Le molte ragioni per fermare l'Alca

L'accordo di libero commercio delle Americhe (Alca) si propone di estendere il North America Free Trade Agreement facilitates (Nafta) all'intero continente. Dall'entrata in vigore del Nafta, nel 1994, un milione di lavoratori messicani in più guadagnano cifre inferiori al salario minimo e otto milioni di famiglie sono precipitate nella povertà. Nella zona delle maquiladoras, lungo la frontiera tra Messico e Usa, l'incremento dell'uso di sostanze chimiche spinto dalla competizione liberista ha causato una violenta crescita del numero di epatiti e di malformazioni nelle nascite.

I negoziati per l'Alca sono cominciati nel 1994 e, malgrado le ripetute richieste di trasparenza, sono stati tenuti nascosti dai governi alle popolazioni locali, alle organizzazioni sociali e sindacali. Nemmeno i parlamenti dei paesi interessati hanno avuto la possibilità di discuterne l'iter. I negoziatori affermano invece di aver tenuto in grande considerazione le raccomandazioni del Forum degli imprenditori americani.

La libera circolazione continentale dei capitali significherà, come già dimostra il Nafta, una netta tendenza alla riduzione dei salari e un drammatico peggioramento delle condizioni di lavoro. L'esperienza delle maquiladoradoras in Messico (salari miserabili, giornata lavorativa di 12 ore, nessuna assicurazioni contro gli infortuni, lavoro infantile generalizzato) mostra con evidenza qual è il modello che adotterà l'Alca. L'enorme spinta alla concorrenza provocherà inoltre il deperimento delle industrie locali facendo crescere all'impazzata i già disastrati indici di disoccupazione.

Con la firma dell'Accordo, ogni regolamento statale destinato a proteggere la salute e l'ambiente dovrà dimostrare di non essere un ostacolo per il commercio e gli investimenti stranieri. Le imprese potranno intraprendere azioni legali contro gli stati. Con il Nafta, nello stato messicano del Guerrero il 40 per cento dei boschi è stato distrutto per favorire uno sfruttamento indiscriminato che provoca l'erosione dei suoli e la distruzione dell'habitat originario di territori immensi.

L'Alca estenderà a tutto il continente le regole del Nafta anche sul monopolio dei brevetti, in particolare nel settore farmaceutico, così come favorirà la diffusione degli ogm. Saranno le ragioni del mercato a dettar legge anche sulla salute delle persone. Il Canada ha già perso una causa per aver proibito un additivo per la nafta considerato cancerogeno.

Gli stati americani perderanno anche il diritto di fornire servizi, riservati alle imprese private, con la sola eccezione di quelli assolutamente gratuiti. La strada delle privatizzazioni di scuola e sanità è da tempo spianata, ma l'Alca la sancirà definitivamente secondo il principio generale che prevede che i servizi sociali sono merci il cui accesso è regolato dalle possibilità individuali di pagarli. Come già accade in Messico e Canada, inoltre, le aziende godranno delle stesse facilitazioni fiscali di cui godono le imprese dello stato.

L'eliminazione delle barriere doganali e il divieto di politiche destinate a favorire l'utilizzo di beni nazionali o a privilegiare forme di sviluppo locale saranno un colpo mortale per le piccole e medie imprese nazionali. Un recente studio sull'impatto dell'Alca nell'industria alimentare argentina dimostra come sia prevista una lieve flessione delle esportazioni (- 4 per cento) e un significativo incremento delle importazioni (tra il 30 e il 35 per cento).

Il Nafta ha già dimostrato come le priorità date alla protezione dei capitali minino alla radice le politiche statali fondate sullo sviluppo economico locale e nazionale, il benessere della popolazione e la protezione dell'ambiente. Le clausole dell'Alca avranno presto ragione del funzionamento di molte delle istituzioni democratiche.

E' sotto gli occhi di tutti come lo sviluppo delle politiche liberiste dell'ultimo decennio abbia favorito la crescita della povertà, delle disuguaglianze sociali, della precarizzazione dei lavori e la disoccupazione. L'Alca rafforzerà queste tendenze dall'Alaska alla Terra del Fuoco favorendo le multinazionali, in gran parte con sede negli Usa, e le loro consociate locali. Con il Plan Colombia e con l'Iniziativa andina lanciata da Bush per estendere ai paesi vicini i nefasti effetti dell'attività "antinarcos" promossa a Bogotà, l'Alca renderà l'egemonia continetale degli Usa ancor più indiscutibile.

I movimenti indigeni e contadini, quelli delle donne, le organizzazioni sindacali nazionali e regionali, gli ambientalisti, i gruppi che tutelano i diritti umani, si sono già espressi con nettezza in tutto il continente contro l'approvazione dell'Alca. Le proteste di aprile contro i vertici di Buenos Aires e del Quebec raccolgono lo spirito di Seattle e di Porto Alegre e sostengono che c'è un'altra diversa cooperazione possibile anche tra i paesi americani.

M.C.


Link Utili:     - Speciale ALCA

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