[1] Queste sono le parole che Mosè rivolse a tutto
Israele oltre il Giordano, nel deserto, nella valle dell'Araba, di fronte a
Suf, tra Paran, Tofel, Laban, Cazerot e Di-Zaab.
[2] Vi sono
undici giornate dall'Oreb, per la via del monte Seir, fino a Kades-Barnea.
[3] Nel quarantesimo anno, l'undicesimo mese, il
primo giorno del mese, Mosè parlò agli Israeliti, secondo quanto il Signore gli
aveva ordinato di dir loro.
[4] Dopo aver sconfitto Sicon, re degli Amorrei, che
abitava in Chesbon, e Og, re di Basan, che abitava in Astarot e in Edrei,
[5] oltre il Giordano, nel paese di Moab, Mosè cominciò a spiegare questa
legge:
[6] «Il Signore nostro Dio ci ha parlato sull'Oreb e
ci ha detto: Avete dimorato abbastanza su questa montagna;
[7] voltatevi, levate l'accampamento e andate verso le montagne degli Amorrei e
in tutte le regioni vicine: la valle dell'Araba, le montagne, la Sefela, il
Negheb, la costa del mare, nel paese dei Cananei e nel Libano, fino al grande
fiume, il fiume Eufrate.
[8] Ecco, io vi ho posto il paese dinanzi; entrate,
prendete in possesso il paese che il Signore ha giurato di dare ai vostri
padri, Abramo, Isacco e Giacobbe, e alla loro stirpe dopo di essi.
[9] In quel tempo io vi ho parlato e vi ho detto: Io
non posso da solo sostenere il carico del popolo.
[10] Il Signore vostro Dio vi ha moltiplicati ed ecco oggi siete numerosi come
le stelle del cielo.
[11] Il Signore, Dio dei vostri padri, vi aumenti anche mille volte di più e vi
benedica come vi ha promesso di fare.
[12] Ma come posso io da solo portare il vostro
peso, il vostro carico e le vostre liti?
[13] Sceglietevi nelle vostre tribù uomini saggi, intelligenti e stimati, e io
li costituirò vostri capi.
[14] Voi mi rispondeste: Va bene ciò che proponi di
fare.
[15] Allora presi i capi delle vostre tribù, uomini saggi e stimati, e li
stabilii sopra di voi come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di
cinquantine, capi di decine, e come scribi nelle vostre tribù.
[16] In quel tempo diedi quest'ordine ai vostri giudici: Ascoltate le cause dei
vostri fratelli e giudicate con giustizia le questioni che uno può avere con il
fratello o con lo straniero che sta presso di lui.
[17] Nei vostri giudizi non avrete riguardi personali, darete ascolto al
piccolo come al grande; non temerete alcun uomo, poiché il giudizio appartiene
a Dio; le cause troppo difficili per voi le presenterete a me e io le
ascolterò.
[18] In quel tempo io vi ordinai tutte le cose che dovevate fare.
[19] Poi partimmo dall'Oreb e attraversammo tutto
quel deserto grande e spaventoso che avete visto, dirigendoci verso le montagne
degli Amorrei, come il Signore nostro Dio ci aveva ordinato di fare, e
giungemmo a Kades-Barnea.
[20] Allora vi dissi: Siete arrivati presso la montagna degli Amorrei, che il
Signore nostro Dio sta per darci.
[21] Ecco il Signore tuo Dio ti ha posto il paese dinanzi; entra, prendine
possesso, come il Signore Dio dei tuoi padri ti ha detto; non temere e non ti
scoraggiare!
[22] Voi vi accostaste a me tutti e diceste: Mandiamo
uomini innanzi a noi, che esplorino il paese e ci riferiscano sul cammino per
il quale noi dovremo salire e sulle città nelle quali dovremo entrare.
[23] La proposta mi piacque e scelsi dodici uomini tra di voi, uno per tribù.
[24] Quelli si incamminarono, salirono verso i monti, giunsero alla valle di
Escol ed esplorarono il paese.
[25] Presero con le mani i frutti del paese, ce li portarono e ci fecero questa
relazione: E` buono il paese che il Signore nostro Dio sta per darci.
[26] Ma voi non voleste entrarvi e vi ribellaste all'ordine del Signore vostro
Dio;
[27] mormoraste nelle vostre tende e diceste: Il Signore ci odia, per questo ci
ha fatti uscire dal paese d'Egitto per darci in mano agli Amorrei e per
distruggerci.
[28] Dove possiamo andare noi? I nostri fratelli ci hanno scoraggiati dicendo:
Quella gente è più grande e più alta di noi; le città sono grandi e fortificate
fino al cielo; abbiamo visto là perfino dei figli degli Anakiti.
[29] Allora dissi a voi: Non spaventatevi e non
abbiate paura di loro.
[30] Il Signore stesso vostro Dio, che vi precede, combatterà per voi, come ha
fatto tante volte sotto gli occhi vostri in Egitto [31] e come ha fatto nel
deserto, dove hai visto come il Signore tuo Dio ti ha portato, come un uomo
porta il proprio figlio, per tutto il cammino che avete fatto, finché siete
arrivati qui.
[32] Nonostante questo, non aveste fiducia nel Signore vostro Dio [33] che
andava innanzi a voi nel cammino per cercarvi un luogo dove porre
l'accampamento: di notte nel fuoco, per mostrarvi la via dove andare, e di
giorno nella nube.
[34] Il Signore udì le vostre parole, si adirò e
giurò: [35] Nessuno degli uomini di questa malvagia generazione vedrà il buon
paese che ho giurato di dare ai vostri padri,
[36] se non Caleb, figlio di Iefunne. Egli lo vedrà e a lui e ai suoi figli
darò la terra che ha calcato, perché ha pienamente seguito il Signore.
[37] Anche contro di me si adirò il Signore, per causa vostra, e disse: Neanche
tu vi entrerai,
[38] ma vi entrerà Giosuè, figlio di Nun, che sta al tuo servizio;
incoraggialo, perché egli metterà Israele in possesso di questo paese.
[39] E i vostri bambini, dei quali avete detto: Diventeranno oggetto di preda!
e i vostri figli, che oggi non conoscono né il bene né il male, essi vi
entreranno; a loro lo darò ed essi lo possiederanno.
[40] Ma voi volgetevi indietro e incamminatevi verso il deserto, in direzione
del Mare Rosso.
[41] Allora voi mi rispondeste: Abbiamo peccato
contro il Signore! Entreremo e combatteremo in tutto come il Signore nostro Dio
ci ha ordinato. Ognuno di voi cinse le armi e presumeste di salire verso la
montagna.
[42] Il Signore mi disse: Ordina loro: Non salite e non combattete, perché io non
sono in mezzo a voi; voi sarete sconfitti davanti ai vostri nemici.
[43] Io ve lo dissi, ma voi non mi ascoltaste; anzi vi ribellaste all'ordine
del Signore, foste presuntuosi e osaste salire verso i monti.
[44] Allora gli Amorrei, che abitano quella montagna, uscirono contro di voi,
vi inseguirono come fanno le api e vi batterono in Seir fino a Corma.
[45] Voi tornaste e piangeste davanti al Signore; ma il Signore non diede
ascolto alla vostra voce e non vi porse l'orecchio.
[46] Così rimaneste in Kades molti giorni, per tutto il tempo in cui vi siete
rimasti.
[1] Allora cambiammo direzione e partimmo per il
deserto verso il Mare Rosso, come il Signore mi aveva detto, e girammo intorno
al monte Seir per lungo tempo.
[2] Il Signore mi disse: [3] Avete girato abbastanza intorno a questa montagna;
volgetevi verso settentrione.
[4] Dá quest'ordine al popolo: Voi state per passare i confini dei figli di
Esaù, vostri fratelli, che dimorano in Seir; essi avranno paura di voi; state
bene in guardia: [5] non muovete loro guerra, perché del loro paese io non vi
darò neppure quanto ne può calcare la pianta di un piede; infatti ho dato il
monte di Seir in proprietà a Esaù.
[6] Comprerete da loro con denaro le vettovaglie che mangerete e comprerete da
loro con denaro anche l'acqua da bere.
[7] Perché il Signore tuo Dio ti ha benedetto in ogni lavoro delle tue mani, ti
ha seguito nel tuo viaggio attraverso questo grande deserto; il Signore tuo Dio
è stato con te in questi quaranta anni e non ti è mancato nulla.
[8] Allora passammo oltre i nostri fratelli, i figli
di Esaù, che abitano in Seir, lungo la via dell'Araba, per Elat ed
Ezion-Gheber. Poi ci voltammo e avanzammo in direzione del deserto di Moab.
[9] Il Signore mi disse: Non attaccare Moab e non gli muovere guerra, perché io
non ti darò nulla da possedere nel suo paese; infatti ho dato Ar ai figli di
Lot, come loro proprietà.
[10] Prima vi abitavano gli Emim: popolo grande,
numeroso, alto di statura come gli Anakiti.
[11] Erano anch'essi considerati Refaim come gli Anakiti; ma i Moabiti li
chiamavano Emim.
[12] Anche Seir era prima abitata dagli Hurriti, ma i figli di Esaù li
scacciarono, li distrussero e si stabilirono al posto loro, come ha fatto
Israele nel paese che possiede e che il Signore gli ha dato.
[13] Ora alzatevi e passate il torrente Zered! E
attraversammo il torrente Zered.
[14] La durata del nostro cammino, da Kades-Barnea al passaggio del torrente
Zered, fu di trentotto anni, finché tutta quella generazione di uomini atti
alla guerra scomparve dall'accampamento, come il Signore aveva loro giurato.
[15] Anche la mano del Signore era stata contro di loro, per sterminarli
dall'accampamento finché fossero annientati.
[16] Quando tutti quegli uomini atti alla guerra furono passati nel numero dei
morti,
[17] il Signore mi disse: [18] Oggi tu stai per passare i confini di Moab, ad
Ar, e ti avvicinerai agli Ammoniti.
[19] Non li attaccare e non muover loro guerra, perché io non ti darò nessun
possesso nel paese degli Ammoniti; infatti l'ho dato in proprietà ai figli di
Lot.
[20] Anche questo paese era reputato paese di
Refaim: prima vi abitavano i Refaim e gli Ammoniti li chiamavano Zanzummim:
[21] popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anakiti; ma il Signore
li aveva distrutti davanti agli Ammoniti, che li avevano scacciati e si erano
stabiliti al loro posto.
[22] Così il Signore aveva fatto per i figli di Esaù che abitano in Seir,
quando distrusse gli Hurriti davanti a loro; essi li scacciarono e si
stabilirono al loro posto e vi sono rimasti fino ad oggi.
[23] Anche gli Avviti, che dimoravano in villaggi
fino a Gaza, furono distrutti dai Kaftoriti, usciti da Kaftor, i quali si
stabilirono al loro posto.
[24] Suvvia, levate l'accampamento e passate la
valle dell'Arnon; ecco io metto in tuo potere Sicon, l'Amorreo, re di Chesbon,
e il suo paese; comincia a prenderne possesso e muovigli guerra.
[25] Oggi comincerò a incutere paura e terrore di te ai popoli che sono sotto
tutto il cielo, così che, all'udire la tua fama, tremeranno e saranno presi da
spavento dinanzi a te.
[26] Allora mandai messaggeri dal deserto di Kedemot
a Sicon, re di Chesbon, con parole di pace, e gli feci dire: [27] Lasciami
passare nel tuo paese; io camminerò per la strada maestra, senza volgermi né a
destra né a sinistra.
[28] Tu mi venderai per denaro contante le vettovaglie che mangerò e mi darai
per denaro contante l'acqua che berrò; permittimi solo il transito,
[29] come mi hanno permesso i figli di Esaù, che abitano in Seir, e i Moabiti
che abitano in Ar, finché io abbia passato il Giordano per entrare nel paese
che il Signore nostro Dio sta per darci.
[30] Ma Sicon, re di Chesbon, non ci volle lasciar passare nel suo paese,
perché il Signore tuo Dio gli aveva reso inflessibile lo spirito e ostinato il
cuore, per mettertelo nelle mani, come appunto è oggi.
[31] Il Signore mi disse: Vedi, ho cominciato a mettere in tuo potere Sicon e
il suo paese; dá inizio alla conquista impadronendoti del suo paese.
[32] Allora Sicon uscì contro di noi con tutta la sua gente per darci battaglia
a Iaaz.
[33] Il Signore nostro Dio ce lo mise nelle mani e noi abbiamo sconfitto lui, i
suoi figli e tutta la sua gente.
[34] In quel tempo prendemmo tutte le sue città e votammo allo sterminio ogni
città, uomini, donne, bambini; non vi lasciammo alcun superstite.
[35] Soltanto asportammo per noi come preda il bestiame e le spoglie delle
città che avevamo prese.
[36] Da Aroer, che è sull'orlo della valle dell'Amon, e dalla città che è sul
torrente stesso, fino a Gàlaad, non ci fu città che fosse inaccessibile per
noi: il Signore nostro Dio le mise tutte in nostro potere.
[37] Ma non ti avvicinasti al paese degli Ammoniti, a tutta la riva dal
torrente Iabbok, alle città delle montagne, a tutti i luoghi che il Signore
nostro Dio ci aveva proibito di attaccare.
[1] Poi ci voltammo e salimmo per la via di Basan.
Og re di Basan, con tutta la sua gente, ci venne incontro per darci battaglia a
Edrei.
[2] Il Signore mi disse: Non lo temere, perché io darò in tuo potere lui, tutta
la sua gente e il suo paese; tu farai a lui quel che hai fatto a Sicon, re
degli Amorrei, che abitava a Chesbon.
[3] Così il Signore nostro Dio mise in nostro potere anche Og, re di Basan, con
tutta la sua gente; noi lo abbiamo sconfitto, senza lasciargli alcun
superstite.
[4] Gli prendemmo in quel tempo tutte le sue città; non ci fu città che noi non
prendessimo loro: sessanta città, tutta la regione di Argob, il regno di Og in
Basan.
[5] Tutte queste città erano fortificate, con alte mura, porte e sbarre, senza
contare le città aperte, che erano molto numerose.
[6] Noi le votammo allo sterminio, come avevamo fatto di Sicon, re di Chesbon:
votammo allo sterminio ogni città, uomini, donne, bambini.
[7] Ma il bestiame e le spoglie delle città asportammo per noi come preda.
[8] In quel tempo, abbiamo preso ai due re degli
Amorrei il paese che è oltre il Giordano, dal torrente Arnon al monte Ermon
[9] quelli di Sidone chiamano Sirion
l'Ermon, gli Amorrei lo chiamano Senir ,
[10] tutte le città della pianura, tutto Gàlaad, tutto Basan fino a Salca e a
Edrei, città del regno di Og in Basan. [11] Perché Og, re di Basan, era rimasto
l'unico superstite dei Refaim. Ecco, il suo letto, un letto di ferro, non è
forse a Rabba degli Ammoniti? E` lungo nove cubiti secondo il cubito di un
uomo.
[12] In quel tempo abbiamo preso in possesso questo
paese: ai Rubeniti e ai Gaditi diedi il territorio di Aroer, sul torrente
Arnon, fino a metà della montagna di Gàlaad con le sue città.
[13] Alla metà della tribù di Manàsse diedi il resto
di Gàlaad e tutto il regno di Og in Basan; tutta la regione di Argob con tutto
Basan, che si chiamava il paese dei Refaim.
[14] Iair, figlio di Manàsse, prese tutta la regione di Argob, sino ai confini
dei Ghesuriti e dei Maacatiti, e chiamò con il suo nome i villaggi di Basan,
che anche oggi si chiamano Villaggi di Iair.
[15] Diedi Gàlaad a Machir.
[16] Ai Rubeniti e ai Gaditi diedi da Gàlaad fino al torrente Arnon, fino alla
metà del torrente che serve di confine e fino al torrente Iabbok, frontiera
degli Ammoniti,
[17] e l'Araba il cui confine è costituito dal Giordano, da Genèsaret fino al
mare dell'Araba, cioè il Mar Morto, sotto le pendici del Pisga, verso
l'oriente.
[18] Ora in quel tempo io vi diedi quest'ordine: Il
Signore vostro Dio vi ha dato questo paese in proprietà. Voi tutti, uomini vigorosi,
passerete armati alla testa degli Israeliti vostri fratelli.
[19] Soltanto le vostre mogli, i vostri fanciulli e il vostro bestiame (so che
di bestiame ne avete molto) rimarranno nelle città che vi ho date,
[20] finché il Signore abbia dato una dimora tranquilla ai vostri fratelli come
ha fatto per voi, e prendano anch'essi possesso del paese che il Signore vostro
Dio sta per dare a loro oltre il Giordano. Poi ciascuno tornerà nel possesso
che io vi ho dato.
[21] In quel tempo diedi anche a Giosuè
quest'ordine: I tuoi occhi hanno visto quanto il Signore vostro Dio ha fatto a
questi due re; lo stesso farà il Signore a tutti i regni nei quali tu stai per
entrare.
[22] Non li temete, perché lo stesso Signore vostro Dio combatte per voi.
[23] In quel medesimo tempo, io supplicai il
Signore: [24] Signore Dio, tu hai cominciato a mostrare al tuo servo la tua
grandezza e la tua mano potente; quale altro Dio, infatti, in cielo o sulla
terra, può fare opere e prodigi come i tuoi?
[25] Permetti che io passi al di là e veda il bel paese che è oltre il Giordano
e questi bei monti e il Libano. [26] Ma il Signore si adirò contro di me, per
causa vostra, e non mi esaudì. Il Signore mi disse: Basta, non parlarmi più di
questa cosa.
[27] Sali sulla cima del Pisga, volgi lo sguardo a occidente, a settentrione, a
mezzogiorno e a oriente e contempla il paese con gli occhi; perché tu non
passerai questo Giordano.
[28] Trasmetti i tuoi ordini a Giosuè, rendilo intrepido e incoraggialo, perché
lui lo passerà alla testa di questo popolo e metterà Israele in possesso del
paese che vedrai.
[29] Così ci fermammo nella valle di fronte a
Bet-Peor.
[1] Ora dunque, Israele, ascolta le leggi e le norme
che io vi insegno, perché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in
possesso del paese che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi.
[2] Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla;
ma osserverete i comandi del Signore Dio vostro che io vi prescrivo.
[3] I vostri occhi videro ciò che il Signore ha fatto a Baal-Peor: come il
Signore tuo Dio abbia distrutto in mezzo a te quanti avevano seguito Baal-Peor;
[4] ma voi che vi manteneste fedeli al Signore
vostro Dio siete oggi tutti in vita.
