CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE, INTENDA... MC. 7,16
DIFATTI TUTTI HANNO PECCATO, E SONO PRIVI DELLA GLORIA DI DIO. RM.3,23 POICHè IL SALARIO DEL PECCATO è LA
MORTE, MA IL DONO DI DIO è LA VITA ETERNA. RM.6,23 PER QUESTA GRAZIA INFATTI
SIETE SALVI MEDIANTE LA FEDE, E CIò NON VIENE DA VOI, MA è DONO DI DIO; NE
VIENE DALLE OPERE, PERCHè NESSUNO POSSA VANTARSENE. EF. 2,8-9 DIO INFATTI HA
TANTO AMATO IL MONDO DA DARE IL SUO FIGLIO UNIGENITO, PERCHé CHIUNQUE CREDE IN
LUI NON MUOIA, MA ABBIA LA VITA ETERNA. DIO NON HA MANDATO IL FIGLIO NEL MONDO
PER GIUDICARE IL MONDO, MA PERCHè IL MONDO SI SALVI PER MEZZO DI LUI. CHI CREDE
IN LUI NON è CONDANNATO; MA CHI NON CREDE è GIà STATO CONDANNATO. GV. 3,16-18 A QUANTI PERò L'HANNO ACCOLTO,
HA DATO POTERE DI DIVENTARE FIGLI DI DIO: A QUELLI CHE CREDONO NEL SUO NOME, I
QUALI NON DA SANGUE, NE DA VOLERE DI CARNE, Nè DA VOLERE DI UOMO, MA DA DIO
SONO STATI GENERATI. GV. 1,12-13 ECCO, STO ALLO PORTA E BUSSO. SE QUALCUNO
ASCOLTA LA MIA VOCE E MI APRE LA PORTA, IO VERRò DA LUI, CENERò CON LUI, ED
EGLI CON ME. APO.3,20 IO TUTTI QUELLI CHE AMO LI RIMPROVERO LI CASTIGO.
MOSTRATI DUNQUE ZELANTE E RAVVEDITI. APO. 3,19 CHI CREDE HA LA VITA ETERNA, SU
CHI NON CREDE L'IRA DI DIO RIMANE SOPRA DI LUI. GV.3,36
Ogni uomo é uguale ad un
altro uomo, ogni donna é uguale ad ogni uomo.
Una vita per una vita!
Nei luoghi pubblici deve
essere garantito pari accesso a tutte le religioni, ma non si deve offendere il
sentimento religioso della maggioranza con il conseguente danneggiamento
dell’identità culturale di un popolo, perché questo sarebbe una grave rovina
per tutta l’umanità che si impoverirebbe.
I fratelli musulmani in
occidente siano coerenti e solidali, tutti sappiamo che essi ottengono in
occidente quello che i loro fratelli in oriente non concedono neanche
minimamente, come la costruzione di chiese e la libera pratica del culto.
DELL'ESSERE UMANO NELLA
PLURALITÀ DELLE SUE DIMENSIONI. Noi ci sperimentiamo e ci percepiamo solo come
una unità.
Il corpo manifesta ed auto esprime l'anima e lo spirito. Spirito anima e corpo. Spirito è l'essere
dell'uomo in quanto chiamato all'incontro con Dio, avere un anima spirituale
equivale quindi ad essere interlocutore di Dio verso gli uomini e tutta la
creazione.
Anima è la realtà
psicologica e interiore dell’uomo. Possono dirsi SOPRANNATURALI molte
manifestazioni esistenti nell'uomo concreto chiamato al rapporto con Dio. Sono
SOVRUMANI quegli esseri spirituali conosciuti come angeli impuri o ribelli
detti diavoli, o spiriti puri amici di Dio, questi ultimi non potranno mai
venire durante una seduta spiritica.
CENTRO DELLA CREAZIONE Un
essere particolarmente riferito a Dio.
NELL'ANTICO TASTAMENTO
l'alito di vita è ricevuto, a differenza di tutte le altre creature. Questa
vita si esprime con vari termini: "basar"
cioè carne, riferito a tutta l'umanità e alla sua condizione d'uomo debole e
d'uomo peccatore. "nefes"
cioè vita, alito, anima (sede dei desideri), vita, persona, l'uomo nella sua
necessità e dipendenza da Dio. "ruah"
spazio vitale, aria, alito, forza vitale, creatrice di Dio, insieme di forze
dipendenti da Dio, da lui elargite all'uomo, disposizione psichica causata da
Dio, forza di volontà, forza che pone l'uomo in relazione con Dio, nell'ambito
di Dio.
"leb" cuore, ciò che di più intimo e nascosto c'è nell'uomo,
sede dei sentimenti e dei desideri, ragione, potere decisionale dell'uomo, SPIRITO
capacità di relazione con Dio, che è dono di Dio stesso.
