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Impianto propulsivo:

  • 1 x Rolls-Royce F402-RR-408A "Pegasus" 11-61 a doppio flusso da 10.655 kg/s

    Dimensioni:

  • Lunghezza: 14,55 m
  • Altezza: 3,55 m
  • Larghezza: 9,24 m
  • Superficie alare: 21,37 mq

    Pesi:

  • Peso a vuoto: 6764 kg
  • Peso massimo per decollo verticale: 9342 kg
  • Peso massimo a decollo corto: 14060 kg

    Prestazioni:

  • Velocità massima: Mach 0,87 (1055 km/h) a livello del mare e Mach 0,95 a 8500 m
  • Autonomia di trasferimento: 3035 km
  • Raggio d'azione: da circa 150 a 110 km
  • Tangenza massima: 13700 m

    Il celeberrimo Harrier nacque negli anni '70 in Gran Bretagna e ben presto conobbe un buon successo per via del suo modus operandi; infatti il decollo verticale o corto (infatti esso è un VSTOL, Vertical/Short Take Off and Landing) non è cosa comune nel mondo aeronautico e lo rende impiegabile anche da navi molto piccole senza catapulte convenzionali, come l'incrociatore italiano Garibaldi . Tuttavia, pur essendo in qualche modo un aereo anomalo, ha ottime caratteristiche che lo rendeno un caccia-bombardiere ricognitore molto buono. Poichè il decollo verticale non consente di levarsi in volo con un carico bellico degno di tal nome, si utilizza il decollo corto, con il quale l'Harrier in circa 180 m (con uno sky jump, ossia con la parte terminale del ponte della nave rialzato per facilitare il decollo a basse velocità) è in grado di decollare con 5410 kg di armamento. Anche la sua elettronica è sofisticata, vi sono Head-Up-Display, NAVFLIR per la visione notturna, Display Multi-Funzione e cose varie; l'aereo può impiegare AIM-120 AMRAAM, AIM-9 Sidewinder, AGM-65 Maverick, bombe convenzionali e bombe guidate (Paveway II e III), missili antinave Oto-Melara Marte (infatti gli Harpoon non hanno superato le prove di aeroelasticità).

    Una curiosità sull'Harrier è la sua abilità nei combattimenti aria-aria, in quanto gli ugelli orientabili che gli consentono il decollo e l'atterraggio verticale, possono in combattimento improvvisamente permettere all'aereo di seguire traiettorie per altri impossibili; basta immaginare un Harrier con un caccia in coda che orienta gli ugelli verso il basso e scompare verso l'alto, per poi posizionarsi a ore 6 del nemico e fare fuoco.

    In dotazione alla Marina Militare in 18 macchine (16 monoposto e 2 biposto), l'Harrier è stato impiegato in tutte le più recenti campagne belliche quali la guerra del Kossovo e la "Enduring Freedom" afghana; i primi due aerei, gli unici biposto (TAV-8B), vennero consegnati nel 1991 e a loro seguirono i monoposto; un'opzione per ulteriori 3 mezzi venne lasciata cadere negli anni 2000. Le macchine trovano impiego in numero ridotto (circa 8) sull'incrociatore Garibaldi, mentre i restanti sono utilizzati per compiti principalmente addestrativi o si trovano in manutenzione sulle basi della Marina Militare.

    Con la futura entrate in linea della nuova portaermobili Andrea Doria, un dozzina di macchine andrà a formare il gruppo di volo mentre la Garibaldi manterrà una decina scarsa di mezzi, fino al suo ritiro nel 2015-2020. Il sostituto per l'Harrier è stato già reso noto e non può che essere l'unico altro aereo a decollo verticale in fase di ultimazione sul mercato: si tratta proprio del JSF.Gli acquisti saranno, anche se ovviamente spunteranno gli interminabili problemi di bilancio e i conseguenti tagli, di una ventina di maccchine che saranno consegnate a partire forse dal 2010 (tuttavia la data non è confermata, è solo un'ipotesi)

    Certo che una portaermobili con il JSF, gli EH-101 e gli NH-90, seppur piccola, è un concentrato di tecnologia e non potrà che sostituire degnamente il Garibaldi e la sua componente di volo.