[5] Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme come il Signore mio Dio mi ha
ordinato, perché le mettiate in pratica nel paese in cui state per entrare per
prenderne possesso.
[6] Le osserverete dunque e le metterete in pratica perché quella sarà la
vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo
parlare di tutte queste leggi, diranno: Questa grande nazione è il solo popolo
saggio e intelligente.
[7] Infatti qual grande nazione ha la divinità così vicina a sé, come il Signore
nostro Dio è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo?
[8] E qual grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa
legislazione che io oggi vi espongo?
[9] Ma guardati e guardati bene dal dimenticare le
cose che i tuoi occhi hanno viste: non ti sfuggano dal cuore, per tutto il
tempo della tua vita. Le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi
figli.
[10] Ricordati del giorno in cui sei comparso
davanti al Signore tuo Dio sull'Oreb, quando il Signore mi disse: Radunami il
popolo e io farò loro udire le mie parole, perché imparino a temermi finché
vivranno sulla terra, e le insegnino ai loro figli.
[11] Voi vi avvicinaste e vi fermaste ai piedi del monte; il monte ardeva nelle
fiamme che si innalzavano in mezzo al cielo; vi erano tenebre, nuvole e
oscurità.
[12] Il Signore vi parlò dal fuoco; voi udivate il suono delle parole ma non
vedevate alcuna figura; vi era soltanto una voce.
[13] Egli vi annunciò la sua alleanza, che vi comandò di osservare, cioè i
dieci comandamenti, e li scrisse su due tavole di pietra. [14] A me in quel
tempo il Signore ordinò di insegnarvi leggi e norme, perché voi le metteste in
pratica nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso.
[15] Poiché dunque non vedeste alcuna figura, quando il Signore vi parlò
sull'Oreb dal fuoco, state bene in guardia per la vostra vita,
[16] perché non vi corrompiate e non vi facciate l'immagine scolpita di qualche
idolo, la figura di maschio o femmina,
[17] la figura di qualunque animale, la figura di un uccello che vola nei
cieli,
[18] la figura di una bestia che striscia sul suolo, la figura di un pesce che
vive nelle acque sotto la terra; [19] perché, alzando gli occhi al cielo e
vedendo il sole, la luna, le stelle, tutto l'esercito del cielo, tu non sia
trascinato a prostrarti davanti a quelle cose e a servirle; cose che il Signore
tuo Dio ha abbandonato in sorte a tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli.
[20] Voi invece, il Signore vi ha presi, vi ha fatti uscire dal crogiuolo di
ferro, dall'Egitto, perché foste un popolo che gli appartenesse, come oggi
difatti siete.
[21] Il Signore si adirò contro di me per causa
vostra e giurò che io non avrei passato il Giordano e non sarei entrato nella fertile
terra che il Signore Dio tuo ti dá in eredità.
[22] Perché io devo morire in questo paese, senza passare il Giordano; ma voi
lo dovete passare e possiederete quella fertile terra.
[23] Guardatevi dal dimenticare l'alleanza che il
Signore vostro Dio ha stabilita con voi e dal farvi alcuna immagine scolpita di
qualunque cosa, riguardo alla quale il Signore tuo Dio ti ha dato un comando.
[24] Poiché il Signore tuo Dio è fuoco divoratore, un Dio geloso.
[25] Quando avrete generato figli e nipoti e sarete invecchiati nel paese, se
vi corromperete, se vi farete immagini scolpite di qualunque cosa, se farete
ciò che è male agli occhi del Signore vostro Dio per irritarlo,
[26] io chiamo oggi in testimonio contro di voi il cielo e la terra: voi certo perirete,
scomparendo dal paese di cui state per prendere possesso oltre il Giordano. Voi
non vi rimarrete lunghi giorni, ma sarete tutti sterminati.
[27] Il Signore vi disperderà fra i popoli e non resterete più di un piccolo
numero fra le nazioni dove il Signore vi condurrà.
[28] Là servirete a dei fatti da mano d'uomo, dei di legno e di pietra, i quali
non vedono, non mangiano, non odorano.
[29] Ma di là cercherai il Signore tuo Dio e lo troverai, se lo cercherai con
tutto il cuore e con tutta l'anima.
[30] Con angoscia, quando tutte queste cose ti saranno avvenute, negli ultimi
giorni, tornerai al Signore tuo Dio e ascolterai la sua voce,
[31] poiché il Signore Dio tuo è un Dio misericordioso; non ti abbandonerà e
non ti distruggerà, non dimenticherà l'alleanza che ha giurata ai tuoi padri.
[32] Interroga pure i tempi antichi, che furono
prima di te: dal giorno in cui Dio creò l'uomo sulla terra e da un'estremità
dei cieli all'altra, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile
a questa?
[33] Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come
l'hai udita tu, e che rimanesse vivo?
[34] O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a
un'altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso
e grandi terrori, come fece per voi il Signore vostro Dio in Egitto, sotto i
vostri occhi?
[35] Tu sei diventato spettatore di queste cose, perché tu sappia che il
Signore è Dio e che non ve n'è altri fuori di lui.
[36] Dal cielo ti ha fatto udire la sua voce per educarti; sulla terra ti ha
mostrato il suo grande fuoco e tu hai udito le sue parole di mezzo al fuoco.
[37] Perché ha amato i tuoi padri, ha scelto la loro posterità e ti ha fatto
uscire dall'Egitto con la sua stessa presenza e con grande potenza,
[38] per scacciare dinanzi a te nazioni più grandi e più potenti di te, per
farti entrare nel loro paese e dartene il possesso, come appunto è oggi.
[39] Sappi dunque oggi e conserva bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù
nei cieli e quaggiù sulla terra; e non ve n'è altro.
[40] Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti dò, perché sia
felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il
Signore tuo Dio ti dá per sempre».
[41] In quel tempo Mosè scelse tre città oltre il
Giordano verso oriente,
[42] perché servissero di asilo all'omicida che avesse ucciso il suo prossimo
involontariamente, senza averlo odiato prima, perché potesse aver salva la vita
fuggendo in una di quelle città.
[43] Esse furono Beser, nel deserto, sull'altipiano, per i Rubeniti; Ramot, in
Gàlaad, per i Gaditi, e Golan, in Basan, per i Manassiti.
[44] Questa è la legge che Mosè espose agli
Israeliti.
[45] Queste sono le istruzioni, le leggi e le norme che Mosè diede agli
Israeliti quando furono usciti dall'Egitto,
[46] oltre il Giordano, nella valle di fronte a Bet-Peor, nel paese di Sicon re
degli Amorrei che abitava in Chesbon, e che Mosè e gli Israeliti sconfissero
quando furono usciti dall'Egitto.
[47] Essi avevano preso possesso del paese di lui e del paese di Og re di
Basan due re Amorrei che stavano oltre
il Giordano, verso oriente ,
[48] da Aroer, che è sull'orlo della valle dell'Arnon, fino al monte Sirion,
cioè l'Ermon,
[49] con tutta l'Araba oltre il Giordano, verso oriente, fino al mare
dell'Araba sotto le pendici del Pisga.
[1] Mosè convocò tutto Israele e disse loro:
«Ascolta, Israele, le leggi e le norme che oggi io proclamo dinanzi a voi:
imparatele e custoditele e mettetele in pratica.
[2] Il Signore nostro Dio ha stabilito con noi un'alleanza sull'Oreb.
[3] Il Signore non ha stabilito questa alleanza con i nostri padri, ma con noi
che siamo qui oggi tutti in vita.
[4] Il Signore vi ha parlato faccia a faccia sul monte dal fuoco,
[5] mentre io stavo tra il Signore e voi, per riferirvi la parola del Signore,
perché voi avevate paura di quel fuoco e non eravate saliti sul monte. Egli
disse:
[6] Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto
uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile.
[7] Non avere altri dei di fronte a me.
[8] Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di
ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.
[9] Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il
Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli
fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano,
[10] ma usa misericordia fino a mille generazioni verso coloro che mi amano e
osservano i miei comandamenti.
[11] Non pronunciare invano il nome del Signore tuo
Dio perché il Signore non ritiene innocente chi pronuncia il suo nome invano.
[12] Osserva il giorno di sabato per santificarlo,
come il Signore Dio tuo ti ha comandato.
[13] Sei giorni faticherai e farai ogni lavoro,
[14] ma il settimo giorno è il sabato per il Signore tuo Dio: non fare lavoro
alcuno né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua
schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né alcuna delle tue bestie, né il
forestiero, che sta entro le tue porte, perché il tuo schiavo e la tua schiava
si riposino come te.
[15] Ricordati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che il Signore tuo
Dio ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore
tuo Dio ti ordina di osservare il giorno di sabato.
[16] Onora tuo padre e tua madre, come il Signore
Dio tuo ti ha comandato, perché la tua vita sia lunga e tu sii felice nel paese
che il Signore tuo Dio ti dá.
[17] Non uccidere.
[18] Non commettere adulterio.
[19] Non rubare.
[20] Non pronunciare falsa testimonianza contro il
tuo prossimo.
[21] Non desiderare la moglie del tuo prossimo. Non
desiderare la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo schiavo, né la
sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna delle cose che sono del
tuo prossimo.
[22] Queste parole pronunciò il Signore, parlando a
tutta la vostra assemblea, sul monte, dal fuoco, dalla nube e dall'oscurità,
con voce poderosa, e non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra e
me le diede.
[23] All'udire la voce in mezzo alle tenebre, mentre
il monte era tutto in fiamme, i vostri capitribù e i vostri anziani si
avvicinarono tutti a me [24] e dissero: Ecco il Signore nostro Dio ci ha
mostrato la sua gloria e la sua grandezza e noi abbiamo udito la sua voce dal
fuoco; oggi abbiamo visto che Dio può parlare con l'uomo e l'uomo restare vivo.
[25] Ma ora, perché dovremmo morire? Questo grande fuoco infatti ci consumerà;
se continuiamo a udire ancora la voce del Signore nostro Dio moriremo.
[26] Poiché chi tra tutti i mortali ha udito come noi la voce del Dio vivente
parlare dal fuoco ed è rimasto vivo?
[27] Avvicinati tu e ascolta quanto il Signore nostro Dio dirà; ci riferirai
quanto il Signore nostro Dio ti avrà detto e noi lo ascolteremo e lo faremo.
[28] Il Signore udì le vostre parole, mentre mi parlavate, e mi disse: Ho udito
le parole che questo popolo ti ha rivolte; quanto hanno detto va bene.
[29] Oh, se avessero sempre un tal cuore, da temermi e da osservare tutti i
miei comandi, per essere felici loro e i loro figli per sempre!
[30] Và e dì loro: Tornate alle vostre tende; ma tu resta qui con me [31] e io
ti detterò tutti i comandi, tutte le leggi e le norme che dovrai insegnare
loro, perché le mettano in pratica nel paese che io sto per dare in loro
possesso.
[32] Badate dunque di fare come il Signore vostro
Dio vi ha comandato; non ve ne discostate né a destra né a sinistra;
[33] camminate in tutto e per tutto per la via che il Signore vostro Dio vi ha
prescritta, perché viviate e siate felici e rimaniate a lungo nel paese di cui
avrete il possesso.
[1] Questi sono i comandi, le leggi e le norme che
il Signore vostro Dio ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica
nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso;
[2] perché tu tema il Signore tuo Dio osservando per tutti i giorni della tua
vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti
i suoi comandi che io ti dò e così sia lunga la tua vita.
[3] Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica; perché tu sia felice e
cresciate molto di numero nel paese dove scorre il latte e il miele, come il
Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.
[4] Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il
Signore è uno solo.
[5] Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con
tutte le forze.
[6] Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore;
[7] li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua,
quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.
[8] Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra
gli occhi [9] e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
[10] Quando il Signore tuo Dio ti avrà fatto entrare
nel paese che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti;
quando ti avrà condotto alle città grandi e belle che tu non hai edificate,
[11] alle case piene di ogni bene che tu non hai riempite, alle cisterne
scavate ma non da te, alle vigne e agli oliveti che tu non hai piantati, quando
avrai mangiato e ti sarai saziato,
[12] guardati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dal paese
d'Egitto, dalla condizione servile.
[13] Temerai il Signore Dio tuo, lo servirai e giurerai per il suo nome.
[14] Non seguirete altri dei, divinità dei popoli
che vi staranno attorno,
[15] perché il Signore tuo Dio che sta in mezzo a te, è un Dio geloso; l'ira del
Signore tuo Dio si accenderebbe contro di te e ti distruggerebbe dalla terra.
[16] Non tenterete il Signore vostro Dio come lo tentaste a Massa.
[17] Osserverete diligentemente i comandi del
Signore vostro Dio, le istruzioni e le leggi che vi ha date.
[18] Farai ciò che è giusto e buono agli occhi del Signore, perché tu sia
felice ed entri in possesso della fertile terra che il Signore giurò ai tuoi
padri di darti,
[19] dopo che egli avrà scacciati tutti i tuoi nemici davanti a te, come il
Signore ha promesso.
[20] Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà: Che
significano queste istruzioni, queste leggi e queste norme che il Signore
nostro Dio vi ha date?
[21] tu risponderai a tuo figlio: Eravamo schiavi del faraone in Egitto e il
Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente.
[22] Il Signore operò sotto i nostri occhi segni e prodigi grandi e terribili
contro l'Egitto, contro il faraone e contro tutta la sua casa.
[23] Ci fece uscire di là per condurci nel paese che aveva giurato ai nostri
padri di darci.
[24] Allora il Signore ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi,
temendo il Signore nostro Dio così da essere sempre felici ed essere conservati
in vita, come appunto siamo oggi.
[25] La giustizia consisterà per noi nel mettere in pratica tutti questi
comandi, davanti al Signore Dio nostro, come ci ha ordinato.
[1] Quando il Signore tuo Dio ti avrà introdotto nel
paese che vai a prendere in possesso e ne avrà scacciate davanti a te molte
nazioni: gli Hittiti, i Gergesei, gli Amorrei, i Perizziti, gli Evei, i Cananei
e i Gebusei, sette nazioni più grandi e più potenti di te,
[2] quando il Signore tuo Dio le avrà messe in tuo potere e tu le avrai
sconfitte, tu le voterai allo sterminio; non farai con esse alleanza né farai
loro grazia.
[3] Non ti imparenterai con loro, non darai le tue figlie ai loro figli e non
prenderai le loro figlie per i tuoi figli,
[4] perché allontanerebbero i tuoi figli dal seguire me, per farli servire a
dei stranieri, e l'ira del Signore si accenderebbe contro di voi e ben presto
vi distruggerebbe.
[5] Ma voi vi comporterete con loro così: demolirete i loro altari, spezzerete
le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco i loro idoli.
[6] Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio
ti ha scelto per essere il suo popolo privilegiato fra tutti i popoli che sono
sulla terra.
[7] Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non
perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli siete infatti il più piccolo di tutti i popoli ,
[8] ma perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento
fatto ai vostri padri, il Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha
riscattati liberandovi dalla condizione servile, dalla mano del faraone, re di
Egitto.
[9] Riconoscete dunque che il Signore vostro Dio è Dio, il Dio fedele, che
mantiene la sua alleanza e benevolenza per mille generazioni, con coloro che
l'amano e osservano i suoi comandamenti;
[10] ma ripaga nella loro persona coloro che lo
odiano, facendoli perire; non concede una dilazione a chi lo odia, ma nella sua
stessa persona lo ripaga.
[11] Osserverai dunque i comandi, le leggi e le
norme che oggi ti dò, mettendole in pratica.
[12] Per aver voi dato ascolto a queste norme e per averle osservate e messe in
pratica, il Signore tuo Dio conserverà per te l'alleanza e la benevolenza che
ha giurato ai tuoi padri. [13] Egli ti amerà, ti benedirà, ti moltiplicherà;
benedirà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo: il tuo frumento, il
tuo mosto e il tuo olio, i parti delle tue vacche e i nati del tuo gregge, nel
paese che ha giurato ai tuoi padri di darti.
[14] Tu sarai benedetto più di tutti i popoli e non ci sarà in mezzo a te né
maschio né femmina sterile e neppure fra il tuo bestiame. [15] Il Signore
allontanerà da te ogni infermità e non manderà su di te alcuna di quelle
funeste malattie d'Egitto, che bene conoscesti, ma le manderà a quanti ti
odiano.
[16] Sterminerai dunque tutti i popoli che il
Signore Dio tuo sta per consegnare a te; il tuo occhio non li compianga; non
servire i loro dei, perché ciò è una trappola per te.
[17] Forse penserai: Queste nazioni sono più
numerose di me; come potrò scacciarle?
[18] Non temerle! Ricordati di quello che il Signore tuo Dio fece al faraone e
a tutti gli Egiziani;
[19] ricordati delle grandi prove che hai viste con gli occhi, dei segni, dei
prodigi, della mano potente e del braccio teso, con cui il Signore tuo Dio ti
ha fatto uscire; così farà il Signore tuo Dio a tutti i popoli, dei quali hai
timore.
[20] Anche i calabroni manderà contro di loro il Signore tuo Dio finché non
siano periti quelli che saranno rimasti illesi o nascosti al tuo passaggio.
[21] Non tremare davanti ad essi, perché il Signore tuo Dio è in mezzo a te Dio
grande e terribile.
[22] Il Signore tuo Dio scaccerà a poco a poco queste nazioni dinanzi a te; tu
non le potrai distruggere in fretta, altrimenti le bestie selvatiche si
moltiplicherebbero a tuo danno;
[23] ma il Signore tuo Dio le metterà in tuo potere e le getterà in grande
spavento, finché siano distrutte. [24] Ti metterà nelle mani i loro re e tu
farai perire i loro nomi sotto il cielo; nessuno potrà resisterti, finché tu le
abbia distrutte.
[25] Darai alle fiamme le sculture dei loro dei; non
bramerai e non prenderai per te il loro argento e oro che è su di quelle,
altrimenti ne resteresti come preso in trappola, perché sono un abominio per il
Signore tuo Dio;
[26] non introdurrai quest'abominio in casa tua, perché sarai come esso votato
allo sterminio; lo detesterai e lo avrai in abominio, perché è votato allo
sterminio.
[1] Baderete di mettere in pratica tutti i comandi che
oggi vi dò, perché viviate, diveniate numerosi ed entriate in possesso del
paese che il Signore ha giurato di dare ai vostri padri.
[2] Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo
Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant'anni nel deserto, per umiliarti e
metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti
osservato o no i suoi comandi.
[3] Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito
di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto,
per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di
quanto esce dalla bocca del Signore.
[4] Il tuo vestito non ti si è logorato addosso e il tuo piede non si è
gonfiato durante questi quarant'anni.
