Quattro chiacchiere con Ralph Schmidt




La presente intervista è già apparsa sulla rivista:

Ci preme ringraziare Nicola Morocutti per averci concesso l'onore di ospitare sulla nostra e-zine l'intervista di Elena Novaretti.

Ralph Schmidt è il fondatore ed il coordinatore del progetto MorphOS. La presente intervista risale al 6 Novembre del 2001. --------------------------------------------------------------------------------------



Elena Novaretti: Per prima cosa parlaci un pò di te. Quando hai iniziato a lavorare con l'Amiga e quali sono stati i primi contributi che hai dato alla nostra
comunità?



Ralph Schmidt: Il mio primo A1000 lo comprai nel maggio del 1986. E' difficile parlare del mio primo contributo... rilasciai come shareware Barfly nei primi anni 90,
che conteneva già un debugger piuttosto sofisticato. Il mio primo progetto
commerciale fu una riscrittura del firmware dell'Hurricane 2800 (una specie
di orribile scheda acceleratrice basata su uno 030-28 che aquistai nel 90)
che presentai a IM, il distributore tedesco.
Questo fu il mio primo biglietto da visita nella scena degli sviluppatori Amiga,
e fu là che che conobbi Thomas "Don" Rudloff. Thomas fu uno dei fondatori di
Phase5, allora importante sviluppatore presso la Advanced Systems & Software.



Elena Novaretti: Quali sono i ricordi più significativi che conservi del periodo in cui lavorasti per Phase5 ?



Ralph Schmidt: Difficile rispondere... abbiamo avuto parecchi alti e bassi. Mhh... diciamo la Fastlane in quanto primo grande progetto, e la Cyberstorm MK1
in quanto prodotto rivoluzionario per quei tempi: era entusiasmante
permettere all'Amiga di utilizzare un processore nuovo di zecca come lo 060,
che solo poche persone avevano avuto il privilegio di toccare con mano a tutto il
1994.
Un ulteriore successo fu quando convinsi Frank Mariak e Thomas Sontowski
(autori del software della Domino e della PicassoII) di venire a lavorare per
la Phase5 alla realizzazione di una vera scheda grafica per ZorroIII, quella
che fu poi la CyberVision 64.
Fu quello il periodo in cui vide la luce CyberGFX, sistema in grado di portare
finalmente il true color nel nostro OS, assieme al primo picture.datatype a 24 bit.
Fondamentalmente l'epsiodio finale più importante, oltre che mia esperienza di
lavoro pià significativa, fu l'ultima fase di sviluppo della CyberStormPPC, per
la quale lavorammo come dei pazzi un'estate intera!



Elena Novaretti: Quando si parla del fallimento di Phase5, la maggior parte delle persone tendono comprensibilmente a pensare il sempre più ristretto mercato Amiga come causa
fondamentale. Pensi che ci sia stato qualche altro fattore o mossa sbagliata dietro
alla loro bancarotta ?



Ralph Schmidt: Si, ci sono stati molti fattori. Devi capire che Phase5 ha sempre lavorato sul filo del rasoio. Non aveva riserve economiche (i soldi erano sempre investiti per
la produzione) e questo richiedeva un continuo movimento di fondi per la vendita dei
suoi prodotti (capitale morto).
La "guerra" con Haage & Partner non fece altro che confondere ulteriormente
il mercato; parecchi utenti non acquistarono mai schede PPC per via di questa situazione.
Intanto la Phase5 aveva ancora parecchi prodotti in stock invenduti, per i quali
i costi in termini di progettazione e realizzazione erano stati veramente astronomici.
Un ulteriore batosta arrivò dal WOA 98, in cui AmigaINC annunciò che il PowerPC non
sarebbe più stato il processore scelto per i loro progetti... insomma, sempre meno
acquirenti. Il mercato Mac inoltre non era più in grado di compensarci.



Elena Novaretti: Bene, ora parliamo di MorphOS ;) Puoi dirci quand'è nato questo importante progetto e perchè?



Ralph Schmidt: Beh, iniziai a concepire l'idea del kernel durante il 98, quando ancora ero impegnato in saltuari lavori di aggiornamento al firmware delle PowerUP per Phase5; faceva parte
di un lavoro concettuale per futuri progetti hardware della Phase5.
Fu nella Pasqua del 99 che Frank suggerì l'idea di un emulatore per le future (e purtroppo
mai uscite, n.d.e) schede G3-G4 di Phase5, e qesta fu una buona ragione per andare a
ripescare i miei vecchi progetti.
In due settimane lavorai per fornire al kernel Quark il necessario supporto Amiga,
così che potemmo procedere al piano "Emulation 1". Due mesi più tardi completai il
progetto "Emulation 2" (circa 10 Mb di sorgente!) che rappresenta in sostanza le
fondamenta su cui si basa ancora oggi l'attuale emulatore. Questo finchè non rilasceremo
il nuovo motore JIT.



