La biografia scritta da Manzo...
“ LA VERA STORIA DI AL & I SUOI
FRATELLI ”
Introduzione
Cari miei piccoli lettori curiosoni,di certo vi sarete chiesto da
dove vengono Al & i Suoi F.,come sono nati,a chi è venuto
in mente di fare ‘sta cazzata,etc….
Beh,vi dirò,all’ apice di un successo
ormai conclamato mi trovo nella posizione doppiamente scomoda di
scrivere la vera storia del vostro gruppo preferito.Doppiamente
scomoda perché primo tocca farlo a me visto che quel fetente
di Al non si ricorda neanche i testi delle nostre canzoni, figurarsi
come siamo nati, secondo perché avrei preferito una biografia
scritto da qualcuno tipo”MANZO, un chitarrista, un genio”,
oppure”MANZO prendimi sono tua firmato Nikky Anderson”.
Pazienza, non si può avere tutto dalla vita.
In compenso vi informo da principio che i fatti qui riportati sono
veri e non frutto di immaginazione. Se qualcosa non dovesse corrispondere
al vero è perché, sono sì un genio, ma con
la memoria di un bradipo analfabeta, perché a scuola ammè
non mi hanno fottuto con le loro idee! Non vogliatemene, ma prendetevi
la briga di farmelo notare così che io possa mandarvi al
più presto affanculo (caro Caio, a te ti
ci mando prima, così mi metto avanti con il lavoro!).
Quindi bando alle ciance,e buona sturia
di Al & i Suoi Fratelli.
P.S.:non rompete il cazzo per eventuali errori
di sintassi e ortografia.
9/3/2002
Cap 1: “ DUE STRONZI E BOB DYLAN ”
C’era una volta un uomo che, tronfio, mostrava il culo al
Parlamento…
Cari ragazzi vi devo raccontare….
…. la verità….
La nostra storia inizia con due amici che si volevano
tanto bene. Uno era bello come Terence Hill e falso come una vipera,
l’altro era di un cinismo disarmante e cieco come una talpa.
Tutti e due erano grandi appassionatoni di musica, ma soprattutto
erano due amanti della cazzata. Praticamente due imbecilli. Correva
l’anno del Signore 1995 ( o almeno credo ), e i due amano
trovarsi a casa di uno dei due ad ascoltare rock duro e a sparare
stronzate. Preferibilmente ci si trovava a casa della serpe che
di nome faceva AL, perchè aveva sempre la casa libera e così
si poteva fumare in libertà.
Io, cioè MANZO, e Al avevamo tanto tempo
da buttare perché avevamo iniziato ad andare all’universtà
e perciò studiare e seguire neanche per il cazzo. Ora va
precisato che Al era ed è un bassista niente male, mentre
io ero già uno dei migliori chitarristi del mondo e suonavamo
in due gruppi distinti: Al nei “Durendall” gruppo cover
rock con inclinazione alla cazzata, mentre Manzo nei “M.O.R”,
gruppo trash con inclinazione al terrone.
Fin qui niente di strano, se non che: successe la
tragedia……
Un giorno di freddo inverno o estate Al compra un
CD di Bob Dylan, se non ricordo male un live acustico, abbastanza
carino, e in uno dei suoi attacchi di onnipotenza si compra la chitarra
acustica-elettrificata: una squallida Thema ad imitazione Ovation
da £ 300.000. E allora?
E allora successe che sempre nei suoi deliri di
megalomania iniziò a vaneggiare di essere come Bob Dylan.
Iniziammo a combinare, così, cazzate con un registratorino
dove Al, io e il nostro amico Sasso davamo il meglio di noi in brani
improvvisati tipo “Sasso mi hai tradito, io sono la tua tipa
Tastiera, Sasso gioca a bigliardo e sconfiggi il Boccetta”
e l’incredibile “La Prosciuttara”.
Finchè un pomeriggio non sapendo che fare
ci trovammo io e Al di comune accordo sull’andare in sala
prove a pazzeggiare. Io mi presi l’onere di suonare la batteria,
mentre Al avrebbe cantato e suonato la sua fantastica Thema, piccolo
problema: il basso? Al lo risolse convocando un nostro amico bassista
di nome PISU.
