[1]Il Signore
chiamò Mosè e dalla tenda del convegno gli disse: [2]«Parla agli Israeliti e
riferisci loro: Quando uno di voi vorrà fare un'offerta al Signore, offrirete
bestiame grosso o minuto.
[3]Se
l'offerta è un olocausto di grosso bestiame, egli offrirà un maschio senza
difetto; l'offrirà all'ingresso della tenda del convegno, per ottenere il
favore del Signore.
[4]Poserà la mano sulla testa della vittima, che sarà accettata in suo favore
per fare il rito espiatorio per lui.
[5]Poi
immolerà il capo di grosso bestiame davanti al Signore, e i sacerdoti, figli di
Aronne, offriranno il sangue e lo spargeranno intorno all'altare, che è
all'ingresso della tenda del convegno.
[6]Scorticherà la vittima e la taglierà a
pezzi.
[7]I figli del sacerdote Aronne porranno il
fuoco sull'altare e metteranno la legna sul fuoco, [8]poi sulla legna e sul
fuoco che è sull'altare disporranno i pezzi, la testa e il grasso.
[9]Laverà con acqua le interiora e le zampe;
poi il sacerdote brucerà il tutto sull'altare come olocausto, sacrificio
consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.
[10]Se la sua offerta è un olocausto di
bestiame minuto, pecora o capra, egli offrirà un maschio senza difetto.
[11]Lo immolerà dal lato settentrionale
dell'altare davanti al Signore e i sacerdoti, figli di Aronne, spargeranno il
sangue attorno all'altare.
[12]Lo taglierà a pezzi, con la testa e il
grasso, e il sacerdote li disporrà sulla legna, collocata sul fuoco
dell'altare.
[13]Laverà con acqua le interiora e le zampe;
poi il sacerdote offrirà il tutto e lo brucerà sull'altare: olocausto,
sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.
[14]Se la sua offerta al Signore è un
olocausto di uccelli, offrirà tortore o colombi.
[15]Il sacerdote li offrirà all'altare, ne staccherà la testa, che farà
bruciare sull'altare, e il sangue sarà spruzzato sulla parete dell'altare.
[16]Poi toglierà il gozzo con le sue
immondezze e lo getterà al lato orientale dell'altare, dov'è il luogo delle
ceneri.
[17]Dividerà l'uccello in due metà
prendendolo per le ali, ma senza separarlo, e il sacerdote lo brucerà
sull'altare, sulla legna che è sul fuoco, come olocausto, sacrificio consumato
dal fuoco, profumo soave per il Signore.
[1]Se qualcuno presenterà al Signore
un'oblazione, la sua offerta sarà di fior di farina, sulla quale verserà olio e
porrà incenso.
[2]La porterà ai figli di Aronne, i
sacerdoti; il sacerdote prenderà da essa una manciata di fior di farina e
d'olio, con tutto l'incenso, e lo brucerà sull'altare come memoriale: è un
sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.
[3]Il resto dell'offerta di oblazione sarà
per Aronne e per i suoi figli, cosa santissima, proveniente dai sacrifici
consumati dal fuoco in onore del Signore.
[4]Quando offrirai una oblazione cotta nel
forno, essa consisterà in focacce azzime di fior di farina impastata con olio e
anche di schiacciate azzime spalmate di olio.
[5]Se la tua offerta sarà un'oblazione cotta sulla teglia, sarà di fior di
farina, azzima e impastata con olio;
[6]la farai a pezzi e sopra vi verserai olio:
è un'oblazione.
[7]Se la tua offerta sarà una oblazione cotta
nella pentola, sarà fatta con fior di farina nell'olio:
[8]porterai al Signore l'oblazione così
preparata e la presenterai al sacerdote, che la offrirà sull'altare.
[9]Il sacerdote preleverà dall'oblazione il
memoriale e lo brucerà sull'altare: sacrificio consumato dal fuoco, profumo
soave per il Signore.
[10]Il resto dell'oblazione sarà per Aronne e
per i suoi figli, cosa santissima, proveniente dai sacrifici consumati dal
fuoco per il Signore.
[11]Nessuna delle oblazioni che offrirete al
Signore sarà lievitata: non brucerete né lievito, né miele come sacrificio
consumato dal fuoco in onore del Signore; [12]potrete offrire queste cose al
Signore come offerta di primizie, ma non saliranno sull'altare a titolo di
profumo soave.
[13]Dovrai salare ogni tua offerta di
oblazione: nella tua oblazione non lascerai mancare il sale dell'alleanza del
tuo Dio; sopra ogni tua offerta offrirai del sale.
[14]Se offrirai al Signore una oblazione di
primizie, offrirai come tua oblazione di primizie spighe di grano fresche
abbrustolite sul fuoco e chicchi pestati di grano nuovo.
[15]Verserai olio sopra di essa, vi metterai
incenso: è una oblazione.
[16]Il sacerdote brucerà come memoriale una
parte dei chicchi e dell'olio insieme con tutto l'incenso: è un sacrificio
consumato dal fuoco per il Signore.
[1]Nel caso che la sua offerta sia un sacrificio
di comunione e se offre un capo di bestiame grosso, sarà un maschio o una
femmina, senza difetto; l'offrirà davanti al Signore,
[2]poserà la mano sulla testa della vittima e
la immolerà all'ingresso della tenda del convegno e i figli di Aronne, i
sacerdoti, spargeranno il sangue attorno all'altare.
[3]Di questo sacrificio di comunione offrirà
come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore il grasso che avvolge
le viscere e tutto quello che vi è sopra, [4]i due reni con il loro grasso e il
grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà al di sopra dei
reni;
[5]i figli di Aronne lo bruceranno
sull'altare, sopra l'olocausto, posto sulla legna che è sul fuoco: è un
sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.
[6]Se la sua offerta di sacrificio di
comunione per il Signore è di bestiame minuto sarà un maschio o una femmina,
senza difetto.
[7]Se presenta una pecora in offerta, la
offrirà davanti al Signore;
[8]poserà la mano sulla testa della vittima e
la immolerà davanti alla tenda del convegno; i figli di Aronne ne spargeranno
il sangue attorno all'altare;
[9]di questo sacrificio di comunione offrirà
quale sacrificio consumato dal fuoco per il Signore il grasso e cioè l'intiera
coda presso l'estremità della spina dorsale, il grasso che avvolge le viscere e
tutto quello che vi è sopra,
[10]i
due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato,
che distaccherà al di sopra dei reni;
[11]il sacerdote li brucerà sull'altare: è un
alimento consumato dal fuoco per il Signore.
[12]Se la sua offerta è una capra, la offrirà
davanti al Signore;
[13]poserà la mano sulla sua testa e la
immolerà davanti alla tenda del convegno; i figli di Aronne ne spargeranno il
sangue attorno all'altare.
[14]Di essa preleverà, come offerta consumata
dal fuoco in onore del Signore, il grasso che avvolge le viscere, tutto quello
che vi è sopra,
[15]i due reni con il loro grasso e il grasso
attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà al di sopra dei reni;
[16]il sacerdote li brucerà sull'altare: è un cibo consumato dal fuoco per il
Signore.
Ogni parte grassa appartiene al Signore.
[17]E` una prescrizione rituale perenne per le vostre generazioni in ogni
vostra dimora: non dovrete mangiare né grasso né sangue».
[1]Il Signore disse a Mosè: «Riferisci agli
Israeliti:
[2]Quando un uomo inavvertitamente
trasgredisce un qualsiasi divieto della legge del Signore, facendo una cosa
proibita: [3]se chi ha peccato è il sacerdote che ha ricevuto l'unzione e così
ha reso colpevole il popolo, offrirà al Signore per il peccato da lui commesso
un giovenco senza difetto come sacrificio di espiazione.
[4]Condurrà il giovenco davanti al Signore all'ingresso della tenda del
convegno; poserà la mano sulla testa del giovenco e l'immolerà davanti al
Signore.
[5]Il sacerdote che ha ricevuto l'unzione prenderà il sangue del giovenco e lo
porterà nell'interno della tenda del convegno;
[6]intingerà il dito nel sangue e farà sette
aspersioni davanti al Signore di fronte al velo del santuario.
[7]Bagnerà con il sangue i corni dell'altare
dei profumi che bruciano davanti al Signore nella tenda del convegno; verserà
il resto del sangue alla base dell'altare degli olocausti, che si trova
all'ingresso della tenda del convegno.
[8]Poi dal giovenco del sacrificio toglierà tutto il grasso: il grasso che
avvolge le viscere, tutto quello che vi è sopra,
[9]i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del
fegato, che distaccherà al di sopra dei reni.
[10]Farà come si fa per il giovenco del sacrificio di comunione e brucerà il
tutto sull'altare degli olocausti.
[11]Ma la pelle del giovenco, la carne con la testa, le viscere, le zampe e gli
escrementi,
[12]cioè tutto il giovenco, egli lo porterà fuori dell'accampamento in luogo
puro, dove si gettano le ceneri, e lo brucerà sulla legna: dovrà essere
bruciato sul mucchio delle ceneri.
[13]Se tutta la comunità d'Israele ha
commesso una inavvertenza, senza che tutta l'assemblea la conosca, violando
così un divieto della legge del Signore e rendendosi colpevole,
[14]quando il peccato commesso sarà conosciuto, l'assemblea offrirà come
sacrificio espiatorio un giovenco, un capo di grosso bestiame senza difetto e
lo condurrà davanti alla tenda del convegno.
[15]Gli anziani della comunità poseranno le
mani sulla testa del giovenco e lo si immolerà davanti al Signore.
[16]Il sacerdote che ha ricevuto l'unzione
porterà il sangue del giovenco nell'interno della tenda del convegno;
[17]intingerà il dito nel sangue, e farà
sette aspersioni davanti al Signore di fronte al velo.
[18]Bagnerà con il sangue i corni dell'altare
che è davanti al Signore nella tenda del convegno e verserà il resto del sangue
alla base dell'altare degli olocausti, all'ingresso della tenda del convegno.
[19]Toglierà al giovenco tutte le parti
grasse, per bruciarle sull'altare.
[20]Farà di questo giovenco come di quello
offerto in sacrificio di espiazione: tutto allo stesso modo. Il sacerdote farà
per loro il rito espiatorio e sarà loro perdonato.
[21]Poi porterà il giovenco fuori del campo e
lo brucerà come ha bruciato il primo: è il sacrificio di espiazione per
l'assemblea.
[22]Se è un capo chi ha peccato, violando per
inavvertenza un divieto del Signore suo Dio e così si è reso colpevole,
[23]quando conosca il peccato commesso, porterà come offerta un capro maschio
senza difetto.
[24]Poserà la mano sulla testa del capro e lo
immolerà nel luogo dove si immolano gli olocausti davanti al Signore: è un
sacrificio espiatorio.
[25]Il sacerdote prenderà con il dito il
sangue del sacrificio espiatorio e bagnerà i corni dell'altare degli olocausti;
verserà il resto del sangue alla base dell'altare degli olocausti.
[26]Poi brucerà sull'altare ogni parte
grassa, come il grasso del sacrificio di comunione.
Il sacerdote farà per lui il rito espiatorio
per il suo peccato e gli sarà perdonato.
[27]Se chi ha peccato è stato qualcuno del
popolo, violando per inavvertenza un divieto del Signore, e così si è reso
colpevole,
[28]quando conosca il peccato commesso, porti
come offerta una capra femmina, senza difetto, in espiazione del suo peccato.
[29]Poserà la mano sulla testa della vittima
di espiazione e la immolerà nel luogo dove si immolano gli olocausti.
[30]Il sacerdote prenderà con il dito un pò
di sangue di essa e bagnerà i corni dell'altare degli olocausti; poi verserà il
resto del sangue alla base dell'altare.
[31]Preleverà tutte le parti grasse, come si
preleva il grasso del sacrificio di comunione, e il sacerdote le brucerà
sull'altare, profumo soave in onore del Signore. Il sacerdote farà per lui il
rito espiatorio e gli sarà perdonato.
[32]Se porta una pecora come offerta per il
peccato, porterà una femmina senza difetto.
[33]Poserà la mano sulla testa della vittima
espiatoria e la immolerà in espiazione nel luogo dove si immolano gli
olocausti.
[34]Il sacerdote prenderà con il dito un pò
di sangue della vittima espiatoria e bagnerà i corni dell'altare degli
olocausti; poi verserà il resto del sangue alla base dell'altare.
[35]Preleverà tutte le parti grasse, come si
preleva il grasso della pecora del sacrificio di comunione e il sacerdote le
brucerà sull'altare sopra le vittime consumate dal fuoco in onore del Signore.
Il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per il peccato commesso e gli sarà
perdonato.
[1]Se una persona pecca perché nulla
dichiara, benché abbia udito la formula di scongiuro e sia essa stessa
testimone o abbia visto o sappia, sconterà la sua iniquità. [2]Oppure quando
qualcuno, senza avvedersene, tocca una cosa immonda, come il cadavere d'una
bestia o il cadavere d'un animale domestico o quello d'un rettile, rimarrà egli
stesso immondo e colpevole.
[3]Oppure quando, senza avvedersene, tocca
una immondezza umana - una qualunque delle cose per le quali l'uomo diviene
immondo - quando verrà a saperlo, sarà colpevole.
[4]Oppure quando uno, senza badarvi, parlando
con leggerezza, avrà giurato, con uno di quei giuramenti che gli uomini
proferiscono alla leggera, di fare qualche cosa di male o di bene, se lo saprà,
ne sarà colpevole.
[5]Quando uno dunque si sarà reso colpevole
d'una di queste cose, confesserà il peccato commesso; [6]porterà al Signore,
come riparazione della sua colpa per il peccato commesso, una femmina del
bestiame minuto, pecora o capra, come sacrificio espiatorio; il sacerdote farà
per lui il rito espiatorio per il suo peccato.
[7]Se non ha mezzi per procurarsi una pecora
o una capra, porterà al Signore, come riparazione della sua colpa per il suo
peccato, due tortore o due colombi: uno come sacrificio espiatorio, l'altro
come olocausto.
[8]Li porterà al sacerdote, il quale offrirà
prima quello per l'espiazione: gli spaccherà la testa vicino alla nuca, ma
senza staccarla;
[9]poi spargerà il sangue del sacrificio per
il peccato sopra la parete dell'altare e ne spremerà il resto alla base
dell'altare.
Questo è un sacrificio espiatorio.
[10]Dell'altro uccello offrirà un olocausto, secondo le norme
stabilite. Così il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per il peccato che
ha commesso e gli sarà perdonato.
[11]Ma se non ha mezzi per procurarsi due
tortore o due colombi, porterà, come offerta per il peccato commesso, un decimo
di efa
di fior di farina, come sacrificio espiatorio; non vi metterà né olio né
incenso, perché è un sacrificio per il peccato.
[12]Porterà la farina al sacerdote, che ne
prenderà una manciata come memoriale, facendola bruciare sull'altare sopra le
vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. E` un sacrificio espiatorio.
[13]Così il sacerdote farà per lui il rito
espiatorio per il peccato commesso in uno dei casi suddetti e gli sarà perdonato.
Il resto sarà per il sacerdote, come
nell'oblazione».
[14]Il Signore aggiunse a Mosè: [15]«Se
qualcuno commetterà una mancanza e peccherà per errore riguardo a cose
consacrate al Signore, porterà al Signore, in sacrificio di riparazione, un
ariete senza difetto, preso dal gregge, che valuterai in sicli d'argento in
base al siclo del santuario;
[16]risarcirà il danno fatto al santuario,
aggiungendovi un quinto, e lo darà al sacerdote, il quale farà per lui il rito
espiatorio con l'ariete offerto come sacrificio di riparazione e gli sarà
perdonato.
[17]Quando uno peccherà facendo, senza
saperlo, una cosa vietata dal Signore, sarà colpevole e dovrà scontare la
mancanza.
[18]Presenterà al sacerdote, come sacrificio
di riparazione, un ariete senza difetto, preso dal bestiame minuto, secondo la
tua stima; il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per l'errore commesso
per ignoranza e gli sarà perdonato.
