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"Matrimoni misti, i fedeli rischiano".

 

 

Il cardinale Ersilio Tonini dà ragione, nella sostanza, a don Gelmini. "Gli italiani - ha spiegato - devono sapere la verità: per sposare un o una credente nell’Islam, sono obbligati ad abiurare e ad accettare le leggi musulmane" (...)

Eminenza, è d’accordo con don Gelmini sul pericolo musulmano attraverso i matrimoni misti?

 

"Le cito due recenti editoriali di Ida Magli e di Luigi Manconi.

 

La Magli accusa la Chiesa di essere troppo corriva con l’Islam, mettendo in discussione il valore stesso della nostra civiltà cristiana per la quale esso rappresenta un pericolo. E Manconi ha presentato i casi di una bambina fatta mutilare dal padre egiziano contro il parere della madre italiana e del marocchino che chiedeva il ricongiungimento familiare in Italia delle due mogli".

La Chiesa si mette sulla difensiva?

 

"Inutile che se la prendano con la Chiesa.

 

La Chiesa deve aiutare a capire. Nessuno può criticarla su questo punto.

 

Ci hanno accusato di essere troppo larghi nell’accogliere gli immigrati e nel sostenerli senza mai chiedere la loro fede.

 

Ma la carità non può avvenire senza la verità".

Quale verità?

"La Chiesa deve avvertire i propri fedeli che verrà loro richiesta l’abiura della fede. Tre anni fa il nostro Ministero degli Esteri fece sapere che 350 giovani spose italiane erano rientrate da paesi islamici, costrette a lasciare i loro figli, perché erano state ripudiate. Si dirà per questo che il Ministero è contro l’Islam" (...)

 

Orazio Petrosillo, Il Messaggero, 6/3/2000

 

 

 

 

 

 Ma davvero in Italia c’è un pericolo Islam.

 

 

(...) La presenza di 1 milione e mezzo di immigrati sta trasformando l’Italia. I nostri parametri tradizionali stanno per essere messi in discussione da modelli e valori lontani anni luce dai nostri. Una rivoluzione silenziosa, ma di un’importanza straordinaria: dal suo esito dipenderà il futuro del nostro Paese e della nostra identità culturale (...)

Agli inizi di febbraio, la Conferenza episcopale italiana ha lanciato l’allarme sui rischi dei matrimoni fra musulmani e cattolici "per la vita familiare, l’educazione dei figli, i diritti della donna".

 

Rischi non più circoscritti a casi isolati: i matrimoni celebrati fra musulmani e cattolici sono in tutto 12 mila.

 

"E nella quasi totalità è la donna a essere cattolica e il marito musulmano" ha puntualizzato il segretario della Cei Ennio Antonelli. Proprio come è avvenuto a Roberta-Samira e a suo marito Abu Zaid Mekki.

 

Un mese dopo don Pierino Gelmini ha rincarato la dose (...)

Nel caso di Roberta Riboni e di Abu Zaid Mekki, dal confronto è uscito vincitore l’Islam.

 

Nonostante non abbia mai messo piede in un paese musulmano, Roberta non si limita solo a pregare cinque volte al giorno, a evitare alcol e maiale e a fare il Ramadan. Da quando è nato suo figlio Zaid, tre anni fa, indossa esclusivamente hijab (i lunghi vestiti delle donne musulmane) fatti arrivare dalla Giordania.

 

Motivo? "Perché non voglio mostrare il mio corpo a chi non fa parte della mia famiglia" spiega a Panorama, che ha incontrato nel Centro islamico di Milano (...)

 

Elisabetta Burba,Panorama, 16/3/2000

 

 

 

 

  Ritorna

 

Si può dire che l’Islam ci fa paura?

 

 

È un razzista don Pierino Gelmini che lancia l’allarme per l’alluvione islamica in Italia e in Europa? Gelmini aveva detto: "C’è tra i musulmani che vengono da noi una nuova parola d’ordine: sposare le donne cattoliche per convertirle all’Islam". Ci andrei piano a dargli addosso come orditore di intolleranza e di crociate. Ci si è messa la Emma Bonino a urlargli contro la invettiva antica: "Vuole le crociate. Noi invece siamo per la tolleranza". Quale tolleranza? Il caso è serio (...)

Il vecchio Popper ammoniva che non può esserci tolleranza con gl’ intolleranti: "La nostra devozione all’idea di tolleranza rischia di distruggere la libertà e con essa la tolleranza" (...)

Che fare allora? (...) Sarà una citazione un po’ beghina, ma mi viene in mente Bernadette, la santa di Lourdes (...) Le chiesero nel 1870 a invasione tedesca in corso: "Hai paura dei prussiani?". Lei rispose: "Ho paura solo dei cattivi cattolici". E adesso che i cattolici sono pochi, ciascuno traduca come può, secondo la sua coscienza.

 

Renato Farina, Il Giorno, 8/3/2000

 

http://www.alburno.it/numero5/pagina2/art9.htm