Goffredo, chi era costui?" Questa domanda ha angustiato parecchio i creatori di questo sito, sino a spingerli ad interrogare in proposito niente po' po' di meno che Internet, la fonte indiscussa del sapere moderno. Ecco che allora la memoria si è risvegliata: "ma si, non te ne ricordavi più? le Crociate, la Gerusalemme Liberata, il Santo Sepolcro, gli anni del liceo ... quella gran gnocca della Elena, la tua compagna di banco..."

Ed è apparsa, in tutta la sua grandezza storica e leggendaria, la figura di Goffredo di Buglione, discendente della linea merovingia tramite i bisnonni Hugues di Long Nez e Agnès la Bella (Hugues di Long Nez era pronipote di Sigebert VI duca del Razès), duca della Bassa Lorena, marchese di Anversa e conte di Verdun, che nel 1096, "Deus vult", guidò la Prima Crociata e dopo la presa di Gerusalemme, fondò l'Ordine dei Cavalieri di Nostra Signora di Sion.

Goffredo è un nome di derivazione germanica, composto originariamente da gudha, Dio, e frithu, «sicurezza, amicizia, pace»: sicché significa «in pace con Dio» o «amico di Dio». Fin dal secolo settimo lo troviamo nell'Italia longobardica da cui si è sviluppato l'attuale Goffredo, che è diffuso soprattutto in Toscana. Tra gli italiani che hanno portato questo nome il più celebre è Goffredo Mameli, che fu aiutante di Garibaldi e si batté eroicamente fino a quando, il 3 giugno 1849 venne ferito a una gamba sul Gianicolo e, malamente curato, mori un mese dopo.




Si, va bene, ma che c'entra tutto questo con il nostro amico Vittorio? Forse proprio niente e allora ... è meglio che mettiamo i piedi per terra e presentiamo in questa pagina una ...

...breve biografia di Vittorio Goffredo a cura del suo amico Cesare, il quale non vuole assumersi alcuna responsabilità circa la correttezza e la completezza delle notizie e dei dati qui di seguito inseriti. E ci mancherebbe altro!


Vittorio Goffredo è nato a Cosenza, dove tuttora risiede. Si è diplomato maestro elementare ma non si è dedicato all'insegnamento e per circa 30 anni è stato agente di commercio. Ritiratosi dalla vita attiva, è attualmente in pensione; esce raramente di casa e scrive per non annoiarsi.
Non insegue fama e gloria, è un dilettante della penna e tale intende restare.

Pur scrivendo per sè stesso, cerca di farlo al meglio perchè ha rispetto del tempo e della pazienza di eventuali lettori e quelli soddisfatti gli fanno piacere; il loro apprezzamento lo gratifica perchè solo così sa di non aver scritto invano.


Ma leggiamo ora cosa ci racconta di sè Vittorio Goffredo in persona:

Chi sono?

Venni al mondo nel lontano 1933, per la gioia (almeno quella che provarono nel concepirmi, credo l'unica di mamma e papà (v. foto n.1, in fondo alla pagina) che avevano riposto grandi speranze nel loro capolavoro (v. foto n.2); speranze che puntualmente disillusi, come ogni buon figlio interessato a tutto tranne che allo studio di materie umanistiche o scientifiche; per cui invece del grande avvocato o illustre medico che attendevano diventassi dovettero accontentarsi di un maestro elementare, che non mise mai a frutto il suo sudatissimo diploma.

Ero troppo distratto da sogni di gloria, da fantasie di fama, di ricchezza e di conquiste varie nel campo artistico, dalla chitarra, dalle ragazze ma non sono mai diventato, ahimè, un Marlon Brando, un Gianni Agnelli, un André Segovia o un playboy come Porfirio Rubirosa ma, almeno in quest'ultimo campo anche se non quanto mi sarebbe piaciuto, qualcosa ho combinato come Vittorio Goffredo, con l'aiuto di una buona dose di autoironia.

Per vivere ho fatto l'agente di commercio, con risultati non eccelsi ma sufficienti a garantirmi una vita decente, ed ho viaggiato non molto ma abbastanza.

Ho vissuto sette anni a Parigi dove ho imparato il Francese; ho visitato l'Inghilterra, la Spagna, il Belgio, la Germania sia dell'Ovest che dell'Est, l'Austria, la Bulgaria, la Romania, la Cecoslovacchia, la Jugoslavia (oggi ex); insomma mi sono adoperato attivamente, con oltre trentacinque anni di anticipo e con dedizione, per consolidare le basi della futura Unione Europea.

Infatti, nel corso di questi viaggi ho incontrato Christiane (v. foto n. 3) in Francia, l'inglesina Susy (v. foto nn. 4 e 5) sulla Costa Azzurra, a Venezia la danzatrice spagnola di flamenco Carmen (v. foto nn. 6 e 7) rivista poi a Barcellona, in Germania Est la tedeschina Angelika (v. foto nn. 8, 9, 10 e 11), che mi fece dimenticare il mio dispiacere, Agata (v. foto n. 12) di Catania. Delle altre, fortunatamente per voi, non ve ne parlo: me le sono sopportate io e non serve infliggerle anche a voi.

Non ho mai reso infelice una donna sposandola ma ho avuto due lunghe convivenze, la prima a Parigi, la seconda a Cosenza, ma ambedue conclusesi con un nulla di fatto; per cui niente moglie, niente figli e vivo da solo in uno splendido isolamento, come la perfida Albione; ma mentre l'Inghilterra ha costituito - anche se poi lo ha perso - il Commonwealth... io no. Forse non sono stato abbastanza perfido.

Ora sto qui a trastullarmi con la TV satellitare, i video registratori, le parole incrociate, i fumetti, la chitarra e con il PC, navigando in Internet per conoscere gente nuova ed annoiarla con racconti e pensieri.

Ciao.


Dall'album foto-romantico di Vittorio (cliccare sulle miniature per ingrandirle)

(1) con Mamma e Papà
(2) il piccolo Vittorio
(3) con Christiane
(4) Susy ed io
(5) ancora con Susy
(6) Carmen
(7) Carmen a Venezia
(8) Angelika
(9) con Angelika
(10) Angelika ed io
(11) sempre con Angelika
(12) con Agata


"Condor",
pseudonimo usato da Vittorio in ICQ
(
UIN ICQ 2490696)

E-mail:

vittorio33@tin.it