TEOLOGIA DELL'INCARNAZIONE

 

 

Meditare sull'incarnazione.... contemplare il Verbo Incarnato: non delle verità astratte ma la persona di Gesù di Nazareth. La nostra fede si fonda su una persona, non su concetti.

 

Chi è Gesù? interrogativo non immediatissimo nel tempo.

La primissima generazione dei cristiani è proiettata verso l'immediato ritorno (Maranathà).

 

CRISTOLOGIA PRIMITIVA  

1. discorso di Pietro a Pentecoste:

         Gesù fu un uomo accreditato da Dio

         voi lo avete crocifisso - Dio lo ha risuscitato - gli ha donato lo Spirito

         Dio ha costituito Signore e Cristo colui che è stato crocifisso

     *dal basso: un uomo la cui divinità (Signore) è rivelata dalla risurrezione

     * soteriologica: la salvezza, Dio (non in sé ma) nelle sue relazioni verso noi

     * pasquale: incentrata sulla morte e risurrezione

 

QUESTO GESÙ CHE ORIGINE HA AVUTO? COM'È NATO ECC.?

2.  Mc (ma ) Matteo e Luca: battesimo

                   trasfigurazione

                   nascita verginale

     * Gesù ha un'origine divina

 

3. Rom 1,3-4: vangelo annunziato da Paolo

-- riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di David secondo la natura umana

-- costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione


linea discendente (cristologia della preesistenza)

+ linea ascendente (cristologia della Pasqua)


 

4. Fil 2,6-11

     a. linea discendente: preesistenza

     b linea ascendente: intronizzazione di Cristo, dominatore del mondo

 

5. Prologo di Giovanni 1,1-18

In principio  cf. Genesi: storia della salvezza (inizio del tempo del mondo) + principio assoluto (esistenza sovraeminente ed eterna)

il Verbo, la Parola

presso  rivolto verso = in relazione dinamica, dialogo, comunione

Dio  "ho theos" - "theos"

Tutto è stato fatto per mezzo di lui

Vita-luce Luce-tenebre

Carne

Dimorò fra noi: allusione al Tempio, luogo della presenza di Dio e della manifestazione della sua gloria, dell'incontro con Dio: la carne di Cristo come il nuovo e definitivo tempio.

Gloria: ciò che manifesta Dio agli uomini (kabhod): ora è una specie di splendore luminoso che si attacca ciò che è santo/sacro, ora avvenimenti attraverso i quali appare la potenza di Dio. Genitivo epesegetico: la gloria che egli è: egli è la gloria del Padre, la pienezza della presenza di Dio in mezzo agli uomini.

Unigenito: carattere unico di Cristo. Il 'protothokos' (primogenito) dei risorto dai morti di Paolo, diventa il 'monoghenes' (unigenito) di Giovanni.

grazia: amore totalmente gratuito di Dio che liberamente vuole stabilre con il suo popolo un rapporto personale.

verità: fedeltà di Dio alle sue promesse, affidabilità: Dio come roccia.

l'Unigenito ci rivela Dio: Dio rimane sempre al di là della nostra conoscenza, ma Dio ci viene interpretato dal Figlio: Gesù è l'esegeta del Padre.

DV 4: "Dio, dopo aver a più riprese e in più modi parlato per mezzo dei profeti, alla fine nei nostri giorni fa parlato a noi per mezzo del Figlio. Mandò infatti suo Figlio, cioè il Verbo eterno, che illumina tutti gli uomini, affinché dimorasse tra gli uomini e ad essi spiegasse i segreti di Dio. Gesù Cristo dunque, Verbo fatto carne, mandato come uomo agli uomini, parla le parole di Dio e porta a compimento l'opera di salvezza affidatagli dal Padre. Perciò Gesù, vedendo il quale si vede anche il Padre, compie e completa la rivelazione(...). L'economia cristiana dunque, in quanto è alleanza nuova e definitiva, non passerà mai, e non è da aspettarsi alcuna nuova rivelazione pubblica prima della manifestazione gloriosa del signore nostro Gesù Cristo".