E i brani?
Cap 2: “MA UN NOME AL GRUPPO GLIELO
VOGLIAMO DARE?"
Alla domanda di che cosa ci andiamo a fare in sala, Al rispose:”Ci
penso io!!!!!”
Ora, conoscendo Al saprete bene che, quando dice
così o non combina niente oppure fa la cazzata.
Fece la cazzata. Si presentò con una serie
di brani improponibili scritti di suo pugno della serie “Mozzarella”,
canzone dedicata ad una minorenne pallida con cui Al amava limonare
duro, e “Scappa, arriva il Merdone”. Avevamo anche un
paio cover, che mi ricordi erano “Like a rollin’ stone”
di Bob Dylan e qualcosa dei Cure. Mancava solo il nome al gruppo.
Data la piega che la cosa aveva preso, cioè rigorosamente
demenziale, dopo un batti e ribatti si decise di chiamarci “AL
& I SUOI FRATELLI”.
Ebbene questa è la verità. Al e i
Suoi F. nacquero per appagare il desiderio di onnipotenza di Al
di cantare e suonare la chitarra, e dal mio di suonare la batteria,
che ai tempi mi divertiva assai. Inoltre Al non cantava con la vociaccia
che tutti voi conoscete e amate, ma con la sua voce naturale, non
avendo avuto successo la sua carriera di vocalist nel gruppo di
Luis, ma questa è un’altra storia…..
Dopo un po’ di sale prove l’esperimento
Al e i Suoi F. si arenò miseramente, perché tanto
c’era altro da fare. Comunque sia Al e i Suoi F. si formarono
così….E questa che vi piaccia o no, è la pura
verità.
Cap 3: “ BOLDS CONTRO AL? ”
La cosa,come vi ho detto, finì nel dimenticatoio finchè
un pomeriggio in casa APPIANO, ma quella dei genitori, si parlava
di musica. Ora, come sapete l’ Appiano suonava in un gruppo
rock targato Italia, soprannominato rock-titanico, che si chiamava
“BOLDS” dove il cavallo di battaglia era “Non
resisto”, un brano di protesta di cui i Bolds andavano fieri
e a noi ci faceva ridere. Così una sera tornando a casa io
e Al ci trovammo a ridere su “Non resisto”. Ecco più
o meno cosa ci siamo detti io e Al in quello storico frangente:
A.”eh!eh!eh!”
M.“ehi, Al! Perché non fai anche tu
un brano di protesta tipo non sopporto?”
A.”eh, si…..E che ci canto?”
M.”e che ne so? Falla contro i politici….
Contro il governo….”
A.”già…. Il governo è
colorato marrone di merda…..”
E giù a ridere che era un piacere….
Ora, quest’ultima frase, Al l’aveva
detta con una voce sforzata che ricordava quella di Piero Pelù,
ma soprattutto quella del cantante dei Bolds, che un po’ scimmiottava
i Litfiba… Era quella vociaccia che voi conoscete bene….
E comunque così ci salutammo rimandandoci a sentirci il giorno
dopo.
Il dì seguente mi recai come al solito da
Al che se la rideva contento sotto i baffi. Prese la sua chitarra
Thema (da allora soprannominata la chitarra della protesta ) e mi
cantò per la prima volta “LADRI”. Da quel momento
il Governo aveva un colore ed era colorato marrone di merda!!!!!!!
Non potevo credere alle mie orecchie! Una rabbia,un
insieme di luoghi comuni così becero mi travolse in un turbine
di stronzaggine! Si decise in un secondo la nascita di questo nuovo
gruppo, Al chitarra rigorosamente distorta e vociaccia sforzata,
io batteria, bassista da scegliere.
Il tragico è che si scelse il nome del gruppo:
”AL E I SUOI FRATELLI – ATTACCO AL SISTEMA”.
