http://utenti.lycos.it/amenalleluia
http://members.xoom.virgilio.it/martiri
ESPERIENZA
DI DIO
*
Perché l'esperienza di Dio è graduale e intermittente
S.Efrem, Commenti
sul Diatesseron, 1, 18-19.
Chi è capace di comprendere,
o Signore, tutta la ricchezza di una sola delle tue parole? È molto più ciò che
ci sfugge di quanto riusciamo a comprendere. Siamo proprio come gli assetati
che bevono ad una fonte(...).
Colui al quale tocca una di
queste ricchezze non creda che non vi sia altro nella parola di Dio oltre ciò
che egli ha trovato. Si renda conto piuttosto che egli non è stato capace di
scoprirvi se non una sola cosa tra molte altre. Dopo essersi arricchito della
parola, non creda che questa venga da ciò impoverita. Incapace di esaurirne la
ricchezza, renda grazie per la immensità di essa. Rallegrati perché sei stato
saziato, ma non rattristarti per il fatto che la ricchezza della parola ti
superi. Colui che ha sete è lieto di bere, ma non si rattrista perché non
riesce a prosciugare la fonte. È meglio che la fonte soddisfi la tua sete,
piuttosto che la sete esaurisca la fonte. Se la tua sete è spenta senza che la
fonte sia inaridita, potrai bervi di nuovo ogni volta che ne avrai bisogno. Se
invece saziandoti seccassi la sorgente, la tua vittoria sarebbe la tua
sciagura. Ringrazia per quanto hai ricevuto e non mormorare per ciò che resta
inutilizzato. Quello che hai preso o portato via è cosa tua, ma quello che
resta è ancora tua eredità. Ciò che non hai potuto ricevere subito a causa
della tua debolezza, ricevilo in altri momenti con la tua perseveranza. Non
avere l'impudenza di voler prendere in un sol colpo ciò che non può essere
prelevato se non a più riprese, e non allontanarti da ciò che pioteresti
ricevere solo un po' alla volta.
* Un
agnostico
L.
Sciascia
Penso talvolta che Dio c'è
davvero ma che, forse, noi non ne sapremo mai nulla. C'è, ma non può o non
vuole occuparsi di noi, né qui né nell'aldilà. Magari siamo un suo incidente,
qualcosa che gli è sfuggito di mano.
* L'ateismo
non esiste
G.
Arpino
Non esistono gli atei. C'è
qualcuno che si mette questa etichetta, ma dietro c'è un barile di roba
velenosa, di problemi irrisolti.
* sull'importanza
del sovrasensibile.
Tutto ciò che colpisce, che
esorbita dall'esperienza sensibile e supera il senso comune viene sterilizzato.
Così la religione è appiattita, resa prudente, in tutto ragionevole. E proprio
per questo l'uomo di oggi la rigetta.
* Cercare
E.
Ionesco
Scrivo per trovare risposta
alle sole domande che davvero contino e che dovrebbero tormentare ciascuno di
noi giorno e notte: che cos'è questo mondo in cui siamo stati gettati senza che
l'abbiamo chiesto? perché esiste qualcosa anziché niente? e, visto che qualcosa
c'è, perché c'è più male che bene? Tutto il resto non è che commento o perdita
di tempo.
* Credere
F.
Parazzoli
Credere è per me avere
coscienza dolorosa di un mistero che non puoi possedere per intero, ma che
nello stesso tempo senti addosso e senza spiegare il quale tutto diventa
ingiustificabile, assurdo
*
L'altro
A.
Monticone
L'altro ci aiuta a scoprire
tendenze e sottolineature che forse noi avevamo messo un po' in sordina, che
dovremmo esprimere di più.
*
L'abito religioso
M. P.
Giudici
Per una religiosa l'abito
non deve essere un feticcio, ma è pur sempre un segno, un messaggio. Non
dimenticando però che vestire da frate dà sempre grosse responsabilità Dietro
l'abito deve esserci una faccia da salvato.
Non bisogna far confusione
tra modernità e mondanità.