[5] Riconosci dunque in cuor tuo che, come un uomo corregge il figlio, così il
Signore tuo Dio corregge te.
[6] Osserva i comandi del Signore tuo Dio camminando
nelle sue vie e temendolo;
[7] perché il Signore tuo Dio sta per farti entrare
in un paese fertile: paese di torrenti, di fonti e di acque sotterranee che
scaturiscono nella pianura e sulla montagna;
[8] paese di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; paese di
ulivi, di olio e di miele;
[9] paese dove non mangerai con scarsità il pane, dove non ti mancherà nulla;
paese dove le pietre sono ferro e dai cui monti scaverai il rame.
[10] Mangerai dunque a sazietà e benedirai il Signore Dio tuo a causa del paese
fertile che ti avrà dato.
[11] Guardati bene dal dimenticare il Signore tuo Dio così da non osservare i
suoi comandi, le sue norme e le sue leggi che oggi ti dò.
[12] Quando avrai mangiato e ti sarai saziato, quando avrai costruito belle
case e vi avrai abitato,
[13] quando avrai visto il tuo bestiame grosso e minuto moltiplicarsi,
accrescersi il tuo argento e il tuo oro e abbondare ogni tua cosa,
[14] il tuo cuore non si inorgoglisca in modo da dimenticare il Signore tuo Dio
che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione servile;
[15] che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo di
serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz'acqua; che ha fatto
sgorgare per te l'acqua dalla roccia durissima;
[16] che nel deserto ti ha nutrito di manna
sconosciuta ai tuoi padri, per umiliarti e per provarti, per farti felice nel
tuo avvenire.
[17] Guardati dunque dal pensare: La mia forza e la
potenza della mia mano mi hanno acquistato queste ricchezze.
[18] Ricordati invece del Signore tuo Dio perché Egli ti dá la forza per
acquistare ricchezze, al fine di mantenere, come fa oggi, l'alleanza che ha
giurata ai tuoi padri. [19] Ma se tu dimenticherai il Signore tuo Dio e
seguirai altri dei e li servirai e ti prostrerai davanti a loro, io attesto
oggi contro di voi che certo perirete!
[20] Perirete come le nazioni che il Signore fa perire davanti a voi, perché
non avrete dato ascolto alla voce del Signore vostro Dio.
[1] Ascolta, Israele! Oggi tu attraverserai il
Giordano per andare a impadronirti di nazioni più grandi e più potenti di te,
di città grandi e fortificate fino al cielo,
[2] di un popolo grande e alto di statura, dei figli degli Anakiti che tu
conosci e dei quali hai sentito dire: Chi mai può resistere ai figli di Anak?
[3] Sappi dunque oggi che il Signore tuo Dio passerà davanti a te come fuoco
divoratore, li distruggerà e li abbatterà davanti a te; tu li scaccerai e li
farai perire in fretta, come il Signore ti ha detto.
[4] Quando il Signore tuo Dio li avrà scacciati dinanzi a te, non pensare: A
causa della mia giustizia, il Signore mi ha fatto entrare in possesso di questo
paese; mentre per la malvagità di queste nazioni il Signore le scaccia dinanzi
a te.
[5] No, tu non entri in possesso del loro paese a causa della tua giustizia, né
a causa della rettitudine del tuo cuore; ma il Signore tuo Dio scaccia quelle
nazioni dinanzi a te per la loro malvagità e per mantenere la parola che il
Signore ha giurato ai tuoi padri, ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe.
[6] Sappi dunque che non a causa della tua giustizia il Signore tuo Dio ti dá
il possesso di questo fertile paese; anzi tu sei un popolo di dura cervice.
[7] Ricordati, non dimenticare, come hai provocato
all'ira il Signore tuo Dio nel deserto. Da quando usciste dal paese d'Egitto fino
al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli al Signore.
[8] Anche sull'Oreb provocaste all'ira il Signore; il Signore si adirò contro
di voi fino a volere la vostra distruzione.
[9] Quando io salii sul monte a prendere le tavole di pietra, le tavole
dell'alleanza che il Signore aveva stabilita con voi, rimasi sul monte quaranta
giorni e quaranta notti, senza mangiare pane né bere acqua;
[10] il Signore mi diede le due tavole di pietra, scritte dal dito di Dio,
sulle quali stavano tutte le parole che il Signore vi aveva dette sul monte, in
mezzo al fuoco, il giorno dell'assemblea.
[11] Alla fine dei quaranta giorni e delle quaranta notti, il Signore mi diede
le due tavole di pietra, le tavole dell'alleanza.
[12] Poi il Signore mi disse: Scendi in fretta di qui, perché il tuo popolo,
che hai fatto uscire dall'Egitto, si è traviato; presto si sono allontanati
dalla via che io avevo loro indicata: si sono fatti un idolo di metallo fuso.
[13] Il Signore mi aggiunse: Io ho visto questo popolo; ecco, è un popolo di
dura cervice;
[14] lasciami fare; io li distruggerò e cancellerò il loro nome sotto i cieli e
farò di te una nazione più potente e più grande di loro.
[15] Così io mi volsi e scesi dal monte, dal monte tutto in fiamme, tenendo
nelle mani le due tavole dell'alleanza.
[16] Guardai ed ecco, avevate peccato contro il
Signore vostro Dio; vi eravate fatto un vitello di metallo fuso; avevate ben
presto lasciato la via che il Signore vi aveva imposta.
[17] Allora afferrai le due tavole, le gettai con le mie mani e le spezzai
sotto i vostri occhi.
[18] Poi mi prostrai davanti al Signore, come avevo fatto la prima volta, per
quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane né bevvi acqua, a causa
del gran peccato che avevate commesso, facendo ciò che è male agli occhi del
Signore per provocarlo.
[19] Io avevo paura di fronte all'ira e al furore di cui il Signore era acceso
contro di v
i, al punto di volervi distruggere. Ma il Signore mi
esaudì anche quella volta.
[20] Anche contro Aronne il Signore si era fortemente adirato, al punto di
volerlo far perire; io pregai in quell'occasione anche per Aronne.
[21] Poi presi l'oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo
bruciai nel fuoco, lo feci a pezzi, frantumandolo finché fosse ridotto in
polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.
[22] Anche a Tabera, a Massa e a Kibrot-Taava, voi
provocaste il Signore.
[23] Quando il Signore volle farvi partire da Kades-Barnea dicendo: Entrate e
prendete in possesso il paese che vi dò, voi vi ribellaste all'ordine del
Signore vostro Dio, non aveste fede in lui e non obbediste alla sua voce.
[24] Siete stati ribelli al Signore da quando vi ho conosciuto.
[25] Io stetti prostrato davanti al Signore, quei
quaranta giorni e quelle quaranta notti, perché il Signore aveva minacciato di
distruggervi.
[26] Pregai il Signore e dissi: Signore Dio, non distruggere il tuo popolo, la
tua eredità, che hai riscattato nella tua grandezza, che hai fatto uscire
dall'Egitto con mano potente.
[27] Ricordati dei tuoi servi Abramo, Isacco e
Giacobbe; non guardare alla caparbietà di questo popolo e alla sua malvagità e
al suo peccato,
[28] perché il paese da dove ci hai fatti uscire non
dica: Poiché il Signore non era in grado di introdurli nella terra che aveva
loro promessa e poiché li odiava, li ha fatti uscire di qui per farli morire
nel deserto.
[29] Al contrario essi sono il tuo popolo, la tua eredità, che tu hai fatto
uscire dall'Egitto con grande potenza e con braccio teso.
[1] In quel tempo il Signore mi disse: Tàgliati due
tavole di pietra simili alle prime e sali da me sul monte e costruisci anche
un'arca di legno;
[2] io scriverò su quelle tavole le parole che erano sulle prime che tu hai
spezzato e tu le metterai nell'arca.
[3] Io feci dunque un'arca di legno d'acacia e tagliai due tavole di pietra
simili alle prime; poi salii sul monte, con le due tavole in mano.
[4] Il Signore scrisse su quelle tavole la stessa iscrizione di prima, cioè i
dieci comandamenti che il Signore aveva promulgati per voi sul monte, in mezzo
al fuoco, il giorno dell'assemblea. Il Signore me li consegnò.
[5] Allora mi volsi e scesi dal monte; collocai le tavole nell'arca che avevo
fatta e là restarono, come il Signore mi aveva ordinato.
[6] Poi gli Israeliti partirono dai pozzi dei figli
Iaakan per Mosera. Là morì Aronne e vi fu sepolto; Eleazaro suo figlio divenne
sacerdote al posto di lui.
[7] Di là partirono alla volta di Gudgoda e da Gudgoda alla volta di Iotbata,
paese ricco di torrenti d'acqua.
[8] In quel tempo il Signore prescelse la tribù di
Levi per portare l'arca dell'alleanza del Signore, per stare davanti al Signore
al suo servizio e per benedire nel nome di lui, come ha fatto fino ad oggi.
[9] Perciò Levi non ha parte né eredità con i suoi fratelli: il Signore è la
sua eredità, come il Signore tuo Dio gli aveva detto.
[10] Io ero rimasto sul monte, come la prima volta,
quaranta giorni e quaranta notti; il Signore mi esaudì anche questa volta: il
Signore non ha voluto distruggerti.
[11] Poi il Signore mi disse: Alzati, mettiti in cammino alla testa del tuo
popolo: entrino nel paese che giurai ai loro padri di dar loro e ne prendano
possesso.
[12] Ora, Israele, che cosa ti chiede il Signore tuo
Dio, se non che tu tema il Signore tuo Dio, che tu cammini per tutte le sue
vie, che tu l'ami e serva il Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta
l'anima,
[13] che tu osservi i comandi del Signore e le sue leggi, che oggi ti do per il
tuo bene?
[14] Ecco, al Signore tuo Dio appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra
e quanto essa contiene.
[15] Ma il Signore predilesse soltanto i tuoi padri, li amò e, dopo loro, ha
scelto fra tutti i popoli la loro discendenza, cioè voi, come oggi.
[16] Circoncidete dunque il vostro cuore ostinato e non indurite più la vostra
nuca;
[17] perché il Signore vostro Dio è il Dio degli dei, il Signore dei signori,
il Dio grande, forte e terribile, che non usa parzialità e non accetta regali,
[18] rende giustizia all'orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dá pane
e vestito.
[19] Amate dunque il forestiero, poiché anche voi foste forestieri nel paese
d'Egitto.
[20] Temi il Signore tuo Dio, a lui servi, restagli fedele e giura nel suo
nome: [21] Egli è l'oggetto della tua lode, Egli è il tuo Dio; ha fatto per te
quelle cose grandi e tremende che i tuoi occhi hanno visto.
[22] I tuoi padri scesero in Egitto in numero di settanta persone; ora il
Signore tuo Dio ti ha reso numeroso come le stelle dei cieli.
[1] Ama dunque il Signore tuo Dio e osserva le sue
prescrizioni: le sue leggi, le sue norme e i suoi comandi.
[2] Voi riconoscete oggi poiché non parlo
ai vostri figli che non hanno conosciuto né hanno visto le lezioni del Signore
vostro Dio voi riconoscete la sua
grandezza, la sua mano potente, il suo braccio teso,
[3] i suoi portenti, le opere che ha fatte in mezzo all'Egitto, contro il
faraone, re d'Egitto, e contro il suo paese;
[4] e ciò che ha fatto all'esercito d'Egitto, ai suoi cavalli e ai suoi carri,
come ha fatto rifluire su di loro le acque del Mare Rosso, quando essi vi
inseguivano e come li ha distrutti per sempre;
[5] ciò che ha fatto per voi nel deserto, fino al vostro arrivo in questo
luogo;
[6] ciò che ha fatto a Datan e ad Abiram, figli di Eliab, figlio di Ruben; come
la terra ha spalancato la bocca e li ha inghiottiti con le loro famiglie, le
loro tende e quanto a loro apparteneva, in mezzo a tutto Israele.
[7] Perché i vostri occhi hanno visto le grandi cose che il Signore ha operate.
[8] Osserverete dunque tutti i comandi che oggi vi
dò, perché siate forti e possiate conquistare il paese che state per entrare a
prendere in possesso [9] e perché restiate a lungo sul suolo che il Signore ha
giurato di dare ai vostri padri e alla loro discendenza: terra dove scorre
latte e miele.
[10] Perché il paese di cui stai per entrare in possesso non è come il paese
d'Egitto da cui siete usciti e dove gettavi il tuo seme e poi lo irrigavi con
il piede, come fosse un orto di erbaggi;
[11] ma il paese che andate a prendere in possesso è un paese di monti e di
valli, beve l'acqua della pioggia che viene dal cielo: [12] paese del quale il
Signore tuo Dio ha cura e sul quale si posano sempre gli occhi del Signore tuo
Dio dal principio dell'anno sino alla fine.
[13] Ora, se obbedirete diligentemente ai comandi che oggi vi dò, amando il
Signore vostro Dio e servendolo con tutto il cuore e con tutta l'anima,
[14] io darò al vostro paese la pioggia al suo tempo: la pioggia d'autunno e la
pioggia di primavera, perché tu possa raccogliere il tuo frumento, il tuo vino
e il tuo olio;
[15] farò anche crescere nella tua campagna l'erba per il tuo bestiame; tu
mangerai e sarai saziato.
[16] State in guardia perché il vostro cuore non si lasci sedurre e voi vi
allontaniate, servendo dei stranieri o prostrandovi davanti a loro.
[17] Allora si accenderebbe contro di voi l'ira del Signore ed egli chiuderebbe
i cieli e non vi sarebbe più pioggia e la terra non darebbe più i prodotti e
voi perireste ben presto, scomparendo dalla fertile terra che il Signore sta
per darvi.
[18] Porrete dunque nel cuore e nell'anima queste
mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un
pendaglio tra gli occhi;
[19] le insegnerete ai vostri figli, parlandone quando sarai seduto in casa tua
e quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai;
[20] le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte,
[21] perché i vostri giorni e i giorni dei vostri figli, nel paese che il
Signore ha giurato ai vostri padri di dare loro, siano numerosi come i giorni
dei cieli sopra la terra.
[22] Poiché se osserverete diligentemente tutti
questi comandi che vi dò e li metterete in pratica, amando il Signore vostro
Dio, camminando in tutte le sue vie e tenendovi uniti a lui,
[23] il Signore scaccerà dinanzi a voi tutte quelle nazioni e voi
v'impadronirete di nazioni più grandi e più potenti di voi.
[24] Ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà sarà vostro; i vostri
confini si estenderanno dal deserto al Libano, dal fiume, il fiume Eufrate, al
Mar Mediterraneo.
[25] Nessuno potrà resistere a voi; il Signore vostro Dio, come vi ha detto,
diffonderà la paura e il terrore di voi su tutta la terra che voi calpesterete.
[26] Vedete, io pongo oggi davanti a voi una
benedizione e una maledizione: [27] la benedizione, se obbedite ai comandi del
Signore vostro Dio, che oggi vi dò;
[28] la maledizione, se non obbedite ai comandi del Signore vostro Dio e se vi
allontanate dalla via che oggi vi prescrivo, per seguire dei stranieri, che voi
non avete conosciuti.
[29] Quando il Signore tuo Dio ti avrà introdotto
nel paese che vai a prendere in possesso, tu porrai la benedizione sul monte
Garizim e la maledizione sul monte Ebal.
[30] Questi monti si trovano appunto oltre il Giordano, dietro la via verso
occidente, nel paese dei Cananei che abitano l'Araba di fronte a Gàlgala presso
le Querce di More.
[31] Voi infatti state per passare il Giordano per prendere in possesso il
paese, che il Signore vostro Dio vi dá; voi lo possiederete e lo abiterete.
[32] Avrete cura di mettere in pratica tutte le leggi e le norme che oggi io
pongo dinanzi a voi.
[1] Queste sono le leggi e le norme, che avrete cura
di mettere in pratica nel paese che il Signore, Dio dei tuoi padri, ti dá
perché tu lo possegga finché vivrete sulla terra.
[2] Distruggerete completamente tutti i luoghi, dove
le nazioni che state per scacciare servono i loro dei: sugli alti monti, sui
colli e sotto ogni albero verde.
[3] Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali
sacri, brucerete nel fuoco le statue dei loro dei e cancellerete il loro nome
da quei luoghi.
[4] Non così farete rispetto al Signore vostro Dio,
[5] ma lo cercherete nella sua dimora, nel luogo che il Signore vostro Dio avrà
scelto fra tutte le vostre tribù, per stabilirvi il suo nome; là andrete.
[6] Là presenterete i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime,
quello che le vostre mani avranno prelevato, le vostre offerte votive e le
vostre offerte volontarie e i primogeniti del vostro bestiame grosso e minuto;
[7] mangerete davanti al Signore vostro Dio e gioirete voi e le vostre famiglie
di tutto ciò a cui avrete posto mano e in cui il Signore vostro Dio vi avrà
benedetti.
[8] Non farete come facciamo oggi qui, dove ognuno fa quanto gli sembra bene,
[9] perché ancora non siete giunti al luogo del riposo e nel possesso che il
Signore vostro Dio sta per darvi.
[10] Ma quando avrete passato il Giordano e abiterete nel paese che il Signore
vostro Dio vi dá in eredità ed egli vi avrà messo al sicuro da tutti i vostri
nemici che vi circondano e abiterete tranquilli,
[11] allora, presenterete al luogo che il Signore vostro Dio avrà scelto per
fissarvi la sede del suo nome, quanto vi comando: i vostri olocausti e i vostri
sacrifici, le vostre decime, quello che le vostre mani avranno prelevato e
tutte le offerte scelte che avrete votate al Signore.
[12] Gioirete davanti al Signore vostro Dio voi, i vostri figli, le vostre
figlie, i vostri schiavi, le vostre schiave e il levita che abiterà le vostre
città, perché non ha né parte, né eredità in mezzo a voi.
[13] Allora ti guarderai bene dall'offrire i tuoi
olocausti in qualunque luogo avrai visto;
[14] ma offrirai i tuoi olocausti nel luogo che il Signore avrà scelto in una
delle tue tribù; là farai quanto ti comando.
[15] Ma, ogni volta che ne sentirai desiderio,
potrai uccidere animali e mangiarne la carne in tutte le tue città, secondo la
benedizione che il Signore ti avrà elargito; chi sarà immondo e chi sarà mondo
ne potranno mangiare, come si fa della carne di gazzella e di cervo;
[16] ma non ne mangerete il sangue; lo spargerai per terra come acqua.
