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Ruah, Pneuma = soffio, alito, aria, vento,
respiro e siccome il respiro è anche vita, significa vita, anima, spirito.
-- il vento
-- forza di vita presente nell'uomo, sede
della conoscenza e di sentimenti
-- forza di vita di Dio, per la quale egli
agisce e fa agire, sia sul piano fisico che spirituale
Non è incorporeo, ma è una corporeità
sottile, mobile, dinamica. È l'animazione di un corpo.
Spirito Carne
realtà puramente terrena dell'uomo, debole e caduca.
GR
Spirito = [sostanza] incorporeo, immateriale
BB
Spirito = [forza energia principio di azione: ciò che agisce e fa agire] Dio è
spirito:?!? Dio è senza corpo? No, Dio è il Vivente, il solo vivente che non
abbia ricevuto la vita.
LO
SPIRITO NELLA CREAZIONE
Lo spirito è il principio vitale dell'uomo,
luogo delle sue sensazioni, delle sue funzioni spirituali e dei modi del suo
volere. Ma è un principio NON-IMMANENTE all'uomo, ma che Dio dona all'uomo per
assicurargli la sussistenza. Una forza vitale e creatrice presente in tutte le
cose. Rimane però TRASCENDENTE.
Sal
104,9s: "Se nascondi il tuo volto vengono meno; togli loro il ruah, muoiono e ritornano nella loro
polvere. Mandi il tuo ruah, sono
creati e rinnovi la faccia della terra". Fin dall'inizio della creazione
lo spirito di Dio aleggia sulle acque primordiali (Gen 1,2). Sal 33,6:
"dalla parola del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca
la loro schiera". Lo spirito di Dio infonde nell'uomo l'ispirazione
artistica, l'intelletto, la sapienza.
Dovunque
è la vita vera, lo Spirito è all'opera: bisogna aprire le orecchie per
percepirne il soffio e seguirlo.
NELLA
STORIA DELLA SALVEZZA
Lo
spirito è anche la potenza di Dio nella storia, attraverso la quale conduce la
storia stessa alla sua meta: Dio tutto in tutti (1Cor 15,28).
Ispira:
Mosé (Nm 11,25), Giosuè (Nm 27,18), Balaam (Nm 24,2); i giudici (Otniel,
Gedeone, Jefte, Sansone); Saul; e Davide, su cui lo spirito riposerà
stabilmente (1Sam 16,13: "Samuele prese il corno dell'olio e consacrò
Davide con l'unzione in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore si
posò su Davide da quel giorno in poi"); sui profeti.
Sul
Messia lo spirito riposerà permanentemente: "un germoglio spunterà dal
tronco di Iesse... Su di lui si poserà lo Spirito del Signore, spirito di
sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di
conoscenza e di timore del Signore" (Is 11,1s).
Infonderà
vita nuova al popolo che sta morendo (Ez 37,1-14: le ossa inaridite), e creerà
in tutti un cuore nuovo (Ez 11,19). Negli ultimi tempi, lo Spirito sarà effuso
su ogni carne (Gioele 3,1). Lo Spirito è dunque l'artefice di una nuova
creazione, di una trasformazione e trasfigurazione del mondo che avverrà non
con la violenza, ma mutando il cuore degli uomini: "questo avverrà non con
la potenza né con la forza, ma con il mio Spirito" (Zc 4,6).
NELLA
VITA DI GESÙ
a.a.
BATTESIMO. Uno dei fatti più
certi della vita di Gesù. Non una chiamata come per i profeti o Paolo, ma una
dichiarazione che risuona nella coscienza di Gesù. Non una visione in cui Gesù
avrebbe capito il compito a cui era chiamato, ma una visione che consente di
interpretare la vita di Gesù cogliendola alla radice: Gesù viene designato come
colui grazie alla cui parola, sacrificio e azione, lo Spirito entra nella
nostra storia come dono messianico. Lo Spirito era in azione già prima (per
mezzo dello Spirito Gesù è stato concepito), ma sino al battesimo Gesù non ha
operato alcunché e non appare in lui niente di eccezionale. Al battesimo vi è
una nuova comunicazione dello Spirito, che lo consacra 'unto', 'messia',
'cristo', 'Figlio di Dio'. Su Gesù lo Spirito riposa, attraverso lo Spirito
Gesù agirà, dopo la glorificazione Gesù elargirà lo Spirito.
a.b.
TENTAZIONE. Dopo averlo
rafforzato con la propria potenza, lo Spirito conduce Gesù ad affrontare la
prova.
b.
MINISTERO PRE-PASQUALE. Tutto
Gesù compie attraverso lo Spirito. Lc 4,18 + Is 61,1: "lo Spirito del
Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione".
Mt 12,28: "Se io scaccio i demoni in
virtù dello Spirito di Dio è certo giunto fra di voi lo Spirito di Dio".
Lc 1-2: Gesù non è solo detentore ma anche
creatura dello Spirito.
[Solo su Gesù riposa lo Spirito (Gv 7,39):
fase a. -Figlio dell'Uomo, fase b.-Spirito Santo].
c.
RISURREZIONE ED ELEVAZIONE.
Rom 1,3s: "il Figlio suo, - nato dalla stirpe di Davide
secondo la carne
-
costituito Figlio di Dio con
potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante al risurrezione dei
morti".
Eb 9,14: "Cristo con uno Spirito eterno
offrì se stesso a Dio".