NUOVO TASTAMENTO anima e corpo, componente interna
(sottomessa a Dio) ed esterna (sottomessa agli uomini). Da un lato la debolezza
umana, dall'altro la forza data da Dio all'uomo, con i doni soprannaturali ed i
carismi che connotano fino in fondo la persona, l'interiorità dell'uomo,
l'espansione massima della libertà dell'uomo.
Il corpo quindi assume un senso positivo ed uno negativo. In quanto "carne" sottomesso
alla forza del peccato, e perciò separato da Dio. In quanto "spirito" arricchito della forza di Dio, e mosso dallo Spirito di
Dio.
L'uomo acquista le facoltà
divine e si apre alla relazione con Dio.
Agostino: "l'uomo è
composto di anima e corpo: l'anima deve dominare il corpo". Tommaso:
"l'uomo è unità irriducibile: l'anima è forma del corpo: il corpo è
l'attualità dell'anima, che dà all'essere sostanza e sostanza animata".
Fondo delle nazioni unite
per l’infanzia. Fu creato nel 1946 per aiutare i bambini europei vittime della
seconda guerra mondiale. Il 20 novembre 1989 l’UNICEF ha approvato la
convenzione sui diritti sull’infanzia. Interviene con servizi sanitari, con
l’educazione scolastica e nelle emergenze dovute a conflitti o a calamità. Gli
obiettivi che l’UNICEF si prefigge per il 2000 sono ambiziosi quanto concreti.
Un grande impegno morale per essere dalla parte dei bambini, al fine di
promuovere occasioni per discutere le reali possibilità di pace nella giustizia
sociale. La vita è degna di essere vissuta! Aiutiamo l’UNICEF ad aggiungere un
ulteriore piccolo tassello per la costruzione di un avvenire sicuro per tutti i
bambini del mondo. Speriamo che tutti i paesi del mondo accettino la
Convenzione sui diritti dell’infanzia. Speriamo che nessuno uomo debba lottare
contro la fame. Sono milioni i bambini che muoiono direttamente ed
indirettamente a causa della fame. Sono milioni i bambini che soffrono traumi
psichici indicibili che impediranno loro di poter condurre da adulti una
esistenza autentica. Sono così tanti e soffrono così tanto che io non so come
possiamo essere indifferenti, come possiamo essere felici? Cosa è successo al
nostro cuore? Purtroppo, ultimamente l’UNICEF è uscito dal suo alveo naturale
promovendo campagne di sterilizzazione e aborti nei paesi del terzo mondo. Se
l’UNICEF non abbandonerà questa strada, noi abbandoneremo lei!
Abbiamo già superato la
media dei promossi stagionale". Così un docente di Ingegneria della
facoltà di Bari rispondeva ad un suo collega sul perché stava bocciando tutti
gli alunni. Questo è un crimine contro la personalità, poi non dobbiamo
meravigliarci se i giovani si suicidano o si drogano o se scelgono il male come
dimensione esistenziale. Raccomandazioni, numero chiuso o sbarramenti di fatto
per il cittadino comune, questa è la nostra società.
“Siate soprattutto uomini.
Fino in fondo. Anzi, fino in cima. Perché essere uomini fino in cima significa
essere santi. Non fermatevi, perciò, a mezza costa: la santità non sopporta
misure discrete. Siate capaci di accoglienze ecumeniche, provocatori di
solidarietà planetarie, missionari “fino agli estremi confini della terra”,
profeti di giustizia e di pace. Siate disposti a pagare con la pelle il prezzo
di quella comunione per la quale Gesù Cristo, vostro incredibile amore, ha
donatola vita”. - don Tonino Bello - -SIATE UOMINI- Se l'uomo è stato creato da
Dio, la sua logica intrinseca risiede in Dio. Al di fuori di questa logica egli
risulta assurdo, perverso, distruttivo ed autodistruttivo. Consideriamo uno di
quei robot cibernetici costruiti -ancora per poco- solo nei film di
fantascienza. Quando un robot cibernetico, costruito e programmato dall'uomo
per servire l'uomo, devia dal suo programma, va sempre a finire in tragedia.
Questo robot cibernetico si trasforma sempre in un mostro che semina
distruzione e morte. Così è sempre per l'uomo che si allontana dal progetto che
Dio ha per lui, smette di essere umano e ci si trasforma in qualcosa di
mostruosamente distruttivo.
CONTRO GLI USURAI: La
maledetta genia degli usurai si è sparsa per tutta la terra e i loro denti sono
voraci come quelli dei leoni: con essi masticano il cibo fangoso che è il
denaro: tritano e divorano continuamente i beni dei poveri, delle vedove e
degli orfanelli.
