Il
problema
Esiste un problema Islam?
"Uccideteli ovunque li incontriate" (Corano, Sura II,
della giovenca)
Tutti
ripetiamo che l’occidente non ha alcun problema con l’Islam. Ma "1.400
anni di storia dimostrano il contrario", ha osservato Samuel Huntington in
"The Clash of Civilizations".
Bernard
Lewis scrive: "Per quasi mille anni, dal primo sbarco moresco in Spagna al
secondo assedio turco di Vienna, l’Europa è stata sotto la costante minaccia
dell’Islam".
Quella
musulmana è "l’unica civiltà" aggiunge Huntington "ad aver messo
in serio pericolo, e per ben due volte, la sopravvivenza dell’Occidente".
IL PERICOLO MORTALE:
a) per chi è credente in una religione diversa dall'Islam.
Perché
se l'Islam riuscisse a imporsi la libertà religiosa sarebbe in serio pericolo.
Non esiste un solo paese a maggioranza mussulmana in cui sia data vera libertà
ai credenti in altre fedi.
b) per tutti coloro che, anche atei, credono nella libertà.
Esiste
un problema Islam, se esiste un problema di salvaguardia della democrazia,
della tolleranza, del pluralismo, della libertà di pensiero, di coscienza e di
parola.
Infatti
l'Islam, almeno la sua versione oggi vincente, quella risvegliata
dall'integralismo sciita iraniano e ingrassata per anni dai petrodollari
sauditi, non ammette alcuna distinzione tra religione e vita civile e politica.
Il suo obbiettivo è l'islamizzazione della società in tutto il mondo.
Errori da evitare
Confondere
la causa palestinese (intesa come giusto diritto a una patria palestinese) con
la causa islamico-fondamentalista.
Infatti:
- molti palestinesi sono cristiani (anche se
la maggior parte di loro, purtroppo, è emigrata, peggiorando così la
complessiva capacità di dialogo e di realismo del restante popolo palestinese);
- i gruppi del fondamentalismo islamico fanno
esattamente il contrario dell'interesse del popolo palestinese, legittimando la
reazione israeliana in quanto ha di più oppressivo; è colpa loro se è
naufragata la possibilità di un ragionevole compromesso, è colpa della loro
mentalità bellicosa e incapace di dialogo e di realismo.
c) Confondere l'Islam con il Terzo Mondo, con il mondo povero, il
Sud.
E'
totalmente falso! La civiltà islamica ha cercato di diventare la potenza
egemone a livello planetario, espandendosi in Africa, Asia ed Europa. Ha
cercato.
Ma
non c'è riuscita. E non a caso.
Comunque
non è Sud, ma è un Nord, un tentato Nord, un Nord abortito.
La sua è una vocazione universalistica,
imperialistica, dominatrice. Non potrà fermarsi finché non avrà conquistato il
mondo.
Altro che povera gente! Hanno fatto venti
milioni di schiavi africani, compresi donne e bambini. E ancora oggi piccoli schiavi
vengono importati in Arabia dal Sudan.
Altro
che povera gente!
Dire che per l'Islam Dio è amore
Per
l'Islam Allah non ama l'uomo. E l'Islam non è una "religione di
pace". Per lo meno finora non lo è stata. E non lo diventerà se continueremo
a far finta che vada tutto bene.
Dire che per l'Islam Dio è Padre
E' una bestemmia per l'Islam: Dio è lontano.
Abissalmente lontano. La sua volontà è totalmente sconosciuta all'uomo, ed è
qualcosa di volubile e capriccioso. L'uomo deve aspettarsi di tutto da Allah,
solo così la sua sottomissione, il suo islam è totale.
Allah
non è legato ad alcuna logica umanamente comprensibile.
Non
per nulla non esiste una filosofia islamica compatibile con la fede islamica.
Credere che l'Islam sia "di sinistra"
E' vero piuttosto che Hitler ebbe sempre
una grande simpatia per il mondo arabo-mussulmano, una simpatia che viene
tuttora ricambiata. Andare a vedere per credere certi siti islamici, dove si
prende per vero il Protocollo dei Sette Savi di Sion, o dove si nega la realtà
dell'Olocausto ebraico,
presentato,
come nella migliore tradizione nazista, come invenzione della propaganda
giudaico-massonica.
E
più in generale l'Islam è la negazione di alcuni fondamentali valori della
sinistra occidentale. Si pensi alla parità tra i sessi, radicalmente negata
dall'Islam, maschilista e poligamico.
Si pensi alla rigida disciplina che la
legge coranica pretende imporre alla società tutta, anche nel privato: agli
antipodi del libertarismo caotico-anarchico tipico della "mentalità di
sinistra". Basta vino, basta birra, basta prosciutto, basta salame, basta
cani e gatti in casa, basta giochi, basta sport e passioni sportive, basta
cinema, basta discoteche, basta internet: vi basta?
Qualcuno lo potrebbe per favore spiegare ai
Fo, ai Santoro, ai nostrani innamorati della civiltà islamica?
