QUESTA RELAZIONE
PURTROPPO NON è Più ATTUALE, LA CONDIZIONE DELLA NIGERIA ATTUALMENTE è
DECISAMENTE DETERIORATA!
Niger
POPOLAZIONE:
9.389.000
RELIGIONI:
islam 98.7%; animisti 0.7%; cristiani 0.4%
Cattolici:
20.000
Diocesi: Niamey
La popolazione
del Niger è composta da cinque diverse etnie, la più numerosa delle quali è
quella degli haussa (52 per cento); quella dei tuareg, benché rappresenti meno
del 5 per cento della popolazione, è da sempre in uno stato di guerra endemica
con il potere centrale.
L'islam è
penetrato nel Paese solo nel XIX secolo, dopo l'invasione dei Peul, una delle
etnie del Paese; si tratta quindi di un islam piuttosto giovane, ancora
impregnato di animismo, tanto che alcuni Stati islamici stanno provvedendo a
una purificazione dottrinale della religione attraverso l'istituzione di centri
culturali e università.
La Costituzione
del 1992 assicura, all'art. 24, che "ognuno ha diritto alla libertà di
pensiero, di opinione, di coscienza e di culto" e garantisce il libero
esercizio dei culti e dell'espressione delle convinzioni. All'art. 4, tuttavia,
si sancisce la separazione formale tra Stato e religione, ripetuta all'art. 9,
c. 2, che recita: "nessuna religione, nessun credo può arrogarsi il potere
politico né mischiarsi negli affari dello Stato", e al c. 3 precisa che
"ogni propaganda particolaristica di carattere […] politico e religioso è
punita dalla legge", proibendo, all'art. 10 i partiti a carattere
religioso.
La situazione
attuale del Niger appare migliore rispetto a molti altri Paesi in cui l'islam è
la religione predominante.
Vi sono
conversioni dall'islam al cristianesimo e contatti amichevoli tra le due
comunità religiose.
In occasione del
cinquantenario della Chiesa del Niger (19 gennaio 1998) lo sceicco di Kiota
Aboubacar Hacim ha inviato a mons. Guy Romano, Vescovo di Niamey, un messaggio
di augurio e amicizia.
L'espansione di
movimenti islamisti nel Niger ha portato a sporadici episodi d'intolleranza e
intimidazione.
La sera del 22
novembre 1994, per esempio, un gruppo di militanti islamisti si è introdotto
nel Centro Culturale Oumarou Ganda, presso il quale si doveva tenere una
conferenza-dibattito sul tema "Islam e pianificazione familiare",
obbligando tutte le donne a uscire e tra minacce e accuse ha di fatto interrotto
la riunione.