[1]Rivelazione di Gesù Cristo che Dio gli
diede per render noto
ai suoi servi le cose che devono presto
accadere, e che egli manifestò inviando il suo angelo al suo servo Giovanni.
riferendo ciò che ha visto.
[3]Beato chi legge e beati coloro che
ascoltano le parole di questa profezia e mettono
in pratica le cose che vi sono scritte.
Perché il tempo è vicino
[4]Giovanni alle sette Chiese che sono in
Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, dai sette
spiriti che stanno davanti al suo trono,
[5]e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il
primogenito dei morti e il principe dei re della terra.
A Colui che ci ama e ci ha liberati dai
nostri peccati con il suo sangue,
Amen.
[7]Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà;
anche quelli che lo trafissero
e tutte le nazioni della terra si batteranno
per lui il
petto.
Sì, Amen!
[8]Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore
Dio, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente!
[9]Io, Giovanni, vostro fratello e vostro
compagno nella tribolazione,
nel regno e nella costanza in Gesù, mi
trovavo nell'isola chiamata Patmos a
causa della parola di Dio e della
testimonianza resa a Gesù.
[10]Rapito in estasi, nel giorno del Signore,
udii dietro di me una voce potente,
come di tromba, che diceva:
[11]Quello che vedi, scrivilo in un libro e
mandalo alle sette Chiese:
a Efeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a
Sardi, a Filadèlfia e a Laodicèa.
[12]Ora, come mi voltai per vedere chi fosse
colui che mi parlava, vidi sette candelabri d'oro
[13]e in mezzo ai candelabri c'era uno simile
a figlio di uomo,
con un abito lungo fino ai piedi e cinto al
petto con una fascia d'oro.
[14]I capelli della testa erano candidi,
simili a lana candida, come neve.
Aveva gli occhi fiammeggianti come fuoco,
[15]i piedi avevano l'aspetto del bronzo
splendente purificato nel crogiuolo.
La voce era simile al fragore di grandi
acque.
[16]Nella destra teneva sette stelle, dalla
bocca gli usciva
una spada affilata a doppio taglio e il suo volto
somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza.
Ma egli, posando su di me la destra, mi
disse: Non temere!
Io sono il Primo e l'Ultimo [18]e il Vivente.
Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli
inferi.
[20]Questo è il senso recondito delle sette
stelle che hai visto nella mia destra e dei sette candelabri d'oro, eccolo:
le sette stelle sono gli angeli delle sette
Chiese e le sette lampade sono le sette Chiese.
[1]All'angelo della Chiesa di Efeso scrivi:
Così parla Colui che tiene le sette stelle
nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro:
li hai messi alla prova - quelli che si
dicono apostoli e non lo sono - e li hai trovati bugiardi.
[3]Sei costante e hai molto sopportato per il
mio nome, senza stancarti.
Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò
il tuo candelabro dal suo posto.
[6]Tuttavia hai questo di buono, che detesti
le opere dei Nicolaìti, che anch'io detesto.
Al vincitore darò da mangiare dell'albero
della vita, che sta nel paradiso di Dio.
[8]All'angelo della Chiesa di Smirne scrivi:
Così parla il Primo e l'Ultimo, che era morto
ed è tornato alla vita:
e la calunnia da parte di quelli che si
proclamano Giudei e non lo sono,
ma appartengono alla sinagoga di satana.
[10]Non temere ciò che stai per soffrire:
ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere,
per mettervi alla prova e avrete una
tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte
e ti darò la corona della vita.
Il vincitore non sarà colpito dalla seconda
morte.
[12]All'angelo della Chiesa di Pèrgamo
scrivi:
Così parla Colui che ha la spada affilata a
due tagli:
tuttavia tu tieni saldo il mio nome e non hai
rinnegato la mia fede neppure al tempo in cui Antìpa,
il mio fedele testimone, fu messo a morte
nella vostra città, dimora di satana.
hai presso di te seguaci della dottrina di
Balaàm,
il quale insegnava a Balak a provocare la
caduta dei figli d'Israele,
spingendoli a mangiare carni immolate agli
idoli e ad abbandonarsi alla fornicazione.
[16]Ravvediti dunque; altrimenti verrò presto
da te e combatterò
contro di loro con la spada della mia bocca.
Al vincitore darò la manna nascosta e una
pietruzza bianca sulla
quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno
conosce all'infuori di chi la riceve.
[18]All'angelo della Chiesa di Tiàtira
scrivi:
Così parla il Figlio di Dio, Colui che ha gli
occhi fiammeggianti come fuoco
e i piedi simili a bronzo splendente.
e so che le tue ultime opere sono migliori
delle prime.
la donna che si spaccia per profetessa e
insegna e seduce i
miei servi inducendoli a darsi alla
fornicazione e a mangiare carni immolate agli idoli.
[21]Io le ho dato tempo per ravvedersi, ma
essa non si vuol ravvedere dalla sua dissolutezza.
adulterio con lei in una grande tribolazione,
se non si ravvederanno dalle opere che ha loro insegnato.
Colui che scruta gli affetti e i pensieri
degli uomini,
e darò a ciascuno di voi secondo le proprie
opere.
conosciuto le profondità di satana - come le
chiamano - non imporrò altri pesi;
darò autorità sopra le nazioni;
[27]le pascolerà con bastone di ferro
e le frantumerà come vasi di terracotta,
[28]con la stessa autorità che a me fu data
dal Padre mio e darò a lui la stella del mattino.
[1]All'angelo della Chiesa di Sardi scrivi:
Così parla Colui che possiede i sette spiriti
di Dio e le sette stelle:
Conosco le tue opere; ti si crede vivo e
invece sei morto.
perché non ho trovato le tue opere perfette
davanti al mio Dio.
perché se non sarai vigilante, verrò come un
ladro senza che tu sappia in quale ora io verrò da te.
