http://web.tiscali.it/martiri

 

SUDAN

 

Cristiani in preghiera frustati e imprigionati

 

Roma (Fides) - Riunirsi in preghiera può costare molto caro.

 

I leader di 10 denominazioni cristiane hanno protestato con il governo del Sudan per il trattamento riservato ai cristiani nel periodo pasquale.

 

 Oltre 100 fedeli sono stati arrestati e hanno subito dure condanne, in seguito a disordini scoppiati per la cancellazione di una celebrazione ecumenica pasquale.

 

Inoltre il lunedì dopo Pasqua, 16 aprile, un aereo con a bordo il vescovo di El Obeid, mons. Macram Max Gassis, in visita pastorale ai cattolici nel Sudan centrale, è stato attaccato in un aeroporto nella regione dei monti Nuba con bombardamenti di truppe governative.

 

Il vescovo e i membri della sua équipe sono sani e salvi, ma un uomo della sicurezza è stato ucciso e due civili feriti.

 

Il regime di Khartoum considera da sempre il vescovo un ostacolo per tentativo di demoralizzare e cacciare la popolazione dei monti Nuba, ricca di risorse.

 

In una denuncia del 20 aprile, l'organizzazione Christian Solidarity Worldwide (CSW) ricorda l'art. 24 della Costituzione sudanese del 1998, che garantisce libertà di religione e di culto e assicura la coesistenza delle religioni.

 

Il governo di Khartoum - si afferma - continua a perseguitare i cristiani sudanesi. Secondo CSW, il pastore evangelista tedesco Reinhard Bonnke doveva presiedere una celebrazione ecumenica il 10 aprile, nella Green Square di Khartoum.

 

Nel 2000 egli aveva già organizzato una simile liturgia, e non si era verificato nessun incidente.

 

Come di consueto, le chiese cristiane hanno versato alle autorità civili della capitale la somma di 2.400 dollari per l'affitto della piazza.

 

Ma le autorità hanno insistito per un trasferimento, dirottando la celebrazione in un sobborgo abitato da fondamentalisti musulmani.

 

Questi, prima della celebrazione, hanno sobillato la popolazione con sentimenti anti-cristiani, accusando il reverendo Bonnke di essere "uno stregone infedele e un blasfemo cristiano".

 

Data l'atmosfera di minacce, i leader delle chiese hanno deciso di annullare la liturgia, ma molti cristiani, ignari del fatto, si sono riversati nella Green Square, seguendo l'annuncio dato in precedenza.

 

L'arrivo della polizia ha creato disordini: gli agenti hanno usato gas lacrimogeni e la forza per disperdere i cristiani.

 

Alcuni hanno risposto con una sassaiola. Secondo un leader cristiano, "i poliziotti sembravano drogati, agivano come selvaggi, ansimavano e i loro occhi iniettavano violenza".

 

Durante la dura repressione, tre persone sono state ferite con colpi d'arma da fuoco e altre brutalmente malmenate.

 

La cattedrale di "Tutti i Santi", dove numerosi cristiani erano riuniti per pregare, è stata seriamente danneggiata dagli attacchi della polizia.

http://web.tiscali.it/martiri

Molti gli arresti, almeno 105 persone.

 

Due giorni dopo, il 12 aprile, 57 degli arrestati sono stati processati senza assistenza legale.

 

Per 48 di loro la sentenza è stata di 20 frustate; 3 ragazzi e 6 donne hanno subito 5 frustate.

 

Nel sistema vigente, la flagellazione è riservata a reati come consumo di alcolici o relazioni sessuali illecite.

 

La pena comminata agli altri 48 cristiani è stata 20 giorni di prigione.      (Fides 20/04/2001)