[19]E` un sacrificio di riparazione; quell'individuo si era certo reso
colpevole verso il Signore».
[20]Il Signore disse a Mosè: [21]«Quando uno
peccherà e commetterà una mancanza verso il Signore, rifiutando al suo prossimo
un deposito da lui ricevuto o un pegno consegnatogli o una cosa rubata o
estorta con frode
[22]o troverà una cosa smarrita, mentendo a
questo proposito e giurando il falso circa qualcuna delle cose per cui un uomo
può peccare,
[23]se avrà così peccato e si sarà reso colpevole, restituirà la cosa rubata o
estorta con frode o il deposito che gli era stato affidato o l'oggetto smarrito
che aveva trovato [24]o qualunque cosa per cui abbia giurato il falso.
Farà la restituzione per intero,
aggiungendovi un quinto e renderà ciò al proprietario il giorno stesso in cui
offrirà il sacrificio di riparazione.
[25]Porterà al sacerdote, come sacrificio di
riparazione in onore del Signore, un ariete senza difetto, preso dal bestiame
minuto secondo la tua stima.
[26]Il sacerdote farà il rito espiatorio per
lui davanti al Signore e gli sarà perdonato, qualunque sia la mancanza di cui
si è reso colpevole».
[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]«Dá
quest'ordine ad Aronne e ai suoi figli: Questa è la legge per l'olocausto.
L'olocausto rimarrà acceso sul braciere sopra
l'altare tutta la notte, fino al mattino; il fuoco dell'altare sarà tenuto
acceso.
[3]Il sacerdote, indossata la tunica di lino
e vestiti i calzoni di lino, toglierà la cenere, in cui il fuoco avrà ridotto
l'olocausto sull'altare, e la deporrà al fianco dell'altare.
[4]Poi, spogliatosi delle vesti e indossatene altre, porterà la cenere fuori
del campo, in un luogo mondo.
[5]Il fuoco sarà tenuto acceso sull'altare e
non si lascerà spegnere; il sacerdote vi brucerà legna ogni mattina, vi
disporrà sopra l'olocausto e vi brucerà sopra il grasso dei sacrifici.
[6]Il fuoco dev'esser sempre tenuto acceso
sull'altare, senza lasciarlo spegnere.
[7]Questa è la legge dell'oblazione. I figli
di Aronne la offriranno al Signore, dinanzi all'altare.
[8]Il sacerdote preleverà una manciata di fior di farina con il suo olio e con
tutto l'incenso che è sopra l'offerta e brucerà ogni cosa sull'altare con soave
profumo in ricordo del Signore.
[9]Aronne e i suoi figli mangeranno quel che rimarrà dell'oblazione; lo si
mangerà senza lievito, in luogo santo, nel recinto della tenda del convegno.
[10]Non si cuocerà con lievito; è la parte che ho loro assegnata delle offerte
a me bruciate con il fuoco.
E` cosa santissima come il sacrificio
espiatorio.
[11]Ogni maschio tra i figli di Aronne potrà
mangiarne. E` un diritto perenne delle vostre generazioni sui sacrifici
consumati dal fuoco in onore del Signore. Tutto ciò che verrà a contatto con
queste cose sarà sacro».
[12]Il Signore aggiunse a Mosè: [13]«L'offerta
che Aronne e i suoi figli faranno al Signore il giorno in cui riceveranno
l'unzione è questa: un decimo di
efa di fior di farina, come
oblazione perpetua, metà la mattina e metà la sera.
[14]Essa sarà preparata con olio, nella
teglia: la presenterai in una misura stemperata; l'offrirai in pezzi, come
profumo soave per il Signore.
[15]Anche il sacerdote che, tra i figli di
Aronne, sarà unto per succedergli, farà questa offerta; è una prescrizione
perenne: sarà bruciata tutta in onore del Signore. [16]Ogni oblazione del
sacerdote sarà bruciata tutta; non se ne potrà mangiare».
[17]Il Signore disse ancora a Mosè:
[18]«Parla ad Aronne e ai suoi figli e dì loro: Questa è la legge del
sacrificio espiatorio. Nel luogo dove si immola l'olocausto sarà immolata
davanti al Signore la vittima per il peccato.
E` cosa santissima.
[19]La mangerà il sacerdote che l'offrirà per
il peccato; dovrà mangiarla in luogo santo, nel recinto della tenda del convegno.
[20]Qualunque cosa ne toccherà le carni sarà
sacra; se parte del suo sangue schizza sopra una veste, il posto dove sarà
schizzato il sangue lo laverai in luogo santo.
[21]Ma il vaso di terra, che sarà servito a cuocerla, sarà spezzato; che se è
stata cotta in un vaso di rame, questo sarà strofinato bene e sciacquato con
acqua. [22]Ogni maschio di famiglia sacerdotale ne potrà mangiare; è cosa
santissima.
[23]Ma non si potrà mangiare alcuna vittima
espiatoria, il cui sangue va portato nella tenda del convegno, per il rito
espiatorio nel santuario. Essa sarà bruciata nel fuoco.
[1]Questa è la legge del sacrificio di
riparazione; è cosa santissima.
[2]Nel luogo, dove si immola l'olocausto, si immolerà la vittima di
riparazione; se ne spargerà il sangue attorno all'altare [3]e se ne offrirà
tutto il grasso: la coda, il grasso che copre le viscere,
[4]i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del
fegato che si distaccherà sopra i reni.
[5]Il sacerdote brucerà tutto questo sull'altare come sacrificio consumato dal
fuoco in onore del Signore. Questo è un sacrificio di riparazione.
[6]Ogni maschio di famiglia sacerdotale ne potrà mangiare; lo si mangerà in
luogo santo; è cosa santissima.
[7]Il sacrificio di riparazione è come il
sacrificio espiatorio; la stessa legge vale per ambedue; la vittima sarà del
sacerdote che avrà compiuta l'espiazione. [8]Il sacerdote, che avrà fatto
l'olocausto per qualcuno, avrà per sé la pelle dell'olocausto da lui offerto.
[9]Così anche ogni oblazione, cotta nel forno o preparata nella pentola o nella
teglia, sarà del sacerdote che l'ha offerta. [10]Ogni oblazione impastata con
olio o asciutta sarà per tutti i figli di Aronne in misura uguale.
[11]Questa è la legge del sacrificio di
comunione, che si offrirà al Signore.
[12]Se uno l'offre in ringraziamento, offrirà, con il sacrificio di comunione,
focacce senza lievito intrise con olio, schiacciate senza lievito unte con olio
e fior di farina cotta, in forma di focacce intrise con olio.
[13]Presenterà anche, come offerta, oltre le dette focacce, focacce di pan
lievitato, insieme con il sacrificio di ringraziamento.
[14]Di ognuna di queste offerte una parte si presenterà come oblazione prelevata
in onore del Signore; essa sarà del sacerdote che ha sparso il sangue della
vittima del sacrificio di comunione. [15]La carne del sacrificio di
ringraziamento dovrà mangiarsi il giorno stesso in cui esso viene offerto; non
se ne lascerà nulla fino alla mattina.
[16]Ma se il sacrificio che uno offre è
votivo o volontario, la vittima si mangerà il giorno in cui verrà offerta, il
resto dovrà esser mangiato il giorno dopo;
[17]ma quel che sarà rimasto della carne del sacrificio fino al terzo giorno,
dovrà bruciarsi nel fuoco.
[18]Se uno mangia la carne del sacrificio di
comunione il terzo giorno, l'offerente non sarà gradito; dell'offerta non gli
sarà tenuto conto; sarà un abominio; chi ne avrà mangiato subirà la pena della
sua iniquità.
[19]La carne che sarà stata in contatto con qualche cosa di immondo, non si
potrà mangiare; sarà bruciata nel fuoco.
[20]Chiunque sarà mondo potrà mangiare la
carne del sacrificio di comunione; ma la persona che, immonda, mangerà la carne
del sacrificio di comunione offerto al Signore sarà eliminata dal suo popolo.
[21]Se uno toccherà qualsiasi cosa immonda: un'immondezza umana, un animale
immondo o qualsiasi cosa abominevole, immonda, e mangerà la carne d'un
sacrificio di comunione offerto al Signore, quel tale sarà eliminato dal suo
popolo».
[22]Il Signore disse ancora a Mosè:
[23]«Parla agli Israeliti e riferisci loro: Non mangerete alcun grasso, né di
bue, né di pecora, né di capra.
[24]Il grasso di una bestia che è morta naturalmente o il grasso d'una bestia
sbranata potrà servire per qualunque altro uso; ma non ne mangerete affatto;
[25]perché chiunque mangerà il grasso di animali che si possono offrire in
sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore, sarà eliminato dal suo
popolo.
[26]E non mangerete affatto sangue, né di uccelli né di animali domestici,
dovunque abitiate.
[27]Chiunque mangerà sangue di qualunque specie sarà eliminato dal suo popolo».
[28]Il Signore aggiunse a Mosè: [29]«Parla
agli Israeliti e dì loro: Chi offrirà al Signore il sacrificio di comunione
porterà una offerta al Signore, prelevandola dal sacrificio di comunione.
[30]Porterà con le proprie mani ciò che deve essere offerto al Signore con il
fuoco: porterà il grasso insieme con il petto, il petto per presentarlo con il
rito d'agitazione davanti al Signore.
[31]Il sacerdote brucerà il grasso sopra l'altare; il petto sarà di Aronne e
dei suoi figli.
[32]Darete anche in tributo al sacerdote la coscia destra dei vostri sacrifici
di comunione.
[33]Essa spetterà, come sua parte, al figlio di Aronne che avrà offerto il
sangue e il grasso dei sacrifici di comunione.
[34]Poiché, dai sacrifici di comunione offerti dagli Israeliti, io mi riservo
il petto della vittima offerta con l'agitazione di rito e la coscia della
vittima offerta con l'elevazione di rito e li dò al sacerdote Aronne e ai suoi
figli per legge perenne, che gli Israeliti osserveranno.
[35]Questa è la parte dovuta ad Aronne e ai suoi figli, dei sacrifici bruciati
in onore del Signore, dal giorno in cui eserciteranno il sacerdozio del
Signore.
[36]Agli Israeliti il Signore ha ordinato di dar loro questo, dal giorno della
loro unzione. E` una parte che è loro dovuta per sempre, di generazione in
generazione.
[37]Questa è la legge per l'olocausto,
l'oblazione, il sacrificio espiatorio, il sacrificio di riparazione,
l'investitura e il sacrificio di comunione: legge che il Signore ha dato a Mosè
sul monte Sinai, quando ordinò agli Israeliti di presentare le offerte al
Signore nel deserto del Sinai».
[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]«Prendi
Aronne insieme ai suoi figli, le vesti, l'olio dell'unzione, il giovenco del
sacrificio espiatorio, i due arieti e il cesto dei pani azzimi; [3]convoca
tutta la comunità all'ingresso della tenda del convegno».
[4]Mosè fece come il Signore gli aveva ordinato e la comunità fu convocata
all'ingresso della tenda del convegno.
[5]Mosè disse alla comunità: «Questo il Signore ha ordinato di fare».
[6]Mosè fece accostare Aronne e i suoi figli
e li lavò con acqua.
[7]Poi rivestì Aronne della tunica, lo cinse della cintura, gli pose addosso il
manto, gli mise l' efod e lo cinse con
la cintura dell' efod , nel quale avvolse l' efod .
[8]Gli mise anche il pettorale, e nel pettorale pose gli Urim
e i Tummin .
[9]Poi gli mise in capo il turbante e sul davanti del turbante pose la lamina
d'oro, il sacro diadema, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
[10]Poi Mosè prese l'olio dell'unzione, unse la Dimora e tutte le cose che vi
si trovavano e così le consacrò.
[11]Fece sette volte l'aspersione sull'altare, unse l'altare con tutti i suoi
accessori, la conca e la sua base, per consacrarli.
[12]Versò l'olio della unzione sul capo d'Aronne e unse Aronne, per
consacrarlo.
[13]Poi Mosè fece avvicinare i figli d'Aronne, li vestì di tuniche, li cinse
con le cinture e legò sul loro capo i turbanti, come il Signore aveva ordinato
a Mosè.
[14]Fece quindi accostare il giovenco del
sacrificio espiatorio e Aronne e i suoi figli stesero le mani sulla testa del
giovenco del sacrificio espiatorio.
[15]Mosè lo immolò, ne prese del sangue, bagnò con il dito i corni attorno
all'altare e purificò l'altare; poi sparse il resto del sangue alla base
dell'altare e lo consacrò per fare su di esso l'espiazione.
[16]Poi prese tutto il grasso aderente alle viscere, il lobo del fegato, i due
reni con il loro grasso e Mosè bruciò tutto sull'altare.
[17]Ma il giovenco, la sua pelle, la sua carne e le feci, bruciò nel fuoco
fuori dell'accampamento, come il Signore gli aveva ordinato.
[18]Fece quindi avvicinare l'ariete
dell'olocausto e Aronne e i suoi figli stesero le mani sulla testa dell'ariete.
[19]Mosè lo immolò e ne sparse il sangue attorno all'altare.
[20]Poi fece a pezzi l'ariete e ne bruciò testa, pezzi e grasso. [21]Dopo
averne lavato le viscere e le zampe con acqua, bruciò tutto l'ariete
sull'altare: olocausto di soave odore, un sacrificio consumato dal fuoco in
onore del Signore, come il Signore gli aveva ordinato.
[22]Poi fece accostare il secondo ariete,
l'ariete della investitura, e Aronne e i suoi figli stesero le mani sulla testa
dell'ariete.
[23]Mosè lo immolò, ne prese del sangue e bagnò il lobo dell'orecchio destro di
Aronne e il pollice della mano destra e l'alluce del piede destro.
[24]Poi Mosè fece avvicinare i figli di Aronne e bagnò con quel sangue il lobo
del loro orecchio destro, il pollice della mano destra e l'alluce del piede
destro; sparse il resto del sangue attorno all'altare.
[25]Poi prese il grasso, la coda, tutto il grasso aderente alle viscere, il
lobo del fegato, i reni con il loro grasso e la coscia destra; [26]dal canestro
dei pani azzimi, che era davanti al Signore, prese una focaccia senza lievito,
una focaccia di pasta intrisa nell'olio e una schiacciata e le pose sulle parti
grasse e sulla coscia destra.
[27]Poi mise tutte queste cose sulle mani di Aronne e sulle mani dei suoi figli
e le agitò con l'agitazione rituale davanti al Signore.
[28]Mosè quindi le prese dalle loro mani e le bruciò sull'altare sopra l'olocausto:
sacrificio di investitura, di soave odore, sacrificio consumato dal fuoco in
onore del Signore.
[29]Poi Mosè prese il petto dell'ariete e lo agitò come offerta da agitare
ritualmente davanti al Signore; questa fu la parte dell'ariete dell'investitura
toccata a Mosè, come il Signore gli aveva ordinato.
[30]Mosè prese quindi l'olio dell'unzione e
il sangue che era sopra l'altare; ne asperse Aronne e le sue vesti, i figli di
lui e le loro vesti; così consacrò Aronne e le sue vesti e similmente i suoi
figli e le loro vesti.
[31]Poi Mosè disse ad Aronne e ai suoi figli: «Fate cuocere la carne
all'ingresso della tenda del convegno e là mangiatela con il pane che è nel
canestro dell'investitura, come mi è stato ordinato. La mangeranno Aronne e i
suoi figli.
[32]Quel che avanza della carne e del pane, bruciatelo nel fuoco.
[33]Per sette giorni non uscirete dall'ingresso della tenda del convegno,
finché cioè non siano compiuti i giorni della vostra investitura, perché la
vostra investitura durerà sette giorni. [34]Come si è fatto oggi così il
Signore ha ordinato che si faccia per compiere il rito espiatorio su di voi.
[35]Rimarrete sette giorni all'ingresso della tenda del convegno, giorno e
notte, osservando il comandamento del Signore, perché non moriate, poiché così
mi è stato ordinato».
