-KAMASUTRA-
Diversi
modi di percuotere, i lamenti e i mugolii appropriati.
Capolavoro
indiscusso dell’antica letteratura indiana, il Kamasutra, scritto intorno al
III sec. d.C., gode da sempre in Occidente di una fama particolare.
D’altra parte, la natura stessa della
relazione uomo - donna è per l’antica filosofia indiana di origine
esclusivamente fisica e sensuale.
Questa filosofia ritiene l’appagamento
erotico svincolato praticamente da norme morali, elevato a condizione di
benessere dell’uomo e come strumento per ottenere i propri obiettivi,
dall’omicidio all’asservimento, al raggiungimento della ricchezza o di
particolari favori, alla vittoria sul nemico, ecc...
In tal senso va intesa l’esperienza di divulgare
un regolamento che faciliti il più possibile l’ottenimento di questo obiettivo,
condotti con un metodo sistematico ed esperienziale che pretende sempre la
serietà di un insegnamento scientifico, ma che raggiunge questo solo raramente.
Questo libro in realtà non ha nulla da
insegnare all’uomo del XX sec. solo l’inesperto che vuol vivere dissoluto con
donne dissolute potrà trovare qualche consiglio opportuno.
Per chi invece, cerca il suo equilibrio e
l’armonia della sua sessualità risulterà fuorviante e perverso.
Porrò in grassetto tutte le affermazioni
del libro che sono condivisibili. Non tratterò quelle che sono negative o
inutili.
Per onestà intellettuale che non tratterò
questa riflessione solo in chiave negativa.
Riterrò tutti quei consigli che sono utili
e opportuni per una corretta pratica erotica.
Sappiamo che la sessualità è un linguaggio
ontologico, incide nell’essere di persona e nel suo destino, sbagliare questo
linguaggio sessuale è drammaticamente destabilizzante!
La sessualità può costruire, ma può anche
distruggere l’essere di persona.
L’erotismo non deve essere snaturato,
purtroppo, questa é la condizione quando ci si allontana dalla legge di natura
e dalle finalità dell’amore.
Le verità sapienziali, inoltre, sono oggettive
ed immutabili, sono queste che governano l’equilibrio dell’uomo.
Saluto al Dharma(virtù), all’Artha(ricchezza)
e al Kama(amore)che devono essere praticate contemporaneamente affinchè non
vengano tra loro in contrasto. (p.9) Nel momento in cui il 1.Dharma
(acquisizione di meriti religiosi), 2. l’Artha (raggiungimento di ricchezze e
di beni) e il 3.Kama(godimento e soddisfacimento sessuale) si congiungono, il
primo risulta migliore del secondo, e il secondo risulta migliore del terzo...Le
donne pubbliche(cortigiane)invece dovrebbero preferire quelli del Kama;
ovviamente esse costituiscono un’eccezione alla regola generale [ipocrisia
plateale, perché non si considera come le cortigiane non possano venire meno al
Dharma da sole](p.10)[ma la regola generale in realtà è disattesa da tutti,
perché concretamente ci si deve astenere solo dalla madre e dalla sorella].
Questo testo si propone all’ossequio dell’intelligenza ostentando un metodo
scientifico, ma mancando di logicità formale nel discorso, e si propone
all’ossequio della fede come testo “ religioso-sapienziale ” mancandone i
presupposti elementari, come noteremo subito.
Così
all’uomo che si attiene ai precetti del Dharma, dell’Arta e del Kama è concesso
di godere la felicità in questo mondo e nell’altro. Il giusto compie quelle
azioni che non produrranno conseguenze negative per la sua buona esistenza e
per l’aldilà. Bisogna compiere tutte quelle azioni che conducono alla pratica
contemporanea del Dharma, dell’Arta e del Kama, [ora si contraddice] oppure di
due o anche di una sola di esse; non devono essere compiute invece quelle che
avvengono a discapito delle altre(p.11). [si afferma questo, come se fosse
possibile concepire delle azioni moralmente neutre, in realtà le azioni non possono
essere moralmente neutre, infatti, v’é negatività anche quando si sceglie un
bene minore, nel mentre si doveva scegliere un bene maggiore.]
La donna deve apprendere il Kama Shastra
(scienza del Kama), almeno in parte imparandone la pratica da qualche amico
intimo... Tra le 64 arti vi è di tutto, dal trucco alla chimica e mineralogia.
Ma per essere colti e capaci di imporsi all’altrui ammirazione è altresì
necessario possedere l’arte: n.21 - Conoscere magia e stregoneria; n.48 -
l’arte di comporre diagrammi spirituali, fare magie, incantesimi e bracciali
con poteri magici; n.54 - conoscere i diversi modi di giocare d’azzardo. n.55 -
L’arte di impossessarsi di proprietà altrui con mantra ed incantesimi. Una
donna pubblica esperta nelle arti sopraelencate e dotata di qualità... è
chiamata Ganika, ossia donna pubblica di alto livello; le viene assegnato un
posto d’onore fra uomini colti e dato che tutti ricercano i suoi favori,
ottiene il rispetto e l’ossequio generale….