[4]Tuttavia a Sardi vi sono alcuni che non
hanno macchiato le loro vesti;
essi mi scorteranno in vesti bianche, perché
ne sono degni.
non cancellerò il suo nome dal libro della
vita,
ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e
davanti ai suoi angeli.
[6]Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito
dice alle Chiese.
[7]All'angelo della Chiesa di Filadelfia
scrivi:
Così parla il Santo, il Verace,
Colui che ha la chiave di Davide:
quando egli apre nessuno chiude,
e quando chiude nessuno apre.
[8]Conosco le tue opere. Ho aperto davanti a
te una porta che nessuno può chiudere.
Per quanto tu abbia poca forza, pure hai
osservato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome.
di quelli che si dicono Giudei, ma mentiscono
perché non lo sono -:
li farò venire perché si prostrino ai tuoi
piedi e sappiano che io ti ho amato.
[10]Poiché hai osservato con costanza la mia
parola,
anch'io ti preserverò nell'ora della
tentazione che sta per venire sul mondo intero,
per mettere alla prova gli abitanti della
terra.
Tieni saldo quello che hai, perché nessuno ti
tolga la corona.
[12]Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio
e non ne uscirà mai più.
Inciderò su di lui il nome del mio Dio e il
nome della città del mio Dio,
della nuova Gerusalemme che discende dal
cielo, da presso il mio Dio,
insieme con il mio nome nuovo.
[14]All'angelo della Chiesa di Laodicèa
scrivi:
Così parla l'Amen, il Testimone fedele e
verace,
il Principio della creazione di Dio:
[15]Conosco le tue opere: tu non sei né
freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo!
non
ho bisogno di nulla»
ma non sai di essere un infelice, un
miserabile, un povero, cieco e nudo.
[18]Ti consiglio di comperare da me oro
purificato dal fuoco per diventare ricco,
vesti bianche per coprirti e nascondere la
vergognosa
Mostrati dunque zelante e ravvediti.
cenerò con lui ed egli con me.
[21]Il vincitore lo farò sedere presso di me,
sul mio trono,
come io ho vinto e mi sono assiso presso il
Padre mio sul suo trono.
[1]Dopo ciò ebbi una visione: una porta era
aperta nel cielo.
La voce che prima avevo udito parlarmi come
una tromba diceva: Sali quassù,
ti mostrerò le cose che devono accadere in
seguito. [2]Subito fui rapito in estasi.
Ed ecco, c'era un trono nel cielo, e sul
trono uno stava seduto.
Un arcobaleno simile a smeraldo avvolgeva il
trono. [4]Attorno al trono, poi,
c'erano ventiquattro seggi e sui seggi
stavano seduti ventiquattro
vegliardi avvolti in candide vesti con corone
d'oro sul capo.
ardevano davanti al trono, simbolo dei sette
spiriti di Dio.
In mezzo al trono e intorno al trono vi erano
quattro esseri viventi pieni d'occhi davanti e di dietro.
[7]Il primo vivente era simile a un leone, il
secondo essere
vivente aveva l'aspetto di un vitello, il
terzo vivente aveva l'aspetto d'uomo,
il quarto vivente era simile a un'aquila
mentre vola.
giorno e notte non cessano di ripetere:
Santo, santo, santo
il Signore Dio, l'Onnipotente,
Colui che era, che è e che viene!
[9]E ogni volta che questi esseri viventi
rendevano gloria, onore e grazie a
Colui che è seduto sul trono e che vive nei
secoli dei secoli,
[10]i ventiquattro vegliardi si prostravano
davanti a
Colui che siede sul trono e adoravano
Colui che vive nei secoli dei secoli e
gettavano le loro corone davanti al trono,
dicendo:
[11]«Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria, l'onore e la potenza,
perché tu hai creato tutte le cose,
e per la tua volontà furono create e
sussistono»
[1]E vidi nella mano destra di Colui che era
assiso sul trono un libro a forma di rotolo,
scritto sul lato interno e su quello esterno,
sigillato con sette sigilli.
il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i
suoi sette sigilli»
Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo
dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra.
avendo ciascuno un'arpa e coppe d'oro colme
di profumi, che sono le preghiere dei santi.
«Tu sei degno di prendere il libro
e di aprirne i sigilli,
perché sei stato immolato
e hai riscattato per Dio con il tuo sangue
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e
nazione
un regno di sacerdoti
e regneranno sopra la terra»
[11]Durante la visione poi intesi voci di
molti angeli intorno al trono e agli esseri viventi e ai vegliardi.
Il loro numero era miriadi di miriadi e
migliaia di migliaia
«L'Agnello che fu immolato
è degno di ricevere potenza e ricchezza,
sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione».
[13]Tutte le creature del cielo e della
terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute,
udii che dicevano:
«A Colui che siede sul trono e all'Agnello
lode, onore, gloria e potenza,
nei secoli dei secoli».
[14]E i quattro esseri viventi dicevano:
«Amen».
E i vegliardi si prostrarono in adorazione.
[1]Quando l'Agnello sciolse il primo dei
sette sigilli,
vidi e udii il primo dei quattro esseri
viventi che gridava come con voce di tuono: «Vieni».
gli fu data una corona e poi egli uscì
vittorioso per vincere ancora.
«Vieni».
A colui che lo cavalcava fu dato potere di
togliere la pace dalla terra
perché si sgozzassero a vicenda e gli fu
consegnata una grande spada.
Ed ecco, mi apparve un cavallo nero e colui
che lo cavalcava aveva una bilancia in mano.
«Una misura di grano per un danaro e tre
misure d'orzo per un danaro! Olio e vino non siano sprecati».
Colui che lo cavalcava si chiamava
Morte e gli veniva dietro l'Inferno.
Fu dato loro potere sopra la quarta parte
della terra per sterminare con la spada,
con la fame, con la peste e con le fiere
della terra.
vidi sotto l'altare le anime di coloro che
furono immolati a causa
della parola di Dio e della testimonianza che
gli avevano resa. [10]E gridarono a gran voce:
«Fino a quando, Sovrano,
tu che sei santo e verace,
non farai giustizia
e non vendicherai il nostro sangue
sopra gli abitanti della terra?».
