APRILE 2003 ANNO IV, N. 3

IN SALITA - PAGINA 11

Dall'Osservatorio sul Martirio dei Cristiani, relazione, di un pomeriggio veramente speciale

articolo del prof. Lorenzo Scarola

http://utenti.lycos.it/amenalleluia

 

 

Alle ore 15,00 ci siamo recati a restaurare il Crocifisso posto dai P. Passionisti a ricordo delle Missioni popolari dei 1906

e dei 1940. Questo Crocifisso collocato sulla destra di Via Roma, domina l'incrocio che costeggia il campo Sportivo e la cui arteria, purtroppo, è diventata l'unica possibilità per accedere alle nostre campagne.

Questo Crocifisso si trovava in uno stato penoso di degrado, al punto tale da essere scarsamente visibile.

All'inizio di quest'anno scolastico 2002/2003, avevo notato questo significativo simbolo della fede dei nostri padri e pensavo a un modo e a una occasione per poterlo valorizzare.

Quando fondammo l'Osservatorio sul Martirio dei Cristiani non fu un caso l'aver scelto la nudità di una croce glorificata, cioè avvolto di quella vittoria definitiva sul mondo, sul peccato e sulla morte.

 

Certo c'è una sapienza che proprio perché non è di questo mondo

ci risulta non sempre gradita, ma non avremmo alternativa alcuna

se non vorremo realizzare le parole del Signore:

"chi vorrà salvare la proprio vita, la perderà", o

"se il chicco di grano non muore, non può produrre frutto".

Inoltre, questa Croce, come dicevo, è confortante perché indica la realtà meravigliosa e terribile di quel giudizio che riguarderà ognuno a seconda degli atteggiamenti che avrà avuto di fronte ad essa.

La Croce dell'Osservatorio è identica a quella dei Passionisti, perché è già nel trionfo e in quella vittoria definitiva e totale della risurrezione.

 

Lasciamoci riconciliare con Cristo!

Lasciamo agire la croce in noi affinché metta a morte l'uomo vecchio, quello carnale,

e dia vita all'uomo nuovo, che per ciò non ha più nulla da temere dai peccato,

dalla vecchiaia, dalla malattia e dalla morte.

 

Avevo, inoltre, sempre desiderato un luogo idoneo affinché i miei alunni prima di recarsi a scuola potessero raccogliersi in preghiera.

Quando, sabato mattina 5 aprile 2003, noto una lampadina ai piedi della croce posta dalla famiglia Tullo - Servedio che ringrazio per la bella testimonianza di fede, per la gentilezza e per la generosità dimostrata verso le più nobili tradizioni del nostro passato.

Il Signore non mancherà di arricchire di benedizioni questa famiglia cristiana!

Alle ore 20,00, ci siamo recati in piazza del Comune, dove abbiamo realizzato sulla nudità della terra, una grande croce composta da un centinaio di ceri rossi, color sangue dei Martiri.

Abbiamo visionato i quasi 400 cartelloni composti dai miei alunni e che rappresentano una mostra, un momento importante di riflessione sul fenomeno incredibile e sotterraneo del martirio dei cristiani del XX secolo.

Tra le tante visite, abbiamo avuto il dono del sig. Sindaco, che ci ha accolto paternamente, mettendo a disposizione le strutture del palazzo comunale, inoltre, si è intrattenuto amabilmente con noi e ha anche letto alcuni cartelloni composti dai miei alunni.

 

Abbiamo concluso la giornata di sabato 5 aprile con la certezza di aver vissuto un momento particolare di grazia, e con questa gioia ci accingiamo a vivere i prossimi sette sabati di aprile e di maggio, fiduciosi in un sempre maggiore interesse e coinvolgimento di tutti, perché il sangue dei martiri è la vera ricchezza della Chiesa, è la nostra vera ricchezza.

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