PENTECOSTE
IL GIORNO DI PENTECOSTE
Pentecoste è la festa del cinquantesimo
giorno (7x7+1), o delle settimane (shavuot), celebrata dopo l'offerta delle
primizie della mietitura (insieme a Pasqua e ai Tabernacoli, una delle tre
feste in cui era prescritto il pellegrinaggio a Gerusalemme; raccoglieva dunque
folle di Giudei venuti da molti paesi).
Diviene quindi la commemorazione dell'alleanza
tra Dio e Israele sul monte Sinai (Es 19,1-8): la festa del dono della Legge.
TUTTI INSIEME NELLO STESSO LUOGO
L'unanimità del cenacolo rispecchia
l'unanimità con cui il popolo accoglie il dono della legge (Es 19,8:
"tutto il popolo rispose insieme e disse : quanto il Signore ha detto noi
lo faremo").
PRESENZA DELLO SPIRITO
ROMBO
DI VENTO VOCE LINGUE
DI FUOCO Cf. teofania del
Sinai dopo il decalogo (Es 20,18 + Eb 12,18-19): "tutto il popolo percepiva i tuoni e i lampi, il suono
del corno e il monte fumante. Il popolo vide, fu preso da timore e si tenne
lontano". Vedevano il tuono (Filone
di Alessandria: 'Dio aveva creato un rumore che trasformò l'aria in
fiamme di fuoco, donde risuonò una voce venuta dal cielo, e le fiamme si
trasformarono in parole pronunciate con tale chiarezza che si aveva
l'impressione di vederle").
Ora dunque (continuità + discontinuità) si
celebra non il dono della legge scritta su tavole ma il dono dello Spirito,
cioè il dono della legge scritta nei
cuori, la trasformazione intima del cuore dell'uomo che ci fa figli nel
Figlio e ci permette di esclamare: Abbà!
DI OGNI NAZIONE CHE È SOTTO IL CIELO
UNIVERSALITÀ
Al Sinai ci sono tutte le
tribù, e a Gerusalemme ci sono tutte le nazioni, esattamente diciassette:
2,9-11 Lc 24,47-49: "restare a Gerusalemme
sino a ricevere aiuto dall'alto, per poi predicare a tutte le nazioni fino agli
estremi confini della terra", che è la missione della chiesa.
PARLAVANO IN ALTRE LINGUE - OGNUNO LI SENTIVA PARLARE NELLA
PROPRIA
Si tratta certamente della glossolalia (cf. At 10,46; 1Cor 12-14):
gli apostoli si esprimono come gli antichi profeti (Nm 11,25-29; 1Sam 10,5-6;
1Re 22,10); parlano come i cristiani dei primi tempi afferrati dallo Spirito,
in uno stato di esaltazione, con grande trasporto ed entusiasmo.
MA ognuno viene inteso nella lingua
dell'ascoltatore!
Si ristabilisce così l'unità di linguaggio
che si era perduta al momento della erezione della torre di babele (Gen
11,1-9), e si inaugura la cattolicità della chiesa, la universalità della
missione degli apostoli (Inculturazione).
Gl 3,1-5
Spirito santo AUTODONAZIONE, DONO, AUTORE DI
OGNI DONO
* eterno amore tra l'eterno amante e l'eterno
amato, il Noi del Padre e del Figlio, l'autodonazione reciproca in Dio
* primo dono ai credenti, il dono
escatologico: l'amore di Dio in persona, la possibilità di amare nel dono di
sé. Dio è dono, lo Spirito rende possibile il contatto: l'autocomunicazione di
Dio all'uomo (PFS).
il ritorno eucaristico dell'uomo che,
innestandosi in Cristo, consacra la storia ed il creato (SFP).
PRINCIPIO DELLA POSSIBILITÀ DI
MEDIAZIONE DI DIO ALL'ESTERNO
PRINCIPIO DELLA VITA E DEL MOTO NELLA
CREAZIONE, DELLA AUTOTRASCENDENZA, DELLA ECCEDENZA
Dovunque la vita si apre al di là di sé,
nella riconciliazione, tra i nemici, nell'abnegazione e nel sacrificio di sé,
nella bellezza del creato, nella cultura e nell'arte, nel progresso dell'uomo
(GS 26; 28; 41; 44); - lì lo Spirito è presente e ricapitola al suo fine soprannaturale-eucaristico
la storia e il cosmo
PRINCIPIO DELLA COMUNIONE CON
DIO
Dovunque gli uomini cercano e trovano
l'amicizia con Dio. Per mezzo dello Spirito, noi siamo in Dio e Dio è in noi,
lo Spirito di Cristo che ci fa figli e figlie di Dio.
Una legge scritta nel cuore, una legge di
libertà, la legge della nuova alleanza che porta i doni dei carsismi per la
edificazione della Chiesa (1Cor 13) e i suoi frutti (Gal 5,22ss: amore -- gioia -- pace -- pazienza --
benevolenza -- bontà -- fedeltà -- mitezza -- dominio di sé; la libertà, la
forza, la verità).
PRINCIPIO DELL'AZIONE DELLA
CHIESA
Lo Spirito è l'Altro Paraclito, che
riattualizza l'evento-Cristo, suscitando una conversione continua.
I. Hazim: "Senza
lo Spirito santo,
Dio
è lontano;
Cristo
resta nel passato;
il
Vangelo è lettera morta;
la
Chiesa è semplice organizzazione;
l'apostolato
è propaganda;
la
liturgia è evocazione di un passato remoto", (spettacolo solo esteriore).