Elena Novaretti: Quando anni fa le prime schede PowerPC per l'amiga videro la luce, la maggiore fonte di preoccupazioni o indecisioni da parte di possibili utenti era la mancanza di applicativi
PPC, nonchè la comprensibile incertezza sulla loro esistenza futura.
Per quale ragione un progetto valido e importante come MorphOS, che avrebbe motivato
molti utenti scettici, non è stato messo in cantiere qualche anno prima ? Che cosa si è dovuto
attendere perchè potesse prendere il via ?



Ralph Schmidt: Nel 96/97 non ce n'era il tempo, nè l'ottica giusta, nè l'esperienza e nè la tecnologia. Sebbene avessi già lavorato nel 96 ad un emulatore e una versione di Exec per PPC,
Phase5 decise che non sarebbe stato possibile terminarlo in tempo, o che forse non
sarebbe stato abbastanza veloce per il loro hardware; per questo si è preferito sviluppare
il modello di portabilità client/server basato sulla ppc.library.
E' difficile dirlo... imaginiamo di progettare un AmigaOS PPC e mettiamoci al lavoro.
E' necessario riflettere parecchio e a lungo su come implementare le cose; poi si ha
bisogno di drivers, emulazione e di conseguenza tecnologia. E' molto difficile
prevedere il carico di lavoro necessario per un progetto del genere, e solo questo
demotiverebbe molti programmatori...



Elena Novaretti: Nei prossimi giorni alla fiera di Cologna avrà luogo la presentazione ufficiale della motherboard Pegasos di BPlan. All'edizione appena trascorsa di Pianeta Amiga, invece,
è stato presentato una specie di prototipo semi-funzionante, su cui giravano un
curioso MorphOS 0.4 ed un vecchio e scarno Workbench 3.1...



Ralph Schmidt: Si tratta di una piattafroma di sviluppo, per ora il suo scopo non è quello di dare sfoggio a frivolezze visive. Principalmente il suo anteprima a P.A aveva l'unico scopo
di mostrare in funzione le applicazioni di Titan Computer e dimostrare al pubblico che
intanto c'è e funziona, a differenza di altri prodotti...
Non era ancora nostra intenzione mostrare tutta la vera potenza del suo hardware e software.



Elena Novaretti: D'accordo; ma questo evento è stato purtroppo accolto da molti utenti, ancora riluttanti nei confronti dell'accoppiata Pegasos-MorphOS, come un fiasco completo, contribuendo
ulteriormente ad una cattiva pubblicità per chi continua a rimanere scettico...



Ralph Schmidt: Uhm... io a dire il vero ho sentito il parere opposto da parte delle persone addette alla dimostrazione e da vari utenti italiani con cui ho parlato via email o irc



Elena Novaretti: Beh, questo decisamente mi tranquillizza. Vorrei sapere invece se hai in mente una data per la prossima beta release pubblica, o se ci puoi anticipare quali migliorie o
correzioni saranno presenti rispetto all'attuale versione 0.3



Ralph Schmidt: Al momento non abbiamo stabilito nessuna data e ci è difficile ipotizzarla, in quanto dobbiamo ancora migliorare qualche piccolo dettaglio e lavorare ad alcune nuove parti
chiave del sistema. Sicuramente potete aspettarvi un sistema ancora più stabile,
un numero sempre maggiore di moduli nativi dell'OS, nuovi drivers, supporto per la
G-Rex, memoria virtuale e... probabilmente anche qualche piacevole "sorpresa" :-)



Elena Novaretti: Immagino che la versione di MorphOS in grado di girare sulla Pegasos sia in qualche modo differente da quella che gira sui nostri Amiga PPC attuali... o mi sbaglio ?



Ralph Schmidt: Non del tutto. La PegasOS richiede un Quark leggermente diverso e un differente set di moduli.



Elena Novaretti: Permettimi una domanda legittima: quali garanzie avremo noi utenti circa la disponibilità di drivers per le schede e/o espansioni PC più importanti e popolari ?



Ralph Schmidt: Questo a dire il vero dipenderà molto dalla disponibilità di documentazione...


Elena Novaretti: Concorderai che è il software a muovere il mercato e a contribuire alla sopravvivenza o affermazione di un determinato OS. Il vostro team ha in già mente qualche idea o
progetto per garantire in futuro la presenza di software di un certo livello e in
quantità sufficiente per MorphOS ?