In due giorni nacquero tra me e Al hits di prepotenza
come “BOTTINO CRAXI”, ”SI STA BENE AD HAMMAMET”,
”VINO FANFANI”, ”SBORRA SULLO SBIRRO”. Si
contattò al Basso Andrea Sammarco, il quale per l’eccessiva
rabbia scaturita dalla Band voleva suonare con una maschera da Hockey,
ma che provò a snaturare il corso punk della band proponendo
arrangiamenti Ska che a noi non ci piacevano tanto…. Insomma,
la versione che voi conoscete di Al & i Suoi Fratelli-Attacco
al Sistema nacque come presa per il culo ( Appiano,non avercene….)
nei confronti dei Bolds.
L’Appiano sorrise a denti stretti a questa
nuova band di protesta, anche perché era un po’ palese
la presa del culo nei confronti di “Non resisto”ma venne
presto anche lui coinvolto nel superturbine di cazzate che stava
coinvolgendo tutta la cumpa attorno a questo progetto cazzaro, partorito
da me e da Al, finchè sull’ onda dell’entusiasmo
si arrivò a partecipare ad un live…….
Cap 4: ” SABOTAGGIO! ”
Ebbene, i tempi erano maturi…. Si presentò davanti
ai nostri occhi un occasione che non si può proprio rifiutare:
un concerto al Parco Lingotto di gruppetti della zona. Era l’occasione
d’oro, partì un organizzazione micidiale per l’
evento. Era stato pianificato tutto: 30 minuti per gruppo, Al che
entra a piedi nudi sul palco, nostre amiche pronte a fare scene
di pazzia collettiva, security impersonificata dal nostro amico
De Rosa in tuta da Protezione Civile, un pubblico sufficientemente
ignorante e dei brani con una rabbia paurosa e incredibilmente stupidi.
E allora?
E allora, in circostanze non ancora sufficientemente
chiarite, non ci fecero suonare.
La delusione fu enorme, nostra e del pubblico. Io
ero distrutto, dovetti disdire l’aereo che avevo pronto per
riparare in Argentina dopo il live per sfuggire all’eventuale
arresto, Al non si capacitava di ciò, dicendo per tutto il
tempo frasi a me incomprensibili tipo “peru-peru” o
“memè” e via dicendo. Sammarco tirò un
sospiro di sollievo per la denuncia scampata, anche se in cuor suo
la delusione c’era… Ma la vita continua!!!!!!!
Si tornò in sala e subito perdemmo il bassista….
Non abbiatene, questa è la successione dei
bassisti di Al & i Suoi Fratelli, ma non so datare i cambi in
un periodo ben preciso…
Si cambiò il bassista nella figura di Caio,
all’ anagrafe Davide Neglia, e che però non sapeva
suonare….. Indi, l’Appiano ci chiese formalmente di
suonare con noi, e noi prendemmo la palla al balzo per far fuori
Caio (non avercene,impegno encomiabile, maaaaa… D’altronde,
purtroppo, si sa…).
Con Appiano si creò un ottimo gruppo di lavoro,
si lavorava duro in sala e si tiravano fuori brani niente male.
Ma la delusione del mancato live, unito all’impegno
di Al sempre più costante nei Durendall portò lentamente
il gruppo nel dimenticatoio, fino a sparire del tutto, rimanendo
nel cuore di qualche ostinato ma tenero amico che mi chiedeva notizie
sul più inutile gruppo rock della storia…..Al &
i Suoi Fratelli-Attacco al Sistema.
Cap. 5 “ E ADESSO BBASTA!!! ”
Passarono circa tre anni, mi pare fosse il ’98 ( controllate
su “Ladri” ). Di Al & i Suoi Fratelli-Attacco al
Sistema non si parlava se non con quella vena di nostalgia che tinge
di rosa un dolce ma ormai tramontato ricordo, qualcosa di morto
e sepolto.
Se non che io, iniziai a lavorare in un negozio
di strumenti che aveva in dotazione un registratore digitale a 4
piste Yamaha-MD4. Ora, il mio Capo Riccardo continuava a sbeffeggiarmi
dicendomi che non ero capace di comporre una canzone per intero,
cioè musica e testo, e se la rideva tantissimo. Come voi
ben sapete, io non sono per nulla permaloso e non me la presi per
nulla. Gli dissi solo:”Ah sì? Aspetta un po’
che ti faccio vedere io!”