L’uomo esperto in queste arti, facondo e
galante riesce a conquistare in breve tempo il cuore delle donne, anche se la
loro conoscenza dura da poco tempo(p.12-13-14).
La
legge fa divieto di praticare il Kama con donne di una classe superiore o
quelle di una medesima casta che appartengano ad altri uomini.
Nessuna
prescrizione proibisce agli uomini di praticare il Kama con donne di classe
inferiore, con donne bandite dalla loro stessa casta, con donne pubbliche, o
con quelle sposate che convivono con un’altro. Con queste, il solo fine del
Kama è il piacere fisico.
Ma
attraverso delle eccezioni successive di fatto rientrano tutte le donne con
esclusione della madre e della sorella.
Si
può avere rapporti con le mogli altrui, “...ma ciò è possibile per determinati
fini e mai per soddisfare i propri piaceri”(p.17-18).
I fini sono questi:
La donna possiede il cuore del suo potente
marito e lo può orientare affinchè si abbiano vantaggi personali o vengano
danneggiati i propri nemici, per essere mantenuto economicamente e per non
essere danneggiato dall’ostilità di una
donna.
(punto 6 pag.17) “Unendomi con questa
donna, potrò uccidere suo marito e diventare padrone delle sue ricchezze che
tanto desidero”.
(punto 9 pag.18) Il marito di questa donna
ha violato la castità di mia moglie ed io sedurrò la sua, vendicandomi di lui.
In realtà si ha un sacro rispetto per la
verginità o per la moglie casta, ma se la ragazza o la donna sposata si sono
già concesse, violando sia pure una volta la loro castità, allora non c’è da
farsi nessuno scrupolo.
Questo libro non ha nulla da insegnare,
perché una ragionevole riflessione di per se è sufficiente a rivelare l’ovvietà
di certe deduzioni come quelle della parte seconda.
Tipi di unione sessuale secondo dimensioni
(dei rispettivi genitali maschili e femminili), intensità di desiderio e tempo.
In principio il desiderio dell’uomo è
intenso e di breve durata, ma nei rapporti successivi, dello stesso giorno
accade il contrario. La donna invece si comporta nel modo opposto: all’inizio
dell’unione la sua passione e debole e di lunga durata e quindi non viene
soddisfatta, ma dopo, e nello stesso giorno, ella riesce a soddisfarsi
completamente poiché il suo desiderio si intensifica e diviene più breve(p.23).
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--- Bisogna lavarsi i genitali esternamente
prima e dopo il rapporto, dopo il rapporto la donna si deve lavare sempre anche
internamente (nella vagina), perché il pericolo di infezioni è altissimo. Chi
vorrà rendere fecondativo l’atto sessuale potrà attendere diversi minuti prima
di lavarsi. La donna che non è scrupolosa con l’igiene intima, prima o poi
finirà sotto i “ferri”.
-LE
POSIZIONI-
I diversi modi di giacere e i vari generi
di rapporto sessuale. Sul piano naturale non c’è nessun bisogno di dare
indicazioni sulle “posizioni”, ma a motivo dell’enorme diffusione della
pornografia si è avuta anche una deviazione della sensibilità naturale,
deviazione che anch’io ho dovuto subire.
I coniugi che vivano con gioia il loro
amore e con gratitudine lo scambio della loro affettività-sessualità, scoprono
naturalmente e spontaneamente quella progressione del linguaggio erotico che
indica e testimonia la realtà e la gradualità del loro amore, la creatività e
la gioiosità dello scambio che univocamente li porterà ad una più completa
intimità e conoscenza.
Ma il danno più grave della pornografia è
proprio quello di togliere l’innocenza e la naturalezza.
LA
CREATIVITà e la spontaneità, di un linguaggio ineffabile e generativo cos’ì
come il Creature lo ha concepito e donato alla sua creatura, porteranno
spontaneamente a quegli atteggiamenti di cui non é conveniente neanche parlare,
non per atteggiamento di censura, ma per la sacralità e l’intimità dell’atto
d’amore che come tale deve essere vissuto in quella sfera del segreto che solo
riduttivamente possiamo definire pudore. Contrariamente si snatura il
linguaggio sessuale, come linguaggio dell’amore in atteggiamenti precostituiti.
Il vero danno della pornografia é quello di
una riduzione della dimensione creativa, che ha il compito di rendere irripetibile ed unico ogni atto sessuale.
Tutti quelli che fruiscono della
pornografia vengono, snaturati, stuprati, violentati del loro diritto naturale
di inventare e di scoprire gli atteggiamenti della sessualità.
Veniamo scippati di quella che è l’emozione
più grande ed originale: “Il gioco sessuale come linguaggio creativo d’amore”.