[11]Allora venne data a ciascuno di essi una
veste candida e fu detto loro di pazientare ancora un poco,
finché fosse completo il numero dei loro compagni
di servizio e dei loro fratelli che dovevano essere uccisi come loro.
Il sole divenne nero come sacco di crine, la
luna diventò tutta simile al sangue,
[13]le stelle del cielo si abbatterono sopra
la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera,
lascia cadere i fichi immaturi.
[14]Il cielo si ritirò come un volume che si
arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto.
[15]Allora i re della terra e i grandi, i
capitani, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero,
si nascosero tutti nelle caverne e fra le
rupi dei monti;
Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla
faccia di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello,
[17]perché è venuto il gran giorno della loro
ira, e chi vi può resistere?
[1]Dopo ciò, vidi quattro angeli che stavano
ai quattro angoli della terra, e trattenevano i quattro venti,
perché non soffiassero sulla terra, né sul
mare, né su alcuna pianta.
E gridò a gran voce ai quattro angeli ai
quali era stato concesso il potere di devastare la terra e il mare:
[3]«Non devastate né la terra, né il mare, né
le piante,
finché non abbiamo impresso il sigillo del
nostro Dio sulla fronte dei suoi servi».
[4]Poi udii il numero di coloro che furon
segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila,
segnati da ogni tribù dei figli d'Israele:
[5]dalla tribù di Giuda dodicimila;
dalla tribù di Ruben dodicimila;
dalla tribù di Gad dodicimila;
[6]dalla tribù di Aser dodicimila;
dalla tribù di Nèftali dodicimila;
dalla tribù di Manàsse dodicimila;
[7]dalla tribù di Simeone dodicimila;
dalla tribù di Levi dodicimila;
dalla tribù di I`ssacar dodicimila;
[8]dalla tribù di Zàbulon dodicimila;
dalla tribù di Giuseppe dodicimila;
dalla tribù di Beniamino dodicimila.
[9]Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa,
che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua.
Tutti stavano in piedi davanti al trono e
davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani.
«La salvezza appartiene al nostro Dio seduto
sul trono e all'Agnello».
si inchinarono profondamente con la faccia
davanti al trono e adorarono Dio dicendo:
[12]«Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie,
onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli.
Amen».
E lui: «Essi sono coloro che sono passati
attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti
rendendole candide col sangue dell'Agnello.
[15]Per questo stanno davanti al trono di Dio
e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario;
e Colui che siede sul trono stenderà la sua
tenda sopra di loro.
[16]Non avranno più fame,
né avranno più sete,
né li colpirà il sole,
né arsura di sorta,
sarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della
vita.
E Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi».
[1]Quando l'Agnello aprì il settimo sigillo,
si fece silenzio in cielo per circa mezz'ora.
[3]Poi venne un altro angelo e si fermò
all'altare, reggendo un incensiere d'oro.
Gli furono dati molti profumi perché li
offrisse insieme con le preghiere
di tutti i santi bruciandoli sull'altare
d'oro, posto davanti al trono.
[4]E dalla mano dell'angelo il fumo degli
aromi salì davanti a Dio, insieme con le preghiere dei santi.
ne seguirono scoppi di tuono, clamori,
fulmini e scosse di terremoto.
[6]I sette angeli che avevano le sette trombe
si accinsero a suonarle.
grandine e fuoco mescolati a sangue
scrosciarono sulla terra.
Un terzo della terra fu arso, un terzo degli
alberi andò bruciato e ogni erba verde si seccò.
come una gran montagna di fuoco fu scagliata
nel mare.
Un terzo del mare divenne sangue,
ardente come una torcia, e colpì un terzo dei
fiumi e le sorgenti delle acque.
[11]La stella si chiama Assenzio; un terzo
delle acque si mutò in assenzio e
molti uomini morirono per quelle acque, perché
erano divenute amare.
un terzo della luna e un terzo degli astri fu
colpito e si oscurò:
il giorno perse un terzo della sua luce e la
notte ugualmente.
«Guai, guai, guai agli abitanti della terra
al suono degli ultimi squilli di tromba
che i tre angeli stanno per suonare!».
[1]Il quinto angelo suonò la tromba e vidi un
astro caduto dal cielo sulla terra.
Gli fu data la chiave del pozzo dell'Abisso;
il fumo di una grande fornace, che oscurò il
sole e l'atmosfera.
[3]Dal fumo uscirono cavallette che si
sparsero sulla terra e
fu dato loro un potere pari a quello degli
scorpioni della terra.
[4]E fu detto loro di non danneggiare né erba
né arbusti né alberi,
ma soltanto gli uomini che non avessero il
sigillo di Dio sulla fronte.
e il tormento è come il tormento dello
scorpione quando punge un uomo.
[6]In quei giorni gli uomini cercheranno la
morte, ma non la troveranno;
brameranno morire, ma la morte li fuggirà.
Sulla testa avevano corone che sembravano
d'oro e il loro aspetto era come quello degli uomini.
[8]Avevano capelli, come capelli di donne, ma
i loro denti erano come quelli dei leoni.
[9]Avevano il ventre simile a corazze di ferro e il rombo
delle loro ali come rombo di carri trainati
da molti cavalli lanciati all'assalto.
Nelle loro code il potere di far soffrire gli
uomini per cinque mesi.
[13]Il sesto angelo suonò la tromba. Allora
udii una voce dai lati dell'altare d'oro che si trova dinanzi a Dio.
[15]Furono sciolti i quattro angeli pronti
per l'ora, il giorno,
il mese e l'anno per sterminare un terzo
dell'umanità.
[17]Così mi apparvero i cavalli e i
cavalieri: questi avevano corazze di fuoco, di giacinto, di zolfo.