Credere che il fattore spirituale non conti niente.
Molti, e non solo a sinistra, pensano che
conti solo l'economia e che i mussulmani finiranno ben presto col dimenticare
le loro radici e il loro integralismo, assimilandosi ai valori del laico e
secolarizzato Occidente.
Basta
guardarsi intorno: non solo il fenomeno del fondamentalismo islamico nei paesi
occidentali è in vertiginoso aumento, in termini numerici e di arroganza, ma
esso coinvolge ormai anche molti neoconvertiti, che si rivelano utilissimi
nelle strutture del terrorismo internazionale, in quanto in genere sono i più
"arrabbiati" e al contempo i meno sospettabili.
La
sinistra farebbe bene a ricordare che siamo nel Terzo Millennio, e di acqua
sotto i ponti ne è passata dai tempi del buon "socialismo del nonno":
sveglia! O il risveglio sarà gelido soprattutto per voi.
Non
siamo nell'Ottocento.
Liberarsi
delle cianfrusaglie ottocentesche, please!
Ficcatevi
in testa che le idee contano, eccome se contano, ben più della solita minestra
riscaldata della "struttura economica".
Credere che l'Islam sia rimasto più indietro solo perché
"più giovane"
Il Cristianesimo, dicono alcuni, ha accettato
i valori della democrazia e della tolleranza avendo avuto "più tempo per
riflettere", l'Islam è ancora giovane (ha solo 14 secoli!), diamogli tempo
per maturare, non siamo impazienti!
Si evolverà, maturerà, come è maturato il
Cristianesimo.
a)
Il Cristianesimo nasce tollerante: Cristo si lascia uccidere. Centinaia di
migliaia di cristiani si lasciano uccidere, per testimoniarLo (sono i martiri).
Solo in seguito, e per un periodo limitato, si avvale dell'appoggio statale,
mai pretendendo di sostituirsi allo stato, con cui è anzi spesso in dialettica.
b)
l'Islam invece nasce intollerante: Maometto fa la guerra, ammazza e dice di
ammazzare i nemici della fede. Nasce intollerante e intollerante resta senza
soluzione di continuità, con qualche sporadica attenuazione (nella Spagna mozarabica,
ad esempio). Anzi gli ultimi decenni vedono non una diminuzione, ma una
accentuazione del fondamentalismo intollerante e sanguinario.
c)
Potrà l'Islam veder prevalere al suo interno una interpretazione tollerante
della lettera del Corano? E' da auspicare. Ma è un risultato che richiederà una
pressione forte e decisa da parte del mondo libero.
L'accondiscendenza ha sempre giovato alle
tirannidi: solo la denuncia forte e chiara le ha costrette alla apertura.
Credere
che l'Islam sia una civiltà amante della cultura e del sapere.
Ricordiamo
questo episodio: «l’emiro Amr a chi gli chiedeva che cosa fare delle migliaia di
libri della Biblioteca dopo aver conquistato Alessandria d’Egitto, disse:
"Se contengono menzogne vanno distrutti; se contengono verità esse sono
già scritte nel Corano e dunque vanno distrutti"».
L'Islam,
nel suo insieme, non ha accettato la modernità, dunque la scienza, la ragione
critica, la curiosità per il nuovo e per il diverso: per questo è rimasto
arretrato anche sul piano tecnologico, perdendo la superiorità che aveva
raggiunto sull'Europa in alcuni momenti della sua storia.
Comunque
i mussulmani sono un miliardo, bisogna pur conviverci...
E i non mussulmani quanti sono? Più del
triplo. E hanno il sacrosanto diritto di chiedere che la loro libertà e il loro
diritto a vivere in pace sia salvaguardato.
Inoltre
sono gli stessi mussulmani moderati a chiedere che ci sia una pressione che
costringa il fondamentalismo islamico a piegarsi alla tolleranza e al rispetto
dei diritti umani: ci sono dei Sacharov islamici, che come i grandi dissidenti
sovietici, hanno il coraggio di denunciare gli aspetti tirannici dei loro
sistemi.
Il
loro peggior nemico non è l'Occidente libero, ma l'inerzia accomodante degli
struzzi opportunisti, che, oggi come ieri, antepongono il loro quieto vivere
alla difesa della verità e della giustizia.
per
capire meglio
islam
e democrazia
Islam
e democrazia: un legame decisamente difficile
Fukuyama,
uno dei massimi intellettuali del mondo, dice la sua sulla compatibilità
dell'Islam con la democrazia
islam
e violenza
la
violenza islamica: il caso del Sudan (due milioni di vittime del progetto
fondamentalista)
la
violenza contro le donne: il caso Afganistan (art. di M.G.Maglie)
abusi
e brutalità bestiale in Egitto contro donne cristiane (13/07/02)
islam
e falsificazioni storiche
falsità
sul carattere islamico di Gerusalemme
Islam
vittima? Un articolo di A.Socci
quali
soluzioni, allora?
http://web.tiscali.it/islamenoi/index2.html