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Il semi cubo è immaginato come simulacro del reale. Le sue pareti sono

 l’ipotetico limite del conosciuto.

 

Il caos contempoaneo  forza la linearità appena all’interno dei suoi

confini, deformando i piani in curve e traiettorie che si regolarizzano

procedendo verso lo spazio che conterrà l’uomo.................

 

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.......decentrato rispetto al centro reale del sistema, è un cubo quello che va

 a definirsi, i cui piani sono però la continuazione delle pareti stesse del

 semi cubo.................

 

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.......in un gioco di contraddizione, tra la forma, generata

 dall’allontanamento dai confini, e i suoi limiti, generati dal

 semi cubo da cui si allontana........

 

 

 

 

 

 

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Sui piani che si succedono, scorrono immagini, si accendono fantasie che

 penetrano le pareti trasparenti del ’’cubo spazio umano’’, ma sono riflesse

 da specchi posti all’altezza dell’occhio dell’uomo.....................

 

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...Uomo che siede su una sedia, enorme rispetto a lui, sospesa al cubo

 interno e quindi instabile, che ondeggia. Non vede le immagini che

 penetrano nel suo spazio, ma vive della loro luce. Tutto è SUPERFLUO.

 

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s. u. p. e. r. f. l. u. o.

 

sono        una        primavera       e          rifletto           fantasie       levanti      udite:       ondeggio

 

 

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