[36]Aronne e i suoi figli fecero quanto era stato ordinato dal Signore per
mezzo di Mosè.
[1]L'ottavo giorno, Mosè chiamò Aronne, i
suoi figli e gli anziani d'Israele [2]e disse ad Aronne: «Prendi un vitello per
il sacrificio espiatorio e un ariete per l'olocausto, tutti e due senza
difetto, e offrili al Signore.
[3]Agli Israeliti dirai: Prendete un capro per il sacrificio espiatorio, un
vitello e un agnello, tutti e due di un anno, senza difetto, per l'olocausto,
[4]un toro e un ariete per il sacrificio di comunione, per immolarli davanti al
Signore, un'oblazione intrisa nell'olio, perché oggi il Signore si manifesterà
a voi».
[5]Essi dunque condussero davanti alla tenda
del convegno quanto Mosè aveva ordinato; tutta la comunità si avvicinò e stette
davanti al Signore.
[6]Mosè disse: «Ecco ciò che il Signore vi ha ordinato; fatelo e la gloria del
Signore vi apparirà».
[7]Mosè disse ad Aronne: «Avvicinati all'altare: offri il tuo sacrificio
espiatorio e il tuo olocausto e compi il rito espiatorio per te e per il tuo
casato; presenta anche l'offerta del popolo e fà l'espiazione per esso, come il
Signore ha ordinato».
[8]Aronne dunque si avvicinò all'altare e
immolò il vitello del sacrificio espiatorio, che era per sé.
[9]I suoi figli gli porsero il sangue ed egli vi intinse il dito, ne bagnò i
corni dell'altare e sparse il resto del sangue alla base dell'altare;
[10]ma il grasso, i reni e il lobo del fegato della vittima espiatoria li
bruciò sopra l'altare come il Signore aveva ordinato a Mosè. [11]La carne e la
pelle le bruciò nel fuoco fuori dell'accampamento.
[12]Poi immolò l'olocausto; i figli di Aronne gli porsero il sangue ed egli lo
sparse attorno all'altare.
[13]Gli porsero anche la vittima dell'olocausto fatta a pezzi e la testa e li
bruciò sull'altare.
[14]Lavò le interiora e le gambe e le bruciò sull'olocausto sopra l'altare.
[15]Poi presentò l'offerta del popolo. Prese
il capro destinato al sacrificio espiatorio per il popolo, lo immolò e ne fece
un sacrificio espiatorio, come il precedente.
[16]Poi offrì l'olocausto secondo il rito.
[17]Presentò quindi l'oblazione, ne prese una
manciata piena e la bruciò sull'altare, oltre l'olocausto della mattina.
[18]Immolò il toro e l'ariete in sacrificio di comunione per il popolo. I figli
di Aronne gli porgevano il sangue ed egli lo spargeva attorno all'altare.
[19]Gli porgevano le parti grasse del toro e dell'ariete, la coda, il grasso
aderente alle viscere, i reni e il lobo del fegato: [20]mettevano i grassi sui
petti ed egli li bruciava sull'altare.
[21]I petti e la coscia destra, Aronne li agitava davanti al Signore come
offerta da agitare secondo il rito, nel modo che Mosè aveva ordinato.
[22]Poi Aronne, alzate le mani verso il popolo, lo benedisse e, dopo aver fatto
il sacrificio espiatorio, l'olocausto e i sacrifici di comunione, scese
dall'altare.
[23]Mosè e Aronne entrarono nella tenda del convegno; poi uscirono e
benedissero il popolo e la gloria del Signore si manifestò a tutto il popolo.
[24]Un fuoco uscì dalla presenza del Signore e consumò sull'altare l'olocausto
e i grassi; tutto il popolo vide, mandò grida d'esultanza e si prostrò con la
faccia a terra.
[1]Ora Nadab e Abiu, figli di Aronne, presero
ciascuno un braciere, vi misero dentro il fuoco e il profumo e offrirono
davanti al Signore un fuoco illegittimo, che il Signore non aveva loro
ordinato.
[2]Ma un fuoco si staccò dal Signore e li divorò e morirono così davanti al
Signore.
[3]Allora Mosè disse ad Aronne: «Di questo il Signore ha parlato quando ha
detto: A chi si avvicina a me mi mostrerò santo e davanti a tutto il popolo
sarò onorato». Aronne tacque.
[4]Mosè chiamò Misael ed Elsafan, figli di
Uziel, zio di Aronne, e disse loro: «Avvicinatevi, portate via questi vostri
congiunti dal santuario, fuori dell'accampamento». [5]Essi si avvicinarono e li
portarono via con le loro tuniche, fuori dell'accampamento, come Mosè aveva
detto.
[6]Ad Aronne, a Eleazaro e a Itamar, suoi
figli, Mosè disse: «Non vi scarmigliate i capelli del capo e non vi stracciate
le vesti, perché non moriate e il Signore non si adiri contro tutta la
comunità; ma i vostri fratelli, tutta la casa d'Israele, facciano pure lutto a
causa della morte fulminea inflitta dal Signore.
[7]Non vi allontanate dall'ingresso della tenda del convegno, così che non
moriate; perché l'olio dell'unzione del Signore è su di voi». Essi fecero come
Mosè aveva detto.
[8]Il Signore parlò ad Aronne: [9]«Non bevete
vino o bevanda inebriante né tu né i tuoi figli, quando dovete entrare nella
tenda del convegno, perché non moriate; sarà una legge perenne, di generazione
in generazione;
[10]questo perché possiate distinguere ciò che è santo da ciò che è profano e
ciò che è immondo da ciò che è mondo [11]e possiate insegnare agli Israeliti
tutte le leggi che il Signore ha date loro per mezzo di Mosè».
[12]Poi Mosè disse ad Aronne, a Eleazaro e a
Itamar, figli superstiti di Aronne: «Prendete quel che è avanzato
dell'oblazione dei sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore e
mangiatelo senza lievito, presso l'altare; perché è cosa sacrosanta.
[13]Dovete mangiarlo in luogo santo, perché è la parte che spetta a te e ai
tuoi figli, tra i sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore: così mi è
stato ordinato.
[14]Il petto della vittima offerta da agitare secondo il rito e la coscia da
elevare secondo il rito, li mangerete tu, i tuoi figli e le tue figlie con te
in luogo mondo; perché vi sono stati dati come parte tua e dei tuoi figli, tra
i sacrifici di comunione degli Israeliti.
[15]Essi presenteranno, insieme con le parti grasse da bruciare, la coscia
della vittima da elevare secondo il rito e il petto da agitare secondo il rito,
perché siano agitati davanti al Signore; questo spetterà a te e ai tuoi figli
con te, per diritto perenne, come il Signore ha ordinato».
[16]Mosè poi si informò accuratamente circa
il capro del sacrificio espiatorio e seppe che era stato bruciato; allora si
sdegnò contro Eleazaro e contro Itamar, figli superstiti di Aronne, dicendo:
[17]«Perché non avete mangiato la vittima espiatrice nel luogo santo,
trattandosi di cosa sacrosanta? Il Signore ve l'ha data, perché porti
l'iniquità della comunità, perché su di essa compiate l'espiazione davanti al
Signore.
[18]Ecco, il sangue della vittima non è stato portato dentro il santuario; voi
avreste dovuto mangiarla nel santuario, come io avevo ordinato».
[19]Aronne allora disse a Mosè: «Ecco, oggi essi hanno offerto il loro
sacrificio espiatorio e l'olocausto davanti al Signore; dopo le cose che mi
sono capitate, se oggi avessi mangiato la vittima del sacrificio espiatorio,
sarebbe piaciuto al Signore?».
[20]Quando Mosè udì questo, rimase soddisfatto.
[1]Il Signore disse a Mosè e ad Aronne:
[2]«Riferite agli Israeliti: Questi sono gli animali che potrete mangiare fra
tutte le bestie che sono sulla terra.
[3]Potrete mangiare d'ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa da una
fessura, e che rumina.
[4]Ma fra i ruminanti e gli animali che hanno l'unghia divisa, non mangerete i
seguenti: il cammello, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo
considererete immondo;
[5]l'ìrace, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo;
[6]la lepre, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, la considererete
immonda;
[7]il porco, perché ha l'unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo
considererete immondo.
[8]Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li
considererete immondi.
[9]Questi sono gli animali che potrete
mangiare fra tutti quelli acquatici. Potrete mangiare quanti hanno pinne e
squame, sia nei mari, sia nei fiumi.
[10]Ma di tutti gli animali, che si muovono o vivono nelle acque, nei mari e
nei fiumi, quanti non hanno né pinne né squame, li terrete in abominio.
[11]Essi saranno per voi in abominio; non mangerete la loro carne e terrete in
abominio i loro cadaveri. [12]Tutto ciò che non ha né pinne né squame nelle
acque sarà per voi in abominio.
[13]Fra i volatili terrete in abominio
questi, che non dovrete mangiare, perché ripugnanti: l'aquila, l'ossìfraga e
l'aquila di mare,
[14]il nibbio e ogni specie di falco,
[15]ogni specie di corvo,
[16]lo struzzo, la civetta, il gabbiano e ogni specie di sparviere,
[17]il gufo, l'alcione, l'ibis,
[18]il cigno, il pellicano, la fòlaga,
[19]la cicogna, ogni specie di airone, l'ùpupa e il pipistrello.
[20]Sarà per voi in abominio anche ogni
insetto alato, che cammina su quattro piedi. [21]Però fra tutti gli insetti
alati che camminano su quattro piedi, potrete mangiare quelli che hanno due
zampe sopra i piedi, per saltare sulla terra. [22]Perciò potrete mangiare i
seguenti: ogni specie di cavalletta, ogni specie di locusta, ogni specie di
acrìdi e ogni specie di grillo.
[23]Ogni altro insetto alato che ha quattro piedi lo terrete in abominio!
[24]Per i seguenti animali diventerete immondi: chiunque toccherà il loro
cadavere sarà immondo fino alla sera [25]e chiunque trasporterà i loro cadaveri
si dovrà lavare le vesti e sarà immondo fino alla sera.
[26]Riterrete immondo ogni animale che ha l'unghia, ma non divisa da fessura, e
non rumina: chiunque li toccherà sarà immondo.
[27]Considererete immondi tutti i quadrupedi che camminano sulla pianta dei
piedi; chiunque ne toccherà il cadavere sarà immondo fino alla sera. [28]E
chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà immondo
fino alla sera. Tali animali riterrete immondi.
[29]Fra gli animali che strisciano per terra
riterrete immondi: la talpa, il topo e ogni specie di sauri,
[30]il toporagno, la lucertola, il geco, il ramarro, il camaleonte.
[31]Questi animali, fra quanti strisciano,
saranno immondi per voi; chiunque li toccherà morti, sarà immondo fino alla
sera.
[32]Ogni oggetto sul quale cadrà morto qualcuno di essi, sarà immondo: si
tratti di utensili di legno o di veste o pelle o sacco o qualunque altro
oggetto di cui si faccia uso; si immergerà nell'acqua e sarà immondo fino alla
sera; poi sarà mondo.
[33]Se ne cade qualcuno in un vaso di terra, quanto vi si troverà dentro sarà
immondo e spezzerete il vaso.
[34]Ogni cibo che serve di nutrimento, sul quale cada quell'acqua, sarà
immondo; ogni bevanda di cui si fa uso, qualunque sia il vaso che la contiene,
sarà immonda.
[35]Ogni oggetto sul quale cadrà qualche parte del loro cadavere, sarà immondo;
il forno o il fornello sarà spezzato: sono immondi e li dovete ritenere tali.
[36]Però, una fonte o una cisterna, cioè una raccolta di acqua, sarà monda; ma
chi toccherà i loro cadaveri sarà immondo.
[37]Se qualcosa dei loro cadaveri cade su
qualche seme che deve essere seminato, questo sarà mondo;
[38]ma se è stata versata acqua sul seme e vi cade qualche cosa dei loro
cadaveri, lo riterrai immondo.
[39]Se muore un animale, di cui vi potete cibare, colui che ne toccherà il
cadavere sarà immondo fino alla sera.
[40]Colui che mangerà di quel cadavere si laverà le vesti e sarà immondo fino
alla sera; anche colui che trasporterà quel cadavere si laverà le vesti e sarà
immondo fino alla sera.
[41]Ogni essere che striscia sulla terra è un
abominio; non se ne mangerà.
[42]Di tutti gli animali che strisciano sulla terra non ne mangerete alcuno che
cammini sul ventre o cammini con quattro piedi o con molti piedi, poiché sono
un abominio.
[43]Non rendete le vostre persone abominevoli
con alcuno di questi animali che strisciano; non vi rendete immondi per causa
loro, in modo da rimaner così contaminati.
[44]Poiché io sono il Signore, il Dio vostro. Santificatevi dunque e siate
santi, perché io sono santo; non contaminate le vostre persone con alcuno di
questi animali che strisciano per terra.
[45]Poiché io sono il Signore, che vi ho fatti uscire dal paese d'Egitto, per
essere il vostro Dio; siate dunque santi, perché io sono santo.
[46]Questa è la legge che riguarda i
quadrupedi, gli uccelli, ogni essere vivente che si muove nelle acque e ogni
essere che striscia per terra,
[47]perché sappiate distinguere ciò che è immondo da ciò che è mondo, l'animale
che si può mangiare da quello che non si deve mangiare».
[1]Il Signore aggiunse a Mosè: «Riferisci
agli Israeliti: [2]Quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio,
sarà immonda per sette giorni; sarà immonda come nel tempo delle sue regole.
[4]Poi essa resterà ancora trentatrè giorni a purificarsi dal suo sangue; non
toccherà alcuna cosa santa e non entrerà nel santuario, finché non siano
compiuti i giorni della sua purificazione.
[5]Ma, se partorisce una femmina sarà immonda due settimane come al tempo delle
sue regole; resterà sessantasei giorni a purificarsi del suo sangue.
[6]Quando i giorni della sua purificazione
per un figlio o per una figlia saranno compiuti, porterà al sacerdote
all'ingresso della tenda del convegno un agnello di un anno come olocausto e un
colombo o una tortora in sacrificio di espiazione. [7]Il sacerdote li offrirà
davanti al Signore e farà il rito espiatorio per lei; essa sarà purificata dal
flusso del suo sangue. Questa è la legge relativa alla donna, che partorisce un
maschio o una femmina.
[8]Se non ha mezzi da offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi:
uno per l'olocausto e l'altro per il sacrificio espiatorio. Il sacerdote farà
il rito espiatorio per lei ed essa sarà monda».
[1]Il Signore aggiunse a Mosè e ad Aronne:
[2]«Quando uno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia
bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal
sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.
[3]Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo; se il pelo della
piaga è diventato bianco e la piaga appare depressa rispetto alla pelle del
corpo, è piaga di lebbra; il sacerdote, dopo averlo esaminato, dichiarerà
quell'uomo immondo.
[4]Ma se la macchia sulla pelle del corpo è bianca e non appare depressa
rispetto alla pelle e il suo pelo non è diventato bianco, il sacerdote isolerà
per sette giorni colui che ha la piaga.
[5]Al settimo giorno il sacerdote l'esaminerà ancora; se gli parrà che la piaga
si sia fermata senza allargarsi sulla pelle, il sacerdote lo isolerà per altri
sette giorni.
[6]Il sacerdote, il settimo giorno, lo esaminerà di nuovo; se vedrà che la
piaga non è più bianca e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell'uomo
mondo: è una pustola. Quegli si laverà le vesti e sarà mondo.
[7]Ma se la pustola si è allargata sulla pelle, dopo che egli si è mostrato al
sacerdote per essere dichiarato mondo, si farà esaminare di nuovo dal
sacerdote;
[8]il sacerdote l'esaminerà e se vedrà che la pustola si è allargata sulla
pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è lebbra.
[9]Quando uno avrà addosso una piaga di
lebbra, sarà condotto al sacerdote,
[10]ed egli lo esaminerà; se vedrà che sulla pelle c'è un tumore bianco, che
questo tumore ha fatto imbiancare il pelo e che nel tumore si trova carne viva,
[11]è lebbra inveterata nella pelle del corpo e il sacerdote lo dichiarerà
immondo; non lo terrà isolato, perché certo è immondo.