[17] Non potrai mangiare entro le tue città le decime del tuo frumento, del tuo
mosto, del tuo olio, né i primogeniti del tuo bestiame grosso e minuto, né ciò
che avrai consacrato per voto, né le tue offerte volontarie, né quello che le
tue mani avranno prelevato: [18] tali cose mangerai davanti al Signore tuo Dio
nel luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto: tu, il tuo figlio, la tua figlia,
il tuo schiavo, la tua schiava e il levita che sarà entro le tue città; gioirai
davanti al Signore tuo Dio di ogni cosa a cui avrai messo mano.
[19] Guardati bene, finché vivrai nel tuo paese,
dall'abbandonare il levita.
[20] Quando il Signore, tuo Dio, avrà allargato i
tuoi confini, come ti ha promesso, e tu, desiderando di mangiare la carne,
dirai: Vorrei mangiare la carne, potrai mangiare carne a tuo piacere.
[21] Se il luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto per stabilirvi il suo nome
sarà lontano da te, potrai ammazzare bestiame grosso e minuto che il Signore ti
avrà dato, come ti ho prescritto; potrai mangiare entro le tue città a tuo
piacere. [22] Soltanto ne mangerete come si mangia la carne di gazzella e di
cervo; ne potrà mangiare chi sarà immondo e chi sarà mondo;
[23] tuttavia astieniti dal mangiare il sangue, perché il sangue è la vita; tu
non devi mangiare la vita insieme con la carne.
[24] Non lo mangerai, lo spargerai per terra come acqua. [25] Non lo mangerai
perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te: facendo ciò che è retto agli
occhi del Signore.
[26] Ma quanto alle cose che avrai consacrate o promesse in voto, le prenderai
e andrai al luogo che il Signore avrà scelto e offrirai i tuoi olocausti,
[27] la carne e il sangue, sull'altare del Signore tuo Dio; il sangue delle
altre tue vittime dovrà essere sparso sull'altare del Signore tuo Dio e tu ne
mangerai la carne.
[28] Osserva e ascolta tutte queste cose che ti comando, perché tu sia sempre
felice tu e i tuoi figli dopo di te, quando avrai fatto ciò che è bene e retto
agli occhi del Signore tuo Dio.
[29] Quando il Signore tuo Dio avrà distrutto
davanti a te le nazioni che tu stai per prendere in possesso, quando le avrai
conquistate e ti sarai stanziato nel loro paese,
[30] guardati bene dal lasciarti ingannare seguendo il loro esempio, dopo che
saranno state distrutte davanti a te, e dal cercare i loro dei, dicendo: Queste
nazioni come servivano i loro dei? Voglio fare così anch'io.
[31] Non ti comporterai in tal modo riguardo al Signore tuo Dio; perché esse
facevano per i loro dei quanto è abominevole per il Signore e che Egli detesta;
bruciavano nel fuoco perfino i loro figli e le loro figlie, in onore dei loro
dei.
[1] Vi preoccuperete di mettere in pratica tutto ciò
che vi comando; non vi aggiungerai nulla e nulla ne toglierai.
[2] Qualora si alzi in mezzo a te un profeta o un
sognatore che ti proponga un segno o un prodigio [3] e il segno e il prodigio
annunciato succeda ed egli ti dica: Seguiamo dei stranieri, che tu non hai mai
conosciuti, e rendiamo loro un culto,
[4] tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore;
perché il Signore vostro Dio vi mette alla prova per sapere se amate il Signore
vostro Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima.
[5] Seguirete il Signore vostro Dio, temerete lui, osserverete i suoi comandi,
obbedirete alla sua voce, lo servirete e gli resterete fedeli.
[6] Quanto a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte,
perché ha proposto l'apostasia dal Signore, dal vostro Dio, che vi ha fatti
uscire dal paese di Egitto e vi ha riscattati dalla condizione servile, per
trascinarti fuori della via per la quale il Signore tuo Dio ti ha ordinato di
camminare. Così estirperai il male da te.
[7] Qualora il tuo fratello, figlio di tuo padre o
figlio di tua madre, o il figlio o la figlia o la moglie che riposa sul tuo
petto o l'amico che è come te stesso, t'istighi in segreto, dicendo: Andiamo,
serviamo altri dei, dei che né tu né i tuoi padri avete conosciuti,
[8] divinità dei popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani da una
estremità all'altra della terra,
[9] tu non dargli retta, non ascoltarlo; il tuo occhio
non lo compianga; non risparmiarlo, non coprire la sua colpa.
[10] Anzi devi ucciderlo: la tua mano sia la prima contro di lui per metterlo a
morte; poi la mano di tutto il popolo;
[11] lapidalo e muoia, perché ha cercato di trascinarti lontano dal Signore tuo
Dio che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile.
[12] Tutto Israele lo verrà a sapere, ne avrà timore e non commetterà in mezzo
a te una tale azione malvagia.
[13] Qualora tu senta dire di una delle tue città che
il Signore tuo Dio ti dá per abitare,
[14] che uomini iniqui sono usciti in mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti
della loro città dicendo: Andiamo, serviamo altri dei, che voi non avete mai
conosciuti,
[15] tu farai le indagini, investigherai, interrogherai con cura; se troverai
che la cosa è vera, che il fatto sussiste e che un tale abominio è stato
realmente commesso in mezzo a te,
[16] allora dovrai passare a fil di spada gli abitanti di quella città, la
voterai allo sterminio, con quanto contiene e passerai a fil di spada anche il
suo bestiame.
[17] Poi radunerai tutto il bottino in mezzo alla piazza e brucerai nel fuoco
la città e l'intero suo bottino, sacrificio per il Signore tuo Dio; diventerà
una rovina per sempre e non sarà più ricostruita.
[18] Nulla di ciò che sarà votato allo sterminio si attaccherà alle tue mani,
perché il Signore desista dalla sua ira ardente, ti conceda misericordia, abbia
pietà di te e ti moltiplichi come ha giurato ai tuoi padri,
[19] qualora tu ascolti la voce del Signore tuo Dio, osservando tutti i suoi
comandi che oggi ti dò e facendo ciò che è retto agli occhi del Signore tuo
Dio.
[1] Voi siete figli per il Signore Dio vostro; non
vi farete incisioni e non vi raderete tra gli occhi per un morto.
[2] Tu sei infatti un popolo consacrato al Signore tuo Dio e il Signore ti ha
scelto, perché tu fossi il suo popolo privilegiato, fra tutti i popoli che sono
sulla terra.
[3] Non mangerai alcuna cosa abominevole.
[4] Questi sono gli animali che potrete mangiare: il bue, la pecora e la capra;
[5] il cervo, la gazzella, il daino, lo stambecco, l'antilope, il bufalo e il
camoscio.
[6] Potrete mangiare di ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa in
due da una fessura, e che rumina.
[7] Ma non mangerete quelli che rùminano soltanto o che hanno soltanto l'unghia
bipartita, divisa da una fessura e cioè il cammello, la lepre, l'ìrace, che
rùminano ma non hanno l'unghia bipartita; considerateli immondi;
[8] anche il porco, che ha l'unghia bipartita ma non rumina, lo considererete
immondo. Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri.
[9] Fra tutti gli animali che vivono nelle acque
potrete mangiare quelli che hanno pinne e squame;
[10] ma non mangerete nessuno di quelli che non hanno pinne e squame;
considerateli immondi.
[11] Potrete mangiare qualunque uccello mondo;
[12] ecco quelli che non dovete mangiare: [13] l'aquila, l'ossìfraga e l'aquila
di mare, il nibbio e ogni specie di falco,
[14] ogni specie di corvo,
[15] lo struzzo, la civetta, il gabbiano e ogni specie di sparviero,
[16] il gufo, l'ibis, il cigno,
[17] il pellicano, la fòlaga, l'alcione,
[18] la cicogna, ogni specie di airone, l'ùpupa e il pipistrello.
[19] Considererete come immondo ogni insetto alato; non ne mangiate.
[20] Potrete mangiare ogni uccello mondo.
[21] Non mangerete alcuna bestia che sia morta di
morte naturale; la darai al forestiero che risiede nelle tue città, perché la
mangi, o la venderai a qualche straniero, perché tu sei un popolo consacrato al
Signore tuo Dio. Non farai cuocere un capretto nel latte di sua madre.
[22] Dovrai prelevare la decima da tutto il frutto
della tua sementa, che il campo produce ogni anno.
[23] Mangerai davanti al Signore tuo Dio, nel luogo dove avrà scelto di
stabilire il suo nome, la decima del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio
e i primi parti del tuo bestiame grosso e minuto, perché tu impari a temere
sempre il Signore tuo Dio.
[24] Ma se il cammino è troppo lungo per te e tu non puoi trasportare quelle
decime, perché è troppo lontano da te il luogo dove il Signore tuo Dio avrà
scelto di stabilire il suo nome perché
il Signore tuo Dio ti avrà benedetto ,
[25] allora le convertirai in denaro e tenendolo in mano andrai al luogo che il
Signore tuo Dio avrà scelto,
[26] e lo impiegherai per comprarti quanto tu desideri: bestiame grosso o
minuto, vino, bevande inebrianti o qualunque cosa di tuo gusto e mangerai
davanti al Signore tuo Dio e gioirai tu e la tua famiglia.
[27] Il levita che abita entro le tue città, non lo abbandonerai, perché non ha
parte né eredità con te.
[28] Alla fine di ogni triennio metterai da parte
tutte le decime del tuo provento del terzo anno e le deporrai entro le tue
città;
[29] il levita, che non ha parte né eredità con te, l'orfano e la vedova che
saranno entro le tue città, verranno, mangeranno e si sazieranno, perché il
Signore tuo Dio ti benedica in ogni lavoro a cui avrai messo mano.
[1] Alla fine di ogni sette anni celebrerete l'anno
di remissione.
[2] Ecco la norma di questa remissione: ogni creditore che abbia diritto a una
prestazione personale in pegno per un prestito fatto al suo prossimo, lascerà
cadere il suo diritto: non lo esigerà dal suo prossimo, dal suo fratello,
quando si sarà proclamato l'anno di remissione per il Signore. [3] Potrai
esigerlo dallo straniero; ma quanto al tuo diritto nei confronti di tuo
fratello, lo lascerai cadere.
[4] Del resto, non vi sarà alcun bisognoso in mezzo a voi; perché il Signore
certo ti benedirà nel paese che il Signore tuo Dio ti dá in possesso
ereditario,
[5] purché tu obbedisca fedelmente alla voce del Signore tuo Dio, avendo cura
di eseguire tutti questi comandi, che oggi ti dò.
[6] Il Signore tuo Dio ti benedirà come ti ha promesso e tu farai prestiti a
molte nazioni e non prenderai nulla in prestito; dominerai molte nazioni mentre
esse non ti domineranno.
[7] Se vi sarà in mezzo a te qualche tuo fratello
che sia bisognoso in una delle tue città del paese che il Signore tuo Dio ti
dá, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello
bisognoso;
[8] anzi gli aprirai la mano e gli presterai quanto occorre alla necessità in
cui si trova.
[9] Bada bene che non ti entri in cuore questo pensiero iniquo: E` vicino il
settimo anno, l'anno della remissione; e il tuo occhio sia cattivo verso il tuo
fratello bisognoso e tu non gli dia nulla; egli griderebbe al Signore contro di
te e un peccato sarebbe su di te.
[10] Dagli generosamente e, quando gli darai, il tuo cuore non si rattristi;
perché proprio per questo il Signore Dio tuo ti benedirà in ogni lavoro e in
ogni cosa a cui avrai messo mano.
[11] Poiché i bisognosi non mancheranno mai nel paese; perciò io ti dò questo
comando e ti dico: Apri generosamente la mano al tuo fratello povero e
bisognoso nel tuo paese.
[12] Se un tuo fratello ebreo o una ebrea si vende a
te, ti servirà per sei anni, ma il settimo lo manderai via da te libero.
[13] Quando lo lascerai andare via libero, non lo rimanderai a mani vuote;
[14] gli farai doni dal tuo gregge, dalla tua aia e dal tuo torchio; gli darai
ciò con cui il Signore tuo Dio ti avrà benedetto;
[15] ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese di Egitto e che il Signore
tuo Dio ti ha riscattato; perciò io ti dò oggi questo comando.
[16] Ma se egli ti dice: Non voglio andarmene da te, perché ama te e la tua
casa e sta bene presso di te,
[17] allora prenderai una lesina, gli forerai l'orecchio contro la porta ed
egli ti sarà schiavo per sempre. Lo stesso farai per la tua schiava.
[18] Non ti sia grave lasciarlo andare libero, perché ti ha servito sei anni e
un mercenario ti sarebbe costato il doppio; così il Signore tuo Dio ti benedirà
in quanto farai.
[19] Consacrerai al Signore tuo Dio ogni primogenito
maschio che ti nascerà nel tuo bestiame grosso e minuto. Non metterai al lavoro
il primo parto della tua vacca e non toserai il primo parto della tua pecora.
[20] Li mangerai ogni anno con la tua famiglia, davanti al Signore tuo Dio nel
luogo che il Signore avrà scelto.
[21] Se l'animale ha qualche difetto, se è zoppo o cieco o ha qualunque altro
grave difetto, non lo sacrificherai al Signore tuo Dio;
[22] lo mangerai entro le tue città; chi sarà immondo e chi sarà mondo ne
mangeranno senza distinzione, come si mangia la gazzella e il cervo. [23] Solo
non ne mangerai il sangue; lo spargerai per terra come acqua.
[1] Osserva il mese di Abib e celebra la pasqua in
onore del Signore tuo Dio perché nel mese di Abib il Signore tuo Dio ti ha
fatto uscire dall'Egitto, durante la notte.
[2] Immolerai la pasqua al Signore tuo Dio: un sacrificio di bestiame grosso e
minuto, nel luogo che il Signore avrà scelto per stabilirvi il suo nome.
[3] Non mangerai con essa pane lievitato; per sette giorni mangerai con essa
gli azzimi, pane di afflizione perché sei uscito in fretta dal paese d'Egitto;
e così per tutto il tempo della tua vita tu ti ricorderai il giorno in cui sei
uscito dal paese d'Egitto.
[4] Non si veda lievito presso di te, entro tutti i tuoi confini, per sette
giorni; della carne, che avrai immolata la sera del primo giorno, non resti
nulla fino al mattino.
[5] Non potrai immolare la pasqua in una qualsiasi
città che il Signore tuo Dio sta per darti,
[6] ma immolerai la pasqua soltanto nel luogo che il Signore tuo Dio avrà
scelto per fissarvi il suo nome; la immolerai alla sera, al tramonto del sole,
nell'ora in cui sei uscito dall'Egitto.
[7] Farai cuocere la vittima e la mangerai nel luogo che il Signore tuo Dio
avrà scelto; la mattina te ne potrai tornare e andartene alle tue tende.
[8] Per sei giorni mangerai azzimi e il settimo giorno vi sarà una solenne
assemblea per il Signore tuo Dio; non farai alcun lavoro.
[9] Conterai sette settimane; da quando si metterà
la falce nella messe comincerai a contare sette settimane;
[10] poi celebrerai la festa delle settimane per il Signore tuo Dio, offrendo
nella misura della tua generosità e in ragione di ciò in cui il Signore tuo Dio
ti avrà benedetto. [11] Gioirai davanti al Signore tuo Dio tu, tuo figlio, tua
figlia, il tuo schiavo e la tua schiava, il levita che sarà nelle tue città e
l'orfano e la vedova che saranno in mezzo a te, nel luogo che il Signore tuo Dio
avrà scelto per stabilirvi il suo nome.
[12] Ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e osserverai e metterai in
pratica queste leggi.
[13] Celebrerai la festa delle capanne per sette
giorni, quando raccoglierai il prodotto della tua aia e del tuo torchio;
[14] gioirai in questa tua festa, tu, tuo figlio e tua figlia, il tuo schiavo e
la tua schiava e il levita, il forestiero, l'orfano e la vedova che saranno
entro le tue città.
[15] Celebrerai la festa per sette giorni per il Signore tuo Dio, nel luogo che
avrà scelto il Signore, perché il Signore tuo Dio ti benedirà in tutto il tuo
raccolto e in tutto il lavoro delle tue mani e tu sarai contento. [16] Tre
volte all'anno ogni tuo maschio si presenterà davanti al Signore tuo Dio, nel
luogo che Egli avrà scelto: nella festa degli azzimi, nella festa delle
settimane e nella festa delle capanne; nessuno si presenterà davanti al Signore
a mani vuote.
[17] Ma il dono di ciascuno sarà in misura della benedizione che il Signore tuo
Dio ti avrà data.
[18] Ti costituirai giudici e scribi in tutte le
città che il Signore tuo Dio ti dá, tribù per tribù; essi giudicheranno il
popolo con giuste sentenze.
[19] Non farai violenza al diritto, non avrai riguardi personali e non
accetterai regali, perché il regalo acceca gli occhi dei saggi e corrompe le
parole dei giusti.
[20] La giustizia e solo la giustizia seguirai, per poter vivere e possedere il
paese che il Signore tuo Dio sta per darti.
[21] Non pianterai alcun palo sacro di qualunque
specie di legno, accanto all'altare del Signore tuo Dio, che tu hai costruito;
non erigerai alcuna stele che il Signore tuo Dio ha in odio.
[1] Non immolerai al Signore tuo Dio bue o pecora che
abbia qualche difetto o qualche deformità, perché sarebbe abominio per il
Signore tuo Dio.
[2] Qualora si trovi in mezzo a te, in una delle
città che il Signore tuo Dio sta per darti, un uomo o una donna che faccia ciò
che è male agli occhi del Signore tuo Dio, trasgredendo la sua alleanza,
[3] e che vada e serva altri dei e si prostri davanti a loro, davanti al sole o
alla luna o a tutto l'esercito del cielo, contro il mio comando,
[4] quando ciò ti sia riferito o tu ne abbia sentito parlare, informatene
diligentemente; se la cosa è vera, se il fatto sussiste, se un tale abominio è
stato commesso in Israele, [5] farai condurre alle porte della tua città
quell'uomo o quella donna che avrà commesso quell'azione cattiva e lapiderai
quell'uomo o quella donna, così che muoia.
[6] Colui che dovrà morire sarà messo a morte sulla deposizione di due o di tre
testimoni; non potrà essere messo a morte sulla deposizione di un solo
testimonio.
[7] La mano dei testimoni sarà la prima contro di lui per farlo morire; poi la
mano di tutto il popolo; così estirperai il male in mezzo a te.