 

 

IL VERBO DIVENNE CARNE!

 

VERBO

LA PAROLA Dio si manifesta attraverso la Parola, presso gli Ebrei ( altri popoli: attraverso la fertilità dei campi, degli animali, degli uomini)

La Parola è uno strumento di azione

La Parola è mezzo di rivelazione

  creazione chiama ad esistenza e governa la natura (Sal 147, 18) e      guida il corso          della storia (Is 24, 3; Ger 39, 16; 44, 29s)

     alleanza crea comunione

     profeti chiama a conversione

Talvolta la Parola è personificata, proprio per segnalarne più cospicuamente il carattere dinamico ed efficace (Sal 119, 89; 147, 15ss; Sap 1, 7). Si prepara così la rivelazione N.T. del mistero trinitario

** una persona della Trinità

Il monoteismo cristiano è trinitario. Tutta la vita cristiana è articolata su un ritmo trinitario: la preghiera (lex credendi) non è seguita però dalla concreta lex credendi. Di fatto, la Trinità è in esilio.

** la seconda persona della Trinità: la Parola = il Figlio, In quanto Figlio eterno, Cristo è l'espressione perfetta del Padre: l'autoespressione del Padre ad intra è colui attraverso il quale il Padre deve esprimere se stesso anche ad extra: immagine del Dio invisibile (Col 1,15); di condizione divina (Fil 2,6); splendore della gloria del Padre. Con l'incarnazione diventa la manifestazione suprema di Dio in seno all'umanità: "poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimoninanza e vi annunziamo la vita eterna che era presso il Padre e si è resa visibile a noi" (1Gv 1,2).

 

LA CARNE (UOMO)

= l'uomo nella sua condizione di debolezza e di destino mortale

Ad croce: kenosi, "ahi quanto ti costò!"

 

divinità & umanità

Difficile tenere insieme i due estremi!

Nel corso della storia

accentuazioni 'legittime'


sc. Alessandria / divinità

teol.orientale..troppa unità, monofisismo... [anti: Efeso]

sc. Antiochia / umanità

teol occidentale..troppa distinzione, sacrificata l'unità... [anti: Calcedonia]


deviazioni eretiche


     arianesimo: Cristo è una creatura [contra: Nicea e Costantinopoli]

     docetismo: l'umanità di Cristo era solo una maschera [contra: Ireneo e Tertulliano]


 

!!! Questo è il centro del cristianesimo: attenzione anche oggi a non cedere alle mode di un male inteso ecumenismo interreligioso.

 

- salvare la divinità: motivo soteriologico! ci può effettivamente salvare? vale la pena di dare la vita per lui? Consostanziale al Padre (Küng, Schoonenberg): "Gesù un rappresentante di Dio"

non è un uomo che viene divinizzato altre religioni (buddismo): è un Dio che si fa uomo

identità ontologica unico mediatore

 

- salvare l'umanità: umanità integra, anche se questo può scandalizzarci: quod non assumptum non redemptum! (Atanasio). Caro cardo salutis! (Tertulliano). Non attribuire perfezioni deduttivamente! (Gesù il più perfetto falegname, musicista, ecc.): è uno scandalo accettare la morte, ma è uno scandalo accettare anche tutte le limitatezze implicite nella carne. Non riduciamo la grandezza e la libertà dell'amore divino. Consostanziale a noi. Precisamente nell'umanità di Cristo è seminata la sua divinità: nel suo atteggiamento filiale verso Dio-Abbà si rispecchia la sua filiazione eterna. L'umanità del Verbo è un sacramento, un segno performativo, non semplicemente informativo: in esso si realizza la divinità: Gesù Cristo sacramento dell'incontro con Dio.