[12]Se la lebbra si propaga sulla pelle in
modo da coprire tutta la pelle di colui che ha la piaga, dal capo ai piedi,
dovunque il sacerdote guardi,
[13]questi lo esaminerà; se vedrà che la lebbra copre tutto il corpo,
dichiarerà mondo colui che ha la piaga: essendo tutto bianco, è mondo.
[14]Ma quando apparirà in lui carne viva, sarà chiamato immondo.
[15]Il sacerdote, vista la carne viva, lo dichiarerà immondo; la carne viva è
immonda: è lebbra.
[16]Ma se la carne viva ridiventa bianca, egli vada dal sacerdote e il
sacerdote lo esaminerà;
[17]se vedrà che la piaga è ridiventata bianca, il sacerdote dichiarerà mondo
colui che ha la piaga: è mondo.
[18]Quando uno ha avuto sulla pelle della
carne un'ulcera che sia guarita [19]e poi, sul luogo dell'ulcera, appaia un
tumore bianco o una macchia bianca, rosseggiante, quel tale si mostrerà al
sacerdote,
[20]il quale l'esaminerà e se vedrà che la macchia è depressa rispetto alla
pelle e che il pelo è diventato bianco, il sacerdote lo dichiarerà immondo; è
una piaga di lebbra che è scoppiata nell'ulcera.
[21]Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che nella macchia non ci sono peli
bianchi, che non è depressa rispetto alla pelle e che si è attenuata, il
sacerdote lo isolerà per sette giorni.
[22]Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è
una piaga di lebbra.
[23]Ma se la macchia è rimasta allo stesso punto, senza allargarsi, è una
cicatrice di ulcera e il sacerdote lo dichiarerà mondo.
[24]Quando uno ha sulla pelle del corpo una
scottatura prodotta da fuoco e su questa appaia una macchia lucida, bianca, rossastra
o soltanto bianca,
[25]il sacerdote l'esaminerà; se vedrà che il pelo della macchia è diventato
bianco e la macchia appare depressa rispetto alla pelle, è lebbra scoppiata
nella scottatura. Il sacerdote lo dichiarerà immondo: è una piaga di lebbra.
[26]Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non c'è pelo bianco nella
macchia e che essa non è depressa rispetto alla pelle e si è attenuata, il
sacerdote lo isolerà per sette giorni.
[27]Al settimo giorno il sacerdote lo esaminerà e se la macchia si è diffusa
sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è una piaga di lebbra.
[28]Ma se la macchia è rimasta ferma nella stessa zona e non si è diffusa sulla
pelle, ma si è attenuata, è un tumore di bruciatura; il sacerdote dichiarerà
quel tale mondo, perché si tratta di una cicatrice della bruciatura.
[29]Quando un uomo o una donna ha una piaga
sul capo o nella barba,
[30]il sacerdote esaminerà la piaga; se riscontra che essa è depressa rispetto
alla pelle e che v'è del pelo gialliccio e sottile, il sacerdote lo dichiarerà
immondo: è tigna, lebbra del capo o della barba.
[31]Ma se il sacerdote, esaminando la piaga della tigna, riscontra che non è
depressa rispetto alla pelle e che non vi è pelo scuro, il sacerdote isolerà
per sette giorni colui che ha la piaga della tigna.
[32]Se il sacerdote, esaminando al settimo giorno la piaga, vedrà che la tigna
non si è allargata e che non v'è pelo gialliccio e che la tigna non appare
depressa rispetto alla pelle,
[33]quel tale si raderà, ma non raderà il luogo dove è la tigna; il sacerdote
lo terrà isolato per altri sette giorni. [34]Al settimo giorno, il sacerdote
esaminerà la tigna; se riscontra che la tigna non si è allargata sulla pelle e
non appare depressa rispetto alla pelle, il sacerdote lo dichiarerà mondo; egli
si laverà le vesti e sarà mondo.
[35]Ma se, dichiarato mondo, la tigna si è allargata sulla pelle,
[36]il sacerdote l'esaminerà; se nota che la tigna si è allargata sulla pelle,
non cercherà se vi è il pelo giallo; quel tale è immondo.
[37]Ma se vedrà che la tigna si è fermata e vi è cresciuto il pelo scuro, la
tigna è guarita; quel tale è mondo e il sacerdote lo dichiarerà tale.
[38]Quando un uomo o una donna ha sulla pelle
del corpo macchie lucide, bianche,
[39]il sacerdote le esaminerà; se vedrà che le macchie sulla pelle del loro
corpo sono di un bianco pallido, è un'eruzione cutanea; quel tale è mondo.
[40]Chi perde i capelli del capo è calvo, ma
è mondo.
[41]Se i capelli gli sono caduti dal lato della fronte, è calvo davanti, ma è
mondo.
[42]Ma se sulla calvizie del cranio o della fronte appare una piaga bianca
tendente al rosso, è lebbra scoppiata sulla calvizie del cranio o della fronte;
[43]il sacerdote lo esaminerà: se riscontra che il tumore della piaga nella
parte calva del cranio o della fronte è bianco tendente al rosso, simile alla
lebbra della pelle del corpo,
[44]quel tale è un lebbroso; è immondo e lo dovrà dichiarare immondo; la piaga
è sul suo capo.
[45]Il lebbroso colpito dalla lebbra porterà
vesti strappate e il capo scoperto, si coprirà la barba e andà gridando:
Immondo! Immondo!
[46]Sarà immondo finché avrà la piaga; è immondo, se ne starà solo, abiterà
fuori dell'accampamento.
[47]Quando apparirà una macchia di lebbra su
una veste, di lana o di lino,
[48]nel tessuto o nel manufatto di lino o di lana, su una pelliccia o qualunque
altra cosa di cuoio,
[49]se la macchia sarà verdastra o rossastra, sulla veste o sulla pelliccia,
sul tessuto o sul manufatto o su qualunque cosa di cuoio, è macchia di lebbra e
sarà mostrata al sacerdote.
[50]Il sacerdote esaminerà la macchia e rinchiuderà per sette giorni l'oggetto
che ha la macchia.
[51]Al settimo giorno esaminerà la macchia; se la macchia si sarà allargata
sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sulla pelliccia o sull'oggetto di
cuoio per qualunque uso, è una macchia di lebbra maligna, è cosa immonda.
[52]Egli brucerà quella veste o il tessuto o il manufatto di lana o di lino o
qualunque oggetto fatto di pelle, sul quale è la macchia; perché è lebbra
maligna, saranno bruciati nel fuoco. [53]Ma se il sacerdote, esaminandola,
vedrà che la macchia non si è allargata sulle vesti o sul tessuto o sul
manufatto o su qualunque oggetto di cuoio, [54]il sacerdote ordinerà che si
lavi l'oggetto su cui è la macchia e lo rinchiuderà per altri sette giorni.
[55]Il sacerdote esaminerà la macchia, dopo che sarà stata lavata; se vedrà che
la macchia non ha mutato colore, benché non si sia allargata, è un oggetto
immondo; lo brucerai nel fuoco; vi è corrosione, sia che la parte corrosa si
trovi sul diritto o sul rovescio dell'oggetto. [56]Se il sacerdote,
esaminandola, vede che la macchia, dopo essere stata lavata, è diventata
pallida, la strapperà dalla veste o dalla pelle o dal tessuto o dal manufatto.
[57]Se appare ancora sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sull'oggetto
di cuoio, è una eruzione in atto; brucerai nel fuoco l'oggetto su cui è la
macchia.
[58]La veste o il tessuto o il manufatto o qualunque oggetto di cuoio che avrai
lavato e dal quale la macchia sarà scomparsa, si laverà una seconda volta e
sarà mondo.
[59]Questa è la legge relativa alla macchia di lebbra sopra una veste di lana o
di lino, sul tessuto o sul manufatto o su qualu
que oggetto di pelle, per dichiararli mondi o
immondi».
[1]Il Signore aggiunse a Mosè: [2]«Questa è
la legge da applicare per il lebbroso per il giorno della sua purificazione.
Egli sarà condotto al sacerdote.
[3]Il sacerdote uscirà dall'accampamento e lo esaminerà; se riscontrerà che la
piaga della lebbra è guarita nel lebbroso,
[4]ordinerà che si prendano, per la persona da purificare, due uccelli vivi,
mondi, legno di cedro, panno scarlatto e issòpo.
[5]Il sacerdote ordinerà di immolare uno degli uccelli in un vaso di terracotta
con acqua viva.
[6]Poi prenderà l'uccello vivo, il legno di cedro, il panno scarlatto e
l'issòpo e li immergerà, con l'uccello vivo, nel sangue dell'uccello sgozzato
sopra l'acqua viva.
[7]Ne aspergerà sette volte colui che deve essere purificato dalla lebbra; lo
dichiarerà mondo e lascerà andare libero per i campi l'uccello vivo.
[8]Colui che è purificato, si laverà le vesti, si raderà tutti i peli, si
laverà nell'acqua e sarà mondo. Dopo questo potrà entrare nell'accampamento, ma
resterà per sette giorni fuori della sua tenda.
[9]Il settimo giorno si raderà tutti i peli,
il capo, la barba, le ciglia, insomma tutti i peli; si laverà le vesti e si
bagnerà il corpo nell'acqua e sarà mondo. [10]L'ottavo giorno prenderà due
agnelli senza difetto, un'agnella di un anno senza difetto, tre decimi di efa
di fior di farina, intrisa nell'olio, come oblazione, e un log
di olio;
[11]il sacerdote che fa la purificazione, presenterà l'uomo che si purifica e
le cose suddette davanti al Signore, all'ingresso della tenda del convegno.
[12]Il sacerdote prenderà uno degli agnelli e l'offrirà come sacrificio di
riparazione, con il log d'olio, e li agiterà come offerta da agitare
secondo il rito davanti al Signore.
[13]Poi immolerà l'agnello nel luogo dove si immolano le vittime espiatorie e
gli olocausti, cioè nel luogo sacro poiché il sacrificio di riparazione è per
il sacerdote, come quello espiatorio: è cosa sacrosanta.
[14]Il sacerdote prenderà sangue del sacrificio di riparazione e bagnerà il
lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, il pollice della mano
destra e l'alluce del piede destro.
[15]Poi, preso l'olio dal log , lo
verserà sulla palma della sua mano sinistra;
[16]intingerà il dito della destra nell'olio che ha nella sinistra; con il dito
spruzzerà sette volte quell'olio davanti al Signore.
[17]E del rimanente olio che tiene nella palma della mano, il sacerdote bagnerà
il lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, il pollice della destra
e l'alluce del piede destro, sopra il sangue del sacrificio di riparazione.
[18]Il resto dell'olio che ha nella palma, il sacerdote lo verserà sul capo di
colui che si purifica; così farà per lui il rito espiatorio davanti al Signore.
[19]Poi il sacerdote offrirà il sacrificio espiatorio e compirà l'espiazione
per colui che si purifica della sua immondezza; quindi immolerà l'olocausto.
[20]Offerto l'olocausto e l'oblazione sull'altare, il sacerdote eseguirà per
lui il rito espiatorio e sarà mondo.
[21]Se quel tale è povero e non ha mezzi
sufficienti, prenderà un agnello come sacrificio di riparazione da offrire con
il rito dell'agitazione e compiere l'espiazione per lui e un decimo di efa
di fior di farina intrisa con olio, come oblazione, e un log
di olio.
[22]Prenderà anche due tortore o due colombi, secondo i suoi mezzi; uno sarà
per il sacrificio espiatorio e l'altro per l'olocausto.
[23]L'ottavo giorno porterà per la sua purificazione queste cose al sacerdote,
all'ingresso della tenda del convegno, davanti al Signore.
[24]Il sacerdote prenderà l'agnello del sacrificio di riparazione e il log
d'olio e li agiterà come offerta da agitare ritualmente davanti al
Signore.
[25]Poi immolerà l'agnello del sacrificio di riparazione, prenderà sangue della
vittima di riparazione e bagnerà il lobo dell'orecchio destro di colui che si
purifica, il pollice della mano destra e l'alluce del piede destro.
[26]Il sacerdote si verserà di quell'olio sulla palma della mano sinistra.
[27]Con il dito della sua destra spruzzerà sette volte quell'olio che tiene
nella palma sinistra davanti al Signore.
[28]Poi bagnerà con l'olio che tiene nella palma, il lobo dell'orecchio destro
di colui che si purifica, il pollice della mano destra e l'alluce del piede
destro, sul luogo dove ha messo il sangue del sacrificio di riparazione.
[29]Il resto dell'olio che ha nella palma della mano, il sacerdote lo verserà
sul capo di colui che si purifica, per fare espiazione per lui davanti al
Signore.
[30]Poi sacrificherà una delle tortore o uno dei due colombi, che ha potuto
procurarsi;
[31]delle vittime che ha in mano, una l'offrirà come sacrificio espiatorio e
l'altra come olocausto, insieme con l'oblazione; il sacerdote farà il rito
espiatorio davanti al Signore per lui.
[32]Questa è la legge relativa a colui che è
affetto da piaga di lebbra e non ha mezzi per procurarsi ciò che è richiesto
per la sua purificazione».
[33]Il Signore disse ancora a Mosè e ad
Aronne: [34]«Quando sarete entrati nel paese di Canaan, che io sto per darvi in
possesso, qualora io mandi un'infezione di lebbra in una casa del paese di
vostra proprietà,
[35]il padrone della casa andrà a dichiararlo al sacerdote, dicendo: Mi pare
che in casa mia ci sia come della lebbra.
[36]Allora il sacerdote ordinerà di sgomberare la casa prima che egli vi entri
per esaminare la macchia sospetta perché quanto è nella casa non diventi
immondo. Dopo questo, il sacerdote entrerà per esaminare la casa. [37]Esaminerà
dunque la macchia; se vedrà che l'infezione sui muri della casa consiste in
cavità verdastre o rossastre, che appaiono più profonde della superficie della
parete,
[38]il sacerdote uscirà dalla casa, alla porta, e farà chiudere la casa per
sette giorni.
[39]Il settimo giorno il sacerdote vi tornerà e se, esaminandola, riscontrerà
che la macchia si è allargata sulle pareti della casa,
[40]il sacerdote ordinerà che si rimuovano le pietre intaccate e si gettino in
luogo immondo, fuori di città.
[41]Farà raschiare tutto l'interno della casa e butteranno i calcinacci
raschiati fuor di città, in luogo immondo.
[42]Poi si prenderanno altre pietre e si metteranno al posto delle prime e si
intonacherà la casa con altra calce.
[43]Se l'infezione spunta di nuovo nella casa
dopo che le pietre ne sono state rimosse e la casa è stata raschiata e
intonacata,
[44]il sacerdote entrerà ad esaminare la casa; trovato che la macchia vi si è
allargata, nella casa vi è lebbra maligna; la casa è immonda.
[45]Perciò si demolirà la casa; pietre, legname e calcinacci si porteranno
fuori della città, in luogo immondo.
[46]Inoltre chiunque sarà entrato in quella casa mentre era chiusa, sarà
immondo fino alla sera.
[47]Chi avrà dormito in quella casa o chi vi avrà mangiato, si laverà le vesti.
[48]Se invece il sacerdote che è entrato
nella casa e l'ha esaminata, riscontra che la macchia non si è allargata nella
casa, dopo che la casa è stata intonacata, dichiarerà la casa monda, perché la
macchia è risanata.
[49]Poi, per purificare la casa, prenderà due uccelli, legno di cedro, panno
scarlatto e issòpo; [50]immolerà uno degli uccelli in un vaso di terra con
dentro acqua viva. [51]Prenderà il legno di cedro, l'issòpo, il panno scarlatto
e l'uccello vivo e li immergerà nel sangue dell'uccello immolato e nell'acqua
viva e ne aspergerà sette volte la casa.