E mi misi a registrare la base di una canzone che
ormai anche il grande pubblico conosce…. La base di “Ladri”.
Feci la batteria con un tastierone Korg, registrai basso e due chitarre
ovviamente distorte al palo con una Fender Stratocaster, e alla
domanda sul testo e su chi avrebbe cantato risposi: “Tranquillo,ci
penso io!”. Corsi al telefono e chiamai prontamente Al, dicendogli
che avevo inciso “Ladri” e che avrei voluto che venisse
a cantarmela in negozio. Al declinò gentilmente l’offerta
dicendo dapprima che doveva studiare, poi che si vergognava e che
mi dovevo rassegnare… Era la sconfitta totale! Riccardo mi
prendeva per il culo mettendo in dubbio la mie qualità compositive
e io rosicavo di fastidio, ma all’ improvviso la porta del
negozio si aprì e un uomo col Chiodo si ergeva tronfio dicendo:
”ADESSO BASTA!!!”.
Era quel melodrammatico di Al che non aveva resistito
al richiamo della stronzata, ma che soprattutto non aveva voglia
di studiare….. Cantò “Ladri” come una rock-star
consumata, con quella vociaccia inconfondibile che la rende unica,
grazie a Dio, nel suo genere. Il mio Capo rimase stupefatto, non
poteva crederci, e se la rideva e io ero contento come una Pasqua
perché avevo vinto la mia garetta personale: sapevo comporre
un brano intero e che brano!!!
Ma la questione non doveva finire qui…..
Cap.6: “ AVETE RRUBBATO!!! ”
In combutta con Al e con l’assenso divertito del mio Capo,
decisi di registrare gli altri brani, i cui testi erano stati gelosamente
custoditi nel quaderno della protesta da Al. Ogni mattina ci trovavamo
da me in negozio e con il solito schema di lavoro producevamo brani
bellissimi. Ben presto ci accorgemmo che le registrazioni, fatte
con un l’intenzione di tenercele a mo’ di ricordo dei
tempi andati, stavano riempiendo un album intero.
Spargemmo la voce tra la cumpa che stava registrando
Al & i Suoi Fratelli, e subito iniziarono a chiederci la demo,
e così noi decidemmo di registrare un album intero. Il lavoro
fu duro, fu composto del nuovo materiale in seduta stante, e registrato
tutto rigorosamente al grido di “buona la prima”. La
copertina fu realizzata dal nostro amico Shilly Marshall, leader
del gruppo improponibile degli “Ocropoid”, lievemente
blasfemo. Feci fotocopie e registrai le cassette da un master che
purtroppo come qualità audio faceva schifo. Al ovviamente
non fece un cazzo e mi presentai con le copie al prezzo di £
5000 cadauna. Il lancio si fece a cena a casa del Tortorelli, nota
osteria della cumpa….
Inspiegabilmente fu un successo. Tutti impazzirono,
non stavo dietro agli ordini dell’album chiamato ovviamente
“LADRI”, un isteria collettiva coinvolse tutti. Non
c’era autoradio, stereo di casa, famiglia su cui non girasse
‘sta cassetta, tutti a urlare “Hanno rrubbato”,
ognuno a sdoppiare “LADRI” a qualche amico e a diffondere
il verbo. Ad essere sinceri né io né Al avevamo preventivato
un successo simile, la cassetta finì pure tra le mani della
Casa Sonica, dove girò per un po’ in heavy rotation
per colpa del fonico Gianni. Di “LADRI” registrai circa
trenta copie, ma so che altre sono state sdoppiate ad opera di fan
invasati.
”LADRI” fu il primo successo tra di
noi di qualcuno che suonava, poiché a costo praticamente
zero diventò la colonna sonora delle serate, cosa che da
musicista serio, né io né AL né nessun altro,
era mai riuscito a fare.
La leggenda era nata,stava a noi darne una conferma……
Cap.7: “ RIFLESSIONE ”
A ‘sto punto,che successe?
