M 561 Gama Goat - pag. 1

Ringrazio l'amico Michele Pastorino per avermi concesso di fotografare in ogni particolare il suo Gama Goat recentemente restaurato. Michele ha impiegato ben 12 anni per riportare questo veicolo al suo stato originario. Un lavoro veramente ben fatto tenendo presente che all'epoca era partito da un rottame che ben pochi avrebbero riconosciuto essere un Gama Goat.

gama08.jpg (34498 byte) gama11.jpg (29154 byte) L'US Army aveva cercato per molti anni un veicolo ad altissima mobilità da utilizzare nelle aree più vicine alla linea del fuoco ma l'industria automobilistica non era mai stata in grado di dare una risposta definitiva al problema. Agli inizi degli anni '60 la svizzera Meili Company propose un primo esempio di veicolo articolato a tre assi che potesse soddisfare le esigenze dell'Esercito. Questo veicolo, noto come METRAC, era dotato di una sofisticatissima sospensione idraulica che consentiva il totale controllo dell'articolazione tra le due parti dalle quali il veicolo era formato. Questo sistema consentiva al mezzo, aed esempio, di sollevare la parte anteriore o posteriore rimanendo appoggiato su due dei tre assi ed addirittura di inarcarsi sollevando l'asse centrale in modo da favorire il superamento degli ostacoli. In più le ruote del primo ed ultimo asse potevano basculare indipendentemente evitando così al veicolo di inclinarsi lateralmente durante il movimento su di una superficie con pendenza trasversale al senso di marcia. Il METRAC era anfibio senza preparazione e per evitare che il motore finisse sott'acqua, bastava sfruttare le possibilità offerte dalla sospensione per alzare il muso e tenerlo cosi all'asciutto. Purtroppo proprio l'estrema complessità di questa sospensione impedì l'adozione del veicolo a causa dei fondati timori di una eccessiva difficoltà di manutenzione e d'esercizio. Nonostante l'iniziale rifiuto l'Esercito valutò succesivamente un veicolo simile prodotto dalla Clark Equipment Company che aveva acquistato dalla Meili Company la licenza per lo sviluppo del METRAC. Questo nuovo mezzo, denominato Clark Flex  Track, era sostanzialmente simile al suo predecessore anche se utilizzava molti componenti di produzione americana ed aveva una trasmissione meccanica semplificata. Rimaneva invece invariato il sistema idraulico della sospensione e ciò non gli portò certo miglior fortuna dato che anch'esso venne alla fine rifiutato. Nonostante gli insuccessi l'Esercito si era ormai convinto che il principio del veicolo articolato a tre assi fosse corretto per la soluzione dei suoi problemi di mobilità e quindi prese in esame un terzo veicolo ispirato ai precedenti ma con molte semplificazioni per renderlo più affidabile ed economico. Abbandonata la sospensione idraulica, rimaneva l'articolazione tra i primi due assi ed il terzo che rendeva anche in questo caso le due parti del veicolo totalmente indipendenti nei movimenti. Il mezzo, costruito dalla Change-Vought Aircraft Corporation era realizzato interamente in alluminio per contenere i pesi e venne battezzato GAMA GOAT (il termine Gama deriva dal cognome del progettista dello snodo centrale,  Roger Gamaunt). Valutato dall'Esercito come XM 561 venne alla fine adottato rimanendo in servizio fino agli inizi degli anni '80.
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gama13.jpg (27564 byte) gama14.jpg (27199 byte) Il posto di guida del Gama Goat. Il supporto a sinistra del volante serve a fissare il fucile del guidatore mentre il cilindro con la parte terminale verde smeraldo fissato alla parte superiore del cruscotto è un avvisatore meccanico che segnala l'intasamento del filtro dell'aria. Quando ciò avviene scatta un dispositivo pneumatico a depressione che fa cambiare il segnale da verde a rosso. Le leve sopra il tunnel centrale sono quella del cambio (l'anteriore) e quella di inserimento del freno a mano, le due laterali sono rispettivamente quella di inserimento della trazione sull'asse anteriore (quella tirata all'indietro) e quella di inserimento del riduttore. Si noti ilo gran numero di targhette di avviso e registrazione. La visibilità dal posto di guida è eccellente per merito delle ampie superfici vetrate. Naturalmente il telone può essere tolto facendo così del Gama Goat uno dei più incredibili ed esclusivi cabriolet esistenti al mondo.
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La fanaleria destra e sinistra. Si noti a fianco del faro oscurato la presa di corrente d'emergenza a 24V. Essa permette di avviare un veicolo con impianto elettrico in avaria utilizzando un collegamento elettrico ad un altro mezzo. Sul lato sinistro, accanto al faro oscurato, è il clacson.

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Particolare delle ruote del primo e del secondo assale. Il Gama Goat monta sei pneumatici 11.00x18 con il classico profilo "non direzionale" ovvero con un disegno del battistrada tale da non permettere di capire dalle impronte lasciate quale sia il senso di marcia del veicolo. Il primo e terzo assale sono sterzanti e per questo motivo il mezzo è dotato di due separate scatole dello sterzo. Le ruote di questi due assi vengono utilizzati in acqua per dirigere il veicolo mentre la spinta viene dal movimento delle ruote stesse. A pieno carico il peso viene distribuito per il 27% sull'asse anteriore, per il 38% su quello centrale e per il 35% sul posteriore. Si noti nella foto di destra l'uscita dello scarico. La parte terminale dei parafanghi posteriori è in gomma.

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Il veicolo è dotato di due serbatoi per il gasolio, uno per lato, sopra ai quali è posto l'alloggiamento per le batterie, a loro volta protette da un coperchio in vetroresina.

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Posteriormente è presente il tipico gancio americano ad occhione. Le protezioni in gomma servono ad impedire al portellone posteriore di urtare il gancio quando viene aperto.
gama26.jpg (25731 byte) gama27.jpg (20338 byte) Due immagini del punto di articolazione tra la parte anteriore che ospita la cabina di guida con il gruppo motopropulsivo e la posteriore adibita a cassone per il trasporto. Nelle foto il trattore si riconosce dalla presenza degli ammortizzatori idraulici.
gama28.jpg (33113 byte) Subito dietro la cabina di guida si trova il vano motore facilmente accessibile grazie ad un grande cofano apribile fin quasi alla verticale. Il motore del Gama Goat è per sua natura rumorosissimo per cui, durante la marcia, il conducente ed il capomacchina dovevano obbligatoriamente indossare delle cuffie protettive.

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