bruno zevi su gehry

Gehry impersona il concetto che separa la modernitą dall'inerzia tradizionale. Non vuole che l'architettura assuma un mero valore compensatorio e consolatorio rispetto alla vita, rifugiandosi nelle apparenti certezze della geometria elementare, dei parallelepipedi, degli angoli retti, degli ambienti chiusi, che esprimono la paura del nuovo, del diverso, dell'instabile e del disarmonico, del disordinato, del nevrotico-represso. Dice che una capigliatura senza neppure una ciocca fuori posto non gli interessa, poichč assomiglia a quella di un manichino. Sa che l'esistenza č conflittuale, densa di slanci e cadute, contraddittoria, e intende rappresentarla nell'ambito di una progettualitą disturbata, mutevole, capace di incastrare la scrittura aulica con il parlato, il latino con il dialetto.

Bruno Zevi