Le teste dei cavalli erano come le teste dei
leoni e dalla loro bocca usciva fuoco, fumo e zolfo.
fu ucciso un terzo dell'umanità.
le loro code sono simili a serpenti, hanno
teste e con esse nuociono.
non rinunziò alle opere delle sue mani;
non cessò di prestar culto ai demòni e agli
idoli d'oro,
d'argento, di bronzo, di pietra e di legno,
che non possono né vedere, né udire, né camminare;
[21]non rinunziò nemmeno agli omicidi, né
alle stregonerie,
né alla fornicazione, né alle ruberie.
[1]Vidi poi un altro angelo, possente,
discendere dal cielo, avvolto in una nube,
la fronte cinta di un arcobaleno; aveva la
faccia come il sole e le gambe come colonne di fuoco.
Avendo posto il piede destro sul mare e il
sinistro sulla terra,
[3]gridò a gran voce come leone che ruggisce.
E quando ebbe gridato, i sette tuoni fecero
udire la loro voce.
[5]Allora l'angelo che avevo visto con un piede
sul mare e un piede sulla terra,
alzò la destra verso il cielo
[6]e giurò per Colui che vive nei secoli dei
secoli;
che ha creato cielo, terra, mare, e quanto è
in essi: «Non vi sarà più indugio!
[7]Nei giorni in cui il settimo angelo farà
udire la sua voce e suonerà la tromba,
allora si compirà il mistero di Dio come egli
ha annunziato ai suoi servi, i profeti».
[8]Poi la voce che avevo udito dal cielo mi
parlò di nuovo:
«Và, prendi il libro aperto dalla mano
dell'angelo che sta ritto sul mare e sulla terra».
Ed egli mi disse: «Prendilo e divoralo; ti
riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele».
ma come l'ebbi inghiottito ne sentii nelle
viscere tutta l'amarezza.
[11]Allora mi fu detto: «Devi profetizzare
ancora su molti popoli, nazioni e re».
[1]Poi mi fu data una canna simile a una
verga e mi fu detto:
«Alzati e misura il santuario di Dio e
l'altare e il numero di quelli che vi stanno adorando.
[2]Ma l'atrio che è fuori del santuario,
lascialo da parte e non lo misurare, perché è stato dato in balìa dei pagani,
i quali calpesteranno la città santa per
quarantadue mesi.
compiano la loro missione di profeti per
milleduecentosessanta giorni».
[4]Questi sono i due olivi e le due lampade
che stanno davanti al Signore della terra.
Così deve perire chiunque pensi di far loro
del male.
[6]Essi hanno il potere di chiudere il cielo,
perché non cada pioggia nei giorni del loro ministero profetico.
Essi hanno anche potere di cambiar l'acqua in
sangue e di colpire la terra con ogni sorta di flagelli tutte le volte che lo
vorranno.
[7]E quando poi avranno compiuto la loro
testimonianza, la bestia che sale dall'Abisso farà guerra contro di loro, li
vincerà e li ucciderà.
città, che simbolicamente si chiama Sòdoma ed
Egitto,
dove appunto il loro Signore fu crocifisso.
cadaveri per tre giorni e mezzo e non
permetteranno che i loro cadaveri vengano deposti in un sepolcro.
[10]Gli abitanti della terra faranno festa su
di loro, si rallegreranno e si scambieranno doni,
perché questi due profeti erano il tormento
degli abitanti della terra.
[11]Ma dopo tre giorni e mezzo, un soffio di
vita procedente da Dio entrò
in essi e si alzarono in piedi, con grande
terrore di quelli che stavano a guardarli.
[12]Allora udirono un grido possente dal
cielo:
«Salite quassù» e salirono al cielo in una
nube sotto gli sguardi dei loro nemici.
perirono in quel terremoto settemila persone;
i superstiti presi da terrore davano gloria al Dio del cielo.
[14]Così passò il secondo «guai»; ed ecco
viene subito il terzo «guai».
«Il regno del mondo
appartiene al Signore nostro e al suo Cristo:
egli regnerà nei secoli dei secoli».
[16]Allora i ventiquattro vegliardi seduti
sui loro troni al cospetto di Dio,
si prostrarono faccia a terra e adorarono Dio
dicendo:
[17]«Noi ti rendiamo grazie,
Signore Dio onnipotente,
che sei e che eri,
perché hai messo mano alla tua grande
potenza,
e hai instaurato il tuo regno.
ma è giunta l'ora della tua ira,
il tempo di giudicare i morti,
di dare la ricompensa ai tuoi servi,
ai profeti e ai santi e a quanti temono il
tuo nome,
piccoli e grandi,
e di annientare coloro
che distruggono la terra».
[19]Allora si aprì il santuario di Dio nel
cielo e apparve nel santuario l'arca dell'alleanza. Ne seguirono folgori, voci,
scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine.
[1]Nel cielo apparve poi un segno grandioso:
una donna vestita di sole,
con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo
una corona di dodici stelle.
[4]la sua coda trascinava giù un terzo delle
stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna che stava
per partorire per divorare il bambino appena nato.
e il figlio fu subito rapito verso Dio e
verso il suo trono.
Il drago combatteva insieme con i suoi
angeli,
[8]ma non prevalsero e non ci fu più posto
per essi in cielo.
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro
Dio
e la potenza del suo Cristo,
poiché è stato precipitato
l'accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte.
[11]Ma essi lo hanno vinto
per mezzo del sangue dell'Agnello
e grazie alla testimonianza del loro
martirio;
poiché hanno disprezzato la vita
fino a morire.
e voi che abitate in essi.
Ma guai a voi, terra e mare,
perché il diavolo è precipitato sopra di voi
pieno di grande furore,
sapendo che gli resta poco tempo».
[13]Or quando il drago si vide precipitato
sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio.
[16]Ma la terra venne in soccorso alla donna,
aprendo una voragine e inghiottendo il fiume che il drago aveva vomitato dalla
propria bocca.
[18]E si fermò sulla spiaggia del mare.
