passato, hai bisogno di essere un po’ paziente, Charles.   È solo un ragazzo.

Gunn:

Sei sicura di questo?   Figlio di due vampiri.   L’ultima volta che ho controllato questo non sarebbe dovuto succedere.   E… uno che salta dal sesto piano senza rompersi la testa né ferirsi non è solo un ragazzo.   Voglio dire, andiamo, Fred.   Tornato dal Quortoth il suo nome di battaglia era “il distruggitore”.   E se non metti Conan di fronte a questo, non penso sia un buon segno.   [And unless you put Conan in front of that, I'm guessing it's not a good sign.]

Fred:

È il figlio di Angel.   Solo questo conta.

 

Fred va verso le scale e dopo qualche istante Gunn la segue.

 

 

Connor è in ginocchio sull’orlo di un tetto, guardando la città

 

Angel:

Bello, no?

Connor:

Così dovrebbe essere.

 

Connor si gira a guardare Angel.

 

Angel:

Cosa, nessun abbraccio?

Connor:

Sono sopra queste cose.  [Just get it over with.]

Angel:

Cos’è un attacco?   Non vado da nessuna parte.

Connor:

No, non vai.

 

Angel si gira e vede qualche vampiro avvicinarsi a loro due.   Comincia a sorridere come Connor.

 

Vampiro:

Perché state ridendo?

Angel:

Te lo dirò più tardi.

 

I vampiri attaccano ed Angel entra in azione con Connor.   I loro occhi si incrociano prima di iniziare a combattere i vampiri.   Uno di loro arriva da Angel con un paletto ma Connor lo fa volare via.   Angel raccoglie il paletto caduto e polverizza due dei tre vampiri, mentre Connor lancia il terzo giù dall’edificio.

Angel sorride e si avvicina a Connor mettendo le sue mani sulle spalle del figlio.

 

 

Angel:

Grazie.

 

Angel afferra velocemente il collo di Connor e glielo spezza… solo per svegliarsi urlante nella bara in fondo all’oceano.

 

 

Lorne a Las Vegas indossa un vestito di piume blu e gli stanno truccando la faccia.

 

Lorne:

Ora vacci piano.   Ricorda che pagano per vedere il verde.

 

Un ragazzo entra dando a Lorne un telefono cellulare.

 

Ragazzo:

Due minuti.

Lorne:

Oh, grazie tesoro.   (al telefono)   Una bon soir.

Fred:

Lorne?   Lorne!   (segnala a Gunn di raggiungerla)   Hey, sono Fred.   Ho provato a contattarti spesso.

Lorne:

Oh, mi dispiace, cara, sono stato impegnato al [wha] e passato dallo zoo.   Se faccio qualsiasi movimento potrebbero soffocarmi.

Fred:

Lorne, so che sei impegnato, ma abbiamo bisogno del tuo aiuto.   Avevamo una traccia ma è, ah… un po’ morta.   Hai parlato con i tuoi contatti?   Hanno sentito qualcosa su Angel e Cordy?

Lorne:

No, non uno sguardo.   Ma se per miracolo sento qualcosa ti manderò un segnale di fumo.   (il ragazzo indica l’orologio)   Ah, è il mio momento.   Stammi bene e ah, e sii sicura di dare amore al soffice.   [and make sure fluffy is getting enough love.]

Fred:

Lorne!

 

Fred aggancia il telefono.

 

Gunn:

Ha qualcosa?

Fred:

No.   E chi è soffice?   Sei tu soffice?

Gunn:

Mi ha chiamato soffice?

Fred:

Ha detto di essere sicura… aspetta.   Non te… penso si riferisse a qualcosa che c’è di soffice in me, no?   Perché questo sarebbe inappropriato.

Gunn:

Come abbandonati?   Nessuna traccia, nessun cliente, molto presto nessun tetto sulla mia delicata testa liscia.

Fred:

Potrei farti un cappello di carta.   (sorride, poi sospira)   Andrà bene.   Angel e Cordy sono fuori da qualche parte e non importa cosa ci lanciano i Poteri-Che-Ti-Spremono, li troveremo.

 

 

Notte, uffici della Wolfram and Hart.

 

Lilah:

Hai trovato Angel?

Linwood:

Il giovane Gavin ha fatto una scoperta con lo psicologo.

Lilah:

I cervelli maschili finalmente sentono il loro mantenimento.   Allora, dov’è?

Gavin:

Bé, non ho ancora definito la sua esatta locazione, ma ho accertato che è salvo ed immobilizzato.