Ve ne sono di tre specie.
Alcuni esercitano l'usura in privato. Sono come i serpi che strisciano di
nascosto, e non hanno numero. Altri esercitano l'usura apertamente, contentandosi di un minor compenso, e
illudendosi, con ciò, di fare un'opera di misericordia. E vi è poi la terza
genia, che è la peggiore; composta di perfidi, disperati, arrabbiati usurai,
che riscuotono in pubblico il traffico del loro
mestiere.
Sono costoro gli « animali grandi » dei quali parla il
salmo, perché sono più feroci degli altri. Son preda più sicura del grande
cacciatore d'anime, che è il demonio.
E son pascolo più grande
dell'eterna rovina, se non restituiscono tutto quello del quale si sono
illecitamente impossessati e non ne fanno penitenza. Per incitarli a ciò
solcano il loro mare i predicatori delle eterne verità, e lo solcano con le
loro navi, e seminano la buona parola nei loro cuori. Ma, per giusto castigo di
Dio, le spine delle ricchezze covano gli animali feroci dell'usura, e viene
soffocata la parola di Dio che con tanta cura è seminata; ed è per questo che
riesce infruttuosa la loro penitenza. Ricordatevi bene, o usurai, che , o
usurai, che voi siete divenuti facile
preda del demonio: egli vi possiede. Si è impossessato delle vostre mani,
adusandole alla rapina, rendendole restie alla beneficenza; si è impossessato
del vostro cuore, che è sempre bruciato da più tormentosa brama di possedere,
ed è negato al bene; si è impossessato della vostra lingua, pronta alla
menzogna, alla frode e all'inganno, e
non sa neanche disporsi a pregare il Signore, o a formulare delle parole
oneste. I serpenti velenosi anelano al sangue, e cosi voi fate, quando siete
avidi della roba altrui. Voi siete un popolo smembrato, o popolo di usurai.
Come gli uccelli di rapina e le bestie feroci sbranano i cadaveri, cosi il
demone dell'avarizia sbrana il vostro cuore e lo smembra. Voi siete una città di sangue. Come nella circolazione
del sangue è il segno della vita, cosi il povero vive dei suoi piccoli
possessi. Togliete il sangue al corpo vivente,
e il corpo muore. togliete
i suoi poveri possedimenti al miserabile, e ancor egli muore. 0 rapaci, o
usurai, che rubate l'altrui, io ve lo ripeto, voi siete una città di sangue.
Dai Sermoni (Stefano Dell'Orto, sant’Antonio da Padova, ed San Paolo)
L'utero di ogni donna è, e
deve essere un luogo santo, infatti quì Dio scende per deporre il seme della
vita.
Ma quando una vita
nascente è costretta a svilupparsi in un luogo profanato riceve la più grande
sventura e quello che è più grave a causa proprio della sua abbrutita ed ignara
madre.
Il termina “utopia”, il
quale letteralmente significa “non-luogo” oppure “luogo felice”, fu coniato da
Tommaso Moro intorno al 1515. Esso indica la descrizione di una dimensione
politica, non esistente in atto, ma auspicabile per il bene comune(Sentieri
della Filosofia, La “Città del Sole” di Campanella, Giuseppe Scalici, ed.
Paravia,p.20). Secondo un noto testo di Mannheim: "Una mentalità si dice
utopica quando è
in contraddizione con la
realtà presente... Utopici possono considerarsi... soltanto
quegli orientamenti che,
quando si traducono in pratica, tendono, in maniera
parziale o totale, a
rompere l'ordine prevalente»(K. Mannheim, Ideologia e Utopia, trad. it. di A.
Santucci, Il Mulino, Bologna 1974, p.211)
L'utopia moderna, dunque,
non si determina come semplice vagheggiamento di
un ideale che mai potrà
essere raggiunto: tra le pagine degli autori che
affronteremo, pur in mezzo
ad ingénuità e a non poche fantasticherie, troviamo
présente l'esigenza di
riformare — in termini radicali — la realtà politica in cui
operavano, ritènuta
incapace di offrire risposte complessive finalizzate al "vivere
bene» cioè (ancora una
volta) secondo Natura e Ragione. L'utopista, per usare le
parole del Firpo(In L'Utopia
e le sue forme, a cura di N. Matteucci, Bologna 1982), è un riformatore
consapevole del carattere prematuro,
avveniristico,
extratemporale del proprio progetto: «Chi non è realista, chi non ha
un forte senso dei
rapporti di forze, delle possibilità, del contesto sociale e culturale
in cui si trova ad
operare, non è un utopista. " (L. Firpo, op. cit., p.12).(Sentieri della
Filosofia, La “Città del Sole” di Campanella, Giuseppe Scalici, ed.
Paravia,p.22)