Le naturali posizioni erotiche o la
fantasia del linguaggio sessuale precedute, prevenute e preimpostate perdono la
condizione di magia e di miracolo che ogni rapporto sessuale deve contenere,
per essere autentico e meraviglioso atto d’amore. Diversamente? Avremo soltanto
lo scaricarsi di pulsioni biologiche, ma senza gioia! Ecco, perché oggi, molti
non hanno più gioia ed appagamento dai rapporti sessuali.
Le categorie mentali preimpostate, dalla
pornografia, rendono sterile ed inservibile il linguaggio naturale perché lo
dissacrano, introducendo elementi di forzatura e spesso di perversione, verso
cui non possiamo sempre difenderci perché privati di discernimento.
Infatti, abbiamo naturalmente l’istinto di
impostare rettamente il gioco erotico, ma non abbiamo naturalmente il
discernimento di filtrare gli atteggiamenti devianti.
L’atto
divenendo la fotocopia di atteggiamenti visti in altri, si trasforma da atto
irripetibile, maturato nella creatività del mistero più profondo di una
relazione e nella unicità del linguaggio dell’amore in atto volgare. L’amore o
è santo, è unico, è irripetibile, o non è amore. L’amore è talmente bello e
cogenerativo perché è intimo ed esclusivo, è sacro ed inviolabile, atto
originalissimo, santo e irripetibile, perché totalmente puro.
Allora il suo luogo naturale e spontaneo è
il pudore, il segreto.
Segreto che è la vera pedagogia di due
creature che costituiscono un santuario di uniformità e di linguaggi originali
ed unici che li porta ad essere sempre più nel tempo, un solo corpo, un solo
cuore una sola mente, un solo spirito, un solo irripetibile mistero di amore.
Questa intimità segreta che lega sempre più
i due sul piano dell’unicità, fino al punto che la fedeltà diviene una
istintiva ed ontologica esigenza di tutto l’essere, un frutto naturale della relazione.
La
profanazione ed il sacrilegio della pornografia, non è quello di mostrare scene
contro la decenza o scandalose, ma è proprio quello di violentare la coscienza
condizionando la libertà e la fantasia di un dono d’amore.
La pornografia riducendo a volgare ricerca
di piacere quello che è il miracolo d’amore tra due amanti e spogliando di
mistero creativo l’inesauribile incontro fra i due, provoca una caduta paurosa
anche sul piano del piacere, visto che la dimensione del piacere, non è fisica ma
psicofisica.
Nella mia lunga e sofferta ricerca dell’anima
gemella non potevo far a meno di avere delle fantasie erotiche, ed alcune
rappresentavano la penetrazione vaginale con la donna in posizione supina,
ovvero a pancia in giù. Ma durante un sogno, nostro Signore, mi disse che non
riteneva inopportune le mie fantasie erotiche, ma che non gradiva (pur non
considerandoli peccaminosi), nella mia fantasia, gli accoppiamenti a pancia in
giù, perché simulavano il modo di accoppiarsi degli animali.
Infatti, l’uomo e la donna sono fatti per stare
“di fronte”, mano nella mano, occhi negli occhi, in un rapporto che esprime
tutta la dignità e l’originalità di una relazione prettamente ed univocamente
umana.
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(l’elemento perverso e ridicolo di questo argomento è evidente.
Riporto questo stralcio perché io mi sono fatte tante risate) L’unione sessuale
può essere paragonata ad una lotta, per la sua tendenza al litigio, per
controversie amorose... Poiché provocano sofferenze, le percosse danno luogo a
otto varietà di grida...(p.33)
Oltre ai quattro modi di
colpire già elencati, è necessario considerare altri come: il cuneo sul petto,
le forbici sul capo, uno strumento forante sulle guance, le tenaglie sul seno e
sui fianchi(p.34)
Gli esempi che seguono mostrano a quali pericoli si può andare
incontro con simili usi. Il re dei Panchala uccise con un cuneo la cortigiana
Madhavasena durante un rapporto sessuale.
Il re dei Kuntala, uccise con le forbici la sua
grande regina Malayavati, e Naradeva, che aveva la mano deformata, rese cieca
una danzatrice sbagliando il tiro con un oggetto appuntito. (p.35)
Cos’ì se é
scappato il morto ad altri, potrebbe scappare anche a noi, non vi pare?
Il Signore detesta sempre, comunque e sotto
qualsiasi forma non solo la penetrazione ma anche il contatto anale.
L’ano come
zona erogena, rientra in quel prezioso periodo in cui è iniziato il processo di
crescita e di sviluppo che da neonato ci ha portati a divenire adulti. Il
rapporto anale è pericolosamente destabilizzante della integrità personale
perché induce a regredire psicologicamente con devastanti ripercussioni.
Ho dovuto più volte leggere
questo penoso ed inutile libretto, nella speranza che il mio lavoro possa
essere stato a voi utile, affinchè più nessuno venga ad essere danneggiato
nella psiche e nello spirito.
Questo libro è sicuramente
negativo, per tutte quelle persone che non hanno una compiuta e solida maturità
sia umana, che culturale.