 

Lilah:

Davvero.   Forse puoi guidarli in un’eccitante nenia e farli dirigere in qualcosa un po’ più vago.

Linwood:

È bloccato e fuori dai giochi.   Per qualche motivo i nostri scopi sono riusciti.

Lilah:

Se il nostro scopo era prenderlo senza la nostra profezia.   Angel dovrebbe essere il maggior giocatore nell’apocalisse.   È stato il piccolo piano preferito dal grande partner da quando, oh, l’inizio dei tempi?   Tre mesi e tutto quello che sei riuscito a scoprire è… niente?

Linwood:

Lilah, il lavoro di Gavin con gli psicologi ha rivelato qualche intelligenza inestimabile in una varietà di aree inattese.   Vuoi informarci?

Lilah:

Quello che faccio nel mio tempo libero non è affare di Gavin.

Linwood:

Ma è tutto affar mio.

Lilah:

Non dormo con lui per delle informazioni.

Linwood:

Per favore non dirmi che è la stretta ingannevole.   Se hai la sua confidenza possiamo giocarcelo a nostro vantaggio.

Lilah:

Non sà niente.   Non c’è niente per cui avvantaggiarci.

Linwood:

Eccetto te.   Lo staff si incontra tra un’ora.   Non fare tardi.   Gavin.

 

Lilah li osserva entrare nell’ascensore.

 

 

Sul radar della barca di Wes c’è un beap.

 

Wes:

Contatto solido.   Definizione metallica.

Justine:

Probabilmente qualche cianfrusaglia.   Può essere qualsiasi cosa.

Wes:

Allora è meglio dare un’occhiata.

 

Wes lancia a Justine una maschera da sub.

Nell’oceano, la luce della torcia di Justine mostra la bara di Angel, illuminando la sua faccia.

Wes e Justine tirano a bordo la bara.

Wes taglia le sbarre di sicurezza saldate alla bara

 

Wes:

Justine.   Avanti.

 

Wes toglie le sbarre e Justine lo aiuta a togliere il coperchio.   Wes taglia le corde metalliche che tengono Angel immobile.

 

Justine:

Congratulazioni.   Sei il ‘grande’ eroe.   Forse i tuoi amici ti organizzeranno una festa.   Mi sorprende che la torta sembrerà…

 

Improvvisamente la mano di Angel afferra la gola di Wesley.   Gli occhi di Angel si spalancano.

 

Fine atto 2

 

 

 

 

Atto 3

 

Wes prende una mano di Angel, e Angel molla la presa rimettendola sul suo torace.

Wes sdraia Angel sul tavolo della cabina principale e tira fuori una brocca con del liquido rosso.

 

Justine:

Sangue?

Wes:

Animale.

 

Wes tiene su la testa di Angel e prova a farlo bere.

 

Justine:

Che fretta c’è?   Non è che può andare da qualche parte.

Wes:

Un vampiro può esistere infinitamente senza nutrirsi, ma i danni alle funzioni cerebrali per prolungata fame possono essere catastrofici.

 

Angel comincia a tossire.

 

Wes:

Lentamente.

Justine:

Stai sprecando tutta questa energia per salvere quella cosa.   Per cosa?   Una morte felice?   Qualsiasi cosa sia?   Lui ti odia.   Anche gli altri.   E non ti prenderanno mai indietro.

 

 

Connor cammina nell’atrio dell’Hyperion e trova Gunn e Fred seduti sul divano aspettandolo.

 

Connor:

Mi state per urlare ancora qualcosa contro?

 

Gun e Fred si alzano.

 

Fred:

No.   Nessun urlo.

Connor:

Lui sembra che stia per urlare.

Gunn:

Non urlo.

Connor:

Sembra sempre che stai per urlare.

Gunn:

Non stò per urlare.

Fred:

Dove sei stato?

Connor:

Fuori.

Gunn:

Eravamo preoccupati.

 

Connor si gira a guardarli.

 

Connor:

Mi dispiace.   Non dovrei scappare.   Da ora so cosa pensate.

Gunn:

È grande, un melone spesso!   [It's that big, thick mellon!]

 

Gunn tocca la testa di Connor, sorridendo.

 

Gunn:

Tuo padre era uno così.

 

Connor sorride.

 

Gunn:

Angel fuggiva sempre, mettendosi nei guai.   [Angel's always flying off, getting himself into trouble.]

Connor:

Non sono come lui.

