UNA GITA PARROCCHIALE IN
MONTAGNA
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Dopo anni e anni e anni
e anni di lunghissime ricerche siamo riusciti a
rintracciare il "Diario di Bordo" del
vincitore della prima e forse unica corsa alla
soppravvivenza Treviso-Lentiai-Treviso.
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La
Treviso-Lentiai-Treviso ebbe inizio, ovviamente
con partenza da Treviso, il 27 dicembre 1895.
I partecipanti
erano numerosissimi ed i loro mezzi di trasporto
erano quanto di meglio potesse offrire la
tecnologia di all'ora (esatta o
solare): piedi, biciclette, pattini, wind surf,
Ziat Punto, Ziat Panda (che
all'epoca... non erano considerati animali in
estinzione) e Folkwagon Bus Diesel.
I
partecipanti venivano da tutte le parti del mondo:
Treviso, Loria, Fossalunga e Napoli; c'erano
persino dei serionetani, una razza estinta dopo
le battaglie di Monopoli, di Bari e di Risiko.
Nota dello
scrivano: Bari era guidata dal generale Dario, il
grande e grosso, famosissimo perchè barava a carte.
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Fra i
concorrenti c'era anche una fanciulla di nome
Ylena Bynch di chiare origini austro - italo -
sud - -ungariche, divenuta famosa per le sue
frasi che hanno fatto la storia della nostra
penisola e che citeremo poco più giù, ecco, un
po' più a destra, sì cosi va bene, ok, spostalo
un po' più in là, ect. ect. ect.. |
Dopo circa trenta
giorni di viaggio, i concorrenti rimasti si
potevano contare sulle dita di una mano: infatti erano rimasti in diciotto. Arrivati a
Cornuda, nella bassa Sassovia, i concorrenti si
ritrovarono in mezzo ad una tormenta e
nocciola di
neve.
L'ARRIVO
A LENTIAI
Infine, dopo cinquanta giorni
di viaggio, tutti i concorrenti riuscirono ad
arrivare ai piedi di Lentiai, che non se li lavava da
qualche giorno e si sentiva....
La tappa dolomitica fu vinta da
un certo Don Giovanni detto Pesce, perchè faceva
parte della mafia ed era muto come un pesce, per
lap'Punto.
A pochi secondi dal primo
arrivarono Marco, Simone detto Pietro, Paolo,
Luca, Super Mario, Luigi e Giuda, noto per i suoi
baci Berugina.
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Appena
arrivati a Lentiai tutti capirono che sarebbe
stata molto dura sopravvivere per ben trenta
giorni e trentacinque notti in quella casa priva
di luce, gas, acqua, vino, sale, tre etti di
prosciutto..... mescolare ben bene e cuocere per
circa dieci minuti. |
IL PRIMO GIORNO
Il primo
giorno fu molto triste anche grazie al pranzo a
base di bacche, radici, foglie, rane, formiche,
locuste e cavallette e grazie anche alla cena a
base di carne umana. |
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Per
fortuna dei concorrenti dopo cena ci fu la
tombola, che rallegrò la vita di cani e porci,
soprattutto la seconda categoria. Infatti
protagonisti della tombola furono i sette nani:
Asolo, Meolo, Pisolo, Jesolo, Tombolo, Brontolo e
Spostalo. Nel primo
pomeriggio i concorrenti fecero una passeggiata
tra i monti
soprattutto Fernet Franca per digerire il pranzo
che era stato troppo pesante. Dopo qualche
chilometro incontrarono Heidi e suo nonno, Nesner
con la bottiglia di acqua Bevissima ancora in
mano e il signor Novi con un amico in cima ad una
montagna.
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Mentre tornavano a casa, i
nostri concorrenti, trovarono sperduta in un
bosco, la casa di un orco. |
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Orco era il proprietario
dell'omonima fabbrica di maionese e cercò di
mangiarsi i concorrenti; ma grazie all'abilità
di Francesco, che di professione faceva il
surrogato di prete, i concorrenti riuscirono a
mettersi in salvo nascondendosi nella casa del
signor Graft... cose buone dal mondo. La prima notte di solito
non si scorda mai; ma per fortuna, quella volta,
la loro prima notte se la sono dimenticati tutti.
Infatti la temperatura esterna era di 15 gradi
sotto lo zero e quella interna era di meno 5
gradi, grazie soprattutto al bue e
all'asinello,
che però non potevano fare più di tanto perchè
ormai vecchi.