Successe che il tempo passò inesorabile e
l’entusiasmo era crescente. Tanto crescente che Al si comprò
addirittura il registratore MD4 (per intenderci quell’ arnese
costa circa 1200000, pari ad EURO 620 circa…), un po’
per i suoi soliti deliri di carriera solista, un po’ perché
la macchina poteva essere utilizzata per i provini degli SPIN, suo
attuale gruppo serio. Era un periodo fulgido più che per
Al & i Suoi F., per le collaborazioni. Infatti,convinti di avere
una CREW tipo Enimen, iniziammo a collaborare, o se preferite a
produrre, una serie di stronzate una peggio dell’altra, della
serie APPIANO CONTRO TUTTI, dove l’ Appiano, ovviamente in
stati di ubriachezza inverecondi, rappava su basi improponibili
composte per l’occasione da me e da Al, con sporadiche apparizioni
della Cavesa. Da ricordare il progetto BOGGIONA, con un indimenticabile
hit che porta lo stesso nome del cantante, e l’opera fantasy-metal
CAIO REPLICA. Comunque, ciò che è utile ricordare
ai fini della nostra storia è che AL pensò di fare
un disco solista, grazie al fatto che poteva registrare a casa e
iniziò a comporre brani in casa sua.Successe l’imprevisto….
Al sbagliò clamorosamente il mixaggio, riducendo
ad una porcheria i pochi brani registrati, da salvare c’erano
più o meno due brani. Nel frattempo io, che sono un genio,
composi un paio di Hits, di cui una fu registrata e quindi preparata,
negli studi di casa Appiano, la storica “REGINA BUSONA”.
E come summa di eventi nefasti era successo il casino
di Simona che tutti voi sapete. AL, sospinto da una rabbia incredibile
e dal suo solito spirito di cazzone, compose la famosa canzone “SIMONA”.
A ‘sto punto rimaneva da fare una sola cosa.Viste le sollecitazioni
giunte da un po’ tutte le parti, io e AL decidemmo di registrare
un secondo album, il cui tema centrale erano le donne….
Cap.8: ” E SONORE MAZZATE PER TUTTE!!! ”
Fu con questo spirito che entrammo in studio ( ovviamente il mio
ex-negozio ). Stessa metodologia di lavoro, ma un po’ più
curata dell’altra volta, soprattutto in fase di mixaggio.
Si composero un po’ di brani, se ne rispolverò qualcuno
dell’ album solista di Al, tra cui uno dove compare l’Appiano
come chitarre e si inserì un intervento del mio capo che
diceva quello che pensava su di noi. L’intervista finale invece
vede nella figura del dj pacco il nostro amico Pisu. La copertina
come al solito opera di Shilly Marshall, re dei foto-montaggi. Si
sparse la voce del terribile duo in produzione e ci fu un isteria
collettiva e grande attesa. Per l’evento si rispolverò
il vecchio “LADRI”, gente faceva spionaggio per venire
a beccarci in registrazione, e così si arrivò al fatidico
momento del lancio dell’album. Stesso costo dell’altro,
£ 5000, stesso sistema di distribuzione, cioè io come
al solito che facevo tutto. Il lancio avvenne in casa Appiano davanti
ad un numeroso pubblico (comprensivo di Simona che cercò
di picchiare Al ), e fu un successo!!!!Avevo ordini più numerosi
di “LADRI”, visto che l’opera era decisamente
meglio registrata e più cazzara, ogni autoradio, stereo di
casa ogni conoscente venne travolto da ‘sto mare di cazzate.
Ancora adesso c’è qualcuno che mi riconosce dicendomi:
”Ma tu sei MANZO? Grande! Ho tutti i tuoi dischi!!!”,
mettendomi un po’ in imbarazzo…. Comunque l’album,
chiamato “SONORE MAZZATE”, è il più grande
successo, mai toccato, da qualcuno della cumpa. Attualmente io credo
di aver sdoppiato qualcosa come una cinquantina di copie, ma non
so quante ce ne siano in giro tra donate e piratate, ma questo è
un lavoro che lascio fare volentieri a qualcun altro.
