TURCHIA - Un cristiano sotto processo per offese all'Islam
Diyarbakir
(Fides) - Kemal Timur, cittadino turco 32enne di religione cristiana
protestante, è sotto processo con l'accusa di oltraggio all'Islam e Maometto.
Lo denuncia un rapporto inviato a Fides da
Middle East Concern, organizzazione che difende i diritti umani in Medio
Oriente.
Middle
East Concern ha raccolto l'appello dell'Alleanza delle Chiese Protestanti in
Turchia.
Kemal Timur è alla sbarra (Tribunale Penale
di Diyarbakir, caso n. 2000/2894) per aver violato la legge n. 64/1 del Codice
penale turco, che punisce chi offende testi, valori e profeti dell'Islam.
La
prima udienza del processo, fissata il 30 gennaio, è stata rimandata al 27
marzo, perché il testimone che accusa Timur non si è presentato in tribunale.
Timur ha presentato ai giudici la sua difesa,
affermando di non aver mai insultato l'Islam e di aver soltanto distribuito
pubblicazioni del Nuovo Testamento.
All'inizio del 2000, Timur è stato fermato
mentre distribuiva copie del Vangelo a Diyarbakir, città nel Sudest del paese.
La
polizia lo ha interrogato per otto volte, senza trovare niente di illegale.
Il 1° maggio del 2000 le forze dell'ordine
lo hanno arrestato, presentando un falso testimone che accusava Timur di aver
oltraggiato l'Islam e Maometto.
Solo nel dicembre 2000 il cristiano ha
appreso di un'indagine aperta nei suoi confronti cinque mesi prima e ha
scoperto che i testimoni in causa sono tre, due dei quali sono per Timur
perfetti sconosciuti.
Non è il primo caso di violazione della
libertà religiosa in Turchia.
A marzo e maggio del 2000 Ercan Sengül e
Necati Aydin, cristiani turchi della città di Izmir, hanno subito simili accuse
ma sono stati assolti.
La Corte ha appurato che i testimoni
dell'accusa erano stati indottrinati dalle forze dell'ordine.
Dopo
il proscioglimento, i due hanno denunciato le autorità locali di polizia per
abuso di potere.
Su una popolazione di 64 milioni di
persone, i cristiani n Turchia sono lo 0,2%.
La Costituzione turca sancisce la
separazione fra religione e stato e garantisce libertà di credo e di culto.
Ma l'Islam, professata dal 99% della
popolazione, è in pratica religione di stato.
Un Ufficio governativo per gli Affari
religiosi gestisce i rapporti con le religioni, e supervisiona tutte le
attività legate all'Islam, nominando e
retribuendo la gerarchia musulmana degli imam e degli hatips.
Il proselitismo non è illegale.
Secondo Freedom House, associazione americana
che difende la libertà religiosa, alcuni cristiani che hanno confessato pubblicamente la loro fede sono stati fermati
dalla polizia con l'accusa di disturbo alla pace civile. (16/2/2001)