[52]Purificata la casa con il sangue dell'uccello, con l'acqua viva, con
l'uccello vivo, con il legno di cedro, con l'issòpo e con lo scarlatto,
[53]lascerà andare libero l'uccello vivo, fuori città, per i campi; così farà
il rito espiatorio per la casa ed essa sarà monda.
[54]Questa è la legge per ogni sorta di
infezione di lebbra o di tigna,
[55]la lebbra delle vesti e della casa,
[56]i tumori, le pustole e le macchie,
[57]per insegnare quando una cosa è immonda e quando è monda. Questa è la legge
per la lebbra».
[1]Il Signore disse ancora a Mosè e ad
Aronne: [2]«Parlate agli Israeliti e riferite loro: Se un uomo soffre di
gonorrea nella sua carne, la sua gonorrea è immonda. [3]Questa è la condizione
d'immondezza per la gonorrea: sia che la carne lasci uscire il liquido, sia che
lo trattenga, si tratta d'immondezza.
[4]Ogni giaciglio sul quale si coricherà chi è affetto da gonorrea, sarà immondo;
ogni oggetto sul quale si siederà sarà immondo.
[5]Chi toccherà il giaciglio di costui, dovrà lavarsi le vesti e bagnarsi
nell'acqua e sarà immondo fino alla sera.
[6]Chi si siederà sopra un oggetto qualunque, sul quale si sia seduto colui che
soffre di gonorrea, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo
fino alla sera.
[7]Chi toccherà il corpo di colui che è affetto da gonorrea si laverà le vesti,
si bagnerà nell'acqua e sarà immondo fino alla sera.
[8]Se colui che ha la gonorrea sputerà sopra uno che è mondo, questi dovrà
lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. [9]Ogni
sella su cui monterà chi ha la gonorrea sarà immonda.
[10]Chiunque toccherà cosa, che sia stata sotto quel tale, sarà immondo fino alla
sera. Chi porterà tali oggetti dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e
sarà immondo fino alla sera.
[11]Chiunque sarà toccato da colui che ha la gonorrea, se questi non si era
lavato le mani, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino
alla sera.
[12]Il vaso di terracotta toccato da colui che soffre di gonorrea sarà
spezzato; ogni vaso di legno sarà lavato nell'acqua.
[13]Quando chi è affetto da gonorrea sarà
guarito dal male, conterà sette giorni dalla sua guarigione; poi si laverà le
vesti, bagnerà il suo corpo nell'acqua viva e sarà mondo.
[14]L'ottavo giorno, prenderà due tortore o due colombi, verrà davanti al
Signore, all'ingresso della tenda del convegno, e li darà al sacerdote, [15]il
quale ne offrirà uno come sacrificio espiatorio, l'altro come olocausto; il
sacerdote compirà per lui il rito espiatorio davanti al Signore per la sua
gonorrea.
[16]L'uomo che avrà avuto un'emissione
seminale, si laverà tutto il corpo nell'acqua e sarà immondo fino alla sera.
[17]Ogni veste o pelle, su cui vi sarà un'emissione seminale, dovrà essere
lavata nell'acqua e sarà immonda fino alla sera.
[18]La donna e l'uomo che abbiano avuto un
rapporto con emissione seminale si laveranno nell'acqua e saranno immondi fino
alla sera.
[19]Quando una donna abbia flusso di sangue,
cioè il flusso nel suo corpo, la sua immondezza durerà sette giorni; chiunque
la toccherà sarà immondo fino alla sera.
[20]Ogni giaciglio sul quale si sarà messa a dormire durante la sua immondezza
sarà immondo; ogni mobile sul quale si sarà seduta sarà immondo.
[21]Chiunque toccherà il suo giaciglio, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi
nell'acqua e sarà immondo fino alla sera.
[22]Chi toccherà qualunque mobile sul quale essa si sarà seduta, dovrà lavarsi
le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera.
[23]Se l'uomo si trova sul giaciglio o sul mobile mentre essa vi siede, per
tale contatto sarà immondo fino alla sera.
[24]Se un uomo ha rapporto intimo con essa, l'immondezza di lei lo contamina:
egli sarà immondo per sette giorni e ogni giaciglio sul quale si coricherà sarà
immondo.
[25]La donna che ha un flusso di sangue per
molti giorni, fuori del tempo delle regole, o che lo abbia più del normale sarà
immonda per tutto il tempo del flusso, secondo le norme dell'immondezza
mestruale.
[26]Ogni giaciglio sul quale si coricherà durante tutto il tempo del flusso
sarà per lei come il giaciglio sul quale si corica quando ha le regole; ogni
mobile sul quale siederà sarà immondo, come lo è quando essa ha le regole.
[27]Chiunque toccherà quelle cose sarà immondo; dovrà lavarsi le vesti,
bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera.
[28]Quando essa sia guarita dal flusso, conterà sette giorni e poi sarà monda.
[29]L'ottavo giorno prenderà due tortore o due colombi e li porterà al
sacerdote all'ingresso della tenda del convegno.
[30]Il sacerdote ne offrirà uno come sacrificio espiatorio e l'altro come
olocausto e farà per lei il rito espiatorio, davanti al Signore, per il flusso
che la rendeva immonda.
[31]Avvertite gli Israeliti di ciò che
potrebbe renderli immondi, perché non muoiano per la loro immondezza, quando
contaminassero la mia Dimora che è in mezzo a loro.
[32]Questa è la legge per colui che ha la
gonorrea o un'emissione seminale che lo rende immondo [33]e la legge per colei
che è indisposta a causa delle regole, cioè per l'uomo o per la donna che abbia
il flusso e per l'uomo che abbia rapporti intimi con una donna in stato
d'immondezza».
[1]Il Signore parlò a Mosè dopo che i due
figli di Aronne erano morti mentre presentavano un'offerta davanti al Signore.
[2]Il Signore disse a Mosè: «Parla ad Aronne, tuo fratello, e digli di non
entrare in qualunque tempo nel santuario, oltre il velo, davanti al coperchio
che è sull'arca; altrimenti potrebbe morire, quando io apparirò nella nuvola
sul coperchio.
[3]Aronne entrerà nel santuario in questo modo: prenderà un giovenco per il
sacrificio espiatorio e un ariete per l'olocausto.
[4]Si metterà la tunica sacra di lino, indosserà sul corpo i calzoni di lino,
si cingerà della cintura di lino e si metterà in capo il turbante di lino. Sono
queste le vesti sacre che indosserà dopo essersi lavato la persona con l'acqua.
[5]Dalla comunità degli Israeliti prenderà due capri per un sacrificio
espiatorio e un ariete per un olocausto.
[6]Aronne offrirà il proprio giovenco in sacrificio espiatorio e compirà
l'espiazione per sé e per la sua casa.
[7]Poi prenderà i due capri e li farà stare davanti al Signore all'ingresso
della tenda del convegno
[8]e getterà le sorti per vedere quale dei
due debba essere del Signore e quale di Azazel.
[9]Farà quindi avvicinare il capro che è toccato in sorte al Signore e
l'offrirà in sacrificio espiatorio;
[10]invece il capro che è toccato in sorte ad Azazel sarà posto vivo davanti al
Signore, perché si compia il rito espiatorio su di lui e sia mandato poi ad
Azazel nel deserto.
[11]Aronne offrirà dunque il proprio giovenco
in sacrificio espiatorio per sé e, fatta l'espiazione per sé e per la sua casa,
immolerà il giovenco del sacrificio espiatorio per sé.
[12]Poi prenderà l'incensiere pieno di brace tolta dall'altare davanti al
Signore e due manciate di incenso odoroso polverizzato; porterà ogni cosa oltre
il velo.
[13]Metterà l'incenso sul fuoco davanti al Signore, perché la nube dell'incenso
copra il coperchio che è sull'arca e così non muoia.
[14]Poi prenderà un pò di sangue del giovenco e ne aspergerà con il dito il
coperchio dal lato d'oriente e farà sette volte l'aspersione del sangue con il
dito, davanti al coperchio.
[15]Poi immolerà il capro del sacrificio espiatorio, quello per il popolo, e ne
porterà il sangue oltre il velo; farà con questo sangue quello che ha fatto con
il sangue del giovenco: lo aspergerà sul coperchio e davanti al coperchio.
[16]Così farà l'espiazione sul santuario per
l'impurità degli Israeliti, per le loro trasgressioni e per tutti i loro
peccati. Lo stesso farà per la tenda del convegno che si trova fra di loro, in
mezzo alle loro impurità.
[17]Nella tenda del convegno non dovrà esserci alcuno, da quando egli entrerà
nel santuario per farvi il rito espiatorio, finché egli non sia uscito e non
abbia compiuto il rito espiatorio per sé, per la sua casa e per tutta la
comunità d'Israele.
[18]Uscito dunque verso l'altare, che è
davanti al Signore, compirà il rito espiatorio per esso, prendendo il sangue
del giovenco e il sangue del capro e bagnandone intorno i corni dell'altare.
[19]Farà per sette volte l'aspersione del sangue con il dito sopra l'altare;
così lo purificherà e lo santificherà dalle impurità degli Israeliti.
[20]Quando avrà finito l'aspersione per il
santuario, per la tenda del convegno e per l'altare, farà accostare il capro
vivo.
[21]Aronne poserà le mani sul capo del capro vivo, confesserà sopra di esso
tutte le iniquità degli Israeliti, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro
peccati e li riverserà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo
incaricato di ciò, lo manderà via nel deserto. [22]Quel capro, portandosi
addosso tutte le loro iniquità in una regione solitaria, sarà lasciato andare
nel deserto.
[23]Poi Aronne entrerà nella tenda del
convegno, si toglierà le vesti di lino che aveva indossate per entrare nel
santuario e le deporrà in quel luogo.
[24]Laverà la sua persona nell'acqua in luogo santo, indosserà le sue vesti e
uscirà ad offrire il suo olocausto e l'olocausto del popolo e a compiere il
rito espiatorio per sé e per il popolo.
[25]E farà ardere sull'altare le parti grasse del sacrificio espiatorio.
[26]Colui che avrà lasciato andare il capro
destinato ad Azazel si laverà le vesti, laverà il suo corpo nell'acqua; dopo,
rientrerà nel campo.
[27]Si porterà fuori del campo il giovenco
del sacrificio espiatorio e il capro del sacrificio, il cui sangue è stato introdotto
nel santuario per compiere il rito espiatorio, se ne bruceranno nel fuoco la
pelle, la carne e gli escrementi.
[28]Poi colui che li avrà bruciati dovrà
lavarsi le vesti e bagnarsi il corpo nell'acqua; dopo, rientrerà nel campo.
[29]Questa sarà per voi una legge perenne:
nel settimo mese, nel decimo giorno del mese, vi umilierete, vi asterrete da
qualsiasi lavoro, sia colui che è nativo del paese, sia il forestiero che
soggiorna in mezzo a voi.
[30]Poiché in quel giorno si compirà il rito espiatorio per voi, al fine di
purificarvi; voi sarete purificati da tutti i vostri peccati, davanti al
Signore.
[31]Sarà per voi un sabato di riposo assoluto e voi vi umilierete; è una legge
perenne. [32]Il sacerdote che ha ricevuto l'unzione ed è rivestito del
sacerdozio al posto di suo padre, compirà il rito espiatorio; si vestirà delle
vesti di lino, delle vesti sacre.
[33]Farà l'espiazione per il santuario, per la tenda del convegno e per
l'altare; farà l'espiazione per i sacerdoti e per tutto il popolo della
comunità.
[34]Questa sarà per voi legge perenne: una volta all'anno, per gli Israeliti,
si farà l'espiazione di tutti i loro peccati».
E si fece come il Signore aveva ordinato a
Mosè.
[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]«Parla ad
Aronne, ai suoi figli e a tutti gli Israeliti e riferisci loro: Questo il
Signore ha ordinato: [3]Qualunque Israelita scanna un bue o un agnello o una
capra entro il campo o fuori del campo [4]e non lo conduce all'ingresso della
tenda del convegno per presentarlo come offerta al Signore davanti alla Dimora
del Signore, sarà considerato colpevole di delitto di sangue: ha sparso il
sangue e questo uomo sarà eliminato dal suo popolo. [5]Perciò gli Israeliti,
invece d'immolare, come fanno, le loro vittime nei campi, li portino al
Signore, presentandoli al sacerdote all'ingresso della tenda del convegno, e li
offrano al Signore come sacrifici di comunione.
[6]Il sacerdote ne spanderà il sangue sull'altare del Signore, all'ingresso
della tenda del convegno, e brucerà il grasso in profumo soave per il Signore.
[7]Essi non offriranno più i loro sacrifici ai satiri, ai quali sogliono
prostituirsi. Questa sarà per loro una legge perenne, di generazione in
generazione.
[8]Dirai loro ancora: Ogni uomo, Israelita o
straniero dimorante in mezzo a loro che offrirà un olocausto o un sacrificio,
[9]senza portarlo all'ingresso della tenda del convegno per immolarlo al
Signore, quest'uomo sarà eliminato dal suo popolo.
[10]Ogni uomo, Israelita o straniero
dimorante in mezzo a loro, che mangi di qualsiasi specie di sangue, contro di
lui, che ha mangiato il sangue, io volgerò la faccia e lo eliminerò dal suo
popolo.
[11]Poiché la vita della carne è nel sangue. Perciò vi ho concesso di porlo
sull'altare in espiazione per le vostre vite; perché il sangue espia, in quanto
è la vita.
[12]Perciò ho detto agli Israeliti: Nessuno tra voi mangerà il sangue, neppure
lo straniero che soggiorna fra voi mangerà sangue.
[13]Se uno qualunque degli Israeliti o degli stranieri che soggiornano fra di
loro prende alla caccia un animale o un uccello che si può mangiare, ne deve
spargere il sangue e coprirlo di terra;
[14]perché la vita di ogni essere vivente è il suo sangue, in quanto sua vita;
perciò ho ordinato agli Israeliti: Non mangerete sangue di alcuna specie di
essere vivente, perché il sangue è la vita d'ogni carne; chiunque ne mangerà
sarà eliminato.
[15]Qualunque persona, nativa del paese o straniera, che mangerà carne di
bestia morta naturalmente o sbranata, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi
nell'acqua e sarà immonda fino alla sera; allora sarà monda.
[16]Ma se non si lava le vesti e il corpo, porterà la pena della sua iniquità».
[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]«Parla
agli Israeliti e riferisci loro. Io sono il Signore, vostro Dio.
[3]Non farete come si fa nel paese d'Egitto dove avete abitato, né farete come
si fa nel paese di Canaan dove io vi conduco, né imiterete i loro costumi.
[4]Metterete in pratica le mie prescrizioni e osserverete le mie leggi, seguendole.
Io sono il Signore, vostro Dio. [5]Osserverete dunque le mie leggi e le mie
prescrizioni, mediante le quali, chiunque le metterà in pratica, vivrà. Io sono
il Signore.
[6]Nessuno si accosterà a una sua
consanguinea, per avere rapporti con lei. Io sono il Signore.
[7]Non recherai oltraggio a tuo padre avendo
rapporti con tua madre: è tua madre; non scoprirai la sua nudità.
[8]Non scoprirai la nudità della tua matrigna; è la nudità di tuo padre.
[9]Non scoprirai la nudità di tua sorella, figlia di tuo padre o figlia di tua
madre, sia nata in casa o fuori.
[10]Non scoprirai la nudità della figlia di tuo figlio o della figlia di tua
figlia, perché è la tua propria nudità.
[11]Non scoprirai la nudità della figlia della tua matrigna, generata nella tua
casa: è tua sorella.
[12]Non scoprirai la nudità della sorella di tuo padre; è carne di tuo padre.
[13]Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre, perché è carne di tua
madre.
[14]Non scoprirai la nudità del fratello di tuo padre, cioè non ti accosterai
alla sua moglie: è tua zia.
[15]Non scoprirai la nudità di tua nuora: è la moglie di tuo figlio; non
scoprirai la sua nudità.
[16]Non scoprirai la nudità di tua cognata: è la nudità di tuo fratello.