Comunque sia “SONORE MAZZATE”, è
stato un successo che per il momento non ha eguali, di cui vado
molto orgoglioso, anche un po’ orgoglione e questo successo
lo devo anche un po’ a voi. Per questo vi dico grazie, vi
amo, siete il mio pubblico, pepè, memè, bla-bla, BOGGIONA
PUTTANELLA!
Cap. 9: “ CONSACRATI “
Da qui in poi non c’è un gran che da narrare, nel senso
che non abbiamo più combinato una fungia di minchia.
O forse ciò vale fino alla data 18 FEBBRAIO
2002!!!
Ecco i retroscena di quel fatidico momento…
Era dicembre, e io, cioè MANZO, lavoravo
come al solito tutto contento nel mio ex-negozio. Un bel dì
ecco che mi entra un simpatico vecchietto che mi lascia dei volantini
da esporre. Io, come al solito mi dirigo tutto contento verso l’archivio,
cioè il cestino della munnezza, quando, oibò, cosa
ti leggo? Concorso musicale? Cazzi e Mazzi? NO DEMO?
Pensai tra me e me:” Poveri fessi….non
vogliono la demo….aspetta un po’…”
Feci credere ad Al che ci eravamo iscritti come
Al & i Suoi F., aspettandomi i suoi “ma vaffanculo”,
”non suono”, ”ma vacci con il tuo gruppo”,
etc… E invece quello stronzone si mise a ridere con come un
tonno, dicendo solo “E’ figo!”
E così scattò l’operazione a
cui tutti voi avete assistito il 18 di febbraio.
E mo’ che dire? Ditelo voi il 1 di APRILE,con
noi, come sempre!!!!!
“ BOH,TI DICO GRAZIE “
Un grazie particolare va a Riccardo di Blue Music, (raga,senza di
lui ciccia!), a tutti quelli che hanno suonato con noi dando sempre
il massimo, a Shilly Marshall per i compiti sempre egregiamente
svolti e per quello che ancora sta facendo per noi, alla CREW di
Al & i Suoi F., cioè il grande chitarra-romantica APPIANO
(fondamentale il suo MD, la sua casa, il suo alcool che ha tenuto
il nostro mitico cantante perennemente sbronzo e la sua violenza
contro tutti, mitico! ), al basso culo basso SPRANGA (non andiamo
oltre la tonica, MI MI MI MI SOL SOL SOL SOL se no’ ci casca
il mondo…Vero?), e a quella macchina disumanamente volgare
che e’ il nostro batterista SAMBO. Un grazie anche alla mitica
CUMPA ( che siete davvero troppi,e non posso scrivervi uno per uno,
ma sappiate che vi amo uno per uno ) che ci segue costantemente
spendendo un capitale ( maledetti sciacalli degli organizzatori…),
e a tutto il nostro fedele pubblico sparso oramai in tutta Italia
(non ci crederete ma c’è qualche stronzo sparso per
l’Italia che ha le nostre cassette).
Ma il vero grazie va ai POLITICI rubboni che ci
hanno spinto a denunciare questo reato, agli SBIRRI, che se nò
non c’è sburra per tutti, a Piero Pelù con la
sua voce fonte d’ispirazione per il nostro gota del palco
( PIERO: Ma vaffanculo!!!), a Simona, senza il cui apporto non sarebbe
mai nato “Sonore Mazzate”, e soprattutto vorrei davvero
dire grazie a tutte quelle che non ce l’hanno mollata facendoci
crescere così sani e misogeni….
“Io penso che in cuor suo ognuno di noi abbia
almeno una volta nella vita avuto a che fare con la sua Simona (
è uno stereotipo, Simo, nun te incazza’). Non temere
amico fraterno… Il tribunale di Al & i Suoi Fratelli giudicherà
come la mannaia impietosa del macellaio il fatto colpevole e denuncerà
il reato nei suoi trucidi live…o se preferite e avete pazienza,
nel prossimo terzo album in gestazione…. “
attendendo:
“ UN MONDO CHE NON MI PIACE! “
Per sempre vostro MANZO
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