[1]Vidi salire dal mare una bestia che aveva
dieci corna e sette teste,
sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa
un titolo blasfemo.
Il drago le diede la sua forza, il suo trono
e la sua potestà grande.
[3]Una delle sue teste sembrò colpita a
morte, ma la sua piaga mortale fu guarita.
Allora la terra intera presa d'ammirazione,
andò dietro alla bestia
«Chi è simile alla bestia e chi può
combattere con essa?».
[5]Alla bestia fu data una bocca per
proferire parole d'orgoglio e bestemmie,
con il potere di agire per quarantadue mesi.
[6]Essa aprì la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per bestemmiare il
suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo. [7]Le fu
permesso di far guerra contro i santi e di vincerli;
le fu dato potere sopra ogni stirpe, popolo,
lingua e nazione. [8]L'adorarono tutti gli abitanti della terra,
il cui nome non è scritto fin dalla
fondazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello immolato.
[9]Chi ha orecchi, ascolti:
andrà in prigionia;
colui che deve essere ucciso di spada
di spada sia ucciso.
In questo sta la costanza e la fede dei
santi.
[11]Vidi poi salire dalla terra un'altra
bestia, che aveva due corna, simili a quelle di un agnello,
che però parlava come un drago.
la terra e i suoi abitanti ad adorare la
prima bestia, la cui ferita mortale era guarita.
[13]Operava grandi prodigi, fino a fare
scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini.
sedusse gli abitanti della terra dicendo loro
di erigere una statua alla bestia che era
stata ferita dalla spada ma si era riavuta.
parlasse e potesse far mettere a morte tutti
coloro che non adorassero la statua della bestia.
[16]Faceva sì che tutti, piccoli e grandi,
ricchi e poveri, liberi e schiavi
ricevessero un marchio sulla mano destra e
sulla fronte;
della bestia o il numero del suo nome.
[18]Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza
calcoli il numero della bestia:
essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra
è seicentosessantasei.
[1]Poi guardai ed ecco l'Agnello ritto sul
monte Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto
sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo.
La voce che udii era come quella di suonatori
di arpa che si accompagnano nel canto con le loro arpe.
E nessuno poteva comprendere quel cantico se
non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra. [4]Questi non si sono
contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l'Agnello dovunque va.
Essi sono stati redenti tra gli uomini come
primizie per Dio e per l'Agnello.
[6]Poi vidi un altro angelo che volando in
mezzo al cielo recava un vangelo eterno
da annunziare agli abitanti della terra e ad
ogni nazione, razza, lingua e popolo.
[7]Egli gridava a gran voce:
«Temete Dio e dategli gloria,
perché è giunta l'ora del suo giudizio.
Adorate colui che ha fatto
il cielo e la terra,
il mare e le sorgenti delle acque».
[8]Un secondo angelo lo seguì gridando:
«E` caduta, è caduta
Babilonia la grande,
quella che ha abbeverato tutte le genti
col vino del furore della sua fornicazione».
[9]Poi, un terzo angelo li seguì gridando a
gran voce: «Chiunque adora la bestia
e la sua statua e ne riceve il marchio sulla
fronte o sulla mano,
[10]berrà il vino dell'ira di Dio che è
versato puro nella coppa della sua ira e
sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto
degli angeli santi e dell'Agnello.
riposo né giorno né notte quanti adorano la
bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome».
[12]Qui appare la costanza dei santi, che
osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù.
i morti che muoiono nel Signore. Sì, dice lo
Spirito, riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono».
[14]Io guardai ancora ed ecco una nube bianca
e sulla nube uno stava seduto,
simile a un Figlio d'uomo; aveva sul capo una
corona d'oro e in mano una falce affilata.
«Getta la tua falce e mieti; è giunta l'ora
di mietere, perché la messe della terra è matura».
[16]Allora colui che era seduto sulla nuvola
gettò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
[18]Un altro angelo, che ha potere sul fuoco,
uscì dall'altare e gridò a gran voce a
quello che aveva la falce affilata: «Getta la
tua falce affilata e vendemmia i
grappoli della vigna della terra, perché le
sue uve sono mature».
gettò l'uva nel grande tino dell'ira di Dio.
per una distanza di duecento miglia.
[1]Poi vidi nel cielo un altro segno grande e
meraviglioso:
sette angeli che avevano sette flagelli; gli
ultimi, poiché con essi si deve compiere l'ira di Dio.
avevano vinto la bestia e la sua immagine e
il numero del suo nome, stavano ritti sul mare di cristallo.
Accompagnando il canto con le arpe divine,
[3]cantavano il cantico di Mosè, servo di Dio, e il cantico dell'Agnello:
«Grandi e mirabili sono le tue opere,
o Signore Dio onnipotente;
giuste e veraci le tue vie,
o Re delle genti!
e non glorificherà il tuo nome?
Poiché tu solo sei santo.
Tutte le genti verranno
e si prostreranno davanti a te,
perché i tuoi giusti giudizi si sono
manifestati».
[5]Dopo ciò vidi aprirsi nel cielo il tempio
che contiene la Tenda della Testimonianza;
splendente, e cinti al petto di cinture
d'oro.
[7]Uno dei quattro esseri viventi diede ai
sette angeli sette coppe d'oro colme dell'ira di Dio
che vive nei secoli dei secoli.
nessuno poteva entrare nel tempio finché non
avessero termine i sette flagelli dei sette angeli.
[1]Udii poi una gran voce dal tempio che
diceva ai sette angeli:
«Andate e versate sulla terra le sette coppe
dell'ira di Dio».
una piaga dolorosa e maligna sugli uomini che
recavano il marchio
della bestia e si prostravano davanti alla
sua statua.
e perì ogni essere vivente che si trovava nel
mare.
[5]Allora udii l'angelo delle acque che
diceva:
«Sei giusto, tu che sei e che eri,
tu, il Santo,
poiché così hai giudicato.
tu hai dato loro sangue da bere:
ne sono ben degni!».
