http://web.tiscali.it/martiri

 

http://utenti.lycos.it/amenalleluia

 

http://members.xoom.virgilio.it/martiri

 

GESÙ EFFONDE LO SPIRITO PROMESSO

 

Ruah, Pneuma = soffio, alito, aria, vento, respiro e siccome il respiro è anche vita, significa vita, anima, spirito.

-- il vento

-- forza di vita presente nell'uomo, sede della conoscenza e di sentimenti

-- forza di vita di Dio, per la quale egli agisce e fa agire, sia sul piano fisico che spirituale

Non è incorporeo, ma è una corporeità sottile, mobile, dinamica. È l'animazione di un corpo.

Spirito Carne realtà puramente terrena dell'uomo, debole e caduca.

GR Spirito = [sostanza] incorporeo, immateriale

     BB Spirito = [forza energia principio di azione: ciò che agisce e fa agire] Dio è spirito:?!? Dio è senza corpo? No, Dio è il Vivente, il solo vivente che non abbia ricevuto la vita.

 

LO SPIRITO NELLA CREAZIONE

Lo spirito è il principio vitale dell'uomo, luogo delle sue sensazioni, delle sue funzioni spirituali e dei modi del suo volere. Ma è un principio NON-IMMANENTE all'uomo, ma che Dio dona all'uomo per assicurargli la sussistenza. Una forza vitale e creatrice presente in tutte le cose. Rimane però TRASCENDENTE.

     Sal 104,9s: "Se nascondi il tuo volto vengono meno; togli loro il ruah, muoiono e ritornano nella loro polvere. Mandi il tuo ruah, sono creati e rinnovi la faccia della terra". Fin dall'inizio della creazione lo spirito di Dio aleggia sulle acque primordiali (Gen 1,2). Sal 33,6: "dalla parola del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca la loro schiera". Lo spirito di Dio infonde nell'uomo l'ispirazione artistica, l'intelletto, la sapienza.

     Dovunque è la vita vera, lo Spirito è all'opera: bisogna aprire le orecchie per percepirne il soffio e seguirlo.

 

NELLA STORIA DELLA SALVEZZA

     Lo spirito è anche la potenza di Dio nella storia, attraverso la quale conduce la storia stessa alla sua meta: Dio tutto in tutti (1Cor 15,28).

     Ispira: Mosé (Nm 11,25), Giosuè (Nm 27,18), Balaam (Nm 24,2); i giudici (Otniel, Gedeone, Jefte, Sansone); Saul; e Davide, su cui lo spirito riposerà stabilmente (1Sam 16,13: "Samuele prese il corno dell'olio e consacrò Davide con l'unzione in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore si posò su Davide da quel giorno in poi"); sui profeti.

     Sul Messia lo spirito riposerà permanentemente: "un germoglio spunterà dal tronco di Iesse... Su di lui si poserà lo Spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore" (Is 11,1s).

     Infonderà vita nuova al popolo che sta morendo (Ez 37,1-14: le ossa inaridite), e creerà in tutti un cuore nuovo (Ez 11,19). Negli ultimi tempi, lo Spirito sarà effuso su ogni carne (Gioele 3,1). Lo Spirito è dunque l'artefice di una nuova creazione, di una trasformazione e trasfigurazione del mondo che avverrà non con la violenza, ma mutando il cuore degli uomini: "questo avverrà non con la potenza né con la forza, ma con il mio Spirito" (Zc 4,6).

 

NELLA VITA DI GESÙ

a.a. BATTESIMO. Uno dei fatti più certi della vita di Gesù. Non una chiamata come per i profeti o Paolo, ma una dichiarazione che risuona nella coscienza di Gesù. Non una visione in cui Gesù avrebbe capito il compito a cui era chiamato, ma una visione che consente di interpretare la vita di Gesù cogliendola alla radice: Gesù viene designato come colui grazie alla cui parola, sacrificio e azione, lo Spirito entra nella nostra storia come dono messianico. Lo Spirito era in azione già prima (per mezzo dello Spirito Gesù è stato concepito), ma sino al battesimo Gesù non ha operato alcunché e non appare in lui niente di eccezionale. Al battesimo vi è una nuova comunicazione dello Spirito, che lo consacra 'unto', 'messia', 'cristo', 'Figlio di Dio'. Su Gesù lo Spirito riposa, attraverso lo Spirito Gesù agirà, dopo la glorificazione Gesù elargirà lo Spirito.

a.b. TENTAZIONE. Dopo averlo rafforzato con la propria potenza, lo Spirito conduce Gesù ad affrontare la prova.

b. MINISTERO PRE-PASQUALE. Tutto Gesù compie attraverso lo Spirito. Lc 4,18 + Is 61,1: "lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione".

Mt 12,28: "Se io scaccio i demoni in virtù dello Spirito di Dio è certo giunto fra di voi lo Spirito di Dio".

Lc 1-2: Gesù non è solo detentore ma anche creatura dello Spirito.

[Solo su Gesù riposa lo Spirito (Gv 7,39): fase a. -Figlio dell'Uomo, fase b.-Spirito Santo].

c. RISURREZIONE ED ELEVAZIONE.

Rom 1,3s: "il Figlio suo,   - nato dalla stirpe di Davide secondo la carne

                   - costituito Figlio di Dio  con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante al risurrezione dei morti".

Eb 9,14: "Cristo con uno Spirito eterno offrì se stesso a Dio".