[17]Non scoprirai la nudità di una donna e di
sua figlia; né prenderai la figlia di suo figlio, né la figlia di sua figlia
per scoprirne la nudità: sono parenti carnali: è un'infamia.
[18]E quanto alla moglie, non prenderai inoltre la sorella di lei, per farne
una rivale, mentre tua moglie è in vita.
[19]Non ti accosterai a donna per scoprire la
sua nudità durante l'immondezza mestruale.
[20]Non peccherai con la moglie del tuo
prossimo per contaminarti con lei.
[21]Non lascerai passare alcuno dei tuoi
figli a Moloch e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.
[22]Non avrai con maschio relazioni come si
hanno con donna: è abominio.
[23]Non ti abbrutirai con alcuna bestia per contaminarti con essa; la donna non
si abbrutirà con una bestia; è una perversione.
[24]Non vi contaminate con nessuna di tali
nefandezze; poiché con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io
sto per scacciare davanti a voi.
[25]Il paese ne è stato contaminato; per questo ho punito la sua iniquità e il
paese ha vomitato i suoi abitanti.
[26]Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni e non
commetterete nessuna di queste pratiche abominevoli: né colui che è nativo del
paese, né il forestiero in mezzo a voi.
[27]Poiché tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che vi era
prima di voi e il paese ne è stato contaminato.
[28]Badate che, contaminandolo, il paese non vomiti anche voi, come ha vomitato
la gente che vi abitava prima di voi. [29]Perché quanti commetteranno qualcuna
di queste pratiche abominevoli saranno eliminati dal loro popolo.
[30]Osserverete dunque i miei ordini e non imiterete nessuno di quei costumi
abominevoli che sono stati praticati prima di voi, né vi contaminerete con
essi. Io sono il Signore, il Dio vostro».
[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]«Parla
a tutta la comunità degli Israeliti e ordina loro: Siate santi, perché io, il
Signore, Dio vostro, sono santo.
[3]Ognuno rispetti sua madre e suo padre e
osservi i miei sabati. Io sono il Signore, vostro Dio.
[4]Non rivolgetevi agli idoli, e non fatevi
divinità di metallo fuso. Io sono il Signore, vostro Dio.
[5]Quando offrirete al Signore una vittima in
sacrificio di comunione, offritela in modo da essergli graditi.
[6]La si mangerà il giorno stesso che l'avrete immolata o il giorno dopo; ciò
che avanzerà fino al terzo giorno, lo brucerete nel fuoco. [7]Se invece si
mangiasse il terzo giorno, sarebbe cosa abominevole; il sacrificio non sarebbe
gradito.
[8]Chiunque ne mangiasse, porterebbe la pena della sua iniquità, perché
profanerebbe ciò che è sacro al Signore; quel tale sarebbe eliminato dal suo
popolo.
[9]Quando mieterete la messe della vostra
terra, non mieterete fino ai margini del campo, né raccoglierete ciò che resta
da spigolare della messe;
[10]quanto alla tua vigna, non coglierai i racimoli e non raccoglierai gli
acini caduti; li lascerai per il povero e per il forestiero. Io sono il
Signore, vostro Dio.
[11]Non ruberete né userete inganno o
menzogna gli uni a danno degli altri.
[12]Non giurerete il falso servendovi del mio
nome; perché profaneresti il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.
[13]Non opprimerai il tuo prossimo, né lo
spoglierai di ciò che è suo; il salario del bracciante al tuo servizio non
resti la notte presso di te fino al mattino dopo.
[14]Non disprezzerai il sordo, né metterai
inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono il Signore.
[15]Non commetterete ingiustizia in giudizio;
non tratterai con parzialità il povero, né userai preferenze verso il potente;
ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia.
[16]Non andrai in giro a spargere calunnie fra il tuo popolo né coopererai alla
morte del tuo prossimo. Io sono il Signore.
[17]Non coverai nel tuo cuore odio contro il
tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai
d'un peccato per lui.
[18]Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma
amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore.
[19]Osserverete le mie leggi. Non accoppierai
bestie di specie differenti; non seminerai il tuo campo con due sorta di seme,
né porterai veste tessuta di due diverse materie.
[20]Se un uomo ha rapporti con donna che sia
una schiava sposata ad altro uomo, ma non riscattata o affrancata, saranno
tutti e due puniti; ma non messi a morte, perché essa non è libera.
[21]L'uomo condurrà al Signore, all'ingresso
della tenda del convegno, in sacrificio di riparazione, un ariete;
[22]con questo ariete il sacerdote farà per lui il rito espiatorio davanti al
Signore per il peccato da lui commesso; il peccato commesso gli sarà perdonato.
[23]Quando sarete entrati nel paese e vi
avrete piantato ogni sorta d'alberi da frutto, ne considererete i frutti come
non circoncisi; per tre anni saranno per voi come non circoncisi; non se ne
dovrà mangiare.
[24]Ma nel quarto anno tutti i loro frutti saranno consacrati al Signore, come
dono festivo.
[25]Nel quinto anno mangerete il frutto di quegli alberi; così essi
continueranno a fruttare per voi. Io sono il Signore, vostro Dio.
Non praticherete alcuna sorta di divinazione
o di magia.
[27]Non vi taglierete in tondo i capelli ai
lati del capo, né deturperai ai lati la tua barba.
[28]Non vi farete incisioni sul corpo per un defunto, né vi farete segni di tatuaggio.
Io sono il Signore.
[29]Non profanare tua figlia, prostituendola,
perché il paese non si dia alla prostituzione e non si riempia di infamie.
[30]Osserverete i miei sabati e porterete
rispetto al mio santuario. Io sono il Signore.
[31]Non vi rivolgete ai negromanti né agli
indovini; non li consultate per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono il
Signore, vostro Dio.
[32]Alzati davanti a chi ha i capelli
bianchi, onora la persona del vecchio e temi il tuo Dio. Io sono il Signore.
[33]Quando un forestiero dimorerà presso di
voi nel vostro paese, non gli farete torto. [34]Il forestiero dimorante fra di
voi lo tratterete come colui che è nato fra di voi; tu l'amerai come tu stesso
perché anche voi siete stati forestieri nel paese d'Egitto. Io sono il Signore,
vostro Dio.
[35]Non commetterete ingiustizie nei giudizi,
nelle misure di lunghezza, nei pesi o nelle misure di capacità.
[36]Avrete bilance giuste, pesi giusti,
efa giusto, hin
giusto. Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatti uscire dal paese
d'Egitto.
[37]Osserverete dunque tutte le mie leggi e
tutte le mie prescrizioni e le metterete in pratica. Io sono il Signore».
[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]«Dirai
agli Israeliti: Chiunque tra gli Israeliti o tra i forestieri che soggiornano
in Israele darà qualcuno dei suoi figli a Moloch, dovrà essere messo a morte;
il popolo del paese lo lapiderà.
[3]Anch'io volgerò la faccia contro quell'uomo e lo eliminerò dal suo popolo,
perché ha dato qualcuno dei suoi figli a Moloch con l'intenzione di contaminare
il mio santuario e profanare il mio santo nome.
[4]Se il popolo del paese chiude gli occhi quando quell'uomo dá qualcuno dei
suoi figli a Moloch e non lo mette a morte,
[5]io volgerò la faccia contro quell'uomo e contro la sua famiglia ed eliminerò
dal suo popolo lui con quanti si danno all'idolatria come lui, abbassandosi a
venerare Moloch.
[6]Se un uomo si rivolge ai negromanti e agli
indovini per darsi alle superstizioni dietro a loro, io volgerò la faccia
contro quella persona e la eliminerò dal suo popolo. [7]Santificatevi dunque e
siate santi, perché io sono il Signore, vostro Dio.
[8]Osservate le mie leggi e mettetele in
pratica. Io sono il Signore che vi vuole fare santi.
[9]Chiunque maltratta suo padre o sua madre
dovrà essere messo a morte; ha maltrattato suo padre o sua madre: il suo sangue
ricadrà su di lui.
[10]Se uno commette adulterio con la moglie
del suo prossimo, l'adultero e l'adùltera dovranno esser messi a morte.
[11]Se uno ha rapporti con la matrigna, egli
scopre la nudità del padre; tutti e due dovranno essere messi a morte; il loro
sangue ricadrà su di essi.
[12]Se uno ha rapporti con la nuora, tutti e due
dovranno essere messi a morte; hanno commesso un abominio; il loro sangue
ricadrà su di essi.
[13]Se uno ha rapporti con un uomo come con
una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a
morte; il loro sangue ricadrà su di loro.
[14]Se uno prende in moglie la figlia e la
madre, è un delitto; si bruceranno con il fuoco lui ed esse, perché non ci sia
fra di voi tale delitto.
[15]L'uomo che si abbrutisce con una bestia
dovrà essere messo a morte; dovrete uccidere anche la bestia.
[16]Se una donna si accosta a una bestia per lordarsi con essa, ucciderai la
donna e la bestia; tutte e due dovranno essere messe a morte; il loro sangue
ricadrà su di loro.
[17]Se uno prende la propria sorella, figlia
di suo padre o figlia di sua madre, e vede la nudità di lei ed essa vede la
nudità di lui, è un'infamia; tutti e due saranno eliminati alla presenza dei
figli del loro popolo; quel tale ha scoperto la nudità della propria sorella;
dovrà portare la pena della sua iniquità.
[18]Se uno ha un rapporto con una donna
durante le sue regole e ne scopre la nudità, quel tale ha scoperto la sorgente
di lei ed essa ha scoperto la sorgente del proprio sangue; perciò tutti e due
saranno eliminati dal loro popolo.
[19]Non scoprirai la nudità della sorella di
tua madre o della sorella di tuo padre; chi lo fa scopre la sua stessa carne;
tutti e due porteranno la pena della loro iniquità.
[20]Se uno ha rapporti con la moglie di suo
zio, scopre la nudità di suo zio; tutti e due porteranno la pena del loro peccato;
dovranno morire senza figli.
[21]Se uno prende la moglie del fratello, è
una impurità, egli ha scoperto la nudità del fratello; non avranno figli.
[22]Osserverete dunque tutte le mie leggi e
tutte le mie prescrizioni e le metterete in pratica, perché il paese dove io vi
conduco ad abitare non vi rigetti.
[23]Non seguirete le usanze delle nazioni che io sto per scacciare dinanzi a
voi; esse hanno fatto tutte quelle cose, perciò le ho in abominio [24]e vi ho
detto: Voi possiederete il loro paese; ve lo darò in proprietà; è un paese dove
scorre il latte e il miele. Io il Signore vostro Dio vi ho separati dagli altri
popoli.
[25]Farete dunque distinzione tra animali
mondi e immondi, fra uccelli immondi e mondi e non vi renderete abominevoli,
mangiando animali, uccelli o esseri che strisciano sulla terra e che io vi ho
fatto distinguere come immondi. [26]Sarete santi per me, poiché io, il Signore,
sono santo e vi ho separati dagli altri popoli, perché siate miei.
[27]Se uomo o donna, in mezzo a voi, eserciteranno
la negromanzia o la divinazione, dovranno essere messi a morte; saranno
lapidati e il loro sangue ricadrà su di essi».
[1]Il Signore disse a Mosè: «Parla ai
sacerdoti, figli di Aronne, e riferisci loro: Un sacerdote non dovrà rendersi
immondo per il contatto con un morto della sua parentela,
[2]se non per un suo parente stretto, cioè per sua madre, suo padre, suo
figlio, sua figlia, suo fratello [3]e sua sorella ancora vergine, che viva con
lui e non sia ancora maritata; per questa può esporsi alla immondezza.
[4]Signore tra i suoi parenti, non si dovrà contaminare, profanando se stesso.
[5]I sacerdoti non si faranno tonsure sul
capo, né si raderanno ai lati la barba né si faranno incisioni nella carne.
[6]Saranno santi per il loro Dio e non profaneranno il nome del loro Dio,
perché offrono al Signore sacrifici consumati dal fuoco, pane del loro Dio;
perciò saranno santi.
[7]Non prenderanno in moglie una prostituta o
gia disonorata; né una donna ripudiata dal marito, perché sono santi per il
loro Dio.
[8]Tu considererai dunque il sacerdote come santo, perché egli offre il pane
del tuo Dio: sarà per te santo, perché io, il Signore, che vi santifico, sono
santo.
[9]Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi,
disonora suo padre; sarà arsa con il fuoco.
[10]Il sacerdote, quello che è il sommo tra i
suoi fratelli, sul capo del quale è stato sparso l'olio dell'unzione e ha
ricevuto l'investitura, indossando le vesti sacre, non dovrà scarmigliarsi i
capelli né stracciarsi le vesti.
[11]Non si avvicinerà ad alcun cadavere; non si renderà immondo neppure per suo
padre e per sua madre. [12]Non uscirà dal santuario e non profanerà il
santuario del suo Dio, perché la consacrazione è su di lui mediante l'olio
dell'unzione del suo Dio. Io sono il Signore.
[13]Sposerà una vergine.
[14]Non potrà sposare né una vedova, né una divorziata, né una disonorata, né
una prostituta; ma prenderà in moglie una vergine della sua gente.
[15]Così non disonorerà la sua discendenza in mezzo al suo popolo; poiché io
sono il Signore che lo santifico».
[16]Il Signore disse ancora a Mosè:
[17]«Parla ad Aronne e digli: Nelle generazioni future nessun uomo della tua
stirpe, che abbia qualche deformità, potrà accostarsi ad offrire il pane del
suo Dio;
[18]perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi: né il
cieco, né lo zoppo, né chi abbia il viso deforme per difetto o per eccesso,
[19]né chi abbia una frattura al piede o alla mano,
[20]né un gobbo, né un nano, né chi abbia una macchia nell'occhio o la scabbia
o piaghe purulente o sia eunuco.
[21]Nessun uomo della stirpe del sacerdote Aronne, con qualche deformità, si
accosterà ad offrire i sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Ha
un difetto: non si accosti quindi per offrire il pane del suo Dio.
[22]Potrà mangiare il pane del suo Dio, le cose sacrosante e le cose sante;
[23]ma non potrà avvicinarsi al velo, né accostarsi all'altare, perché ha una
deformità. Non dovrà profanare i miei luoghi santi, perché io sono il Signore
che li santifico».
[24]Così parlò ad Aronne, ai suoi figli e a
tutti gli Israeliti.
22[1]Il Signore disse ancora a Mosè:
[2]«Ordina ad Aronne e ai suoi figli che si astengano dalle cose sante a me
consacrate dagli Israeliti e non profanino il mio santo nome. Io sono il
Signore.
[3]Ordina loro: Qualunque uomo della vostra
discendenza che nelle generazioni future si accosterà, in stato d'immondezza,
alle cose sante consacrate dagli Israeliti al Signore, sarà eliminato davanti a
me. Io sono il Signore.
[4]Nessun uomo della stirpe di Aronne,
affetto da lebbra o da gonorrea, potrà mangiare le cose sante, finché non sia
mondo. Così sarà di chi abbia toccato qualunque persona immonda per contatto
con un cadavere o abbia avuto una emissione seminale [5]o di chi abbia toccato
qualsiasi rettile da cui abbia contratto immondezza oppure un uomo che gli
abbia comunicato un'immondezza di qualunque specie.
[6]La persona che abbia avuto tali contatti sarà immonda fino alla sera e non
mangerà le cose sante prima di essersi lavato il corpo nell'acqua;
[7]dopo il tramonto del sole sarà monda e allora potrà mangiare le cose sante,
perché esse sono il suo vitto.
[8]Il sacerdote non mangerà carne di bestia morta naturalmente o sbranata, per
non rendersi immondo. Io sono il Signore.
[9]Osserveranno dunque ciò che ho comandato, altrimenti porteranno la pena del
loro peccato e moriranno per aver profanato le cose sante. Io sono il Signore
che li santifico.
[10]Nessun estraneo mangerà le cose sante: né
l'ospite di un sacerdote o il salariato potrà mangiare le cose sante.
[11]Ma una persona, che il sacerdote avrà comprata con il denaro, ne potrà mangiare:
così anche quelli che gli sono nati in casa: questi potranno mangiare il suo
pane.