Gunn:

Non sei ancora forte, ma…

Connor:

Come se m’importa cosa pensi?

Gunn:

Cosa vuoi dire?

Fred:

È stata una lunga notte.   Perché non vai a lavare.

 

Connor li guarda.

 

Connor:

Stò bene.

 

Fred e Gunn lo guardano salire le scale due gradini alla volta.

 

Gunn:

Provo ad essere carino e vedi cosa fa?   È solo presuntuoso.   È come… è come se mi voglia far perdere.

Fred:

Ti stà testando.   Senza Angel, sei il maschio alpha.

Gunn:

Dannata franchezza.   [Damn straight.]

Fred:

Non lasciar andare la tua testa.

Gunn:

Non c’è la direzione fluente.   [That's not the direction it's flowing.]

 

Si baciano.   Intanto suona il telefono e Fred si alza.

 

Gunn:

Lascialo suonare.

Fred:

E se fosse un cliente?

Gunn:

Allora è meglio chiudere il trattato col gran cane.   [Then the big dog better close the deal.]

Gunn (alzando il telefono):

Angel Investigations.

 

 

Angel è sdraiato sul tavolo nella cabina principale della barca e quando si gira vediamo Lorne.

 

Angel:

Perché è così?

Lorne:

Bé. c’è la vecchiaia, [bubby].   Ti spedirò una cartolina se avrò la risposta.

Angel:

La vita dovrebbe essere bella e lucente.   Ma, non importa quanto duramente provo, tutto ciò che tocco… diventa cenere.

Lorne:

Bé, si dice che sono stato pianificato per incoraggiare abbracci.   Mordere, [buckaroo].   L’unico che diventa cenere è questo vostro [patricidal pup].   Diavolo, lo porterei fuori io stesso se questa non fosse solo un’allucinazione.

Wes (arriva scendendo le scale):

Chi è?

Lorne:

Cosa pensi?

Justine:

Non vuole star zitto.

Angel:

Devo fermarlo.

 

Lorne:

Vuoi [bitch-slap sour-puss] là per pratica?   Sono la tua sezione divertente.

 

Wes arriva al tavolo

 

Wes:

Angel?

Angel:

Devo farlo.

 

Angel prova ad alzarsi e Wes gli mette una mano sulla spalla per fermarlo.

 

Wes:

Shh.   Hai bisogno di riposare ora.

Lorne (cantando):

"Hush, little baby, don't say a word. Mamma's gonna buy you a mockingbird. And if that mockingbird don't sing..."

(“Silenzio, piccolo bimbo, non dire una parola.   La mamma ti comprerà un mimo.   E se questo mimo non canta…”).

 

Angel guarda in alto e vede Connor che lo fissa.

 

Angel:

Avrei dovuto ucciderti.

 

Wes guarda Angel mentre Justine sorride.

 

Justine:

E io senza la mia camera.   [And me without my camera.]

Wes:

È stato laggiù troppo a lungo.   Il sangue di maiale non basta.   Ha bisogno di un nutrimento più sostanzioso.

Justine:

Come cosa?

 

Justine, con la mano sulla parete, spalanca gli occhi vedendo il pugnale che Wes tira fuori.

 

Justine:

Oh, sei pazzo.   Non nutrirò quella cosa.

Wes:

Il tuo sangue è troppo debole.

 

Wes si taglia sul braccio col pugnale e lo avvicina sulla bocca di Angel.   Angel afferra il braccio di Wes e comincia a bere, ma non si trasforma in vampiro.

 

 

Lilah è sola nella sala riunioni.   È dietro la sedia di Linwood e accarezza lo schienale.   Le porte si aprono e Lilah va al suo posto, e prendono posto tutti.

 

Linwood:

D’accordo, abbiamo un po’ di cose da discutere, quindi cominciamo.   Lascio parlare Lilah.   Avete avuto tutti la possibilità di vedere il suo file?   (annuiscono tutti)   Bene.   Raccomandazioni?

Lilah:

Se posso avere solo qualche minuto per spiegare…

Gavin:

Penso che i tuoi documenti parlino da soli.

Linwood:

Volumi.   I tuoi fallimenti alla Wolfram & Hart sorpassano i tuoi successi con un margine inconfortabile.   Forse miglioreresti la gentilezza in un ufficio centrale.

Gavin:

Magari in uno della terza dimensione.

Lilah:

Scusate.

 

Linwood:

Come?

Lilah:

Ho detto, scusate.   Ho fatto degli errori, ma la gentilezza non è tra questi.