 

PENTECOSTE

IL GIORNO DI PENTECOSTE

Pentecoste è la festa del cinquantesimo giorno (7x7+1), o delle settimane (shavuot), celebrata dopo l'offerta delle primizie della mietitura (insieme a Pasqua e ai Tabernacoli, una delle tre feste in cui era prescritto il pellegrinaggio a Gerusalemme; raccoglieva dunque folle di Giudei venuti da molti paesi).

Diviene quindi la commemorazione dell'alleanza tra Dio e Israele sul monte Sinai (Es 19,1-8): la festa del dono della Legge.

 

TUTTI INSIEME NELLO STESSO LUOGO

L'unanimità del cenacolo rispecchia l'unanimità con cui il popolo accoglie il dono della legge (Es 19,8: "tutto il popolo rispose insieme e disse : quanto il Signore ha detto noi lo faremo").

 

PRESENZA DELLO SPIRITO

ROMBO DI VENTO VOCE   LINGUE DI FUOCO  Cf. teofania del Sinai dopo il decalogo (Es 20,18 + Eb 12,18-19): "tutto il popolo percepiva i tuoni e i lampi, il suono del corno e il monte fumante. Il popolo vide, fu preso da timore e si tenne lontano". Vedevano il tuono (Filone di Alessandria: 'Dio aveva creato un rumore che trasformò l'aria in fiamme di fuoco, donde risuonò una voce venuta dal cielo, e le fiamme si trasformarono in parole pronunciate con tale chiarezza che si aveva l'impressione di vederle").

Ora dunque (continuità + discontinuità) si celebra non il dono della legge scritta su tavole ma il dono dello Spirito, cioè il dono della legge scritta nei cuori, la trasformazione intima del cuore dell'uomo che ci fa figli nel Figlio e ci permette di esclamare: Abbà!

 

DI OGNI NAZIONE CHE È SOTTO IL CIELO

UNIVERSALITÀ Al Sinai ci sono tutte le tribù, e a Gerusalemme ci sono tutte le nazioni, esattamente diciassette: 2,9-11 Lc 24,47-49: "restare a Gerusalemme sino a ricevere aiuto dall'alto, per poi predicare a tutte le nazioni fino agli estremi confini della terra", che è la missione della chiesa.

PARLAVANO IN ALTRE LINGUE - OGNUNO LI SENTIVA PARLARE NELLA PROPRIA

Si tratta certamente della glossolalia (cf. At 10,46; 1Cor 12-14): gli apostoli si esprimono come gli antichi profeti (Nm 11,25-29; 1Sam 10,5-6; 1Re 22,10); parlano come i cristiani dei primi tempi afferrati dallo Spirito, in uno stato di esaltazione, con grande trasporto ed entusiasmo.

MA ognuno viene inteso nella lingua dell'ascoltatore!

Si ristabilisce così l'unità di linguaggio che si era perduta al momento della erezione della torre di babele (Gen 11,1-9), e si inaugura la cattolicità della chiesa, la universalità della missione degli apostoli (Inculturazione).

 

Gl 3,1-5

 

Spirito santo AUTODONAZIONE, DONO, AUTORE DI OGNI DONO

* eterno amore tra l'eterno amante e l'eterno amato, il Noi del Padre e del Figlio, l'autodonazione reciproca in Dio

* primo dono ai credenti, il dono escatologico: l'amore di Dio in persona, la possibilità di amare nel dono di sé. Dio è dono, lo Spirito rende possibile il contatto: l'autocomunicazione di Dio all'uomo (PFS).

il ritorno eucaristico dell'uomo che, innestandosi in Cristo, consacra la storia ed il creato (SFP).

PRINCIPIO DELLA POSSIBILITÀ DI MEDIAZIONE  DI DIO ALL'ESTERNO

PRINCIPIO DELLA VITA E DEL MOTO NELLA CREAZIONE, DELLA AUTOTRASCENDENZA, DELLA ECCEDENZA

Dovunque la vita si apre al di là di sé, nella riconciliazione, tra i nemici, nell'abnegazione e nel sacrificio di sé, nella bellezza del creato, nella cultura e nell'arte, nel progresso dell'uomo (GS 26; 28; 41; 44); - lì lo Spirito è presente e ricapitola al suo fine soprannaturale-eucaristico la storia e il cosmo

PRINCIPIO DELLA COMUNIONE CON DIO

Dovunque gli uomini cercano e trovano l'amicizia con Dio. Per mezzo dello Spirito, noi siamo in Dio e Dio è in noi, lo Spirito di Cristo che ci fa figli e figlie di Dio.

Una legge scritta nel cuore, una legge di libertà, la legge della nuova alleanza che porta i doni dei carsismi per la edificazione della Chiesa (1Cor 13) e i suoi frutti (Gal 5,22ss: amore   -- gioia -- pace -- pazienza -- benevolenza -- bontà -- fedeltà -- mitezza -- dominio di sé; la libertà, la forza, la verità).

PRINCIPIO DELL'AZIONE DELLA CHIESA

Lo Spirito è l'Altro Paraclito, che riattualizza l'evento-Cristo, suscitando una conversione continua.

I. Hazim: "Senza lo Spirito santo,

     Dio è lontano;

     Cristo resta nel passato;

     il Vangelo è lettera morta;

     la Chiesa è semplice organizzazione;

     l'apostolato è propaganda;

     la liturgia è evocazione di un passato remoto", (spettacolo solo esteriore).