Ralph Schmidt: Beh... io penso che il nostro sia ancora un esperimento. Oggi come oggi nessuno è in grado di garantire se ci sarà un vero futuro commerciale per questo mercato; nonostante
ciò cercheremo di fare del nostro meglio. Io sono sicuro che Titan ha in mente dei progetti
molto interessanti, come il porting di Papyrus Office e di Motion Studio.
EPIC ha dal canto suo delle licenze molto promettenti su alcuni videogiochi. Abbiamo
inoltre un ottimo rapporto con l'autore di Pro Station Audio.



Elena Novaretti: Si può ipotizzare una data per il rilascio della versione finale e commerciale di MorphOS ? Hai un'idea approssimativa di quello che sarà il suo prezzo al pubblico ?



Ralph Schmidt: Il nostro traguardo sarebbe di poterlo terminare per la data di rilascio della Pegasos, che sarà sicuramente nel primo trimestre del 2002; ciò non toglie che continueremo
parimenti a supportare anche gli utenti delle PowerUP. Il prezzo finale dovrebbe
aggirarsi attorno ai 100$, ma questo dipende molto anche dalle licenze di terze parti di cui
avremo bisogno (MUI completa, stack TCP/IP, programmi Internet, e così via)



Elena Novaretti: Tra le caratteristiche della Pegasos spicca la possibilità di montare a bordo due processori PowerPC G4. In quale misura il kernel di MorphOS sarà in grado di trarre
vantaggio da una simile soluzione multiprocessore ? Sarà necessario compilare
i programmi in modo apposito ?



Ralph Schmidt: La scheda madre definitiva possiede solamente uno slot CPU, ma ci saranno schede PPC in grado di ospitare 2 e forse anche 4 CPU.
Il kernel Quark di per sè è nato con in mente la tecnologia SMP, mentre l'A-Box no,
quindi nessuno può aspettarsi dei miracoli da questo lato...



Elena Novaretti: Molte persone chiedono di poter vedere MorphOS su hardware PowerMac. E' un'idea tanto assurda ?



Ralph Schmidt: No, non è affatto assurda come idea, ma per adesso i nostri sforzi sono incentrati sul supporto dell'hardware Pegasos. Questo lavoro nondimeno ci da la possibilità di
realizzare collateralmente drivers come quelli per USB e Firewire, che sicuramente
verranno utili in un eventuale porting futuro per hardware Apple.
Comunque io non attenderei un porting del genere prima della fine del 2002,
ora un A-Box stabile e un proprio software di sistema hanno la priorità assoluta.



Elena Novaretti: Quale rapporto esiste esattamente tra il vostro team e la BPlan ?


Ralph Schmidt: Io sono uno dei fondatori della BPlan. Siamo noi ad aver avuto da sempre l'idea di realizzare una motherboard PPC.



Elena Novaretti: Da qualche parte si vocifera di problemi legali tra voi e AmigaINC. C'è qualcosa di vero in tutto questo ? Io spero di no, ovviamente...



Ralph Schmidt: A me non risulta. Ho idea che certa gente sia così preoccupata da mettere in giro tutte queste asserzioni infondate...



Elena Novaretti: Ora una domanda molto schietta: quali sono esattamente i vostri rapporti con il team di Aros ? C'è qualche speranza in futuro di vedere i due team lavorare insieme ?



Ralph Schmidt: oi abbiamo un piacevole rapporto di collaborazione con Aros: possiamo usare i moduli di cui abbiamo bisogno e intanto ne facciamo il debug. Questo ha il vantaggio che ogni
nostra miglioria apportata ritorna poi sotto il loro controllo.



Elena Novaretti: Per finire: qual'è la tua opinione personale sull'operato e sui progetti attuali di AmigaInc ?



Ralph Schmidt: A dire il vero non è che mi importi molto delle loro mosse e dei loro progetti... diciamo che nella vita ci sono cose ben più importanti.
Quello che mi sta a cuore, invece, è che le persone si rendano conto che noi attualmente
siamo in grado di offrire la soluzione migliore in fatto di Hardware e di OS.
Che ciò che conta sul serio è la qualità e NON un nome, che non si può comprare
ma va guadagnato solamente dimostrando la qualità del proprio lavoro.



Elena Novaretti: Ralph, ti ringrazio vivamente da parte mia e di tutti i lettori di BitPlane per il prezioso tempo che hai voluto dedicarci.



Ralph Schmidt: No problem :)

Elena Novaretti