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L'Italia conserva ormai dal lontano 1957 i caccia intercettori F-104 Starfighter di progettazione Lockheed; di loro si parla in un'altra area, quindi torniamo al nostro Eurofighter Typhoon. Esso è un progetto quadrinazionale concepito per le esigenze di Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna; ad esso partecipano in quota paritetica British Aerospace e DASA con il 33% , l'Alenia Aerospazio con il 20% e la CASA spagnola con il 17%(quest'ultima è però inserita nel gruppo EADS, assieme a Matra e alla stessa DASA).
Il requisito dell'Italia è di 121 macchine(100 monoposto e 21 biposto) con un'opzione per altri 9 aerei per la sotituzione di 24 Tornado ADV e di circa 100 F-104( 180 agli inizi). Le consegne sono previste per metà 2003 e se tutto procederà per il verso giusto esse saranno rispettate entro i tempi previsti, dato che il programma ha già accumulato pesanti ritardi di anni per le indecisioni tedesche e la riluttanza di quasi tutti i governi di investire migliaia di miliardi in questo progetto;esso è essenziale per mantenere una certa credibilità nello scacchiere NATO, finora certo non guadagnata per via dei vetusti F-104, con i quali non si riuscirebbe ad abbattere neanche un Cessna!Non c'è dubbio che il Tifone sia la più importante novità per l'industria aeronautica europea e in particolare per quella italiana, che di recente sta passando un momento stagnante e con poche ordinazioni; anche l'esportazione del caccia intercettore, che è data per certa dai membri Eurofighter, potrebbe risultare economicamente molto benefica per l'industria nazionale e convincere i politici della validità degli investimenti in campo militare.
L'unico inconveniente dell'aereo è il suo prezzo proibitivo, dato che un velivolo "full optionals" come richiesto nelle versioni italiana e spagnola ha un costo di circa 130 miliardi di lire per macchina(compresi i costi per l'industrializzazione), ma d'altra parte c'è da rilevare come esso, nelle tabelle comparative divulgate dai progettisti(ovviamente un po' "gonfiate"), si collochi al secondo postto dietro l'F-22 Raptor negli abbattimenti, con una possibilità di sconfiggere un Su-27 superiore all'80%,
risultando quindi un mezzo superiore ai vari F-18E "Superhornet", ai vari "Rafale", "Gripen", F-16 block-60, F-15E.
Un secondo interrogativo circa l'Eurofighter è l'armamento; com'è possibile progettare un aereo allo stato dell'arte e mandarlo in aria con il cannone oppure con una coppia di AIM-9 Sidewinder??Beh, in realtà vi sarebbero delle scelte possibili: se si desidera un missile collaudato ma che ormai supera i 20 anni si può ricorrere agli AIM-120 "Slammer", se in alternativa si preferisce una soluzione che coinvolga anche l'industria europea si può scegliere di puntare sul Meteor, missile a medio-lungo raggio sviluppato Bae Matra, Aerospatiale Matra, Alenia-Marconi Systems.E' in fase di studio, con la Boeing in veste di "consigliere", anche una versione SEAD per la soppressione delle postazioni radar nemiche, ma l'idea è ancora fresca.
Fortunatamente si è puntato a questa soluzione, che tuttavia rende il Tifone sprovvisto di missili a lungo raggio fino al 2009 circa, data di inizio produzione del Meteor. Ad ogni modo un Tifone con missili del 1980 sarebbe stato un sottoutilizzo non da poco.
Veniamo ora alla componente aria-aria a bassa gittata. Anche in questo caso l'industria italiana ha dei progetti in serbo che coincidono con il missile Iris-T. Esso è sviluppato da un consorzio molto numeroso fra i quali vi sono ditte ,se non sbaglio, svedesi, norvegesi, italiane e tedesche. Quest'arma rappresenta una buona alternativa al ben noto Sidewinder, ed ha un vantaggio di tempo maggiore del Meteor, per cui tra alcuni anni potrà già essere impiegato dai Typhoon e magari anche da Tornado e Ghibli.