Linwood:

C’è qualcosa che vorresti condividere?

Lilah:

Forse avremmo dovuto contenere il figlio del vampiro per studiarlo?

Linwood:

Abbiamo accertato questa situazione.

Lilah:

Nello stesso modo che avete accertato Angel?   Allora perché non proviamo a localizzare la posizione di Angel?

Linwood:

Lilah, questo è il mio angolo del cielo.   Io decido quando il sole sorge e quando tramonta.   Mancano le visioni a lungo termine che sono sempre state dei tuoi difetti.

 

Lilah si alza, tenendo un comando palmare.

 

Lilah:

E la mancanza di coraggio è sempre stata la tua.   Hai paura… di Angel e suo figlio.   È questa la ragione della tua audace strategia ‘aspettiamo e vediamo’, no?   Hai paura.   E la paura produce debolezza.

Linwood:

Oh, sono ferito.   Pensi veramente questo di me?

Lilah:

Sì.   E il signor Suvarta concorda con me.

Linwood:

Hai parlato con il Grande Partner?

Lilah:

È stato davvero di aiuto.   Ha fatto qualche grande accenno sulla disposizione dell’ufficio.   [office furniture.]

Linwood:

Questo è oltraggioso!   Stai realmente dicendo che andrai sopra la mia testa?  (o: che mi scavalcherai)

 

Lilah tocca un comando e delle lame escono velocemente dalla sedia di Linwood tagliandogli la testa.

 

Lilah:

Solo sotto, veramente.

 

La testa di Linwood rotola sul tavolo.

 

Lilah:

Il signor Suvarta non pensa che il cielo di Linwood fosse abbastanza luminoso.   Farete tutti rapporto a me ora.   (si siede)   Uscite.

 

Si alzano tutti velocemente per uscire.

 

Lilah:

Gavin.

 

Gavin raggela.   Lilah gli sorride, poi indica la testa sul tavolo.

 

Lilah:

Per favore… rimuovila.

 

 

Connor è seduto sul suo letto e gioca con un videogame.   Qualcuno bussa alla porta.

 

Connor:

Cosa?

 

Fred stà sulla porta aperta, reggendo un piatto con un panino ed un bicchiere di latte.

 

 

Fred:

Ti ho portato uno spuntino.

Connor:

Non ho fame.

Fred:

Hai sempre fame.

 

Fred entra nella stanza e Connor abbandona il gioco.

 

Connor:

Cos’è?

Fred:

Bologna.

Connor:

Niente pomodoro?

Fred:

Niente pomodoro.

 

Connor si alza sedendosi e accetta il piatto, ma Fred lo tira indietro.

 

Fred:

Come si dice?

Connor:

Grazie.

Fred:

Prego.

 

Connor prende il panino.   Fred mette sul letto il piatto poi accarezza i capelli di Connor.

 

Connor:

È ancora arrabbiato?

Fred:

Cosa pensi?

Connor:

Scusa.

Fred:

Non posso immaginare cos’hai passato, Connor, essere portato via da Hotlz, [raised] in quel posto.   Dev’essere stato terribile.   So che sei ancora ferito ma… ti giuro, non tanto quanto stai per essere ferito per quello che hai fatto a tuo padre.

 

Connor smette di mangiare e guarda Fred, che spinge un [tazer] sul torace di Connor e spara.   Connor si contrae dolorante.

 

Fine atto 3

 

 

 

 

Atto 4

 

Connor è seduto nell’ufficio, legato ad una sedia con fred che lo guarda, con in mano il [tazer].

 

Fred:

Cosa pensi provasse Angel?   Quando gli hai fatto questo?   Ha urlato come te?

Connor:

Perché state facendo questo?

Gunn:

Nah-ah.   Non provarci.

Fred:

Abbiamo parlato con un vecchio amico stanotte.

Gunn:

È stato un piccolo Ahab.   Proprio ora stà tornando con la sua barca.

 

Fred:

Con Angel.

 

Connor è in silenzio.

 

Gunn:

Proprio così, Sparky, papà stà tornando.   E suppongo stia per sculacciarti.

Fred:

È stato là sotto. Da solo. Per tre mesi… e tu lo sapevi!

Gunn:

Anche a Cordy hai fatto questo?   Messa in una cassa da qualche parte?

Fred:

Come hai potuto farci questo?   (Fred avvicina il [tazer] a Connor)   ti abbiamo portato a casa nostra.   Ci siamo presi cura di te, e per tutto questo tempo… come hai potuto farlo?

