«Erano le cinque e venti quando cinque giovani si misero a correre fino al centro della piazza, di fronte al grande ritratto di Mao, mentre qualche turista infreddolito, in quella vigilia di Capodanno cinese, li osservava distratto. Il gruppetto si sedette per terra e, in un attimo, tirņ fuori da sotto le giacche a vento alcune piccole taniche di plastica. I cinque, all'unisono, dopo essersi versati addosso il contenuto di ogni tanica, in assoluto silenzio fecero scattare cinque accendini "usa e getta", di quelli che si comprano dal tabaccaio, e che sono uguali in tutto il mondo, anche in Cina. Le cinque piccole fiammelle si piegarono soltanto un momento, percorse da un soffio di aria gelida. Poi il fuoco avvolse in un attimo i cinque, immobili, mentre un odore terribile di carne bruciata si diffondeva nella piazza, trasportato dal vento gelato.»