[7]Udii una voce che veniva dall'altare e
diceva:
«Sì, Signore, Dio onnipotente;
veri e giusti sono i tuoi giudizi!».
[8]Il quarto versò la sua coppa sul sole e
gli fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco.
[9]E gli uomini bruciarono per il terribile
calore e bestemmiarono
[10]Il quinto versò la sua coppa sul trono
della bestia e il suo regno fu avvolto dalle tenebre.
Gli uomini si mordevano la lingua per il
dolore e
[11]bestemmiarono il Dio del cielo a causa
dei dolori e delle piaghe, invece di pentirsi delle loro azioni.
furono prosciugate per preparare il passaggio
ai re dell'oriente.
[13]Poi dalla bocca del drago e dalla bocca
della bestia e dalla bocca del falso
profeta vidi uscire tre spiriti immondi,
simili a rane: [14]sono infatti spiriti di
demòni che operano prodigi e vanno a
radunare tutti i re di tutta la terra per la
guerra del gran giorno di Dio onnipotente.
per non andar nudo e lasciar vedere le sue
vergogne.
[16]E radunarono i re nel luogo che in
ebraico si chiama Armaghedòn.
una voce potente che diceva: «E` fatto!».
[18]Ne seguirono folgori, clamori e tuoni, accompagnati
da un grande terremoto,
di cui non vi era mai stato l'uguale da
quando gli uomini vivono sopra la terra.
Dio si ricordò di Babilonia la grande, per
darle da bere la coppa di vino della sua ira ardente.
[20]Ogni isola scomparve e i monti si
dileguarono.
e gli uomini bestemmiarono Dio a causa del
flagello della grandine, poiché era davvero un grande flagello.
[1]Allora uno dei sette angeli che hanno le
sette coppe mi si avvicinò e parlò con me:
«Vieni, ti farò vedere la condanna della
grande prostituta che siede presso le grandi acque.
gli abitanti della terra si sono inebriati
del vino della sua prostituzione».
Là vidi una donna seduta sopra una bestia
scarlatta,
coperta di nomi blasfemi, con sette teste e
dieci corna.
[4]La donna era ammantata di porpora e di
scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle,
teneva in mano una coppa d'oro, colma degli
abomini e delle immondezze della sua prostituzione.
la madre delle prostitute e degli abomini
della terra».
[6]E vidi che quella donna era ebbra del
sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù.
Al vederla, fui preso da grande stupore.
con sette teste e dieci corna.
E gli abitanti della terra, il cui nome non è
scritto nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo,
stupiranno al vedere che la bestia era e non
è più, ma riapparirà.
Le sette teste sono i sette colli sui quali è
seduta la donna; e sono anche sette re.
[10]I primi cinque sono caduti, ne resta uno
ancora in vita,
l'altro non è ancora venuto e quando sarà
venuto,
dovrà rimanere per poco.
[11]Quanto alla bestia che era e non è più, è
ad un tempo l'ottavo re e uno dei sette, ma va in perdizione.
ma riceveranno potere regale, per un'ora
soltanto insieme con la bestia.
[13]Questi hanno un unico intento:
consegnare la loro forza e il loro potere
alla bestia.
perché è il Signore dei signori e il Re dei
re e quelli con lui sono i chiamati, gli eletti e i fedeli».
[15]Poi l'angelo mi disse: «Le acque che hai
viste, presso le quali siede la prostituta, simboleggiano popoli,
moltitudini, genti e lingue.
ne mangeranno le carni e la bruceranno col
fuoco.
per affidare il loro regno alla bestia,
finché si realizzino le parole di Dio.
[18]La donna che hai vista simboleggia la
città grande, che regna su tutti i re della terra».
[1]Dopo ciò, vidi un altro angelo discendere
dal cielo con grande potere e la terra fu illuminata dal suo splendore.
[2]Gridò a gran voce:
«E` caduta, è caduta
Babilonia la grande
ed è diventata covo di demòni,
carcere di ogni spirito immondo,
carcere d'ogni uccello impuro e aborrito
e carcere di ogni bestia immonda e aborrita.
della sua sfrenata prostituzione,
i re della terra si sono prostituiti con essa
e i mercanti della terra si sono arricchiti
del suo lusso sfrenato».
[4]Poi udii un'altra voce dal cielo:
«Uscite, popolo mio, da Babilonia
per non associarvi ai suoi peccati
e non ricevere parte dei suoi flagelli.
e Dio si è ricordato delle sue iniquità.
[6]Pagatela con la sua stessa moneta,
retribuitele il doppio dei suoi misfatti.
Versatele doppia misura nella coppa con cui
mesceva.
lusso,
restituiteglielo in tanto tormento e
afflizione.
Poiché diceva in cuor suo:
Io seggo regina,
vedova non sono e lutto non vedrò;
verranno su di lei questi flagelli:
morte, lutto e fame;
sarà bruciata dal fuoco,
poiché potente Signore è Dio
che l'ha condannata».
[9]I re della terra che si sono prostituiti e
han vissuto nel fasto con essa piangeranno
e si lamenteranno a causa di lei, quando
vedranno il fumo del suo incendio,
«Guai, guai, immensa città,
Babilonia, possente città;
in un'ora sola è giunta la tua condanna!».
[11]Anche i mercanti della terra piangono e
gemono su di lei, perché nessuno compera più le loro merci:
di porpora, di seta e di scarlatto; legni
profumati di ogni specie,
oggetti d'avorio, di legno, di bronzo, di
ferro, di marmo;
frumento, bestiame, greggi, cavalli, cocchi,
schiavi e vite umane.
[14]«I frutti che ti piacevano tanto,
tutto quel lusso e quello splendore
sono perduti per te,
mai più potranno trovarli».
[15]I mercanti divenuti ricchi per essa, si
terranno a distanza per timore dei suoi tormenti;
piangendo e gemendo, diranno:
[16]«Guai, guai, immensa città,
tutta ammantata di bisso,
di porpora e di scarlatto,
adorna d'oro,
di pietre preziose e di perle!
