http://www.paxetbonum.it/francisnislam.html
http://www.kelebekler.com/occ/baget2.htm
Caro
direttore, debbo alla tua cultura storica la notizia che l'11 settembre ricorre
l'anniversario della battaglia di Vienna (1683) che segnò la fine della grande
marcia turca alla conquista dell'Europa, contro cui resistette vigorosamente
l'impero degli Asburgo.
E che il 7 ottobre è a un tempo l'anniversario di Lepanto (1571) e
di Poitiers (1732). Come tu mi hai fatto notare l'11 settembre è la data delle
Twin Towers, il 7 ottobre quello dell'attacco all'Afghanistan.
Non possiamo trovare in ciò che delle piccole coincidenze secondo
la ragione astratta: ma nulla è semplicemente casuale nella realtà concreta.
Nemmeno il gioco del caso è casuale, vi sono delle regole di
libertà nella storia che solo l'esprit de finesse o l'esprit de foi, che sono
la medesima cosa, permettono di comprendere.
Don Baget Bozzo
Sono
lieto che sia venuta al direttore della Padania l'idea di riscontrare questi
piccoli discreti segnali della Provvidenza.
Infine
la guerra dell'Islam contro la Cristianità nella forma di Occidente è
ricominciata. E perché è cominciata quando la Cristianità sembra una memoria
perduta e l'occidente una parola dimenticata, tutte e due abbondantemente affossate
dal cosmopolitismo e dal nichilismo?
In realtà nichilismo e cosmopolitismo sono
malattie degli intellettuali, in realtà il mondo occidentale attraverso la sua
tecnologia comincia a crescere.
E
da cristiani crediamo che la crescita dell'uomo nel mondo sia un segno
escatologico, un avvicinarsi del Regno di Dio. Man mano che il giorno del
Signore si avvicina l'uomo cresce sulla terra.
Mentre i neopagani vedono nella tecnologia
la fine dell'uomo noi cristiani vi vediamo l'esaltazione della persona umana;
Girolamo Savonarola scrive ne "Il Trionfo della Croce" che dopo
l'avvento di Cristo l'uomo cominciò a crescere anzi: La persona umana cominciò
a crescere.
Io
credo che l'Islam, che abbassa l'uomo e la donna a semplici fantasmi esistenti,
non conosce l'innalzamento della natura umana alla vita divina in Cristo e tema
la mondializzazione perché essa esalta le capacità creative dell'uomo. (Perchè
non potrebbe sostenere un confronto culturale).
Noi non pensiamo che questo avvenga
mediante un progresso tecnologico puro: il progresso tecnologico è solo un
segno della crescita della coscienza umana, una realizzazione nuova delle
infinite possibilità dell'uomo.
L'Islam ha paura dell'Occidente perché sente in esso una forza
creativa che non ha posto nella sua religione della soggezione totale.
Del resto, l'Islam ha sempre odiato nel
Cristianesimo la Divinità di Cristo, cioè la massima esaltazione
dell'uomo.
L'Islam
è la fabbrica di milioni di martiri cristiani e di cristiani apostati forzati,
la sua essenza è la lotta contro il cristianesimo. Oggi l'Occidente penetra con
la sua neutralità tecnica alle sorgenti del sentimento creativo dell'uomo:
coloro che fuggono in occidente fuggono dall'Islam.
E tutto ciò che di vitale cresce oggi nei
Paesi islamici, infine gravita verso l'Occidente. Si apre un conflitto
destinato a durare, ma che forse farà ritrovare all'Occidente le sue radici
cristiane. E il segreto del suo successo storico è che l'Occidente è nato dalla
fede nell'incarnazione di Dio.