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Concilio
Vaticano II, Dei Verbum, 18 novembre 1965
[2] Piacque a Dio nella sua
bontà e sapienza rivelare se stesso e
far conoscere il mistero della sua
volontà, mediante il quale gli uomini per mezzo di Cristo, Verbo fatto
carne, nello Spirito santo hanno accesso al Padre e sono resi partecipi della
natura divina. Con questa rivelazione infatti Dio invisibile nel suo immenso
amore parla agli uomini come amici e si intrattiene con essi, per invitarli e
ammetterli alla comunione con sé.
Questa economia della rivelazione avviene con
eventi e con parole intimamente connessi tra loro, in modo che le opere,
compiute da Dio nella storia della salvezza, manifestano e rafforzano la
dottrina e la realtà significata dalle parole, e le parole dichiarano le opere
e chiariscono il mistero in esse contenuto. La profonda verità, poi, su Dio e
sulla salvezza degli uomini, per mezzo di questa rivelazione risplende a noi
nel Cristo, il quale è insieme il
mediatore e la pienezza di tutta la rivelazione.
[4] (...) Perciò egli,
vedendo il quale si vede anche il Padre, con tutta la sua presenza e con la
manifestazione di sé, con le parole e con le sue opere, con i segni e con i
miracoli, e specialmente con la sua morte e la gloriosa risurrezione di tra i
morti, e infine con l'invio dello Spirito di verità, compie e completa la
rivelazione e la corrobora con la testimonianza divina, che cioè Dio è con noi
per liberarci dalle tenebre del peccato e della morte e risuscitarci per la
vita eterna. L'economia cristiana dunque, in quanto è alleanza nuova e
definitiva, non passerà mai, e non è
da aspettarsi nessuna nuova rivelazione
pubblica prima della manifestazione gloriosa del Signore nostro Gesù
Cristo.
LA RIVELAZIONE DI YHWH NELL'AT
1. IL DIO DI ABRAMO, DI ISACCO E DI GIACOBBE
1850 a.C-1750 a.C..: dalla Mesopotamia alla
Palestina
Gen 12-36
El: il re o padre degli dei
+ Elyon
(Altissimo), Sadday (Onnipotente), Olam (Eterno).
* al plurale (Elohim), per esprimere la potenza e la grandezza.
Gen 12, 1-5
-- Dio prende l'iniziativa: dà un ordine
-- l'uomo deve rispondere: Abramo parte
-- benedizione materiale e spirituale: accrescimento sino a
diventare un popolo
possesso
della terra di Canaan
Gen 12,7
-- apparizione, prima esplicita promessa
-- erezione dell'altare = legare la presenza
ad un luogo
Gen 15,1-6 rinnovata
la parola di promessa
Gen 15,7-21 alleanza
-- visione
-- timore: "non temere"
-- obiezione di Abramo
-- stelle
-- fede
è stabilirsi saldamente su YHWH
giustizia:
l'abbandono in Dio come condizione di riuscita
-- rito esecratorio: uccelli - cacciata di
Abramo: Dio passa, non Abramo: patto unilaterale
Gen 17,1-14
-- impegno morale: integrità (Giobbe, Noè,
vittime sacrificali)
-- mutamento del nome: Ab[padre]ra[moltitudine]ham[popoli]
-- estensione della paternità a tutta
l'umanità
-- circoncisione: non è una prestazione, ma
un segno spirituale
LA
MONOLATRIA PRIMITIVA
Nella fase più antica, quella dei patriarchi,
troviamo non il monoteismo (= affermazione di un solo Dio) ma la monolatria (=
adorazione di un solo Dio, escludendo l'importanza ma non l'esistenza di altre
divinità)
Dai patriarchi a Mosè, il nome di Dio è El (plur. Elohim), nome comune per designare la divinità di tutti gli altri
popoli vicini. Dopo Mosè, si usa il nome rivelato sul Sinai: YHWH.
- un Dio che chiama ad uscire
- che dialoga
- amico sicuro dell'uomo
- promette, impegnandosi per il futuro
- misterioso e trascendente
- un Dio personale, amico dell'uomo, di
questo preciso uomo, Abramo.
2. IL DIO DI MOSÈ
1250 a.C.
Es
1. INTERVENTO A DIFESA DEL
POPOLO SCHIAVO
a.:
2,23-4,17: vocazione e missionedi Mosé
3,1-15:
il roveto ardente e la rivelazione del nome
hajah: esistere
(Adonai: Signore mio; ha Hashem: il nome) (LXX: Kyrios)
ehjeh asher 'ehieh: Io sono colui che
sono e sarò con te; Io sono che è e sarà con te, perché pienamente e
stabilmente Io sono colui che è
*
Dio è stabilità di essere e di vita
*
Dio è unico ed è trascendente rispetto alla storia e ai luoghi
*
Dio è presenza operante nel passato, nel presente, nel futuro
b.
4,18-7,7: prima missione presso il faraone
b.
7,8-11,10: seconda missione e le dieci piaghe
c.
12,1-15,21: l'uscita dall'Egitto e il passaggio del mare
d.
15,22-18,27: prime tappe nel deserto
2. STIPULAZIONE DI UN'ALLEANZA
SUL SINAI
a.
19,1-25: annuncio e preparazione 19,3-8:
liturgia della Parola
19,10-25:
teofania
b.
20,1-17: il decalogo
c.
20,22-23,33: codice dell'alleanza
d.
