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L’allarme
viene da più parti:
Nazioni Unite,
Organizzazioni dei diritti umani,
la Commissione Giustizia e Pace,
la Federazione protestante di Francia,
Cristiani contro la Tortura,
Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS),
Antonio
Socci, I nuovi perseguitati, ed. piemme p.31
Così - aggiunge Horowitz ricordando alcune
nobili cause
-
"un'elite intellettuale che nei suoi interventi ha avuto a cuore i
buddisti del Tibet, gli ebrei della passata Unione Sovietica e i musulmani di
Bosnia trova facile respingere l'idea che i cristiani possano essere ugualmentee
vittime".
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1. i buddisti del Tibet,
2. gli ebrei della passata Unione Sovietica
3. e i musulmani di Bosnia
4. trova facile respingere l'idea che i cristiani possano essere
ugualmente vittime".
Eppure sono anch'essi perseguitati.
E'
pazzesco che non lo si voglia vedere.
Ancor più inspiegabile se si considera che la Chiesa, con le sue
opere di carità, il suo richiamo planetario alla solidarietà e alla fraternità
e i suoi missionari, migliaia di uomini e di donne che donano la loro vita agli
altri, non persegue disegni di potere, insegna il rispetto delle autorità
pubbliche, accorre e soccorre con slancio anche le popolazioni non cristiane
che sono nel bisogno in qualunque parte del mondo, senza fare mai distinzioni.
Per esempio, durante la crisi internazionale
relativa all'Afghanistan, il 20 dicembre 2001 la CEI ha destinato tre miliardi,
provenienti dall'8 per mille, al soccorso delle popolazioni afghane, che sono
tutte musulmane.
Vanno ad
aggiungersi ai trenta miliardi già stanziati dalla CARITAS internazionale,
insieme ad 1 miliardo e 435.000.000 milioni raccolte nelle chiese nella
giornata di preghiera del 14 dicembre.
Tutto
questo sebbene in Afghanistan tuttora non sia permesso neanche celebrare una
messa.
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