[8] Quando in una causa ti sarà troppo difficile
decidere tra assassinio e assassinio, tra diritto e diritto, tra percossa e
percossa, in cose su cui si litiga nelle tue città, ti alzerai e salirai al
luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto;
[9] andrai dai sacerdoti e dal giudice in carica a quel tempo; li consulterai
ed essi ti indicheranno la sentenza da pronunciare;
[10] tu agirai in base a quello che essi ti indicheranno nel luogo che il
Signore avrà scelto e avrai cura di fare quanto ti avranno insegnato.
[11] Agirai in base alla legge che essi ti avranno insegnato e alla sentenza
che ti avranno indicato; non devierai da quello che ti avranno esposto, né a
destra, né a sinistra.
[12] L'uomo che si comporterà con presunzione e non obbedirà al sacerdote che
sta là per servire il Signore tuo Dio o al giudice, quell'uomo dovrà morire;
così toglierai il male da Israele;
[13] tutto il popolo lo verrà a sapere, ne avrà timore e non agirà più con
presunzione.
[14] Quando sarai entrato nel paese che il Signore
tuo Dio sta per darti e ne avrai preso possesso e l'abiterai, se dirai: Voglio
costituire sopra di me un re come tutte le nazioni che mi stanno intorno,
[15] dovrai costituire sopra di te come re colui che il Signore tuo Dio avrà
scelto. Costituirai sopra di te come re uno dei tuoi fratelli; non potrai
costituire su di te uno straniero che non sia tuo fratello.
[16] Ma egli non dovrà procurarsi un gran numero di cavalli né far tornare il
popolo in Egitto per procurarsi gran numero di cavalli, perché il Signore vi ha
detto: Non tornerete più indietro per quella via!
[17] Non dovrà avere un gran numero di mogli, perché il suo cuore non si
smarrisca; neppure abbia grande quantità di argento e d'oro.
[18] Quando si insedierà sul trono regale, scriverà per suo uso in un libro una
copia di questa legge secondo l'esemplare dei sacerdoti leviti.
[19] La terrà presso di sé e la leggerà tutti i giorni della sua vita, per
imparare a temere il Signore suo Dio, a osservare tutte le parole di questa
legge e tutti questi statuti,
[20] perché il suo cuore non si insuperbisca verso i suoi fratelli ed egli non
si allontani da questi comandi, né a destra, né a sinistra, e prolunghi così i
giorni del suo regno, lui e i suoi figli, in mezzo a Israele.
[1] I sacerdoti leviti, tutta la tribù di Levi, non
avranno parte né eredità insieme con Israele; vivranno dei sacrifici consumati
dal fuoco per il Signore, e della sua eredità.
[2] Non avranno alcuna eredità tra i loro fratelli; il Signore è la loro
eredità, come ha loro promesso.
[3] Questo sarà il diritto dei sacerdoti sul popolo, su quelli che offriranno
come sacrificio un capo di bestiame grosso o minuto: essi daranno al sacerdote
la spalla, le due mascelle e lo stomaco.
[4] Gli darai le primizie del tuo frumento, del tuo mosto e del tuo olio e le
primizie della tosatura delle tue pecore;
[5] perché il Signore tuo Dio l'ha scelto fra tutte le tue tribù, affinchè
attenda al servizio del nome del Signore, lui e i suoi figli sempre.
[6] Se un levita, abbandonando qualunque città dove
soggiorna in Israele, verrà, seguendo il suo desiderio, al luogo che il Signore
avrà scelto [7] e farà il servizio nel nome del Signore tuo Dio, come tutti i
suoi fratelli leviti che stanno là davanti al Signore,
[8] egli riceverà per il suo mantenimento una parte uguale a quella degli
altri, senza contare il ricavo dalla vendita della sua casa paterna.
[9] Quando sarai entrato nel paese che il Signore
tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che
vi abitano.
[10] Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il
suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o
l'augurio o la magia;
[11] né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né
chi interroghi i morti,
[12] perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi
abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te.
[13] Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio,
[14] perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli
indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore
tuo Dio.
[15] Il Signore tuo Dio susciterà per te, in mezzo a
te, fra i tuoi fratelli, un profeta pari a me; a lui darete ascolto.
[16] Avrai così quanto hai chiesto al Signore tuo Dio, sull'Oreb, il giorno
dell'assemblea, dicendo: Che io non oda più la voce del Signore mio Dio e non
veda più questo grande fuoco, perché non muoia.
[17] Il Signore mi rispose: Quello che hanno detto, va bene;
[18] io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca
le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò.
[19] Se qualcuno non ascolterà le parole, che egli
dirà in mio nome, io gliene domanderò conto.
[20] Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non
gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dei, quel profeta
dovrà morire.
[21] Se tu pensi: Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta?
[22] Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non
si realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta
per presunzione; di lui non devi aver paura.
[1] Quando il Signore tuo Dio avrà distrutto le
nazioni delle quali egli ti dá il paese e tu prenderai il loro posto e abiterai
nelle loro città e nelle loro case,
[2] ti sceglierai tre città, nella terra della quale il Signore tuo Dio ti dá
il possesso.
[3] Preparerai strade e dividerai in tre parti il territorio del paese che il
Signore tuo Dio ti dá in eredità, perché ogni omicida si possa rifugiare in
quella città.
[4] Ecco in qual caso l'omicida che vi si rifugerà avrà salva la vita: chiunque
avrà ucciso il suo prossimo involontariamente, senza che l'abbia odiato prima,
[5] come quando uno va al bosco con il suo compagno a tagliare la legna e,
mentre la mano afferra la scure per abbattere l'albero, il ferro gli sfugge dal
manico e colpisce il compagno così che ne muoia, colui si rifugerà in una di
queste città e avrà salva la vita;
[6] altrimenti il vendicatore del sangue, mentre l'ira gli arde in cuore,
potrebbe inseguire l'omicida e, qualora sia lungo il cammino, potrebbe
raggiungerlo e colpirlo a morte, mentre quegli non meritava, perché prima non
aveva odiato il compagno.
[7] Ti dò dunque questo ordine: Scegliti tre città.
[8] Se il Signore tuo Dio allargherà i tuoi confini, come ha giurato ai tuoi
padri, e ti darà tutto il paese che ha promesso di dare ai tuoi padri,
[9] se osserverai tutti questi comandi che oggi ti dò, amando il Signore tuo
Dio e camminando sempre secondo le sue vie, allora aggiungerai tre altre città
alle prime tre,
[10] perché non si sparga sangue innocente nel paese che il Signore tuo Dio ti
dá in eredità e tu non ti renda colpevole del sangue versato.
[11] Ma se un uomo odia il suo prossimo, gli tende insidie, l'assale, lo
percuote in modo da farlo morire e poi si rifugia in una di quelle città, [12]
gli anziani della sua città lo manderanno a prendere di là e lo consegneranno
nelle mani del vendicatore del sangue perché sia messo a morte. [13] L'occhio
tuo non lo compianga; toglierai da Israele il sangue innocente e così sarai
felice.
[14] Non sposterai i confini del tuo vicino, posti
dai tuoi antenati, nell'eredità che ti sarà toccata nel paese che il Signore
tuo Dio ti dá in possesso.
[15] Un solo testimonio non avrà valore contro
alcuno, per qualsiasi colpa e per qualsiasi peccato; qualunque peccato questi
abbia commesso, il fatto dovrà essere stabilito sulla parola di due o di tre
testimoni. [16] Qualora un testimonio iniquo si alzi contro qualcuno per
accusarlo di ribellione,
[17] i due uomini fra i quali ha luogo la causa compariranno davanti al
Signore, davanti ai sacerdoti e ai giudici in carica in quei giorni.
[18] I giudici indagheranno con diligenza e, se quel
testimonio risulta falso perché ha deposto il falso contro il suo fratello,
[19] farete a lui quello che egli aveva pensato di fare al suo fratello. Così
estirperai il male di mezzo a te.
[20] Gli altri lo verranno a sapere e ne avranno paura e non commetteranno più
in mezzo a te una tale azione malvagia.
[21] Il tuo occhio non avrà compassione: vita per
vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede.
[1] Quando andrai in guerra contro i tuoi nemici e
vedrai cavalli e carri e forze superiori a te, non li temere, perché è con te
il Signore tuo Dio, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto.
[2] Quando sarete vicini alla battaglia, il sacerdote si farà avanti, parlerà
al popolo [3] e gli dirà: Ascolta, Israele! Voi oggi siete prossimi a dar
battaglia ai vostri nemici; il vostro cuore non venga meno; non temete, non vi
smarrite e non vi spaventate dinanzi a loro,
[4] perché il Signore vostro Dio cammina con voi per combattere per voi contro
i vostri nemici e per salvarvi.
[5] I capi diranno al popolo: C'è qualcuno che abbia costruito una casa nuova e
non l'abbia ancora inaugurata? Vada, torni a casa, perché non muoia in
battaglia e altri inauguri la casa.
[6] C'è qualcuno che abbia piantato una vigna e non ne abbia ancora goduto il
frutto? Vada, torni a casa, perché non muoia in battaglia e altri ne goda il
frutto.
[7] C'è qualcuno che si sia fidanzato con una donna e non l'abbia ancora
sposata? Vada, torni a casa, perché non muoia in battaglia e altri la sposi.
[8] I capi aggiungeranno al popolo: C'è qualcuno che abbia paura e cui venga
meno il coraggio? Vada, torni a casa, perché il coraggio dei suoi fratelli non
venga a mancare come il suo.
[9] Quando i capi avranno finito di parlare al popolo, costituiranno i
comandanti delle schiere alla testa del popolo.
[10] Quando ti avvicinerai a una città per
attaccarla, le offrirai prima la pace.
[11] Se accetta la pace e ti apre le sue porte, tutto il popolo che vi si
troverà ti sarà tributario e ti servirà.
[12] Ma se non vuol far pace con te e vorrà la guerra, allora l'assedierai.
[13] Quando il Signore tuo Dio l'avrà data nelle tue mani, ne colpirai a fil di
spada tutti i maschi;
[14] ma le donne, i bambini, il bestiame e quanto sarà nella città, tutto il
suo bottino, li prenderai come tua preda; mangerai il bottino dei tuoi nemici,
che il Signore tuo Dio ti avrà dato.
[15] Così farai per tutte le città che sono molto lontane da te e che non sono
città di queste nazioni.
[16] Soltanto nelle città di questi popoli che il
Signore tuo Dio ti dá in eredità, non lascerai in vita alcun essere che
respiri;
[17] ma li voterai allo sterminio: cioè gli Hittiti, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti,
gli Evei e i Gebusei, come il Signore tuo Dio ti ha comandato di fare,
[18] perché essi non v'insegnino a commettere tutti gli abomini che fanno per i
loro dei e voi non pecchiate contro il Signore vostro Dio.
[19] Quando cingerai d'assedio una città per lungo
tempo, per espugnarla e conquistarla, non ne distruggerai gli alberi colpendoli
con la scure; ne mangerai il frutto, ma non li taglierai, perché l'albero della
campagna è forse un uomo, per essere coinvolto nell'assedio?
[20] Soltanto potrai distruggere e recidere gli alberi che saprai non essere
alberi da frutto, per costruire opere d'assedio contro la città che è in guerra
con te, finché non sia caduta.
[1] Se nel paese di cui il Signore tuo Dio sta per
darti il possesso, si troverà un uomo ucciso, disteso nella campagna, senza che
si sappia chi l'abbia ucciso,
[2] i tuoi anziani e i tuoi giudici usciranno e misureranno la distanza fra
l'ucciso e le città dei dintorni.
[3] Allora gli anziani della città più vicina all'ucciso prenderanno una
giovenca che non abbia ancora lavorato né portato il giogo;
[4] gli anziani di quella città faranno scendere la giovenca presso un corso di
acqua corrente, in luogo dove non si lavora e non si semina e là spezzeranno la
nuca alla giovenca.
[5] Si avvicineranno poi i sacerdoti, figli di Levi, poiché il Signore tuo Dio
li ha scelti per servirlo e per dare la benedizione nel nome del Signore e la
loro parola dovrà decidere ogni controversia e ogni caso di lesione.
[6] Allora tutti gli anziani di quella città che sono più vicini al cadavere,
si laveranno le mani sulla giovenca a cui sarà stata spezzata la nuca nel
torrente;
[7] prendendo la parola diranno: Le nostre mani non hanno sparso questo sangue
e i nostri occhi non l'hanno visto spargere.
[8] Signore, perdona al tuo popolo Israele, che tu hai redento, e non lasciar
sussistere un sangue innocente in mezzo al tuo popolo Israele! Quel sangue
sparso resterà per essi espiato.
[9] Così tu toglierai da te il sangue innocente, perché avrai fatto ciò che è
retto agli occhi del Signore.
[10] Se andrai in guerra contro i tuoi nemici e il
Signore tuo Dio te li avrà messi nelle mani e tu avrai fatto prigionieri,
[11] se vedrai tra i prigionieri una donna bella d'aspetto e ti sentirai legato
a lei tanto da volerla prendere in moglie, te la condurrai a casa.
[12] Essa si raderà il capo, si taglierà le unghie,
[13] si leverà la veste che portava quando fu presa, dimorerà in casa tua e
piangerà suo padre e sua madre per un mese intero; dopo, potrai accostarti a
lei e comportarti da marito verso di lei e sarà tua moglie.
[14] Se in seguito non ti sentissi più di amarla, la lascerai andare a suo
piacere, ma non potrai assolutamente venderla per denaro né trattarla come una
schiava, per il fatto che tu l'hai disonorata.
[15] Se un uomo avrà due mogli, l'una amata e
l'altra odiosa, e tanto l'amata quanto l'odiosa gli avranno procreato figli, se
il primogenito è il figlio dell'odiosa,
[16] quando dividerà tra i suoi figli i beni che possiede, non potrà dare il
diritto di primogenito al figlio dell'amata, preferendolo al figlio
dell'odiosa, che è il primogenito;
[17] ma riconoscerà come primogenito il figlio dell'odiosa, dandogli il doppio
di quello che possiede; poiché egli è la primizia del suo vigore e a lui
appartiene il diritto di primogenitura.
[18] Se un uomo avrà un figlio testardo e ribelle
che non obbedisce alla voce né di suo padre né di sua madre e, benché l'abbiano
castigato, non dá loro retta,
[19] suo padre e sua madre lo prenderanno e lo condurranno dagli anziani della
città, alla porta del luogo dove abita,
[20] e diranno agli anziani della città: Questo nostro figlio è testardo e
ribelle; non vuole obbedire alla nostra voce, è uno sfrenato e un bevitore.
[21] Allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno ed egli morirà;
così estirperai da te il male e tutto Israele lo saprà e avrà timore.
[22] Se un uomo avrà commesso un delitto degno di
morte e tu l'avrai messo a morte e appeso a un albero,
[23] il suo cadavere non dovrà rimanere tutta la notte sull'albero, ma lo
seppellirai lo stesso giorno, perché l'appeso è una maledizione di Dio e tu non
contaminerai il paese che il Signore tuo Dio ti da in eredità.
[1] Se vedi smarriti un bue o una pecora di tuo
fratello, tu non devi fingere di non averli scorti, ma avrai cura di ricondurli
a tuo fratello.
[2] Se tuo fratello non abita vicino a te e non lo conosci, accoglierai
l'animale in casa tua: rimarrà da te finché tuo fratello non ne faccia ricerca
e allora glielo renderai.
[3] Lo stesso farai del suo asino, lo stesso della sua veste, lo stesso di
qualunque altro oggetto che tuo fratello abbia perduto e che tu trovi; tu non
fingerai di non averli scorti.
[4] Se vedi l'asino del tuo fratello o il suo bue caduto nella strada, tu non
fingerai di non averli scorti, ma insieme con lui li farai rialzare.
[5] La donna non si metterà un indumento da uomo né l'uomo
indosserà una veste da donna; perché chiunque fa tali cose è in abominio al
Signore tuo Dio.
[6] Quando, cammin facendo, troverai sopra un albero
o per terra un nido d'uccelli con uccellini o uova e la madre che sta per
covare gli uccellini o le uova, non prenderai la madre sui figli;
[7] ma scacciandola, lascia andar la madre e prendi per te i figli, perché tu
sia felice e goda lunga vita.
[8] Quando costruirai una casa nuova, farai un
parapetto intorno alla tua terrazza, per non attirare sulla tua casa la
vendetta del sangue, qualora uno cada di là.
[9] Non seminerai nella tua vigna semi di due specie
diverse, perché altrimenti tutto il prodotto di ciò che avrai seminato e la
rendita della vigna diventerà cosa consacrata.
[10] Non devi arare con un bue e un asino aggiogati assieme.
[11] Non ti vestirai con un tessuto misto, fatto di lana e di lino insieme.
[12] Metterai fiocchi alle quattro estremità del
mantello con cui ti copri.
[13] Se un uomo sposa una donna e, dopo aver
coabitato con lei, la prende in odio,
[14] le attribuisce azioni scandalose e diffonde sul suo conto una fama
cattiva, dicendo: Ho preso questa donna, ma quando mi sono accostato a lei non
l'ho trovata in stato di verginità,
[15] il padre e la madre della giovane prenderanno i segni della verginità
della giovane e li presenteranno agli anziani della città, alla porta.
[16] Il padre della giovane dirà agli anziani: Ho dato mia figlia in moglie a
quest'uomo; egli l'ha presa in odio [17] ed ecco le attribuisce azioni
scandalose, dicendo: Non ho trovato tua figlia in stato di verginità; ebbene,
questi sono i segni della verginità di mia figlia, e spiegheranno il panno
davanti agli anziani della città.
[18] Allora gli anziani di quella città prenderanno il marito e lo
castigheranno [19] e gli imporranno un'ammenda di cento sicli d'argento, che
daranno al padre della giovane, per il fatto che ha diffuso una cattiva fama
contro una vergine d'Israele. Ella rimarrà sua moglie ed egli non potrà
ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.
[20] Ma se la cosa è vera, se la giovane non è stata trovata in stato di
verginità,
[21] allora la faranno uscire all'ingresso della casa del padre e la gente
della sua città la lapiderà, così che muoia, perché ha commesso un'infamia in
Israele, disonorandosi in casa del padre. Così toglierai il male di mezzo a te.
[22] Quando un uomo verrà colto in fallo con una
donna maritata, tutti e due dovranno morire: l'uomo che ha peccato con la donna
e la donna. Così toglierai il male da Israele.
[23] Quando una fanciulla vergine è fidanzata e un
uomo, trovandola in città, pecca con lei,
[24] condurrete tutti e due alla porta di quella città e li lapiderete così che
muoiano: la fanciulla, perché essendo in città non ha gridato, e l'uomo perché
ha disonorato la donna del suo prossimo. Così toglierai il male da te.