24,1-11: celebrazione dell'alleanza: banchetto
sacro
aspersione
col sangue
DALLA
MONOLATRIA AL MONOYAHWISMO
* incontro personale tra Mosé e YHWH: per
Israele gli altri dei sono nulla (verso il monoteismo pratico e teorico):
* YHWH è fedele:il Dio di Abramo, di Isacco e di
Giacobbe
santo: sovranamente misterioso (Es
33,17-23) e moralmente perfetto (Es 11,44)
misericordioso (Es 34,6)
geloso (Es 20,1-11)
* YHWH è il motore del processo per cui
Israele diventa un popolo, nella libertà e nella solidarietà
3. IL POPOLO DIVENTA UN REGNO
1000 a.C.: SAMUELE consacra SAUL
come capo contro i Filistei. A Ghilgal viene nominato "re" da
un'assemblea popolare.
Gli succede DAVIDE, che diventa re del Sud e del Nord, di Giuda e di Israele,
sconfigge i Filistei, conquista Gerusalemme, vi fa portare l'arca ed estende i
confini del regno.
2Sam 7: la monarchia è la forma di governo
voluta da Dio per assicurare il possesso della terra: è uno strumento di
salvezza
7,1-7:
costruzione del tempio
7,8-16:
perpetuazione della discendenza davidica, per volontà di YHWH
ALLEANZA
CON DAVIDE in particolare, oltre che col tutto il popolo
IL
TEMPIO DI GERUSALEMME accoglierà la gloria di YHWH
La gloria (kabód) abita nel tempio
Cf. la colonna di fuoco (Es 13,21-22) e la
colonna di nube (Es 24,15-17)
Dio pone la sua tenda e abita in mezzo al suo
popolo (shekhináh)
4. I PROFETI RICHIAMANO IL POPOLO ALLA FEDELTÀ A
YHWH
800 a.C.: profeti
pre-esilici, originali nella fedeltà alle fede delle origini
AMOS,
OSEA, ISAIA 1-39, MICHEA, GEREMIA
597-538 profeti
dell'esilio
EZECHIELE,
DEUTERO-ISAIA (40-55)
538-400 a.C.:la ricostruzione
ESDRA,
NEEMIA, AGGEO, MALACHIA, TRITO-ISAIA (56-66), MALACHIA, GIOELE, GIONA, RUT
RAFFORZAMENTO
DEL MONOYAHWISMO
ELIA (800 a.C.) ed ELISEO
1Re 18,17-40: sfida con i sacerdoti di Baal
sul monte Carmelo, contro il sincretismo
GIOSIA (621 a.C.): riforme religiose
Dt 6,4-5.14-15: "Ascolta, Israele: il
Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio
con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Non seguirete altri
dèi, divinità dei popoli che vi staranno attorno, perché il Signore tuo Dio,
che sta in mezzo a te, è un Dio geloso; l'ira del Signore tuo Dio si
accenderebbe contro di te e ti distruggerebbe dalla terra".
Dt 4,32-40: ha Elohìm, il Dio, L'Unico
YHWH
COMUNICA LO SPIRITO E PROMETTE IL MESSIA
* Quando YHWH comunica, lo fa attraverso la
parola e lo spirito
L'uomo è vivo perché YHWH gli comunica il suo
soffio: Sal 104. Grazie allo spirito, l'uomo può essere interlocutore di Dio:
nello Spirito si realizza la comunicazione e la comunione tra Dio e l'uomo.
* Nello Spirito si realizzerà una nuova
alleanza: Ez 36,24-28 "porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere
e mettere in pratica le mie leggi".
* Una particolare effusione di Spirito è
promessa al Messia(= Unto, Consacrato, Cristo):
Is 11,12: "Un germoglio spunterà dal
tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui poserà lo
spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di
consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore".
YHWH È
PADRE
Os 11,1; Ger 31,9
Non perché genera, ma perché liberamente
sceglie Israele come figlio
-
maschile-paterna: hésed, fedeltà di due uomini che
stipulano un'alleanza
-
femminile-materna: rahamím, amore tra una madre e il frutto
del suo grembo (Os 11,8)
YHWH È
SPOSO
Os 2,16-18.21-22.25
Ez 16,1-15
Is 62,5: "Sì, come un giovane sposa una
vergine, così ti sposerà il tuo creatore"
YHWH
SOFFRE COL SERVO SOFFERENTE
I quattro carmi del Servo sofferente (a: Is
42,1-4; b: Is 49,1-6; c: Is 50,4-11; d: Is 52,13-53-12), persona futura cui è
affidato un ruolo vicario di mediazione e di espiazione, per la salvezza del
popolo. YHWH è accanto alla sua sofferenza, ove si realizza la sua shekinah.
5. LA RICERCA DEI SAPIENTI
400-50 a.C.
PROVERBI,
GIOBBE, QOELET, CANTICO DEI CANTICI, LA SAPIENZA
dabàr PAROLA, mediatrice di Dio nella creazione e
nella storia della salvezza profeta
torah LEGGE, presenza costante di Dio, custodita
nell'arca dell'alleanza sacerdote
hokmah SAPIENZA, sempre più personificata (Pro
8,22-31) saggio
L'APOCALITTICA
200 a.C.
DANIELE
Incoraggiamento nella tribolazione:
nonostanze le apparenze, Dio è il Signore del cosmo e della storia e tiene
saldamente in mano le redini della storia, conducendola all'adempimento delle
promesse.
Mediatore è il "Figlio dell'Uomo":
Dn 7,9-10.13-14