La seconda persona della Trinità è personalmente uomo; e quest'uomo è personalmente Dio. Cristo è Dio in modo umano - uomo in modo divino

Emmanuele: Cristo è Dio-degli-uomini-(//)in-modo-umano

 

 

 

IL FINE DELL'INCARNAZIONE

S. Tommaso: l'incarnazione è per la redenzione: senza il peccato, non ci sarebbe stata: amartiocentrismo: l'incarnazione è essenzialmente redentrice, accidentalmente  rivelatrice

Duns Scoto: Cristo è il Rivelatore, il fine dell'universo: anche senza peccato l'incarnazione ci sarebbe stata.

L'incarnazione è per l'inserimento personale di Dio stesso nella famiglia e nella storia umana: auto-comunicazione immanente, dal di dentro: l'immanenza del dono e del perdono.

Cristo è Dio-degli-uomini-(//)in-modo-umano

     "L'adozione è dunque davvero in noi il corrispondente di ciò che l'incarnazione è nel Cristo. L'incarnazione è la nostra adozione in quanto fondata nel Cristo e, da questo punto di vista, è nostra adozione a sua volta l'incarnazione di Cristo in quanto operante in noi".

     L'incarnazione è per la divinizzazione: S-F-P!

 

INCARNAZIONE

fissare lo sguardo su Gesù

Mediatore e non semplicemente intermediario, perché Verbo e carne, divino e umano

Ci dice qualcosa su        

     DIO: Gesù è la via verso Dio Padre suo: cooptati nella confidenza filiale: vocazione ultima dell'uomo è quella divina, la comunione con Dio: "a quanti lo accolsero diede il potere di divenire figli di Dio". L'incontro Dio avviene in un rapporto filiale. La salvezza, in senso orientale. Non il nirvana di Buddha, ma l'Abbà.

     UOMO: GS 22: "In realtà solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo. Adamo, infatti, il primo uomo, era figura di quello futuro e cioè di Cristo Signore. Cristo che è il nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l'uomo all'uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione". Adamo dipende da Cristo, non il contrario. Tertulliano: "in quel fango era prefigurata la carne di Cristo". Ireneo: "poiché c'era il Salvatore vennero ad esistenza coloro che dovevano essere salvati".

     STORIA: la storia è assunta da Dio, entra in Dio. induismo che svaluta la storia: alla fine, qualunque cosa sia accaduta nella storia dell'uomo, attraverso una serie di reincarnazioni l'uomo si purifica e giunge alla meta: l'impegno dell'uomo può accelerare il raggiungimento della meta, ma non determinarlo. NO! Per i cristiani la storia ha un peso specifico: l'evento-Cristo, circostanziato nel tempo e nello spazio, provoca l'uomo ad una decisione; e d'altra parte le azioni dell'uomo, il modo in cui l'uomo ha impegnato la sua storia sulla terra determinano anche la sua condizione metastorica, il 'cielo'. La storia, in seguito all'incarnazione, è il terreno in cui si gioca il rapporto tra Dio e l'uomo. Dobbiamo prenderla sul serio. La storia umana di Gesù è impressa nella sua carne (cf. le piaghe del costato di Tommaso), e non scompare dopo la sua glorificazione, né nella vita eterna.

     COSMO: Il ruolo cosmologico del Verbo è messo in evidenza già dal Prologo, e dagli inni delle lettere deutero-paoline ("Egli è l'immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui: Col 1,15-17). La creazione è la grammatica che Dio ha posto per poter pronunciare lòa sua parola nel non-Dio: la creazione per l'incarnazione, l'incarnazione per la nuova alleanza. Cristo all'inizio: punto alfa.

     Cristo punto omega del processo evolutivo del mondo, causa finale che mette in moto l'evoluzione, attraendo tutto il cosmo a se stesso (Teilhard)

     L'umanità di Cristo è consustanziale alla nostra, cioè al cosmo stesso. Tra la nostra terra e la carne glorificata del Verbo v'è la discontinuità della glorificazione, ma anche continuità della stessa sostanza. Ecologia non come moda 'idolatra' da verdi, ma come atto religioso di una spiritualità cristocentrica. Il cosmo è 'consacrato' dalla incarnazione.