[25] Ma se l'uomo trova per i campi la fanciulla fidanzata e facendole violenza
pecca con lei, allora dovrà morire soltanto l'uomo che ha peccato con lei;
[26] ma non farai nulla alla fanciulla. Nella fanciulla non c'è colpa degna di
morte: come quando un uomo assale il suo prossimo e l'uccide, così è in questo
caso,
[27] perché egli l'ha incontrata per i campi: la fanciulla fidanzata ha potuto
gridare, ma non c'era nessuno per venirle in aiuto.
[28] Se un uomo trova una fanciulla vergine che non
sia fidanzata, l'afferra e pecca con lei e sono colti in flagrante,
[29] l'uomo che ha peccato con lei darà al padre della fanciulla cinquanta
sicli d'argento; essa sarà sua moglie, per il fatto che egli l'ha disonorata, e
non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.
[1] Nessuno sposerà una moglie del padre, né
solleverà il lembo del mantello paterno.
[2] Non entrerà nella comunità del Signore chi ha il
membro contuso o mutilato.
[3] Il bastardo non entrerà nella comunità del Signore; nessuno dei suoi,
neppure alla decima generazione, entrerà nella comunità del Signore.
[4] L'Ammonita e il Moabita non entreranno nella comunità del Signore; nessuno
dei loro discendenti, neppure alla decima generazione, entrerà nella comunità
del Signore;
[5] non vi entreranno mai perché non vi vennero incontro con il pane e con
l'acqua nel vostro cammino quando uscivate dall'Egitto e perché hanno prezzolato
contro di te Balaam, figlio di Beor, da Petor nel paese dei due fiumi, perché
ti maledicesse.
[6] Ma il Signore tuo Dio non volle ascoltare Balaam e il Signore tuo Dio mutò
per te la maledizione in benedizione, perché il Signore tuo Dio ti ama.
[7] Non cercherai né la loro pace, né la loro prosperità, finché tu viva, mai.
[8] Non avrai in abominio l'Idumeo, perché è tuo fratello; non avrai in
abominio l'Egiziano, perché sei stato forestiero nel suo paese;
[9] i figli che nasceranno da loro alla terza generazione potranno entrare
nella comunità del Signore.
[10] Quando uscirai e ti accamperai contro i tuoi
nemici, guardati da ogni cosa cattiva.
[11] Se si trova qualcuno in mezzo a te che sia immondo a causa d'un accidente notturno,
uscirà dall'accampamento e non vi entrerà;
[12] verso sera si laverà con acqua e dopo il tramonto del sole potrà rientrare
nell'accampamento.
[13] Avrai anche un posto fuori dell'accampamento e
là andrai per i tuoi bisogni.
[14] Nel tuo equipaggiamento avrai un piuolo, con il quale, nel ritirarti
fuori, scaverai una buca e poi ricoprirai i tuoi escrementi.
[15] Perché il Signore tuo Dio passa in mezzo al tuo accampamento per salvarti
e per mettere i nemici in tuo potere; l'accampamento deve essere dunque santo,
perché Egli non veda in mezzo a te qualche indecenza e ti abbandoni.
[16] Non consegnerai al suo padrone uno schiavo che,
dopo essergli fuggito, si sarà rifugiato presso di te.
[17] Rimarrà da te nel tuo paese, nel luogo che avrà scelto, in quella città
che gli parrà meglio; non lo molesterai.
[18] Non vi sarà alcuna donna dedita alla
prostituzione sacra tra le figlie d'Israele, né vi sarà alcun uomo dedito alla
prostituzione sacra tra i figli d'Israele.
[19] Non porterai nella casa del Signore tuo Dio il dono di una prostituta né
il salario di un cane, qualunque voto tu abbia fatto, poiché tutti e due sono
abominio per il Signore tuo Dio.
[20] Non farai al tuo fratello prestiti a interesse,
né di denaro, né di viveri, né di qualunque cosa che si presta a interesse.
[21] Allo straniero potrai prestare a interesse, ma non al tuo fratello, perché
il Signore tuo Dio ti benedica in tutto ciò a cui metterai mano, nel paese di
cui stai per andare a prender possesso.
[22] Quando avrai fatto un voto al Signore tuo Dio,
non tarderai a soddisfarlo, perché il Signore tuo Dio te ne domanderebbe certo
conto e in te vi sarebbe un peccato.
[23] Ma se ti astieni dal far voti non vi sarà in te peccato.
[24] Manterrai la parola uscita dalle tue labbra ed eseguirai il voto che avrai
fatto volontariamente al Signore tuo Dio, ciò che la tua bocca avrà promesso.
[25] Se entri nella vigna del tuo prossimo, potrai
mangiare uva, secondo il tuo appetito, a sazietà, ma non potrai metterne in
alcun tuo recipiente.
[26] Se passi tra la messe del tuo prossimo, potrai coglierne spighe con la
mano, ma non mettere la falce nella messe del tuo prossimo.
[1] Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto
con lei da marito, se poi avviene che essa non trovi grazia ai suoi occhi,
perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un
libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa.
[2] Se essa, uscita dalla casa di lui, va e diventa moglie di un altro marito
[3] e questi la prende in odio, scrive per lei un libello di ripudio, glielo
consegna in mano e la manda via dalla casa o se quest'altro marito, che l'aveva
presa per moglie, muore,
[4] il primo marito, che l'aveva rinviata, non potrà riprenderla per moglie,
dopo che essa è stata contaminata, perché sarebbe abominio agli occhi del
Signore; tu non renderai colpevole di peccato il paese che il Signore tuo Dio
sta per darti in eredità.
[5] Quando un uomo si sarà sposato da poco, non
andrà in guerra e non gli sarà imposto alcun incarico; sarà libero per un anno
di badare alla sua casa e farà lieta la moglie che ha sposata.
[6] Nessuno prenderà in pegno né le due pietre della
macina domestica né la pietra superiore della macina, perché sarebbe come
prendere in pegno la vita.
[7] Quando si troverà un uomo che abbia rapito
qualcuno dei suoi fratelli tra gli Israeliti, l'abbia sfruttato come schiavo o
l'abbia venduto, quel ladro sarà messo a morte; così estirperai il male da te.
[8] In caso di lebbra bada bene di osservare
diligentemente e fare quanto i sacerdoti leviti vi insegneranno; avrete cura di
fare come io ho loro ordinato.
[9] Ricòrdati di quello che il Signore tuo Dio fece a Maria durante il viaggio,
quando uscivate dall'Egitto.
[10] Quando presterai qualsiasi cosa al tuo
prossimo, non entrerai in casa sua per prendere il suo pegno;
[11] te ne starai fuori e l'uomo a cui avrai fatto il prestito ti porterà fuori
il pegno.
[12] Se quell'uomo è povero, non andrai a dormire con il suo pegno.
[13] Dovrai assolutamente restituirgli il pegno al tramonto del sole, perché
egli possa dormire con il suo mantello e benedirti; questo ti sarà contato come
una cosa giusta agli occhi del Signore tuo Dio.
[14] Non defrauderai il salariato povero e
bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno dei forestieri che stanno nel
tuo paese, nelle tue città;
[15] gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole,
perché egli è povero e vi volge il desiderio; così egli non griderà contro di
te al Signore e tu non sarai in peccato.
[16] Non si metteranno a morte i padri per una colpa
dei figli, né si metteranno a morte i figli per una colpa dei padri; ognuno
sarà messo a morte per il proprio peccato.
[17] Non lederai il diritto dello straniero e
dell'orfano e non prenderai in pegno la veste della vedova,
[18] ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha
liberato il Signore tuo Dio; perciò ti comando di fare questa cosa.
[19] Quando, facendo la mietitura nel tuo campo, vi
avrai dimenticato qualche mannello, non tornerai indietro a prenderlo; sarà per
il forestiero, per l'orfano e per la vedova, perché il Signore tuo Dio ti
benedica in ogni lavoro delle tue mani.
[20] Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai indietro a ripassare i rami:
saranno per il forestiero, per l'orfano e per la vedova.
[21] Quando vendemmierai la tua vigna, non tornerai indietro a racimolare: sarà
per il forestiero, per l'orfano e per la vedova. [22] Ti ricorderai che sei
stato schiavo nel paese d'Egitto; perciò ti comando di fare questa cosa.
[1] Quando sorgerà una lite fra alcuni uomini e
verranno in giudizio, i giudici che sentenzieranno, assolveranno l'innocente e
condanneranno il colpevole.
[2] Se il colpevole avrà meritato di essere fustigato, il giudice lo farà
stendere per terra e fustigare in sua presenza, con un numero di colpi
proporzionati alla gravità della sua colpa.
[3] Gli farà dare non più di quaranta colpi, perché, aggiungendo altre
battiture a queste, la punizione non risulti troppo grave e il tuo fratello
resti infamato ai tuoi occhi.
[4] Non metterai la museruola al bue, mentre sta
trebbiando.
[5] Quando i fratelli abiteranno insieme e uno di
loro morirà senza lasciare figli, la moglie del defunto non si mariterà fuori,
con un forestiero; il suo cognato verrà da lei e se la prenderà in moglie,
compiendo così verso di lei il dovere del cognato;
[6] il primogenito che essa metterà al mondo, andrà sotto il nome del fratello
morto perché il nome di questo non si estingua in Israele.
[7] Ma se quell'uomo non ha piacere di prendere la
cognata, essa salirà alla porta degli anziani e dirà: Mio cognato rifiuta di
assicurare in Israele il nome del fratello; non acconsente a compiere verso di
me il dovere del cognato.
[8] Allora gli anziani della sua città lo chiameranno e gli parleranno; se egli
persiste e dice: Non ho piacere di prenderla,
[9] allora sua cognata gli si avvicinerà in presenza degli anziani, gli
toglierà il sandalo dal piede, gli sputerà in faccia e prendendo la parola
dirà: Così sarà fatto all'uomo che non vuole ricostruire la famiglia del
fratello.
[10] La famiglia di lui sarà chiamata in Israele la famiglia dello scalzato.
[11] Se alcuni verranno a contesa fra di loro e la
moglie dell'uno si avvicinerà per liberare il marito dalle mani di chi lo
percuote e stenderà la mano per afferrare costui nelle parti vergognose,
[12] tu le taglierai la mano e l'occhio tuo non dovrà averne compassione.
[13] Non avrai nel tuo sacco due pesi diversi, uno
grande e uno piccolo.
[14] Non avrai in casa due tipi di efa, una grande e
una piccola.
[15] Terrai un peso completo e giusto, terrai un'efa completa e giusta, perché
tu possa aver lunga vita nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti.
[16] Poiché chiunque compie tali cose, chiunque commette ingiustizia è in
abominio al Signore tuo Dio.
[17] Ricordati di ciò che ti ha fatto Amalek lungo
il cammino quando uscivate dall'Egitto: [18] come ti assalì lungo il cammino e
aggredì nella tua carovana tutti i più deboli della retroguardia, mentre tu eri
stanco e sfinito, e non ebbe alcun timor di Dio.
[19] Quando dunque il Signore tuo Dio ti avrà assicurato tranquillità,
liberandoti da tutti i tuoi nemici all'intorno nel paese che il Signore tuo Dio
sta per darti in eredità, cancellerai la memoria di Amalek sotto al cielo: non
dimenticare!
[1] Quando sarai entrato nel paese che il Signore
tuo Dio ti darà in eredità e lo possiederai e là ti sarai stabilito,
[2] prenderai le primizie di tutti i frutti del suolo da te raccolti nel paese
che il Signore tuo Dio ti darà, le metterai in una cesta e andrai al luogo che
il Signore tuo Dio avrà scelto per stabilirvi il suo nome.
[3] Ti presenterai al sacerdote in carica in quei giorni e gli dirai: Io
dichiaro oggi al Signore tuo Dio che sono entrato nel paese che il Signore ha
giurato ai nostri padri di darci.
[4] Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti
all'altare del Signore tuo Dio [5] e tu pronuncerai queste parole davanti al
Signore tuo Dio: Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette
come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e
numerosa.
[6] Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura
schiavitù.
[7] Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò
la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra
oppressione;
[8] il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente e con braccio teso,
spargendo terrore e operando segni e prodigi,
[9] e ci condusse in questo luogo e ci diede questo paese, dove scorre latte e
miele. [10] Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu,
Signore, mi hai dato. Le deporrai davanti al Signore tuo Dio e ti prostrerai
davanti al Signore tuo Dio;
[11] gioirai, con il levita e con il forestiero che sarà in mezzo a te, di
tutto il bene che il Signore tuo Dio avrà dato a te e alla tua famiglia.
[12] Quando avrai finito di prelevare tutte le
decime delle tue entrate, il terzo anno, l'anno delle decime, e le avrai date
al levita, al forestiero, all'orfano e alla vedova perché ne mangino nelle tue
città e ne siano sazi,
[13] dirai dinanzi al Signore tuo Dio: Ho tolto
dalla mia casa ciò che era consacrato e l'ho dato al levita, al forestiero,
all'orfano e alla vedova secondo quanto mi hai ordinato; non ho trasgredito, né
dimenticato alcuno dei tuoi comandi.
[14] Non ne ho mangiato durante il mio lutto; non ne ho tolto nulla quando ero
immondo e non ne ho dato nulla per un cadavere; ho obbedito alla voce del
Signore mio Dio; ho agito secondo quanto mi hai ordinato.
[15] Volgi lo sguardo dalla dimora della tua santità, dal cielo, e benedici il
tuo popolo d'Israele e il suolo che ci hai dato come hai giurato ai nostri
padri, il paese dove scorre latte e miele!
[16] Oggi il Signore tuo Dio ti comanda di mettere
in pratica queste leggi e queste norme; osservale dunque, mettile in pratica,
con tutto il cuore, con tutta l'anima.
[17] Tu hai sentito oggi il Signore dichiarare che Egli sarà il tuo Dio, ma
solo se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi,
le sue norme e obbedirai alla sua voce.
[18] Il Signore ti ha fatto oggi dichiarare che tu sarai per lui un popolo
particolare, come egli ti ha detto, ma solo se osserverai tutti i suoi comandi;
[19] Egli ti metterà per gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni
che ha fatte e tu sarai un popolo consacrato al Signore tuo Dio com'egli ha
promesso».
[1] Mosè e gli anziani d'Israele diedero quest'ordine
al popolo: «Osservate tutti i comandi che oggi vi do.
[2] Quando avrete passato il Giordano per entrare nel paese che il Signore
vostro Dio sta per darvi, erigerai grandi pietre e le intonacherai di calce.
[3] Scriverai su di esse tutte le parole di questa legge, quando avrai passato
il Giordano per entrare nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, paese
dove scorre latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.
[4] Quando dunque avrete passato il Giordano, erigerete sul monte Ebal queste
pietre, che oggi vi comando, e le intonacherete di calce.
[5] Là costruirai anche un altare al Signore tuo Dio, un altare di pietre non
toccate da strumento di ferro.
[6] Costruirai l'altare del Signore tuo Dio con pietre intatte e sopra vi
offrirai olocausti al Signore tuo Dio,
[7] offrirai sacrifici di comunione e là mangerai e ti gioirai davanti al
Signore tuo Dio.
[8] Scriverai su quelle pietre tutte le parole di questa legge con scrittura
ben chiara».
[9] Mosè e i sacerdoti leviti dissero a tutto
Israele: «Fà silenzio e ascolta, Israele! Oggi sei divenuto il popolo del
Signore tuo Dio.
[10] Obbedirai quindi alla voce del Signore tuo Dio e metterai in pratica i
suoi comandi e le sue leggi che oggi ti do».
[11] In quello stesso giorno Mosè diede quest'ordine al popolo: [12] «Quando
avrete passato il Giordano, ecco quelli che staranno sul mont Garizim per
benedire il popolo: Simeone, Levi, Giuda, I`ssacar, Giuseppe e Beniamino;
[13] ecco quelli che staranno sul monte Ebal, per pronunciare la maledizione:
Ruben, Gad, Aser, Zàbulon, Dan e Nèftali.
[14] I leviti prenderanno la parola e diranno ad alta voce a tutti gli
Israeliti:
[15] Maledetto l'uomo che fa un'immagine scolpita o
di metallo fuso, abominio per il Signore, lavoro di mano d'artefice, e la pone
in luogo occulto! Tutto il popolo risponderà e dirà: Amen.
[16] Maledetto chi maltratta il padre e la madre!
Tutto il popolo dirà: Amen.
[17] Maledetto chi sposta i confini del suo
prossimo! Tutto il popolo dirà: Amen.
[18] Maledetto chi fa smarrire il cammino al cieco!
Tutto il popolo dirà: Amen.
[19] Maledetto chi lede il diritto del forestiero,
dell'orfano e della vedova! Tutto il popolo dirà: Amen.
[20] Maledetto chi si unisce con la moglie del
padre, perché solleva il lembo del mantello del padre! Tutto il popolo dirà:
Amen.
[21] Maledetto chi si unisce con qualsiasi bestia!
Tutto il popolo dirà: Amen.
[22] Maledetto chi si unisce con la propria sorella,
figlia di suo padre o figlia di sua madre! Tutto il popolo dirà: Amen.
[23] Maledetto chi si unisce con la suocera! Tutto
il popolo dirà: Amen.
[24] Maledetto chi uccide il suo prossimo in
segreto! Tutto il popolo dirà: Amen.
[25] Maledetto chi accetta un regalo per condannare
a morte un innocente! Tutto il popolo dirà: Amen.
[26] Maledetto chi non mantiene in vigore le parole
di questa legge, per metterla in pratica! Tutto il popolo dirà: Amen.
[1] Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore
tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi che io ti
prescrivo, il Signore tuo Dio ti metterà sopra tutte le nazioni della terra;
[2] perché tu avrai ascoltato la voce del Signore tuo Dio, verranno su di te e
ti raggiungeranno tutte queste benedizioni: [3] Sarai benedetto nella città e
benedetto nella campagna.
[4] Benedetto sarà il frutto del tuo seno, il frutto del tuo suolo e il frutto
del tuo bestiame; benedetti i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore.
[5] Benedette saranno la tua cesta e la tua madia.
[6] Sarai benedetto quando entri e benedetto quando esci.
[7] Il Signore lascerà sconfiggere davanti a te i tuoi nemici, che insorgeranno
contro di te: per una sola via verranno contro di te e per sette vie fuggiranno
davanti a te.
[8] Il Signore ordinerà alla benedizione di essere con te nei tuoi granai e in
tutto ciò a cui metterai mano; ti benedirà nel paese che il Signore tuo Dio sta
per darti.