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La notte tutti
si chiudevano in camera perchè avevano paura dei
boscaioli e della vecchietta di Biancaneve. Tutti
sapevano che da quelle parti girava la strega
cattiva, che si era travestita da vecchietta per
avvelenare i concorrenti. |
Simone detto
Pietro capì, invece, che la strega non voleva
avvelenare i concorrenti con la mela, ma soltanto far perdere clienti al
fruttivendolo sotto casa sua, un tal Gennaro u' melone, lo stesso che non voleva far saper ai
contadini quanto è buono il formaggio con le
pere. |
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La fanciulla che citavamo
prima piombò all'improvviso con frasi del tipo:
"Lo
scants è bello perchè dura poco" e "Secondo te
oggi piovica?"
e "C'è
la sabbia!" invece era neve; e "Tutti i mari
non vengono per cuocere" per
non citare la frase che ci gelò tutti : "Il
don Giovanni non fa niente dalla
mattina alla seppia". |
IL SECONDO GIORNO
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Il secondo giorno ci fu la
tappa con arrivo sul Nevegal, che fu vinta da
Simone detto Pietro. |
Qui tutti i
concorrenti conobbero Tiziana, un amica del Don
Giovanni, e ne furono molto contenti. Dopo la tappa, amica dei sette nani, ci fu una gara
di Bob... Karnedy che fu vinta dal duo Marco-Matteo,
seguito a breve distanza da un cane-giubbotto
Husky e da un paio di gatti delle nevi, lontani
cugini del gatto con gli stivali.
Tornati a casa un concorrente
di nome Generatore , che era stanco di starsene
in disparte, si ruppe e fu portato a riparare da
Gino il ladro, una specie di meccanico che per
cambiare due
viti senza grappoli chiese circa 150.000 scudi.
Alla fine della seconda
giornata ci fu una delle più avvincenti gare a
Battaglia Navale che si siano mai viste nella
storia. Ogni concorrente si era portato la
propria imbarcazione: c'era addirittura il
Galeone dei pirati Flaymobil, il Peschereccio
Azzurro del signor Bindus, il Titanic e il Baunty
al cocco.
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Dopo qualche ora di battaglia
e dopo la vittoria del Peschereccio Azzurro per
due a zero con gol di Cip e Ciop, tutti i
concorrenti andoro a letto per un meritato riposo. |
IL TERZO GIORNO
La mattina, per
molti... ma non per tutti, era un problema
lavarsi perchè l'acqua era talmente gelata che
anche i ghiaccioli
non si volevano lavare. Comunque
anche questa mattinata fu dedicata alle gare;
infatti i concorrenti dovevano giocare alla
caccia al tesoro-mosaico. Questa gara fu vinta da
Marco che in soli 15 minuti riuscì a trovare
tutti i tesori.
Il pomeriggio fu dedicato alle pulizie
etniche e non.
RITORNO
A CASA
Alle 16 in Punto o in Uno o in Bus Diesel, ora locale, i concorrenti partirono da
Lentiai per far ritorno a casa Lassie.
Simone detto Pietro condusse la
gara fino ad una decina di chilometri da Treviso,
provocando anche un incidente a catena...a Catena
di Villorba ( scusate il giuoco di parole ) perchè aveva inseriti gli abbaglianti,
gli Abbagnale e Claudio Abbado, che non c'entrava
niente, ma siccome è amico mio l'ho voluto
menzionare.
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Dicevamo che quando mancavano
soltanto 10 Km all'arrivo, Marco, con una mossa
azzerata ed azzardata, superò Simone detto
Pietro e andò a vincere. Marco vinse, così, una
fornitura
per 6 mesi di particole sconsacrate. |
Ogni
riferimento a persone, cose, animali, luoghi,
fatti e misfatti è puramente casuale. Un grazie ad Alessio, Simone detto
Pietro, Francesco, Don Giovanni, Chiara, Sara,
Marco, Marco Dondolo, Marco io, Elena, Matteo, Susanna detta Supanna, Erica o Erika o Erikh'qa, Dario, Claudio, Loris e tutti quelli
che c'erano e di cui non ricordo i nomi per colpa
della mia età ormai avanzata..... anzi, se ne avanza
ancora un po', mettetela in frigo.
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CIAO A TUTTI
MARCOeffe
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