     STILE DI VITA: Dio nell'incarnazione ha voluto comunicarsi dall'interno, in modo immanente. Non ha stravolto le possibilità della sua creatura, né le ha semplicemente tralasciate. Non ha voluto fare a meno del grembo di Maria, non ha voluto fare a meno della carne, della intelligenza, della volontà di Gesù. Dobbiamo anche noi concepire in chiave di incarnazione il nostro rapporto con Dio e il suo agire nella storia, oggi per mezzo dello Spirito Santo. L'umanità è come un meccanismo ingottato e in parte difettoso. Lo Spirito santo funziona come un olio che purifica dalla ruggine questa macchina, la ripara, la rende veloce e rapida nel suo funzionamento, e permette di raggiungere risultati anche superiori alle sue oggettive potenzialità. Ma della macchina Dio ha scelto di non fare a a meno, (anche se -ovviamente- lo può). Dunque, come fu necessario che Maria impegnasse tutta intera la sua umanità perché lo Spirito Santo formasse in lei il Verbo incarnato, come attraverso l'umanità di Gesù noi possiamo cogliere la sua divinità e nei suoi atteggiamenti umani verso Dio, come dell'umanità di Gesù nulla perisce anche nella gloria eterna ed anzi essa giocherà un ruolo anche nell'eternità (il ruolo eterno di mediatore del Verbo incarnato), così noi non siamo esonerati per nulla dal nostro apporto alla costruzione del regno di Dio. Dobbiamo lasciarci plasmare, purificare, agevolare dallo Spirito Santo, ma non attenderci che Egli prenda il nostro posto. Dio non si sostituisce mai alla sua creatura fin dove questa può arrivare. Agisce accanto alla sua creatura, anzi all'interno di essa, ma senza annullarla.

     Questo è l'amore di Dio per la sua creatura: lasciarla libera, autonoma, capace di collaborare. Dio vuole l'uomo come partner.

     Questa è però anche un appello, una responsabilità, una sfida a vivere nella nostra vita sino in fondo il mistero dell'incarnazione.

 

Testi biblici...

Teologia del dogma...

Equilibrio tra umano e divino...

Implicazioni su Dio, l'uomo, il cosmo, la storia...

MA torniamo seplicemente a Gesù al Verbo incarnato come ce lo presenta la Chiesa, secondo la conoscenza suscitata dallo Spirito che guida lla verità tutta intera.

Torniamo a lui, perché è lui in persona il Mediatore: Buddha è un illuminato che indica la via, Gesù è la luce che illumina ogni uomo, è lui stesso la vita.

     "Il Verbo di Dio, per mezzo del quale tutto è stato creato, si è fatto egli stesso carne per operare, lui, l'uomo perfetto, la salvezza di tutti e divenire il centro di convergenza di tutte le cose. Il Signore è il fine della storia, il punto focale dei destini dei popoli e delle culture, il perno della vicenda umana, la gioia di ogni cuore, la pienezza delle loro aspirazioni. Egli è colui che il Padre ha risuscitato dai morti, ha esaltato e collocato alla sua destra, costituendolo giudice dei vivi e dei morti. Noi, vivificati e unificati dal suo Spirito, siamo in cammino verso la finale perfezione della storia umana, che corrisponde in pieno al disegno del suo amore di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra" (GS 45).

      Come? Bonaventura:"Se poi mi domandi come possano avvenire queste cose, interroga la grazia, non la dottrina; il desiderio, non l'intelletto; il gemito della preghiera, non l'attenta lettura; lo sposo, non un maestro(...)"

     Le ultime parole della Bibbia. Gesù: "Io sono l'Alfa e l'Omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine, la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino. Ecco, io verrò presto"

     Lo Spirito e la sposa dicono: "Vieni!". E chi ascolta ripeta: "Vieni!"

     Amen. Vieni Signore Gesù!

 

Che Cristo vivo nella mia spiritualità e presento nella predicazione?

Che influsso ha la teologia dell'incarnazione nel mio stile di vita?