[12]La figlia di un sacerdote, sposata con un estraneo, non potrà mangiare le
cose sante offerte mediante il rito dell'elevazione.
[13]Se invece la figlia del sacerdote è rimasta vedova o è stata ripudiata e
non ha figli, se torna a stare da suo padre come quando era giovane, potrà
mangiare il pane del padre; mentre nessun estraneo al sacerdozio potrà
mangiarne.
[14]Se uno mangia per errore una cosa santa,
darà al sacerdote il valore della cosa santa, aggiungendovi un quinto.
[15]I sacerdoti non profaneranno dunque le cose sante degli Israeliti, che essi
offrono al Signore con la rituale elevazione,
[16]e non faranno portare loro la pena del peccato di cui si renderebbero
colpevoli, mangiando le loro cose sante; poiché io sono il Signore che le
santifico».
[17]Il Signore disse a Mosè: [18]«Parla ad
Aronne, ai suoi figli, a tutti gli Israeliti e ordina loro: Chiunque della casa
d'Israele o dei forestieri dimoranti in Israele presenta in olocausto al
Signore un'offerta per qualsiasi voto o dono volontario,
[19]per essere gradito, dovrà offrire un maschio, senza difetto, di buoi, di
pecore o di capre.
[20]Non offrirete nulla con qualche difetto, perché non sarebbe gradito.
[21]Se uno offre al Signore, in sacrificio di comunione, un bovino o un ovino,
sia per sciogliere un voto, sia come offerta volontaria, la vittima, perché sia
gradita, dovrà essere perfetta: senza difetti.
[22]Non offrirete al Signore nessuna vittima cieca o storpia o mutilata o con
ulceri o con la scabbia o con piaghe purulente; non ne farete sull'altare un
sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.
[23]Come offerta volontaria potrai presentare un bue o una pecora che abbia un
membro troppo lungo o troppo corto; ma come offerta per qualche voto non
sarebbe gradita.
[24]Non offrirete al Signore un animale con i testicoli ammaccati o schiacciati
o strappati o tagliati.
Tali cose non farete nel vostro paese,
[25]né accetterete dallo straniero alcuna di queste vittime per offrirla come
pane in onore del vostro Dio; essendo mutilate, difettose, non sarebbero
gradite per il vostro bene».
[26]Il Signore aggiunse a Mosè: [27]«Quando
nascerà un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni sotto la
madre; dall'ottavo giorno in poi, sarà gradito come vittima da consumare con il
fuoco per il Signore.
[28]Non scannerete vacca o pecora lo stesso giorno con il suo piccolo.
[29]Quando offrirete al Signore un sacrificio di ringraziamento, offritelo in
modo che sia gradito.
[30]La vittima sarà mangiata il giorno stesso; non ne lascerete nulla fino al
mattino. Io sono il Signore.
[31]Osserverete dunque i miei comandi e li
metterete in pratica. Io sono il Signore.
[32]Non profanerete il mio santo nome, perché
io mi manifesti santo in mezzo agli Israeliti.
Io sono il Signore che vi santifico,
[33]che vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto per essere vostro Dio. Io sono il
Signore».
[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]«Parla
agli Israeliti e riferisci loro: Ecco le solennità del Signore, che voi
proclamerete come sante convocazioni. Queste sono le mie solennità.
[3]Durante sei giorni si attenderà al lavoro;
ma il settimo giorno è sabato, giorno di assoluto riposo e di santa
convocazione. Non farete in esso lavoro alcuno; è un riposo in onore del
Signore in tutti i luoghi dove abiterete.
[4]Queste sono le solennità del Signore, le
sante convocazioni che proclamerete nei tempi stabiliti.
[5]Il primo mese, al decimoquarto giorno, al
tramonto del sole sarà la pasqua del Signore; [6]il quindici dello stesso mese
sarà la festa degli azzimi in onore del Signore; per sette giorni mangerete
pane senza lievito.
[7]Il primo giorno sarà per voi santa convocazione; non farete in esso alcun
lavoro servile;
[8]per sette giorni offrirete al Signore sacrifici consumati dal fuoco. Il
settimo giorno vi sarà la santa convocazione: non farete alcun lavoro servile».
[9]Il Signore aggiunse a Mosè: [10]«Parla
agli Israeliti e ordina loro: Quando sarete entrati nel paese che io vi dò e ne
mieterete la messe, porterete al sacerdote un covone, come primizia del vostro
raccolto;
[11]il sacerdote agiterà con gesto rituale il covone davanti al Signore, perché
sia gradito per il vostro bene; il sacerdote l'agiterà il giorno dopo il
sabato.
[12]Quando farete il rito di agitazione del covone, offrirete un agnello di un
anno, senza difetto, in olocausto al Signore.
[13]L'oblazione che l'accompagna sarà di due decimi di efa
di fior di farina intrisa nell'olio, come sacrificio consumato dal
fuoco, profumo soave in onore del Signore; la libazione sarà di un quarto
di hin
di vino.
[14]Non mangerete pane, né grano abbrustolito, né spighe fresche, prima di quel
giorno, prima di aver portato l'offerta al vostro Dio. E` una legge perenne di
generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.
[15]Dal giorno dopo il sabato, cioè dal
giorno che avrete portato il covone da offrire con il rito di agitazione,
conterete sette settimane complete.
[16]Conterete cinquanta giorni fino all'indomani del settimo sabato e offrirete
al Signore una nuova oblazione.
[17]Porterete dai luoghi dove abiterete due pani per offerta con rito di
agitazione, i quali saranno di due decimi di
efa di fior di farina e li
farete cuocere lievitati; sono le primizie in onore del Signore.
[18]Oltre quei pani offrirete sette agnelli dell'anno, senza difetto, un
torello e due arieti: saranno un olocausto per il Signore insieme con la loro
oblazione e le loro libazioni; sarà un sacrificio di soave profumo, consumato
dal fuoco in onore del Signore.
[19]Offrirete un capro come sacrificio espiatorio e due agnelli dell'anno come
sacrificio di comunione.
[20]Il sacerdote agiterà ritualmente gli agnelli insieme con il pane delle
primizie come offerta da agitare davanti al Signore; tanto i pani, quanto i due
agnelli consacrati al Signore saranno riservati al sacerdote.
[21]In quel medesimo giorno dovrete indire una festa e avrete la santa
convocazione. Non farete alcun lavoro servile. E` una legge perenne, di
generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.
[22]Quando mieterete la messe della vostra terra, non mieterete fino al margine
del campo e non raccoglierai ciò che resta da spigolare del tuo raccolto; lo
lascerai per il povero e per il forestiero. Io sono il Signore, il vostro Dio».
[23]Il Signore disse a Mosè: [24]«Parla agli
Israeliti e ordina loro: Nel settimo mese, il primo giorno del mese sarà per
voi riposo assoluto, una proclamazione fatta a suon di tromba, una santa
convocazione.
[25]Non farete alcun lavoro servile e offrirete sacrifici consumati dal fuoco
in onore del Signore».
[26]Il Signore disse ancora a Mosè: [27]«Il
decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno dell'espiazione; terrete
una santa convocazione, vi mortificherete e offrirete sacrifici consumati dal
fuoco in onore del Signore.
[28]In quel giorno non farete alcun lavoro; poiché è il giorno dell'espiazione,
per espiare per voi davanti al Signore, vostro Dio.
[29]Ogni persona che non si mortificherà in quel giorno, sarà eliminata dal suo
popolo.
[30]Ogni persona che farà in quel giorno un qualunque lavoro, io la eliminerò
dal suo popolo. [31]Non farete alcun lavoro. E` una legge perenne di
generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.
[32]Sarà per voi un sabato di assoluto riposo e dovrete mortificarvi: il nono
giorno del mese, dalla sera alla sera dopo, celebrerete il vostro sabato».
[33]Il Signore aggiunse a Mosè: [34]«Parla
agli Israeliti e riferisci loro: Il quindici di questo settimo mese sarà la
festa delle capanne per sette giorni, in onore del Signore.
[35]Il primo giorno vi sarà una santa convocazione; non farete alcun lavoro
servile.
[36]Per sette giorni offrirete vittime consumate dal fuoco in onore del
Signore. L'ottavo giorno terrete la santa convocazione e offrirete al Signore
sacrifici consumati con il fuoco. E` giorno di riunione; non farete alcun
lavoro servile.
[37]Queste sono le solennità del Signore
nelle quali proclamerete sante convocazioni, perché si offrano al Signore
sacrifici consumati dal fuoco, olocausti e oblazioni, vittime e libazioni, ogni
cosa nel giorno stabilito, oltre i sabati del Signore,
[38]oltre i vostri doni, oltre tutti i vostri voti e tutte le offerte
volontarie che presenterete al Signore.
[39]Ora il quindici del settimo mese, quando
avrete raccolto i frutti della terra, celebrerete una festa al Signore per
sette giorni; il primo giorno sarà di assoluto riposo e così l'ottavo giorno.
[40]Il primo giorno prenderete frutti degli alberi migliori: rami di palma,
rami con dense foglie e salici di torrente e gioirete davanti al Signore vostro
Dio per sette giorni. [41]Celebrerete questa festa in onore del Signore, per
sette giorni, ogni anno. E` una legge perenne di generazione in generazione. La
celebrerete il settimo mese.
[42]Dimorerete in capanne per sette giorni; tutti i cittadini d'Israele
dimoreranno in capanne,
[43]perché i vostri discendenti sappiano che io ho fatto dimorare in capanne
gli Israeliti, quando li ho condotti fuori dal paese d'Egitto. Io sono il
Signore vostro Dio».
[44]E Mosè diede così agli Israeliti le
istruzioni relative alle solennità del Signore.
[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]«Ordina
agli Israeliti che ti portino olio puro di olive schiacciate per il candelabro,
per tenere le lampade sempre accese. [3]Aronne lo preparerà nella tenda del
convegno, fuori del velo che sta davanti alla testimonianza, perché le lampade
ardano sempre, da sera a mattina, davanti al Signore. E` una legge perenne, di
generazione in generazione.
[4]Egli le disporrà sul candelabro d'oro puro, perché ardano sempre davanti al
Signore.
[5]Prenderai anche fior di farina e ne farai
cuocere dodici focacce; ogni focaccia sarà di due decimi di efa .
[6]Le disporrai su due pile, sei per pila, sulla tavola d'oro puro davanti al
Signore.
[7]Porrai incenso puro sopra ogni pila e sarà sul pane come memoriale, come
sacrificio espiatorio consumato dal fuoco in onore del Signore.
[8]Ogni giorno di sabato si disporranno i pani davanti al Signore sempre;
saranno forniti dagli Israeliti; è alleanza.
[9]I pani saranno riservati ad Aronne e ai suoi figli: essi li mangeranno in
luogo santo; perché saranno per loro cosa santissima tra i sacrifici in onore
del Signore. E` una legge perenne».
[10]Ora il figlio di una donna israelita e di
un egiziano uscì in mezzo agli Israeliti; nell'accampamento, fra questo figlio
della donna israelita e un israelita, scoppiò una lite.
[11]Il figlio della Israelita bestemmiò il nome del Signore, imprecando; perciò
fu condotto da Mosè. La madre di quel tale si chiamava Selòmit, figlia di
Dibri, della tribù di Dan.
[12]Lo misero sotto sorveglianza, finché fosse deciso che cosa fare per ordine
del Signore.
[13]Il Signore parlò a Mosè: [14]«Conduci quel bestemmiatore fuori
dell'accampamento; quanti lo hanno udito posino le mani sul suo capo e tutta la
comunità lo lapiderà. [15]Parla agli Israeliti e dì loro:
Chiunque maledirà il suo Dio, porterà la pena
del suo peccato.
[16]Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la
comunità lo dovrà lapidare. Straniero o nativo del paese, se ha bestemmiato il
nome del Signore, sarà messo a morte.
[17]Chi percuote a morte un uomo dovrà essere
messo a morte.
[18]Chi percuote a morte un capo di bestiame
lo pagherà: vita per vita.
[19]Se uno farà una lesione al suo prossimo,
si farà a lui come egli ha fatto all'altro: [20]frattura per frattura, occhio
per occhio, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatta
all'altro.
[21]Chi uccide un capo di bestiame lo
pagherà; ma chi uccide un uomo sarà messo a morte.
[22]Ci sarà per voi una sola legge per il
forestiero e per il cittadino del paese; poiché io sono il Signore vostro Dio».
[23]Mosè ne riferì agli Israeliti ed essi
condussero quel bestemmiatore fuori dell'accampamento e lo lapidarono. Così gli
Israeliti eseguirono quello che il Signore aveva ordinato a Mosè.
[1]Il Signore disse ancora a Mosè sul monte
Sinai: [2]«Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando entrerete nel paese
che io vi dò, la terra dovrà avere il suo sabato consacrato al Signore.
[3]Per sei anni seminerai il tuo campo e poterai la tua vigna e ne raccoglierai
i frutti;
[4]ma il settimo anno sarà come sabato, un riposo assoluto per la terra, un
sabato in onore del Signore; non seminerai il tuo campo e non poterai la tua
vigna.
[5]Non mieterai quello che nascerà spontaneamente dal seme caduto nella tua
mietitura precedente e non vendemmierai l'uva della vigna che non avrai potata;
sarà un anno di completo riposo per la terra.
[6]Ciò che la terra produrrà durante il suo riposo servirà di nutrimento a te,
al tuo schiavo, alla tua schiava, al tuo bracciante e al forestiero che è
presso di te;
[7]anche al tuo bestiame e agli animali che sono nel tuo paese servirà di
nutrimento quanto essa produrrà.
[8]Conterai anche sette settimane di anni,
cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo
di quarantanove anni.
[9]Al decimo giorno del settimo mese, farai squillare la tromba
dell'acclamazione; nel giorno dell'espiazione farete squillare la tromba per
tutto il paese.
[10]Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel
paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi
tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia.
[11]Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina, né
mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle
vigne non potate.
[12]Poiché è il giubileo; esso vi sarà sacro; potrete però mangiare il prodotto
che daranno i campi.
[13]In quest'anno del giubileo, ciascuno
tornerà in possesso del suo.
[14]Quando vendete qualche cosa al vostro
prossimo o quando acquistate qualche cosa dal vostro prossimo, nessuno faccia
torto al fratello.
[15]Regolerai l'acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli
anni trascorsi dopo l'ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di
rendita. [16]Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto
minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo; perché egli ti vende la
somma dei raccolti.
[17]Nessuno di voi danneggi il fratello, ma temete il vostro Dio, poiché io
sono il Signore vostro Dio.
[18]Metterete in pratica le mie leggi e
osserverete le mie prescrizioni, le adempirete e abiterete il paese tranquilli.
[19]La terra produrrà frutti, voi ne mangerete a sazietà e vi abiterete
tranquilli.
[20]Se dite: Che mangeremo il settimo anno, se non semineremo e non
raccoglieremo i nostri prodotti?,
[21]io disporrò in vostro favore un raccolto abbondante per il sesto anno ed
esso vi darà frutti per tre anni.
[22]L'ottavo anno seminerete e consumerete il vecchio raccolto fino al nono
anno; mangerete il raccolto vecchio finché venga il nuovo.
[23]Le terre non si potranno vendere per
sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e
inquilini.
[24]Perciò, in tutto il paese che avrete in possesso, concederete il diritto di
riscatto per quanto riguarda il suolo.
[25]Se il tuo fratello, divenuto povero,
vende una parte della sua proprietà, colui che ha il diritto di riscatto, cioè
il suo parente più stretto, verrà e riscatterà ciò che il fratello ha venduto.
[26]Se uno non ha chi possa fare il riscatto, ma giunge a procurarsi da sé la
somma necessaria al riscatto,
[27]conterà le annate passate dopo la
vendita, restituirà al compratore il valore degli anni che ancora rimangono e
rientrerà così in possesso del suo patrimonio.
[28]Ma se non trova da sé la somma sufficiente a rimborsarlo, ciò che ha
venduto rimarrà in mano al compratore fino all'anno del giubileo; al giubileo
il compratore uscirà e l'altro rientrerà in possesso del suo patrimonio.