[9] Il Signore ti renderà popolo a lui consacrato, come ti ha giurato, se
osserverai i comandi del Signore tuo Dio e se camminerai per le sue vie; [10]
tutti i popoli della terra vedranno che porti il nome del Signore e ti
temeranno.
[11] Il Signore tuo Dio ti concederà abbondanza di beni, quanto al frutto del
tuo grembo, al frutto del tuo bestiame e al frutto del tuo suolo, nel paese che
il Signore ha giurato ai tuoi padri di darti.
[12] Il Signore aprirà per te il suo benefico tesoro, il cielo, per dare alla
tua terra la pioggia a suo tempo e per benedire tutto il lavoro delle tue mani;
così presterai a molte nazioni, mentre tu non domanderai prestiti.
[13] Il Signore ti metterà in testa e non in coda e sarai sempre in alto e mai
in basso, se obbedirai ai comandi del Signore tuo Dio, che oggi io ti
prescrivo, perché tu li osservi e li metta in pratica,
[14] e se non devierai né a destra né a sinistra da alcuna delle cose che oggi
vi comando, per seguire altri dei e servirli.
[15] Ma se non obbedirai alla voce del Signore tuo
Dio, se non cercherai di eseguire tutti i suoi comandi e tutte le sue leggi che
oggi io ti prescrivo, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste
maledizioni: [16] sarai maledetto nella città e maledetto nella campagna.
[17] Maledette saranno la tua cesta e la tua madia.
[18] Maledetto sarà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo; maledetti
i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore.
[19] Maledetto sarai quando entri e maledetto quando esci.
[20] Il Signore lancerà contro di te la maledizione, la costernazione e la
minaccia in ogni lavoro a cui metterai mano, finché tu sia distrutto e perisca
rapidamente a causa delle tue azioni malvage per avermi abbandonato. [21] Il
Signore ti farà attaccare la peste, finché essa non ti abbia eliminato dal
paese, di cui stai per entrare a prender possesso.
[22] Il Signore ti colpirà con la consunzione, con la febbre, con
l'infiammazione, con l'arsura, con la siccità, il carbonchio e la ruggine, che
ti perseguiteranno finché tu non sia perito.
[23] Il cielo sarà di rame sopra il tuo capo e la terra sotto di te sarà di
ferro.
[24] Il Signore darà come pioggia al tuo paese sabbia e polvere, che
scenderanno dal cielo su di te finché tu sia distrutto.
[25] Il Signore ti farà sconfiggere dai tuoi nemici: per una sola via andrai
contro di loro e per sette vie fuggirai davanti a loro; diventerai oggetto di
orrore per tutti i regni della terra.
[26] Il tuo cadavere diventerà pasto di tutti gli uccelli del cielo e delle
bestie selvatiche e nessuno li scaccerà.
[27] Il Signore ti colpirà con le ulcere d'Egitto, con bubboni, scabbia e
prurigine, da cui non potrai guarire.
[28] Il Signore ti colpirà di delirio, di cecità e di pazzia, [29] così che
andrai brancolando in pieno giorno come il cieco brancola nel buio. Non
riuscirai nelle tue imprese, sarai ogni giorno oppresso e spogliato e nessuno
ti aiuterà.
[30] Ti fidanzerai con una donna, un altro la
praticherà; costruirai una casa, ma non vi abiterai; pianterai una vigna e non
ne potrai cogliere i primi frutti.
[31] Il tuo bue sarà ammazzato sotto i tuoi occhi e tu non ne mangerai; il tuo
asino ti sarà portato via in tua presenza e non tornerà più a te; il tuo gregge
sarà dato ai tuoi nemici e nessuno ti aiuterà.
[32] I tuoi figli e le tue figlie saranno consegnati a un popolo straniero,
mentre i tuoi occhi vedranno e languiranno di pianto per loro ogni giorno, ma
niente potrà fare la tua mano.
[33] Un popolo, che tu non conosci, mangerà il frutto della tua terra e di
tutta la tua fatica; sarai oppresso e schiacciato ogni giorno;
[34] diventerai pazzo per ciò che i tuoi occhi dovranno vedere.
[35] Il Signore ti colpirà alle ginocchia e alle cosce con una ulcera maligna,
della quale non potrai guarire; ti colpirà dalla pianta dei piedi alla sommità
del capo.
[36] Il Signore deporterà te e il re, che ti sarai costituito, in una nazione
che né tu né i padri tuoi avete conosciuto; là servirai dei stranieri, dei di
legno e di pietra;
[37] diventerai oggetto di stupore, di motteggio e di scherno per tutti i
popoli fra i quali il Signore ti avrà condotto.
[38] Porterai molta semente al campo e raccoglierai
poco, perché la locusta la divorerà.
[39] Pianterai vigne e le coltiverai, ma non berrai vino né coglierai uva,
perché il verme le roderà.
[40] Avrai oliveti in tutto il tuo territorio, ma non ti ungerai di olio,
perché le tue olive cadranno immature.
[41] Genererai figli e figlie, ma non saranno tuoi,
perché andranno in prigionia.
[42] Tutti i tuoi alberi e il frutto del tuo suolo saranno preda di un esercito
d'insetti.
[43] Il forestiero che sarà in mezzo a te si innalzerà sempre più sopra di te e
tu scenderai sempre più in basso.
[44] Egli presterà a te e tu non presterai a lui; egli sarà in testa e tu in
coda.
[45] Tutte queste maledizioni verranno su di te, ti perseguiteranno e ti
raggiungeranno, finché tu sia distrutto, perché non avrai obbedito alla voce
del Signore tuo Dio, osservando i comandi e le leggi che egli ti ha dato. [46]
Esse per te e per la tua discendenza saranno sempre un segno e un prodigio.
[47] Poiché non avrai servito il Signore tuo Dio con
gioia e di buon cuore in mezzo all'abbondanza di ogni cosa,
[48] servirai i tuoi nemici, che il Signore manderà contro di te, in mezzo alla
fame, alla sete, alla nudità e alla mancanza di ogni cosa; essi ti metteranno
un giogo di ferro sul collo, finché ti abbiano distrutto.
[49] Il Signore solleverà contro di te da lontano,
dalle estremità della terra, una nazione che si slancia a volo come aquila: una
nazione della quale non capirai la lingua,
[50] una nazione dall'aspetto feroce, che non avrà riguardo al vecchio né avrà
compassione del fanciullo; [51] che mangerà il frutto del tuo bestiame e il
frutto del tuo suolo, finché tu sia distrutto, e non ti lascerà alcun residuo
di frumento, di mosto, di olio, dei parti delle tue vacche e dei nati delle tue
pecore, finché ti avrà fatto perire.
[52] Ti assedierà in tutte le tue città, finché in tutto il tuo paese cadano le
mura alte e forti, nelle quali avrai riposto la fiducia. Ti assedierà in tutte
le tue città, in tutto il paese che il Signore tuo Dio ti avrà dato.
[53] Durante l'assedio e l'angoscia alla quale ti ridurrà il tuo nemico,
mangerai il frutto delle tue viscere, le carni dei tuoi figli e delle tue
figlie, che il Signore tuo Dio ti avrà dato.
[54] L'uomo più raffinato tra di voi e più delicato guarderà di malocchio il
suo fratello e la sua stessa sposa e il resto dei suoi figli che ancora
sopravvivono,
[55] per non dare ad alcuno di loro le carni dei suoi figli delle quali si ciberà;
perché non gli sarà rimasto più nulla durante l'assedio e l'angoscia alla quale
i nemici ti avranno ridotto entro tutte le tue città.
[56] La donna più raffinata e delicata tra di voi, che per delicatezza e
raffinatezza non si sarebbe provata a posare in terra la pianta del piede,
guarderà di malocchio il proprio marito, il figlio e la figlia [57] e si ciberà
di nascosto di quanto esce dai suoi fianchi e dei bambini che deve ancora
partorire, mancando di tutto durante l'assedio e l'angoscia alla quale i nemici
ti avranno ridotto entro tutte le tue città.
[58] Se non cercherai di eseguire tutte le parole di
questa legge, scritte in questo libro, avendo timore di questo nome glorioso e
terribile del Signore tuo Dio,
[59] allora il Signore colpirà te e i tuoi discendenti con flagelli prodigiosi:
flagelli grandi e duraturi, malattie maligne e ostinate.
[60] Farà tornare su di te le infermità dell'Egitto,
delle quali tu avevi paura, e si attaccheranno a te.
[61] Anche ogni altra malattia e ogni flagello, che non sta scritto nel libro
di questa legge, il Signore manderà contro di te, finché tu non sia distrutto.
[62] Voi rimarrete in pochi uomini, dopo essere stati numerosi come le stelle
del cielo, perché non avrai obbedito alla voce del Signore tuo Dio.
[63] Come il Signore gioiva a vostro riguardo nel beneficarvi e moltiplicarvi,
così il Signore gioirà a vostro riguardo nel farvi perire e distruggervi;
sarete strappati dal suolo, che vai a prendere in possesso.
[64] Il Signore ti disperderà fra tutti i popoli, da un'estremità fino
all'altra; là servirai altri dei, che né tu, né i tuoi padri avete conosciuti,
dei di legno e di pietra.
[65] Fra quelle nazioni non troverai sollievo e non vi sarà luogo di riposo per
la pianta dei tuoi piedi; là il Signore ti darà un cuore trepidante, languore
di occhi e angoscia di anima.
[66] La tua vita ti sarà dinanzi come sospesa a un filo; temerai notte e giorno
e non sarai sicuro della tua vita.
[67] Alla mattina dirai: Se fosse sera! e alla sera dirai: Se fosse mattina!, a
causa del timore che ti agiterà il cuore e delle cose che i tuoi occhi
vedranno.
[68] Il Signore ti farà tornare in Egitto, per mezzo di navi, per una via della
quale ti ho detto: Non dovrete più rivederla! e là vi metterete in vendita ai
vostri nemici come schiavi e schiave, ma nessuno vi acquisterà».
[69] Queste sono le parole dell'alleanza che il
Signore ordinò a Mosè di stabilire con gli Israeliti nel paese di Moab, oltre
l'alleanza che aveva stabilito con loro sull'Oreb.
[1] Mosè convocò tutto Israele e disse loro: «Voi
avete visto quanto il Signore ha fatto sotto i vostri occhi, nel paese
d'Egitto, al faraone, a tutti i suoi ministri e a tutto il suo paese;
[2] le prove grandiose che i tuoi occhi hanno visto, i segni e i grandi
prodigi.
[3] Ma fino ad oggi il Signore non vi ha dato una mente per comprendere, né
occhi per vedere, né orecchi per udire.
[4] Io vi ho condotti per quarant'anni nel deserto; i vostri mantelli non vi si
sono logorati addosso e i vostri sandali non vi si sono logorati ai piedi.
[5] Non avete mangiato pane, non avete bevuto vino, né bevanda inebriante,
perché sapevate che io sono il Signore vostro Dio. [6] Quando foste arrivati in
questo luogo e Sicon re di Chesbon e Og re di Basan uscirono contro di noi per
combattere, noi li abbiamo sconfitti,
[7] abbiamo preso il loro paese e l'abbiamo dato in possesso ai Rubeniti, ai
Gaditi e a metà della tribù di Manàsse.
[8] Osservate dunque le parole di questa alleanza e
mettetela in pratica, perché abbiate successo in quanto farete.
[9] Oggi voi state tutti davanti al Signore vostro
Dio, i vostri capi, le vostre tribù, i vostri anziani, i vostri scribi, tutti
gli Israeliti,
[10] i vostri bambini, le vostre mogli, il forestiero che sta in mezzo al tuo
accampamento, da chi ti spacca la legna a chi ti attinge l'acqua, [11] per
entrare nell'alleanza del Signore tuo Dio e nell'imprecazione che il Signore
tuo Dio sancisce oggi con te,
[12] per costituirti oggi suo popolo e per essere Egli il tuo Dio, come ti ha
detto e come ha giurato ai tuoi padri, ad Abramo, ad Isacco e a Giacobbe.
[13] Non soltanto con voi io sancisco questa alleanza e pronunzio questa
imprecazione,
[14] ma con chi oggi sta qui con noi davanti al Signore nostro Dio e con chi
non è oggi qui con noi.
[15] Poiché voi sapete come abbiamo abitato nel
paese d'Egitto e come siamo passati in mezzo alle nazioni, che avete
attraversate; [16] avete visto i loro abomini e gli idoli di legno, di pietra,
d'argento e d'oro, che sono presso di loro.
[17] Non vi sia tra voi uomo o donna o famiglia o tribù che volga oggi il cuore
lungi dal Signore nostro Dio, per andare a servire gli dei di quelle nazioni.
Non vi sia tra di voi radice alcuna che produca veleno e assenzio.
[18] Se qualcuno, udendo le parole di questa imprecazione, si lusinga in cuor
suo dicendo:
Avrò benessere, anche se mi regolerò secondo
l'ostinazione del mio cuore, con il pensiero che il terreno irrigato faccia
sparire quello arido,
[19] il Signore non consentirà a perdonarlo; anzi in tal caso la collera del
Signore e la sua gelosia si accenderanno contro quell'uomo e si poserà sopra di
lui ogni imprecazione scritta in questo libro e il Signore cancellerà il suo
nome sotto il cielo.
[20] Il Signore lo segregherà, per sua sventura, da tutte le tribù d'Israele,
secondo tutte le imprecazioni dell'alleanza scritta in questo libro della
legge.
[21] Allora la generazione futura, i vostri figli
che sorgeranno dopo di voi e lo straniero che verrà da una terra lontana,
quando vedranno i flagelli di quel paese e le malattie che il Signore gli avrà
inflitte:
[22] tutto il suo suolo sarà zolfo, sale, arsura,
non sarà seminato e non germoglierà, né erba di sorta vi crescerà, come dopo lo
sconvolgimento di Sòdoma, di Gomorra, di Adma e di Zeboim, distrutte dalla sua
collera e dal suo furore,
[23] diranno, dunque, tutte le nazioni: Perché il Signore ha trattato così
questo paese?
Perché l'ardore di questa grande collera?
[24] E si risponderà: Perché hanno abbandonato l'alleanza del Signore, Dio dei
loro padri: l'alleanza che egli aveva stabilita con loro, quando li ha fatti
uscire dal paese d'Egitto;
[25] perché sono andati a servire altri dei e si sono prostrati dinanzi a loro:
dei che essi non avevano conosciuti e che egli non aveva dato loro in sorte.
[26] Per questo si è accesa la collera del Signore contro questo paese,
mandandovi contro tutte le imprecazioni scritte in questo libro; [27] il
Signore li ha strappati dal loro suolo con ira, con furore e con grande sdegno
e li ha gettati in un altro paese, come oggi.
[28] Le cose occulte appartengono al Signore nostro Dio, ma le cose rivelate
sono per noi e per i nostri figli, sempre, perché pratichiamo tutte le parole
di questa legge.
[1] Quando tutte queste cose che io ti ho poste
dinanzi, la benedizione e la maledizione, si saranno realizzate su di te e tu
le richiamerai alla tua mente in mezzo a tutte le nazioni, dove il Signore tuo
Dio ti avrà scacciato,
[2] se ti convertirai al Signore tuo Dio e obbedirai alla sua voce, tu e i tuoi
figli, con tutto il cuore e con tutta l'anima, secondo quanto oggi ti comando,
[3] allora il Signore tuo Dio farà tornare i tuoi deportati, avrà pietà di te e
ti raccoglierà di nuovo da tutti i popoli, in mezzo ai quali il Signore tuo Dio
ti aveva disperso.
[4] Quand'anche i tuoi esuli fossero all'estremità dei cieli, di là il Signore
tuo Dio ti raccoglierà e di là ti riprenderà.
[5] Il Signore tuo Dio ti ricondurrà nel paese che i tuoi padri avevano
posseduto e tu lo possiederai; Egli ti farà felice e ti moltiplicherà più dei
tuoi padri.
[6] Il Signore tuo Dio circonciderà il tuo cuore e il
cuore della tua discendenza, perché tu ami il Signore tuo Dio con tutto il
cuore e con tutta l'anima e viva.
[7] Il Signore tuo Dio farà cadere tutte queste imprecazioni sui tuoi nemici e
su quanti ti odieranno e perseguiteranno. [8] Tu ti convertirai, obbedirai alla
voce del Signore e metterai in pratica tutti questi comandi che oggi ti dò.
[9] Il Signore tuo Dio ti farà sovrabbondare di beni in ogni lavoro delle tue
mani, nel frutto delle tue viscere, nel frutto del tuo bestiame e nel frutto
del tuo suolo; perché il Signore gioirà di nuovo per te facendoti felice, come
gioiva per i tuoi padri,
[10] quando obbedirai alla voce del Signore tuo Dio, osservando i suoi comandi
e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge; quando ti sarai convertito
al Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima.
[11] Questo comando che oggi ti ordino non è troppo
alto per te, né troppo lontano da te.
[12] Non è nel cielo, perché tu dica: Chi salirà per noi in cielo, per
prendercelo e farcelo udire e lo possiamo eseguire?
[13] Non è di là dal mare, perché tu dica: Chi attraverserà per noi il mare per
prendercelo e farcelo udire e lo possiamo eseguire?
[14] Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo
cuore, perché tu la metta in pratica.
[15] Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il
bene, la morte e il male;
[16] poiché io oggi ti comando di amare il Signore
tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi
e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore tuo Dio ti
benedica nel paese che tu stai per entrare a prendere in possesso.
[17] Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci
trascinare a prostrarti davanti ad altri dei e a servirli,
[18] io vi dichiaro oggi che certo perirete, che non avrete vita lunga nel
paese di cui state per entrare in possesso passando il Giordano.
[19] Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto
davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la
vita, perché viva tu e la tua discendenza, [20] amando il Signore tuo Dio,
obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la
tua longevità, per poter così abitare sulla terra che il Signore ha giurato di
dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe».
[1] Mosè andò e rivolse ancora queste parole a tutto
Israele. Disse loro:
[2] «Io oggi ho centovent'anni; non posso più andare
e venire; inoltre il Signore mi ha detto: Tu non passerai questo Giordano.
[3] Il Signore tuo Dio passerà davanti a te, distruggerà davanti a te quelle
nazioni e tu prenderai il loro posto; quanto a Giosuè, egli passerà alla tua
testa, come il Signore ha detto.
[4] Il Signore tratterà quelle nazioni come ha trattato Sicon e Og, re degli
Amorrei, e come ha trattato il loro paese, che egli ha distrutto.
[5] Il Signore le metterà in vostro potere e voi le tratterete secondo tutti
gli ordini che vi ho dati.
[6] Siate forti, fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro, perché
il Signore tuo Dio cammina con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà».
