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Democrazia uccisa dal mondialismo.

 

 

(...) Massimo Fini, giornalista e scrittore, da tempo analizza e descrive nei suoi libri, il progetto mondialista architettato dalle cupole dell’Alta Finanza per ridurre ad un ruolo ultramarginale quello della politica (...)

Fini, anche la questione dell’immigrazione è un segno dei tempi?

"Bisogna innanzitutto dire che siamo stati noi ad aver ribaltato economicamente, socialmente, culturalmente i paesi del Terzo Mondo, non attraverso il colonialismo classico (che rapinava materie prime in genere non utilizzate dagli indigeni, ma lasciava a questi ultimi la possibilità di vivere secondo i loro costumi), bensì attraverso un colonialismo economico. Che deve conquistare i mercati e perciò omologare questa gente al nostro modello, trasformandola ovviamente in persone sradicate dalla propria cultura e dalla propria terra. Per questo allora cercano di venire da noi, illudendosi di trovare un nuovo habitat".

 

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Si tratta di un’invasione dal Sud al Nord?

 

"Il flusso migratorio che vediamo adesso è soltanto un pallido fantasma di quello che avverrà nei prossimi decenni. Noi non possiamo reggere questa immigrazione" (...)

Parte della Chiesa cattolica comincia a dare segnali di allarme verso l’immigrazione islamica. Don Gelmini e il vescovo di Como Maggiolini stanno spiegando che l’Islam cercherà di convertirci alla sua religione, anche con la forza. Allarmi giustificati?

"Diciamo con chiarezza che noi i nostri valori tradizionali li abbiamo già persi e quindi se i musulmani riusciranno a convertirci, vorrà dire che qui c’è una totale assenza di valori. La gente si occupa di tutto tranne che dello spirito e la colpa principale è proprio delle gerarchie ecclesiastiche, che hanno abdicato al loro ruolo (...) Ma non si può piangere su queste cose, se poi andiamo a fare la guerra per il Kosovo".

 

Che cosa c’entra il Kosovo?

 

"È l’esempio lampante della nostra idiozia, o meglio del nostro servilismo verso la politica estera degli americani. Il Kosovo è un’area storicamente serba dove gli albanesi hanno finito per diventare maggioranza. E l’Europa, obbedendo agli interessi americani e alle voglie del suo principale alleato, la Turchia, ha difeso non i serbi, ma gli albanesi, con grande presenza islamica (...)

Con l’Islam ci vorrebbe allora un rapporto diverso da quello attuale?

"Sicuramente. Ci vuole rispetto totale per l’Islam nelle zone in cui l’Islam esiste ed è una presenza tradizionale e antica, anche se a noi tali tradizioni sono estranee. Ma se cercano di imporci con la forza il loro pensiero integralista (ma non più del nostro), rispondere a dovere e respingerli sul bagnasciuga".

 

Gianluca Savoini, La Padania, 9/3/2000

http://www.alburno.it/numero5/pagina4/art21.htm