è andata dispersa sì grande ricchezza!».
Tutti i comandanti di navi e l'intera ciurma,
i naviganti e quanti commerciano per mare se
ne stanno a distanza,
«Quale città fu mai somigliante all'immensa
città?».
[19]Gettandosi sul capo la polvere gridano,
piangono e gemono:
«Guai, guai, immensa città,
del cui lusso arricchirono
quanti avevano navi sul mare!
In un'ora sola fu ridotta a un deserto!
e voi, santi, apostoli, profeti,
perché condannando Babilonia
Dio vi ha reso giustizia!».
[21]Un angelo possente prese allora una
pietra grande come una mola, e la gettò nel mare esclamando:
«Con la stessa violenza sarà precipitata
Babilonia, la grande città
e più non riapparirà.
dei flautisti e dei suonatori di tromba,
non si udrà più in te;
ed ogni artigiano di qualsiasi mestiere
non si troverà più in te;
e la voce della mola
non si udrà più in te;
e voce di sposo e di sposa
non si udrà più in te.
Perché i tuoi mercanti erano i grandi della
terra;
perché tutte le nazioni dalle tue malìe furon
sedotte.
[24]In essa fu trovato il sangue dei profeti
e dei santi
e di tutti coloro che furono uccisi sulla
terra».
[1]Dopo ciò, udii come una voce potente di
una folla immensa nel cielo che diceva:
«Alleluia!
Salvezza, gloria e potenza
sono del nostro Dio;
egli ha condannato la grande meretrice
che corrompeva la terra con la sua prostituzione,
vendicando su di lei
il sangue dei suoi servi!».
[3]E per la seconda volta dissero:
«Alleluia!
Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!».
[4]Allora i ventiquattro vegliardi e i
quattro esseri viventi si
prostrarono e adorarono Dio, seduto sul
trono, dicendo:
«Amen, alleluia».
[5]Partì dal trono una voce che diceva:
«Lodate il nostro Dio,
voi tutti, suoi servi,
voi che lo temete,
piccoli e grandi!».
[6]Udii poi come una voce di una immensa
folla simile a fragore di grandi acque e a rombo di tuoni possenti, che
gridavano:
«Alleluia.
Ha preso possesso del suo regno il Signore,
il nostro Dio, l'Onnipotente.
rendiamo a lui gloria,
perché son giunte le nozze dell'Agnello;
la sua sposa è pronta,
di lino puro splendente».
La veste di lino sono le opere giuste dei
santi.
[9]Allora l'angelo mi disse: «Scrivi: Beati
gli invitati al banchetto delle nozze dell'Agnello!».
Poi aggiunse: «Queste sono parole veraci di
Dio».
Io sono servo come te e i tuoi fratelli, che
custodiscono la testimonianza di Gesù.
E` Dio che devi adorare».
La testimonianza di Gesù è lo spirito di
profezia.
[11]Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un
cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava
«Fedele» e «Verace»: egli giudica e combatte
con giustizia.
porta scritto un nome che nessuno conosce
all'infuori di lui.
[13]E` avvolto in un mantello intriso di
sangue e il suo nome è Verbo di Dio.
Egli le governerà con scettro di ferro e
pigerà nel tino il vino dell'ira furiosa del Dio onnipotente.
[16]Un nome porta scritto sul mantello e sul
femore: Re dei re e Signore dei signori.
[17]Vidi poi un angelo, ritto sul sole, che gridava
a gran voce a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo:
le carni degli eroi, le carni dei cavalli e
dei cavalieri e le carni di tutti gli uomini,
liberi e schiavi, piccoli e grandi».
[19]Vidi allora la bestia e i re della terra
con i loro eserciti radunati per muover
guerra contro colui che era seduto sul
cavallo e contro il suo esercito.
aveva operato quei portenti con i quali aveva
sedotto quanti avevan ricevuto
il marchio della bestia e ne avevano adorato
la statua.
Ambedue furono gettati vivi nello stagno di
fuoco, ardente di zolfo.
e tutti gli uccelli si saziarono delle loro
carni.
[1]Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo
con la chiave dell'Abisso e una gran catena in mano.
[2]Afferrò il dragone, il serpente antico -
cioè il diavolo, satana - e lo incatenò per mille anni;
[3]lo gettò nell'Abisso, ve lo rinchiuse e ne
sigillò la porta sopra di lui,
perché non seducesse più le nazioni, fino al
compimento dei mille anni.
Dopo questi dovrà essere sciolto per un pò di
tempo.
[4]Poi vidi alcuni troni e a quelli che vi si
sedettero fu dato il potere di giudicare.
Vidi anche le anime dei decapitati a causa
della testimonanza di Gesù e della parola di Dio,
e quanti non avevano adorato la bestia e la
sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano.
Essi ripresero vita e regnarono con Cristo
per mille anni;
Questa è la prima risurrezione. [6]Beati e
santi coloro che prendon parte alla prima risurrezione.
Su di loro non ha potere la seconda morte, ma
saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni.
[7]Quando i mille anni saranno compiuti,
satana verrà liberato dal suo carcere
per adunarli per la guerra: il loro numero
sarà come la sabbia del mare.
[9]Marciarono su tutta la superficie della
terra e cinsero d'assedio l'accampamento dei santi e la città diletta.
Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò.
[10]E il diavolo, che li aveva sedotti, fu
gettato nello stagno di fuoco e zolfo,
dove sono anche la bestia e il falso profeta:
saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli.
[11]Vidi poi un grande trono bianco e Colui
che sedeva su di esso.
Dalla sua presenza erano scomparsi la terra e
il cielo senza lasciar traccia di sé.
Furono aperti dei libri.
Fu aperto anche un altro libro, quello della
vita.
I morti vennero giudicati in base a ciò che
era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere.
i morti da loro custoditi e ciascuno venne
giudicato secondo le sue opere.