 

Quando Connor la fissa solamente, Fred improvvisamente spara una scarica sul suo torace.   Connor si contrae indietro, urlando.

 

Fred:

Come hai potuto farlo?

Gunn (tirandola indietro):

Fred!

 

Fred nasconde la testa nelle spalle di Gunn e comincia a piangere.

 

 

Wes appoggia Angel nel laro passeggero della sua auto poi lo guarda in faccia.   Gli occhi di Angel si aprono e i loro occhi si incontrano.

 

Justine:

Ti aprirà!  (squarterà?)   [He'll turn on you!]

 

Wes chiude la porta del passeggero e va verso il suo lato.

.

Justine:

Non vuole essere capace di aiutarlo.   [He won't be able to help it.]   È questo ciò che è.   Prima o poi squarterà te… e i tuoi amici!

 

Ignorando Justine, che è legata ad una ringhiera, Wes entra in macchina, accende il motore.

 

Justine:

Mi lascerai solo qui?

 

Wes prende le chiavi delle manette, la guarda, poi le lancia ai suooi piedi.

 

Wes:

Puoi continuare ad essere una schiava, Justine… o puoi vivere la tua vita.   A te la scelta.

 

Wes parte.

 

 

Fred è seduta sulla sedia nell’altro ufficio con Gunn che le massaggia la schiena.

 

Fred:

Ho fatto di tutto per lui.   Ora tutto quello che vorrei fare è ferirlo.

Connor (attraverso la porta che da sull’ufficio):

Fà pure.   Feriscimii un po’, Fred.

Fred:

Piantala!

Connor:

Pensi che m’importi?   Dovresti farlo.

Fred:

Non senti niente?   Non c’è niente dentro.

Connor:

Perché non mi aprite per scoprirlo?

Fred:

Come hai potuto fare questo a tuoo padre?

Connor:

Quella cosa non è mio padre.

Gunn:

Sì, lo è.

Connor:

Ha avuto quello che meritava.

Fred:

E quanto prima lo meritavamo noi?   [And how soon before we deserved it?]

 

Connor la guarda.

Sentiamo aprirsi la porta dell’atrio e Fred e Gunn corrono fuori a vedere Wes, una delle braccia di Angel è attorno alla spalla di Wes che lo aiuta ad entrare nell’atrio.

 

Wes:

Penso che lo stavate cercando.

 

Angel alza gli occhi per guardarli.

 

Fred:

Angel.

 

Gunn e Fred si precipitano da loro e Gunn aiuta Wes a portare Angel sul divano.

 

Fred:

Oh, mio dio.

Gunn:

Starà bene?

Wes:

Col tempo… forse.

 

Angel cade sul divano con un gemito, la sua testa ruota di lato contro la testata.

 

Gunn:

È fuori di sé.   [He's out of it.]

Fred:

Oh dio.

Gunn:

Stà bene.

Fred:

Guardalo.

Gunn:

Starà bene.

 

Angel li guarda lentamente.   Wes comincia ad allontanarsi da loro andando verso la porta.

 

Fred:

Cosa facciamo?   Wesley…

 

Quando gli occhi di Angel si chiudono ancora, Fred si gira, e vede che Wes è sul pianerottolo.

 

Fred:

Dove stai andando?

 

Wes si ferma e si gira.

 

Wes:

Ho finito qui.

Gunn:

Perché hai aspettato così tanto per parlarci di Connor?

Fred:

Sapevi cos’avrebbe potuto farci.

Wes:

Siete umani.   Non voleva ferirvi.   Pensavo sareste stati più al sicuro senza saperlo.

Fred:

Eravamo al sicuro?   Non t’importa proprio niente, vero?

 

Angel si gira per andare verso la porta.

 

Wes:

Avrà bisogno di più sangue.   [I'm fresh out.  -  Ho usato il mio?]

 

La porta si chiude dietro Wes.   Angel ha un altro gemito.

 

Fred:

Stà bene.   Dio, è ghiacciato.

Gunn:

Prenderò qualche coperta.

 

Gunn si gira per andare, ma si ferma quando sente cadere la sedia nell’ufficio.

 

Fred:

Connor!

 

Gunn e Fred corrono nell’ufficio.   Connor li aspetta e lancia facilmente Gunn per terra.   Fred prova a lanciargli una scarica, ma lui le strappa di mano il [tazer]e lo usa contro di lei.   Fred cade sul pavimento.