[7] Poi Mosè chiamò Giosuè e gli disse alla presenza
di tutto Israele: «Sii forte e fatti animo, perché tu entrerai con questo popolo
nel paese, che il Signore ai loro padri giurò di darvi: tu gliene darai il
possesso.
[8] Il Signore stesso cammina davanti a te; egli sarà con te, non ti lascerà e
non ti abbandonerà; non temere e non ti perdere d'animo!».
[9] Mosè scrisse questa legge e la diede ai
sacerdoti figli di Levi, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore e a
tutti gli anziani d'Israele.
[10] Mosè diede loro quest'ordine: «Alla fine di
ogni sette anni, al tempo dell'anno del condono, alla festa delle capanne,
[11] quando tutto Israele verrà a presentarsi davanti al Signore tuo Dio, nel
luogo che avrà scelto, leggerai questa legge davanti a tutto Israele, agli
orecchi di tutti.
[12] Radunerai il popolo, uomini, donne, bambini e il forestiero che sarà nelle
tue città, perché ascoltino, imparino a temere il Signore vostro Dio e si
preoccupino di mettere in pratica tutte le parole di questa legge.
[13] I loro figli, che ancora non la conoscono, la udranno e impareranno a
temere il Signore vostro Dio, finché vivrete nel paese di cui voi andate a
prendere possesso passando il Giordano».
[14] Il Signore disse a Mosè: «Ecco, il giorno della
tua morte è vicino; chiama Giosuè e presentatevi nella tenda del convegno,
perché io gli comunichi i miei ordini». Mosè e Giosuè dunque andarono a
presentarsi nella tenda del convegno.
[15] Il Signore apparve nella tenda in una colonna di nube e la colonna di nube
stette all'ingresso della tenda.
[16] Il Signore disse a Mosè: «Ecco, tu stai per addormentarti
con i tuoi padri; questo popolo si alzerà e si prostituirà con gli dei
stranieri del paese nel quale sta per entrare; mi abbandonerà e spezzerà
l'alleanza che io ho stabilita con lui.
[17] In quel giorno, la mia ira si accenderà contro di lui; io li abbandonerò,
nasconderò loro il volto e saranno divorati. Lo colpiranno malanni numerosi e
angosciosi e in quel giorno dirà: Questi mali non mi hanno forse colpito per il
fatto che il mio Dio non è più in mezzo a me?
[18] Io, in quel giorno, nasconderò il volto a causa di tutto il male che
avranno fatto rivolgendosi ad altri dei.
[19] Ora scrivete per voi questo cantico e
insegnatelo agli Israeliti; mettetelo loro in bocca, perché questo cantico mi
sia di testimonio contro gli Israeliti.
[20] Quando lo avrò introdotto nel paese che ho promesso ai suoi padri con
giuramento, paese dove scorre latte e miele, ed egli avrà mangiato, si sarà
saziato e ingrassato e poi si sarà rivolto ad altri dei per servirli e mi avrà
disprezzato e avrà spezzato la mia alleanza,
[21] e quando lo avranno colpito malanni numerosi e angosciosi, allora questo
canto sarà testimonio davanti a lui; poiché non sarà dimenticato dalla sua
discendenza. Sì, conosco i pensieri da lui concepiti gia oggi, prima ancora che
io lo abbia introdotto nel paese, che ho promesso con giuramento». [22] Mosè
scrisse quel giorno questo canto e lo insegnò agli Israeliti.
[23] Poi il Signore comunicò i suoi ordini a Giosuè,
figlio di Nun, e gli disse: «Sii forte e fatti animo, poiché tu introdurrai gli
Israeliti nel paese, che ho giurato di dar loro, e io sarò con te».
[24] Quando Mosè ebbe finito di scrivere su un libro
tutte le parole di questa legge,
[25] ordinò ai leviti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore: [26]
«Prendete questo libro della legge e mettetelo a fianco dell'arca dell'alleanza
del Signore vostro Dio; vi rimanga come testimonio contro di te;
[27] perché io conosco la tua ribellione e la durezza della tua cervice. Se
fino ad oggi, mentre vivo ancora in mezzo a voi, siete stati ribelli contro il
Signore, quanto più lo sarete dopo la mia morte!
[28] Radunate presso di me tutti gli anziani delle
vostre tribù e i vostri scribi; io farò udire loro queste parole e prenderò a
testimoni contro di loro il cielo e la terra.
[29] So infatti che, dopo la mia morte, voi certo vi corromperete e vi
allontanerete dalla via che vi ho detto di seguire; la sventura vi colpirà
negli ultimi giorni, perché avrete fatto ciò che è male agli occhi del Signore,
provocandolo a sdegno con l'opera delle vostre mani».
[30] Poi Mosè pronunziò innanzi a tutta l'assemblea d'Israele le parole di
questo canto, fino al loro termine.
[1] «Ascoltate, o cieli: io voglio parlare:
oda la terra le parole della mia bocca!
[2] Stilli come pioggia la mia dottrina,
scenda come rugiada il mio dire;
come scroscio sull'erba del prato,
come spruzzo sugli steli di grano.
[3] Voglio proclamare il nome del Signore:
date gloria al nostro Dio!
[4] Egli è la Roccia; perfetta è l'opera sua;
tutte le sue vie sono giustizia;
è un Dio verace e senza malizia;
Egli è giusto e retto.
[5] Peccarono contro di lui i figli degeneri,
generazione tortuosa e perversa.
[6] Così ripaghi il Signore,
o popolo stolto e insipiente?
Non è lui il padre che ti ha creato,
che ti ha fatto e ti ha costituito?
[7] Ricorda i giorni del tempo antico,
medita gli anni lontani.
Interroga tuo padre e te lo farà sapere,
i tuoi vecchi e te lo diranno.
[8] Quando l'Altissimo divideva i popoli,
quando disperdeva i figli dell'uomo,
egli stabilì i confini delle genti
secondo il numero degli Israeliti.
[9] Perché porzione del Signore è il suo popolo,
Giacobbe è sua eredità.
[10] Egli lo trovò in terra deserta,
in una landa di ululati solitari.
Lo circondò, lo allevò,
lo custodì come pupilla del suo occhio.
[11] Come un'aquila che veglia la sua nidiata,
che vola sopra i suoi nati,
egli spiegò le ali e lo prese,
lo sollevò sulle sue ali,
[12] Il Signore lo guidò da solo,
non c'era con lui alcun dio straniero.
[13] Lo fece montare sulle alture della terra
e lo nutrì con i prodotti della campagna;
gli fece succhiare miele dalla rupe
e olio dai ciottoli della roccia;
[14] crema di mucca e latte di pecora
insieme con grasso di agnelli,
arieti di Basan e capri,
fior di farina di frumento
e sangue di uva, che bevevi spumeggiante.
[15] Giacobbe ha mangiato e si è saziato,
sì, ti sei
ingrassato, impinguato, rimpinzato
e ha respinto il Dio che lo aveva fatto,
ha disprezzato la Roccia, sua salvezza.
[16] Lo hanno fatto ingelosire con dei stranieri
e provocato con abomini all'ira.
[17] Hanno sacrificato a demoni che non sono Dio,
a divinità che non conoscevano,
novità, venute da poco,
che i vostri padri non avevano temuto.
[18] La Roccia, che ti ha generato, tu hai
trascurato;
hai dimenticato il Dio che ti ha procreato!
[19] Ma il Signore ha visto e ha disdegnato
con ira i suoi figli e le sue figlie.
[20] Ha detto: Io nasconderò loro il mio volto:
vedrò quale sarà la loro fine.
Sono una generazione perfida,
sono figli infedeli.
[21] Mi resero geloso con ciò che non è Dio,
mi irritarono con i loro idoli vani;
io li renderò gelosi con uno che non è popolo,
li irriterò con una nazione stolta.
[22] Un fuoco si è acceso nella mia collera
e brucerà fino nella profondità degl'inferi;
divorerà la terra e il suo prodotto
e incendierà le radici dei monti.
[23] Accumulerò sopra di loro i malanni;
le mie frecce esaurirò contro di loro.
[24] Saranno estenuati dalla fame,
divorati dalla febbre e da peste dolorosa.
Il dente delle belve manderò contro di essi,
con il veleno dei rettili che strisciano nella
polvere.
[25] Di fuori la spada li priverà dei figli,
dentro le case li ucciderà lo spavento.
Periranno insieme il giovane e la vergine,
il lattante e l'uomo canuto.
[26] Io ho detto: Li voglio disperdere,
cancellarne tra gli uomini il ricordo!
[27] se non temessi l'arroganza del nemico,
l'abbaglio dei loro avversari;
non dicano: La nostra mano ha vinto,
non è il Signore che ha operato tutto questo!
[28] Sono un popolo insensato
e in essi non c'è intelligenza:
[29] se fossero saggi, capirebbero,
rifletterebbero sulla loro fine:
[30] Come può un uomo solo inseguirne mille
o due soli metterne in fuga diecimila?
Non è forse perché la loro Roccia li ha venduti,
il Signore li ha consegnati?
[31] Perché la loro roccia non è come la nostra
e i nostri nemici ne sono testimoni.
[32] La loro vite è dal ceppo di Sòdoma,
dalle piantagioni di Gomorra.
La loro uva è velenosa,
ha grappoli amari.
[33] Tossico di serpenti è il loro vino,
micidiale veleno di vipere.
[34] Non è questo nascosto presso di me,
sigillato nei miei forzieri?
[35] Mia sarà la vendetta e il castigo,
quando vacillerà il loro piede!
Sì, vicino è il giorno della loro rovina
e il loro destino si affretta a venire.
[36] Perché il Signore farà giustizia al suo popolo
e dei suoi servi avrà compassione;
quando vedrà che ogni forza è svanita
e non è rimasto né schiavo, né libero.
[37] Allora dirà: Dove sono i loro dei,
la roccia in cui cercavano rifugio;
[38] quelli che mangiavano il grasso dei loro
sacrifici,
che bevevano il vino delle loro libazioni?
Sorgano ora e vi soccorrano,
siano il riparo per voi!
[39] Ora vedete che io, io lo sono
e nessun altro è dio accanto a me.
Sono io che dò la morte e faccio vivere;
io percuoto e io guarisco
e nessuno può liberare dalla mia mano.
[40] Alzo la mano verso il cielo
e dico: Per la mia vita, per sempre:
[41] quando avrò affilato la folgore della mia spada
e la mia mano inizierà il giudizio,
farò vendetta dei miei avversari,
ripagherò i miei nemici.
[42] Inebrierò di sangue le mie frecce,
si pascerà di carne la mia spada,
del sangue dei cadaveri e dei prigionieri,
delle teste dei condottieri nemici!
[43] Esultate, o nazioni, per il suo popolo,
perché Egli vendicherà il sangue dei suoi servi;
volgerà la vendetta contro i suoi avversari
e purificherà la sua terra e il suo popolo».
[44] Mosè venne con Giosuè, figlio di Nun, e
pronunziò agli orecchi del popolo tutte le parole di questo canto.
[45] Quando Mosè ebbe finito di pronunziare tutte
queste parole davanti a tutto Israele, disse loro: [46] «Ponete nella vostra
mente tutte le parole che io oggi uso come testimonianza contro di voi. Le
prescriverete ai vostri figli, perché cerchino di eseguire tutte le parole di
questa legge.
[47] Essa infatti non è una parola senza valore per voi; anzi è la vostra vita;
per questa parola passerete lunghi giorni sulla terra di cui state per prendere
possesso, passando il Giordano».
[48] In quello stesso giorno il Signore disse a
Mosè: [49] «Sali su questo monte degli Abarim, sul monte Nebo, che è nel paese
di Moab, di fronte a Gerico, e mira il paese di Canaan, che io dò in possesso
agli Israeliti.
[50] Tu morirai sul monte sul quale stai per salire e sarai riunito ai tuoi
antenati, come Aronne tuo fratello è morto sul monte Or ed è stato riunito ai
suoi antenati,
[51] perché siete stati infedeli verso di me in mezzo agli Israeliti alle acque
di Mèriba di Kades nel deserto di Sin, perché non avete manifestato la mia
santità.
[52] Tu vedrai il paese davanti a te, ma là, nel paese che io sto per dare agli
Israeliti, tu non entrerai!».
[1] Ed ecco la benedizione con la quale Mosè, uomo
di Dio, benedisse gli Israeliti prima di morire.
[2] Egli disse:«Il Signore è venuto dal Sinai,
è spuntato per loro dal Seir;
è apparso dal monte Paran,
è arrivato a Mèriba di Kades,
dal suo meridione fino alle pendici.
[
3] Certo egli ama i popoli;
tutti i suoi santi sono nelle tue mani,
mentre essi, accampati ai tuoi piedi,
ricevono le tue parole.
[4] Una legge ci ha ordinato Mosè;
un'eredità è l'assemblea di Giacobbe.
[5] Vi fu un re in Iesurun,
quando si radunarono i capi del popolo,
tutte insieme le tribù d'Israele.
[6] Viva Ruben e non muoia,
benché siano pochi i suoi uomini».
[7] Questo disse per Giuda:
«Ascolta, Signore, la voce di Giuda
e riconducilo verso il suo popolo;
la sua mano difenderà la sua causa
e tu sarai l'aiuto contro i suoi avversari».
[8] Per Levi disse:
«Dá a Levi i tuoi Tummim
e i tuoi Urim all'uomo a te fedele,
che hai messo alla prova a Massa,
per cui hai litigato presso le acque di Mèriba;
[9] a lui che dice del padre e della madre:
Io non li ho visti;
che non riconosce i suoi fratelli
e ignora i suoi figli.
Essi osservarono la tua parola
e custodiscono la tua alleanza;
[10] insegnano i tuoi decreti a Giacobbe
e la tua legge a Israele;
pongono l'incenso sotto le tue narici
e un sacrificio sul tuo altare.
[11] Benedici, Signore, il suo valore
e gradisci il lavoro delle sue mani;
colpisci al fianco i suoi aggressori
e i suoi nemici più non si rialzino».
[12] Per Beniamino disse:
«Prediletto del Signore, Beniamino,
abita tranquillo presso di Lui;
Egli lo protegge sempre
e tra le sue braccia dimora».
[13] Per Giuseppe disse:
«Benedetta dal Signore la sua terra!
Dalla rugiada abbia il meglio dei cieli,
e dall'abisso disteso al di sotto;
[14] il meglio dei prodotti del sole
e il meglio di ciò che germoglia ogni luna;
[15] la primizia dei monti antichi,
il meglio dei colli eterni
[16] e il meglio della terra e di ciò che contiene.
Il favore di Colui che abitava nel roveto
venga sul capo di Giuseppe,
sulla testa del principe tra i suoi fratelli!
[17] Come primogenito di toro, egli è d'aspetto
maestoso
e le sue corna sono di bùfalo;
con esse cozzerà contro i popoli,
tutti insieme, sino ai confini della terra.
Tali sono le miriadi di E`fraim
e tali le migliaia di Manàsse».
[18] Per Zàbulon disse:
«Gioisci, Zàbulon, ogni volta che parti,
e tu, I`ssacar, nelle tue tende!
[19] Chiamiano i popoli sulla montagna,
dove offrono sacrifici legittimi,
perché succhiano le ricchezze dei mari
e i tesori nascosti nella sabbia».
[20] Per Gad disse:
«Benedetto chi stabilisce Gad al largo!
Come una leonessa ha la sede;
sbranò un braccio e anche un cranio;
[21] poi si scelse le primizie,
perché là era la parte riservata a un capo.
Venne alla testa del popolo
eseguì la giustizia del Signore
e i suoi decreti riguardo a Israele».
[22] Per Dan disse:
«Dan è un giovane leone
che balza da Basan».
[23] Per Nèftali disse:
«Nèftali è sazio di favori
e colmo delle benedizioni del Signore:
il mare e il meridione sono sua proprietà».
[24] Per Aser disse:
«Benedetto tra i figli è Aser!
Sia il favorito tra i suoi fratelli
e tuffi il suo piede nell'olio.
[25] Di ferro e di rame siano i tuoi catenacci
e quanto i tuoi giorni duri il tuo vigore.
[26] Nessuno è pari al Dio di Iesurun,
che cavalca sui cieli per venirti in aiuto
e sulle nubi nella sua maestà.
[27] Rifugio è il Dio dei tempi antichi
e quaggiù lo sono le sue braccia eterne.
Ha scacciato davanti a te il nemico
e ha intimato: Distruggi!
[28] Israele abita tranquillo,
la fonte di Giacobbe in luogo appartato,
in terra di frumento e di mosto,
dove il cielo stilla rugiada.
[29] Te beato, Israele! Chi
è come te,
popolo salvato dal Signore?
Egli è lo scudo della tua difesa
e la spada del tuo trionfo.
I tuoi nemici vorranno adularti,
ma tu calcherai il loro dorso».
[1] Poi Mosè salì dalle steppe di Moab sul
monte Nebo, cima del Pisga, che è di fronte a Gerico. Il Signore gli mostrò
tutto il paese: Gàlaad fino a Dan,
[2] tutto Nèftali, il paese di Efraim e di Manàsse, tutto il paese di Giuda
fino al Mar Mediterraneo
[3] e il Negheb, il distretto della valle di
Gerico, città delle palme, fino a Zoar.
[4] Il Signore gli disse: «Questo è il paese per il quale io ho giurato ad
Abramo, a Isacco e a Giacobbe: Io lo darò alla tua discendenza. Te l'ho fatto
vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai!».
[5] Mosè, servo del Signore, morì in quel luogo, nel
paese di Moab, secondo l'ordine del Signore.
[6] Fu sepolto nella valle, nel paese di Moab, di fronte a Bet-Peor; nessuno
fino ad oggi ha saputo dove sia la sua tomba.
[7] Mosè aveva centoventi anni quando morì; gli occhi non gli si erano spenti e
il vigore non gli era venuto meno.
[8] Gli Israeliti lo piansero nelle steppe di Moab per trenta giorni; dopo,
furono compiuti i giorni di pianto per il lutto di Mosè.
[9] Giosuè, figlio di Nun, era pieno dello spirito di saggezza, perché Mosè
aveva imposto le mani su di lui; gli Israeliti gli obbedirono e fecero quello che
il Signore aveva comandato a Mosè.
[10] Non è più sorto in Israele un profeta come
Mosè lui con il quale il Signore
parlava faccia a faccia
[11] per tutti i segni e prodigi che il Signore lo aveva
mandato a compiere nel paese di Egitto, contro il faraone, contro i suoi
ministri e contro tutto il suo paese,
[12] e per la mano potente e il terrore grande con
cui Mosè aveva operato davanti agli occhi di tutto Israele.