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Concorso per un nuovo polo scolastico a Como

 

   

 

Studio:                 Stipa Architettura

Architetto:       Andrea Stipa

Collaboratori: Alessandro Casciotti, Francesca Giosi, Francesca Luciano

 

Cronologia:     2002

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La scuola rappresenta un filtro con il mondo esterno che deve essere osservato e compreso con spirito critico. I ragazzi devono poter trovare protezione e isolamento ma anche un contatto con la realtà. Nel progetto il mondo esterno è rappresentato dalla città costruita verso nord rispetto al sito. Il versante sud al contrario è costituito dal pendio naturale alberato che può essere considerato come la rappresentazione dell’ideale di isolamento dal mondo umanizzato. I due contesti vengono a contatto proprio nel luogo dove sorgerà il nuovo polo scolastico che a causa di questa posizione costituirà il tramite tra la realtà del mondo artificiale e l’immaginazione del mondo naturale. La strategia progettuale utilizza lo sfalsamento e la traslazione planimetrica allo scopo di conferire agli spazi aperti e chiusi una forte ambiguità così che dall’interno e dall’esterno non sia chiaro quale sia il limite reale dell’edificio. La sovrapposizione tra gli spazi connettivi e le aree all’aperto consente di utilizzare alcuni ambienti esterni come espansione di quelli interni e viceversa. L’ambiguità del recinto è enfatizzata tramite l’utilizzo di una parete in legno grigliata permeabile alla vista ed agli agenti atmosferici. Gli spazi connettivi sono costituiti da ambienti all’aperto e al chiuso che possono essere uniti aprendo grandi porte vetrate scorrevoli.

Tratto dalla relazione di progetto -  Andrea  Stipa 

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