[14]Poi la morte e gli inferi furono gettati
nello stagno di fuoco.
Questa è la seconda morte, lo stagno di
fuoco.
[15]E chi non era scritto nel libro della
vita fu gettato nello stagno di fuoco.
[1]Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra,
perché il cielo e
la terra di prima erano scomparsi e il mare
non c'era più.
da Dio, pronta come una sposa adorna per il
suo sposo.
[3]Udii allora una voce potente che usciva
dal trono:
«Ecco la dimora di Dio con gli uomini!
Egli dimorerà tra di loro
ed essi saranno suo popolo
ed egli sarà il "Dio-con-loro".
non ci sarà più la morte,
né lutto, né lamento, né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
[5]E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco,
io faccio nuove tutte le cose»; e soggiunse:
«Scrivi, perché queste parole sono certe e
veraci.
[6]Ecco sono compiute!
Io sono l'Alfa e l'Omega,
il Principio e la Fine.
A colui che ha sete darò gratuitamente
acqua della fonte della vita.
io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio.
[8]Ma per i vili e gl'increduli, gli abietti
e gli omicidi, gl'immorali, i fattucchieri,
gli idolàtri e per tutti i mentitori è riservato
lo stagno ardente di fuoco e di zolfo.
E` questa la seconda morte».
[9]Poi venne uno dei sette angeli che hanno
le sette coppe piene degli ultimi
sette flagelli e mi parlò: «Vieni, ti
mostrerò la fidanzata, la sposa dell'Agnello».
Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio,
risplendente della gloria di Dio.
[11]Il suo splendore è simile a quello di una
gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
[12]La città è cinta da un grande e alto muro
con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti,
[13]A oriente tre porte, a settentrione tre
porte,
a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre
porte.
[14]Le mura della città poggiano su dodici
basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello.
[15]Colui che mi parlava aveva come misura
una canna d'oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura.
L'angelo misurò la città con la canna: misura
dodici mila stadi;
la lunghezza, la larghezza e l'altezza sono
eguali.
[17]Ne misurò anche le mura: sono alte
centoquarantaquattro braccia,
secondo la misura in uso tra gli uomini
adoperata dall'angelo.
[18]Le mura sono costruite con diaspro e la
città è di oro puro, simile a terso cristallo.
[19]Le fondamenta delle mura della città sono
adorne di ogni specie di pietre preziose.
Il primo fondamento è di diaspro, il secondo
di zaffìro, il terzo di calcedònio, il quarto di smeraldo,
[20]il quinto di sardònice, il sesto di
cornalina, il settimo di crisòlito,
l'ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo
di crisopazio, l'undecimo di giacinto, il dodicesimo di ametista.
[21]E le dodici porte sono dodici perle;
ciascuna porta è formata da una sola perla.
E la piazza della città è di oro puro, come
cristallo trasparente.
e l'Agnello sono il suo tempio.
[23]La città non ha bisogno della luce del
sole, né della luce della
luna perché la gloria di Dio la illumina e la
sua lampada è l'Agnello.
[24]Le nazioni cammineranno alla sua luce
e i re della terra a lei porteranno la loro
magnificenza.
[25]Le sue porte non si chiuderanno mai
durante il giorno,
poiché non vi sarà più notte.
[27]Non entrerà in essa nulla d'impuro,
né chi commette abominio o falsità,
ma solo quelli che sono scritti
nel libro della vita dell'Agnello.
[1]Mi mostrò poi un fiume d'acqua viva
limpida come cristallo,
che scaturiva dal trono di Dio e
dell'Agnello.
trova un albero di vita che dá dodici
raccolti e produce frutti ogni mese;
le foglie dell'albero servono a guarire le
nazioni.
[3]E non vi sarà più maledizione.
Il trono di Dio e dell'Agnello
sarà in mezzo a lei e i suoi servi lo
adoreranno;
e porteranno il suo nome sulla fronte.
[5]Non vi sarà più notte
e non avranno più bisogno di luce di lampada,
né di luce di sole,
perché il Signore Dio li illuminerà
e regneranno nei secoli dei secoli.
[6]Poi mi disse: «Queste parole sono certe e
veraci. Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per
mostrare ai suoi servi ciò che deve accadere tra breve. [7]Ecco, io verrò
presto.
Beato chi custodisce le parole profetiche di
questo libro».
Udite e vedute che le ebbi, mi prostrai in
adorazione ai piedi dell'angelo che me le aveva mostrate.
[9]Ma egli mi disse: «Guardati dal farlo!
Io sono un servo di Dio come te e i tuoi
fratelli,
i profeti, e come coloro che custodiscono le
parole di questo libro.
E` Dio che devi adorare».
[11]Il perverso continui pure a essere
perverso,
l'impuro continui ad essere impuro e il
giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora.
[13]Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e
l'Ultimo, il principio e la fine.
[14]Beati coloro che lavano le loro vesti:
avranno parte all'albero della vita e potranno entrare per le porte nella
città.
[15]Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali,
gli omicidi, gli idolàtri e chiunque ama e pratica la menzogna!
[16]Io, Gesù, ho mandato il mio angelo, per
testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese.
Io sono la radice della stirpe di Davide, la
stella radiosa del mattino».
[17]Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E
chi ascolta ripeta: «Vieni!».
Chi ha sete venga; chi vuole attinga
gratuitamente l'acqua della vita.
[18]Dichiaro a chiunque ascolta le parole
profetiche di questo libro:
a chi vi aggiungerà qualche cosa, Dio gli farà
cadere addosso i flagelli descritti in questo libro;
[19]e chi toglierà qualche parola di questo
libro profetico,
Dio lo priverà dell'albero della vita e della
città santa, descritti in questo libro.
[20]Colui che attesta queste cose dice: «Sì,
verrò presto!».
Amen. Vieni, Signore Gesù.
[21]La grazia del Signore Gesù sia con tutti
voi. Amen!