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p MODELLO LATINO
Dio è sempre insieme P-F-S: «Dio è la Trinità, la
Trinità è il solo Dio, ho theos è la
Trinità». Parte dalll’unità essenziale per poi cogliere la tripersonalità. a°
natura, b° Persone. La garanzia della unità sta nell’essenza trinitariamente
posseduta. [Ma non si afferma -sabellianesimo-
che l’essenza precede le persone, perché questa esiste solo nel triplice modo
d’essere personale]. Dio, infatti, è trino, ma non triplice. Ogni persona è pericoreticamente
nell’altra, quindi, essendo un solo Dio, alla unità di essere ad intra segue anche l’unità di agire ad extra, così che tutta l’attività
nella storia della salvezza è da attribuire in senso proprio al Deus-Trinitas,
salva l’appropriazione di alcuni
momenti dell’economia salvifica.
Tre
persone in Dio.
La sua radicalizzazione è il modalismo.
Ÿ una linea
P à F à S
«IN DEO OMNIA SUNT UNUM
UBI NON OBVIAT RELATIONIS OPPOSITIO»
p MODELLO GRECO
La divinità del F e dello S è in rapporto al P,
che dona tutta intera la sua divinità, tutta la natura divina: «Dio è il Padre,
ho theos». Parte dal Padre e dalla
tripersonalità. a° le tre Persone, b° l’unica natura, per salvaguardare la
monarchia del Padre, fons totius
divinitatis. In quanto tale, il Padre è principio e garanzia dell’unità
divina.
Un
Dio in tre persone.
In una sua radicalizzazione può condurre al subordinazionismo e al triteismo.
§ un triangolo, o un cerchio
§ il trono di gloria
§ OK
«IN DEO OMNIA SUNT TRINA
UBI NON OBVIAT UNITAS ESSENTIAE»
Ÿ Quando
si parla di «Dio» si intende la persona
del Padre, che conosciamo per mezzo di Cristo e dello Spiirto Santo. Non -
astrattamente - l’essenza divina. Tale essenza divina, la divinità in sé è posseduta
interamente dal Padre, è il Padre, il quale la dona al Figlio interamente, e
allo Spirito. Si parte dalle Persone, non
dalla natura [OR] e tuttavia ciò significa riferirsi ad un Dio che è amore, e alla luce dell’amore
può essere intuito nella sua essenza [OCC].