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DIO

 

ESPERIENZA DI DIO

 

* Perché l'esperienza di Dio è graduale e intermittente

S.Efrem, Commenti sul Diatesseron, 1, 18-19.

Chi è capace di comprendere, o Signore, tutta la ricchezza di una sola delle tue parole? È molto più ciò che ci sfugge di quanto riusciamo a comprendere. Siamo proprio come gli assetati che bevono ad una fonte(...).

Colui al quale tocca una di queste ricchezze non creda che non vi sia altro nella parola di Dio oltre ciò che egli ha trovato. Si renda conto piuttosto che egli non è stato capace di scoprirvi se non una sola cosa tra molte altre. Dopo essersi arricchito della parola, non creda che questa venga da ciò impoverita. Incapace di esaurirne la ricchezza, renda grazie per la immensità di essa. Rallegrati perché sei stato saziato, ma non rattristarti per il fatto che la ricchezza della parola ti superi. Colui che ha sete è lieto di bere, ma non si rattrista perché non riesce a prosciugare la fonte. È meglio che la fonte soddisfi la tua sete, piuttosto che la sete esaurisca la fonte. Se la tua sete è spenta senza che la fonte sia inaridita, potrai bervi di nuovo ogni volta che ne avrai bisogno. Se invece saziandoti seccassi la sorgente, la tua vittoria sarebbe la tua sciagura. Ringrazia per quanto hai ricevuto e non mormorare per ciò che resta inutilizzato. Quello che hai preso o portato via è cosa tua, ma quello che resta è ancora tua eredità. Ciò che non hai potuto ricevere subito a causa della tua debolezza, ricevilo in altri momenti con la tua perseveranza. Non avere l'impudenza di voler prendere in un sol colpo ciò che non può essere prelevato se non a più riprese, e non allontanarti da ciò che pioteresti ricevere solo un po' alla volta.

 

* Un agnostico

L. Sciascia

Penso talvolta che Dio c'è davvero ma che, forse, noi non ne sapremo mai nulla. C'è, ma non può o non vuole occuparsi di noi, né qui né nell'aldilà. Magari siamo un suo incidente, qualcosa che gli è sfuggito di mano.

 

* L'ateismo non esiste

G. Arpino

Non esistono gli atei. C'è qualcuno che si mette questa etichetta, ma dietro c'è un barile di roba velenosa, di problemi irrisolti.

 

* sull'importanza del sovrasensibile.

Tutto ciò che colpisce, che esorbita dall'esperienza sensibile e supera il senso comune viene sterilizzato. Così la religione è appiattita, resa prudente, in tutto ragionevole. E proprio per questo l'uomo di oggi la rigetta.

 

* Cercare

E. Ionesco

Scrivo per trovare risposta alle sole domande che davvero contino e che dovrebbero tormentare ciascuno di noi giorno e notte: che cos'è questo mondo in cui siamo stati gettati senza che l'abbiamo chiesto? perché esiste qualcosa anziché niente? e, visto che qualcosa c'è, perché c'è più male che bene? Tutto il resto non è che commento o perdita di tempo.

 

* Credere

F. Parazzoli

Credere è per me avere coscienza dolorosa di un mistero che non puoi possedere per intero, ma che nello stesso tempo senti addosso e senza spiegare il quale tutto diventa ingiustificabile, assurdo

 

* L'altro

A. Monticone

L'altro ci aiuta a scoprire tendenze e sottolineature che forse noi avevamo messo un po' in sordina, che dovremmo esprimere di più.

 

* L'abito religioso

M. P. Giudici

Per una religiosa l'abito non deve essere un feticcio, ma è pur sempre un segno, un messaggio. Non dimenticando però che vestire da frate dà sempre grosse responsabilità Dietro l'abito deve esserci una faccia da salvato.

Non bisogna far confusione tra modernità e mondanità.