Connor si gira per scappare… ma trova Angel fermo sulla porta.

 

Angel:

Siediti.   (o: stà seduto)   [Sit – down]

 

Connor indietreggia quando vede gli occhi di Angel.

 

Connor:

Sei troppo debole per battermi.   (o: per prendermi)

Angel:

Lo pensi veramente?

 

Connor lo guarda per un momento, poi si gira, prende la sedia, sbattendola per terra, e sedendosi guardando Angel.   Gunn comincia a muoversi e alzarsi.   Angel si siede su una sedia davanti a Connor con un leggero sospiro.

 

Angel:

Allora… com’è stata la tua estate?   La mia è stata divertente.   Ho visto qualche pesce.   Sono morto di fame.   Un’intera varietà di allucinazioni.   [Hallucinated a whole bunch.]

 

Gunn aiuta Fred a mettersi in piedi.   Gli occhi di Connor non lasciano mai Angel.

 

Connor:

Meritavi di peggio.

Angel:

Perché ho ucciso Holtz… apparte che non l’ho fatto.   Ho provato a dirtelo mentre eri occupato a scaricarmi in mare, ma non so tutto il segno [but I didn't know the whole score].   Holtz si è ucciso,.   Veramente…l’ha fatto la tua amicona Justine con un rompighiaccio.   Solo per farmi odiare da te.

Connor (dopo un istante):

Anche se… lo meritavi ancora.

Angel:

Quello che merito è aprire una discussione… ma capisco che c’è una differenza tra desiderare vendetta per qualcuno… e parlarci.   Quindi ora… le domande tornano… cosa ti meriti?

 

Connor improvvisamente salta su dalla sedia per correre verso la porta, ma Angel lo intercetta, lanciandolo contro la parete.

 

Angel (calmo):

Papà non ha finito di parlare.

 

Angel si rannicchia dov’è seduto Connor, appoggiato contro la parete.

 

Angel:

Wesley mi ha detto tutto quello che è successo.   Quindi, per quanto mi concerne quello che meriti è una domanda.   (Angel si avvicina)   Hai fatto qualcosa a Cordelia?

Connor:

No.

Fred:

Stà mentendo.

Connor (guardando Angel):

No, non mento.

Gunn:

In nessun modo può solo succedere che scompare la stessa notte.   [No way she just *happened* to disappear the same night.]

Connor (senza staccare gli occhi da Angel):

Stò dicendo la verità, okay?

Angel:

Lo so… posso dirlo.

 

Lentamente Angel si alza e si allontana un po’.

 

Angel:

Mi hai detto abbastanza bugie per sapere la differenza.   La verità ha un suono migliore, meno nasale, sai?…   Alzati!

 

Connor si alza.

 

Angel:

Quello che mi hai fatto… è stato incredibile, Connor.   Ma una volta sono stato spedito in una dimensione demoniaca dalla mia ragazza per un centinaio di anni, quindi tre mesi sotto l’oceano hanno un’altra prospettiva.   Una specie di prospettiva M.C. Esher… ma ho avuto tempo per pensare.   Su di noi, sul mondo.   Niente nel mondo va come dovrebbe.   È violento, e crudele.   Ma è per questo che ci siamo noi.   Campioni.   Non importa da dove arriviamo, cos’abbiamo fatto o sofferto, o anche se abbiamo fatto una differenza.   Viviamo come se il mondo fosse come dovrebbe essere, mostrare come può essere.   Non sei ancora una parte di questo.   Spero che lo sarai.   (si avvicina al figlio)   Ti voglio bene, Connor.   (calmo, dopo un momento)   Ora esci da casa mia.

 

Dopo un momento Connor esce e Angel fa un sospiro.   Si sente chiudersi la porta dell’atrio.   Angel oscilla sui suoi piedi poi si appoggia contro il muro.   Fred e Gunn corrono da lui.

 

Fred:

Angel!

Angel:

Tutto quello che ho detto viene fuori da te.   [All that talking really takes it out of you.]

Fred:

Hai bisogno di riposare.

Angel:

Ho bisogno di Cordy… ora.   Dovunque sia, dovunque stia andando, dobbiamo trovarla.

Si vede un panorama di luce che corre.   Arriva davanti a Cordy al centro della luce mentre sentiamo una musica elegante.  [swells]

Cordy:

Dio, sono così annoiata.

Black Out

Fine dello show

Traduzione di Nizark (Nizar A. Platania)

Indice transcript