[29]Se uno vende una casa abitabile in una
città recinta di mura, ha diritto al riscatto fino allo scadere dell'anno dalla
vendita; il suo diritto di riscatto durerà un anno intero.
[30]Ma se quella casa, posta in una città recinta di mura, non è riscattata
prima dello scadere di un intero anno, rimarrà sempre proprietà del compratore
e dei suoi discendenti; il compratore non sarà tenuto a uscire al giubileo.
[31]Però le case dei villaggi non attorniati da mura vanno considerate come
parte dei fondi campestri; potranno essere riscattate e al giubileo il
compratore dovrà uscire.
[32]Quanto alle città dei leviti e alle case
che essi vi possederanno, i leviti avranno il diritto perenne di riscatto.
[33]Se chi riscatta è un levita, in occasione del giubileo il compratore uscirà
dalla casa comprata nella città levitica, perché le case delle città levitiche
sono loro proprietà, in mezzo agli Israeliti.
[34]Neppure campi situati nei dintorni delle
città levitiche si potranno vendere, perché sono loro proprietà perenne.
[35]Se il tuo fratello che è presso di te
cade in miseria ed è privo di mezzi, aiutalo, come un forestiero e inquilino,
perché possa vivere presso di te.
[36]Non prendere da lui interessi, né utili; ma temi il tuo Dio e fà vivere il
tuo fratello presso di te.
[37]Non gli presterai il denaro a interesse, né gli darai il vitto a usura.
[38]Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto,
per darvi il paese di Canaan, per essere il vostro Dio.
[39]Se il tuo fratello che è presso di te
cade in miseria e si vende a te, non farlo lavorare come schiavo;
[40]sia presso di te come un bracciante, come un inquilino. Ti servirà fino
all'anno del giubileo;
[41]allora se ne andrà da te insieme con i suoi figli, tornerà nella sua
famiglia e rientrerà nella proprietà dei suoi padri.
[42]Poiché essi sono miei servi, che io ho fatto uscire dal paese d'Egitto; non
debbono essere venduti come si vendono gli schiavi.
[43]Non lo tratterai con asprezza, ma temerai il tuo Dio.
[44]Quanto allo schiavo e alla schiava, che avrai in proprietà, potrete
prenderli dalle nazioni che vi circondano; da queste potrete comprare lo
schiavo e la schiava.
[45]Potrete anche comprarne tra i figli degli stranieri, stabiliti presso di
voi e tra le loro famiglie che sono presso di voi, tra i loro figli nati nel
vostro paese; saranno vostra proprietà.
[46]Li potrete lasciare in eredità ai vostri figli dopo di voi, come loro
proprietà; vi potrete servire sempre di loro come di schiavi; ma quanto ai
vostri fratelli, gli Israeliti, ognuno nei riguardi dell'altro, non lo
tratterai con asprezza.
[47]Se un forestiero stabilito presso di te
diventa ricco e il tuo fratello si grava di debiti con lui e si vende al
forestiero stabilito presso di te o a qualcuno della sua famiglia,
[48]dopo che si è venduto, ha il diritto di riscatto; lo potrà riscattare uno
dei suoi fratelli [49]o suo zio o il figlio di suo zio; lo potrà riscattare uno
dei parenti dello stesso suo sangue o, se ha i mezzi di farlo, potrà
riscattarsi da sé.
[50]Farà il calcolo con il suo compratore, dall'anno che gli si è venduto
all'anno del giubileo; il prezzo da pagare sarà in proporzione del numero degli
anni, valutando le sue giornate come quelle di un bracciante.
[51]Se vi sono ancora molti anni per arrivare al giubileo, pagherà il riscatto
in ragione di questi anni e in proporzione del prezzo per il quale fu comprato;
[52]se rimangono pochi anni per arrivare al giubileo, farà il calcolo con il
suo compratore e pagherà il prezzo del suo riscatto in ragione di quegli anni.
[53]Resterà presso di lui come un bracciante preso a servizio anno per anno; il
padrone non dovrà trattarlo con asprezza sotto i suoi occhi.
[54]Se non è riscattato in alcuno di quei modi, se ne andrà libero l'anno del
giubileo: lui con i suoi figli.
[55]Poiché gli Israeliti sono miei servi; miei servi, che ho fatto uscire dal
paese d'Egitto. Io sono il Signore vostro Dio».
[1]«Non vi farete idoli, né vi erigerete
immagini scolpite o stele, né permetterete che nel vostro paese vi sia pietra
ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono il Signore
vostro Dio.
[2]Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono il
Signore.
[3]Se seguirete le mie leggi, se osserverete
i miei comandi e li metterete in pratica,
[4]io vi darò le piogge alla loro stagione, la terra darà prodotti e gli alberi
della campagna daranno frutti.
[5]La trebbiatura durerà per voi fino alla vendemmia e la vendemmia durerà fino
alla semina; avrete cibo a sazietà e abiterete tranquilli il vostro paese.
[6]Io stabilirò la pace nel paese; nessuno vi
incuterà terrore; vi coricherete e farò sparire dal paese le bestie nocive e la
spada non passerà per il vostro paese.
[7]Voi inseguirete i vostri nemici ed essi
cadranno dinanzi a voi colpiti di spada.
[8]Cinque di voi ne inseguiranno cento, cento di voi ne inseguiranno diecimila
e i vostri nemici cadranno dinanzi a voi colpiti di spada.
[9]Io mi volgerò a voi, vi renderò fecondi e
vi moltiplicherò e confermerò la mia alleanza con voi.
[10]Voi mangerete del vecchio raccolto,
serbato a lungo, e dovrete metter via il raccolto vecchio per far posto al
nuovo.
[11]Stabilirò la mia dimora in mezzo a voi e
io non vi respingerò.
[12]Camminerò in mezzo a voi, sarò vostro Dio e voi sarete il mio popolo.
[13]Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto;
ho spezzato il vostro giogo e vi ho fatto camminare a testa alta.
[14]Ma se non mi ascolterete e se non
metterete in pratica tutti questi comandi,
[15]se disprezzerete le mie leggi e rigetterete le mie prescrizioni, non
mettendo in pratica tutti i miei comandi e infrangendo la mia alleanza,
[16]ecco che cosa farò a voi a mia volta: manderò contro di voi il terrore, la
consunzione e la febbre, che vi faranno languire gli occhi e vi consumeranno la
vita. Seminerete invano il vostro seme: se lo mangeranno i vostri nemici.
[17]Volgerò la faccia contro di voi e voi sarete sconfitti dai nemici; quelli
che vi odiano vi opprimeranno e vi darete alla fuga, senza che alcuno vi
insegua.
[18]Se nemmeno dopo questo mi ascolterete, io
vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati.
[19]Spezzerò la vostra forza superba, renderò il vostro cielo come ferro e la
vostra terra come rame.
[20]Le vostre energie si consumeranno invano, poiché la vostra terra non darà
prodotti e gli alberi della campagna non daranno frutti.
[21]Se vi opporrete a me e non mi
ascolterete, io vi colpirò sette volte di più, secondo i vostri peccati.
[22]Manderò contro di voi le bestie selvatiche, che vi rapiranno i figli,
stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un piccolo numero e le vostre
strade diventeranno deserte.
[23]Se nonostante questi castighi, non
vorrete correggervi per tornare a me, ma vi opporrete a me, anch'io mi opporrò
a voi [24]e vi colpirò sette volte di più per i vostri peccati.
[25]Manderò contro di voi la spada, vindice della mia alleanza; voi vi
raccoglierete nelle vostre città, ma io manderò in mezzo a voi la peste e
sarete dati in mano al nemico.
[26]Quando io avrò spezzato le riserve del pane, dieci donne faranno cuocere il
vostro pane in uno stesso forno, ve lo riporteranno a peso e mangerete, ma non
vi sazierete.
[27]Se, nonostante tutto questo, non vorrete
darmi ascolto, ma vi opporrete a me, [28]anch'io mi opporrò a voi con furore e
vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati.
[29]Mangerete perfino la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle
vostre figlie.
[30]Devasterò le vostre alture di culto, distruggerò i vostri altari per
l'incenso, butterò i vostri cadaveri sui cadaveri dei vostri idoli e io vi avrò
in abominio.
[31]Ridurrò le vostre città a deserti, devasterò i vostri santuari e non
aspirerò più il profumo dei vostri incensi. [32]Devasterò io stesso il vostro
paese e i vostri nemici, che vi prenderanno dimora, ne saranno stupefatti.
[33]Quanto a voi, vi disperderò fra le nazioni e vi inseguirò con la spada
sguainata; il vostro paese sarà desolato e le vostre città saranno deserte.
[34]Allora la terra godrà i suoi sabati per
tutto il tempo in cui rimarrà desolata e voi sarete nel paese dei vostri
nemici; allora la terra si riposerà e si compenserà dei suoi sabati.
[35]Finché rimarrà desolata, avrà il riposo che non le fu concesso da voi con i
sabati, quando l'abitavate.
[36]A quelli che fra di voi saranno
superstiti infonderò nel cuore costernazione, nel paese dei loro nemici: il
fruscìo di una foglia agitata li metterà in fuga; fuggiranno come si fugge di
fronte alla spada e cadranno senza che alcuno li insegua.
[37]Precipiteranno uno sopra l'altro come di fronte alla spada, senza che alcuno
li insegua.
Non potrete resistere dinanzi ai vostri
nemici.
[38]Perirete fra le nazioni: il paese dei
vostri nemici vi divorerà.
[39]Quelli che tra di voi saranno superstiti
nei paesi dei loro nemici, si consumeranno a causa delle proprie iniquità; anche
a causa delle iniquità dei loro padri periranno.
[40]Dovranno confessare la loro iniquità e l'iniquità dei loro padri: per
essere stati infedeli nei miei riguardi ed essersi opposti a me; [41]peccati
per i quali anche io mi sono opposto a loro e li ho deportati nel paese dei
loro nemici. Allora il loro cuore non circonciso si umilierà e allora
sconteranno la loro colpa.
[42]Io mi ricorderò della mia alleanza con Giacobbe, dell'alleanza con Isacco e
dell'alleanza con Abramo e mi ricorderò del paese. [43]Quando dunque il paese
sarà abbandonato da loro e godrà i suoi sabati, mentre rimarrà deserto, senza
di loro, essi sconteranno la loro colpa, per avere disprezzato le mie
prescrizioni ed essersi stancati delle mie leggi.
[44]Nonostante tutto questo, quando saranno
nel paese dei loro nemici, io non li rigetterò e non mi stancherò di essi fino
al punto d'annientarli del tutto e di rompere la mia alleanza con loro; poiché
io sono il Signore loro Dio;
[45]ma per loro amore mi ricorderò dell'alleanza con i loro antenati, che ho
fatto uscire dal paese d'Egitto davanti alle nazioni, per essere il loro Dio.
Io sono il Signore».
[46]Questi sono gli statuti, le prescrizioni e le leggi che il Signore stabilì
fra sé e gli Israeliti, sul monte Sinai, per mezzo di Mosè.
[1]Il Signore disse ancora a Mosè: [2]«Parla
agli Israeliti e riferisci loro: Quando uno deve soddisfare un voto, per la
stima che dovrai fare delle persone votate al Signore,
[3]la tua stima sarà: per un maschio dai venti ai sessant'anni, cinquanta sicli
d'argento, secondo il siclo del santuario;
[4]invece per una donna, la tua stima sarà di trenta sicli.
[5]Dai cinque ai venti anni, la tua stima sarà di venti sicli per un maschio e
di dieci sicli per una femmina.
[6]Da un mese a cinque anni, la tua stima sarà di cinque sicli d'argento per un
maschio e di tre sicli d'argento per una femmina.
[7]Dai sessant'anni in su, la tua stima sarà di quindici sicli per un maschio e
di dieci sicli per una femmina.
[8]Se colui che ha fatto il voto è troppo povero per pagare la somma fissata da
te, sarà presentato al sacerdote e il sacerdote ne farà la stima. Il sacerdote
farà la stima in proporzione dei mezzi di colui che ha fatto il voto.
[9]Se si tratta di animali che possono essere
presentati in offerta al Signore, ogni animale ceduto al Signore sarà cosa
santa.
[10]Non lo si potrà commutare; né si potrà sostituire uno buono con uno cattivo
né uno cattivo con uno buono; se anche uno vuole sostituire un animale all'altro,
i due animali saranno cosa sacra.
[11]Se invece si tratta di qualunque animale immondo di cui non si può fare
offerta al Signore, l'animale sarà presentato davanti al sacerdote; [12]egli ne
farà la stima, secondo che l'animale sarà buono o cattivo e si starà alla stima
stabilita dal sacerdote.
[13]Ma se uno lo vuole riscattare, aggiungerà un quinto alla stima.
[14]Se uno consacra la sua casa come cosa
sacra al Signore, il sacerdote ne farà la stima secondo che essa sarà buona o cattiva;
si starà alla stima stabilita dal sacerdote. [15]Se colui che ha consacrato la
sua casa la vuole riscattare, aggiungerà un quinto al pezzo della stima e sarà
sua.
[16]Se uno consacra al Signore un pezzo di
terra di sua proprietà ereditaria, ne farai la stima in ragione della semente:
cinquanta sicli d'argento per un
homer di seme d'orzo.
[17]Se consacra la sua terra dall'anno del giubileo, il prezzo resterà intero
secondo la stima;
[18]ma se la consacra dopo il giubileo, il sacerdote ne valuterà il prezzo in
ragione degli anni che rimangono fino al giubileo e si farà una detrazione
dalla stima.
[19]Se colui che ha consacrato il pezzo di terra lo vuole riscattare,
aggiungerà un quinto al prezzo della stima e resterà suo.
[20]Se non riscatta il pezzo di terra e lo vende ad un altro, non lo si potrà
più riscattare;
[21]ma quel pezzo di terra, quando al giubileo il compratore ne uscirà, sarà
sacro al Signore, come un campo votato allo sterminio, e diventerà proprietà
del sacerdote.
[22]Se uno consacra al Signore un pezzo di terra comprato, che non fa parte
della sua proprietà ereditaria,
[23]il sacerdote valuterà la misura del
prezzo fino all'anno del giubileo; quel tale pagherà il giorno stesso il prezzo
fissato, come cosa consacrata al Signore.
[24]Nell'anno del giubileo la terra tornerà a colui da cui fu comprata e del
cui patrimonio faceva parte.
[25]Tutte le tue stime si faranno in sicli
del santuario; il siclo è di venti
ghera .
[26]Tuttavia nessuno potrà consacrare i
primogeniti del bestiame, i quali appartengono gia al Signore, perché
primogeniti: sia esso di grosso bestiame o di bestiame minuto, appartiene al
Signore.
[27]Se si tratta di un animale immondo, lo si riscatterà al prezzo di stima,
aggiungendovi un quinto; se non è riscattato, sarà venduto al prezzo di stima.
[28]Nondimeno quanto uno avrà consacrato al
Signore con voto di sterminio, fra le cose che gli appartengono: persona,
animale o pezzo di terra del suo patrimonio, non potrà essere né venduto né
riscattato; ogni cosa votata allo sterminio è cosa santissima, riservata al
Signore.
[29]Nessuna persona votata allo sterminio potrà essere riscattata; dovrà essere
messa a morte.
[30]Ogni decima della terra, cioè delle
granaglie del suolo, dei frutti degli alberi, appartiene al Signore; è cosa
consacrata al Signore.
[31]Se uno vuole riscattare una parte della sua decima, vi aggiungerà il
quinto.
[32]Ogni decima del bestiame grosso o minuto, e cioè il decimo capo di quanto
passa sotto la verga del pastore, sarà consacrata al Signore.
[33]Non si farà cernita fra animale buono e cattivo, né si faranno
sostituzioni; né si sostituisce un animale all'altro, tutti e due saranno cosa
sacra; non si potranno riscattare».
[34]Questi sono i comandi che il Signore
diede a Mosè per gli Israeliti, sul monte Sinai.