GREENPEACE DENUNCIA: BERLUSCONI CRIMINALE AMBIENTALE

Roma, 7 Giugno 2001  -  Il nuovo Direttore Esecutivo di Greenpeace International Gerd Leipold, si e'' incontrato oggi a Lussemburgo con i Ministri dell''Ambiente e con la Commissaria per l''Ambiente Wallstrom, per esprimere le preoccupazioni dell''organizzazione riguardo la forte pressione che gli Stati Uniti stanno esercitando sull''Unione Europea ed in particolare sull''Italia, allo scopo di minare la ratifica del Protocollo di Kyoto. "Il Presidente Bush" ha dichiarato Gerd Leipold "ha gia'' dimostrato di essere un criminale ambientale e sembra che Silvio Berlusconi si prepari a far parte della stessa banda criminale ed seguire il loro pericoloso ed irresponsabile disegno". "Il futuro Presidente del Consiglio non tiene conto dei segnali che arrivano dagli Stati Uniti dove, a causa degli attacchi all''ambiente, la popolarita'' di Bush e'' in netto ribasso ed e'' gia'' costata all''Amministrazione repubblicana la perdita della maggioranza al Senato" ha aggiunto Domitilla Senni, Direttore Generale di Greenpeace Italia. In concomitanza con l''apertura del Consiglio Europeo Ambiente, attivisti di Greenpeace questa mattina hanno accolto sull''Isola di S.Giorgio a Venezia i rappresentanti delle maggiori aziende elettriche e nucleari del G7, confluiti da tutto il mondo per discutere una strategia comune per il G8 in merito ai cambiamenti climatici. I delegati dell''E7 Summit Forum, hanno trovato come benvenuto due grandi striscioni con scritto: "E7: Switch to Renewables (E7: Passate alle rinnovabili)" e "L''Italia rispetti Kyoto", e tre bidoni con la dicitura: "No oil, no nuke, no coal" (no al petrolio, no al nucleare, no al carbone). Greenpeace ha quindi consegnato ai delegati una lettera nella quale esorta le aziende elettriche che fanno parte dell''E7 (ENEL, EDF, KANSAI, HYDRO-QUEBEC, TEPCO, RWE, ONTARIO POWER GENERATION, AEP) a sviluppare programmi finalizzati alla riduzione del consumo energetico e allo sviluppo delle energie rinnovabili pulite. Greenpeace con questa iniziativa ha voluto nuovamente sottolineare l''urgenza da parte dei governi e dei soggetti produttivi di adottare politiche energetiche che vadano nella direzione degli impegni sottoscritti a Kyoto, adoperandosi, cioe'', per una consistente riduzione delle emissioni di CO2, per una diminuzione dell''utilizzo dei combustibili fossili e per un concreto piano di sviluppo per le energie rinnovabili pulite. "Il nostro paese, non solo continua a non sviluppare un piano concreto per l''utilizzo di energie rinnovabili" ha affermato Greenpeace "ma recentemente per bocca di Chicco Testa, presidente dell''Enel, rilancia ancora una volta come principale alternativa al caro petrolio, il carbone".

Fonte: Greenpeace www.greenpeace.it


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