http://web.tiscali.it/martiri

 

http://utenti.lycos.it/amenalleluia

 

http://members.xoom.virgilio.it/martiri

 

IL MAESTRO GESÙ E I SUOI DISCEPOLI

 

Gesù è un rabbi, anche se era stato solo un falegname. Insegna e discute nelle sinagoghe e a Gerusalemme. Chiama al suo seguito dei  discepoli: prima le due coppie di fratelli, poi Levi, e molti altri. Tra questi in seguito ne individuerà Dodici, con i quali farà vita comune (Mc 3,13-19), e che invierà in seguito a continuare la sua missione

 

VENNE

linguaggio di manifestazione: l'apparso in Galilea si mette in cammino sulle strade degli uomini

 

LUNGO IL MARE DI GALILEA

MENTRE GETTAVANO LA RETE IN MARE

NON in una cornice sacra MA nello scenario profano del lago

 

VIDE

Riflette lo sguardo di benevolenza del Creatore.

Penetra la situazione interiore di colui che è visto.

Rende possibile ciò che è impossibile, attua le possibilità di Dio.

Vede per intervenire: dopo, le cose non sono più le stesse.

 

SIMONE E ANDREA

Gesù vede persone con un nome (li vedrà di nuovo: cf. passione).

 

DISSE

lo sguardo si fa parola: una parola autorevole di Gesù che strappa quegli uomini al loro lavoro abituale e al loro contesto familiare

 

SEGUITEMI

     Un'autorità unica e non derivata

         proiezione verso il futuro

         scelta esclusiva per un capo "carismatico"

In controluce      Elia /Eliseo

              Isaia / discepoli

              Geremia / Baruc

     Dio che chiama i profeti

 

Seguire (a'kolouqe'w), andare dietro (erkomai): fare la strada con qualcuno

$                                +

i discepoli scelgono il maestro           è il maestro che sceglie i discepoli

pattuiscono un compenso               Gesù stabilisce le condizioni della sequela

la parola viene memorizzata           la parola viene vissuta

si cerca un sapere e un metodo per        Gesù è l'unico maestro e l'unico Padre è

subentrare al maestro                 quello celeste

(talvolta non c'è il previo 'seguimi!', ma Gesù espone chiaramente le condizioni: Mt 8,19.22).

 

VI FARÒ

Gesù l'agente principale

 

DIVENTARE

processo di conversione continua

 

PESCATORI

pescatori, reti, pesci: senso negativo, non è un salvare

// pesca: un che di provocatorio, un taglio netto

              araldi del lieto annuncio: Gesù pesca per salvare

              guerra contro il demonio, la malattia, il peccato

              [sfondo battagliero, zelo galilaico]: sequela militante

 

SUBITO   non si possono invocare proroghe

         due modelli di risposta, per la comunità cristiana

LASCIARE&SEGUIRE   spostamento di centro della vita

 

LI CHIAMÒ

ABBANDONARE non un oggetto ma una persona: IL PADRE!

         = protezione economica, sociale, giuridica

         = custode della tradizione: il passato

         senza famiglia e senza casa: un vuoto che solo Cristo può riempire

ANDARONO DIETRO A LUI

+  SEGUIRE

Si segue una persona, non si impara una dottrina

Condividere un destino, diventando in tutto simili all'unico maestro e Signore (Mt 6,40)

Bisogna donare senza riserve tutta la vita, e anteporre Gesù al disopra di tutto (Lc 14,26-27) senza potersi voltare indietro

 

 

 

 

La chiamata come esperienza di conversione

I chiamati, uomini "salvati", che si rinnovano nel costante ascolto della chiamata: abbandonare & ascoltare

a- Il momento della privazione

Reti e padre: progressività

b - Si lascia per Cristo: Gesù, la fonte della sequela nella libertà

Gesù origine della chiamata: cercare Dio = lasciarsi trovare da lui

Relazione tra un io che chiama e un tu che risponde

 

La nascita del discepolo

un uomo libero dalle false sicurezze, dai legami parentali, senza nostalgie e regressioni

piena condivisione del suo destino di perseguitato

associati all'autorità di Gesù e abilitati all'annuncio con gesti potenti

La nascita della comunità

Gesù chiama a due a due: dall'uno ai quattro.

Nella chiesa si rivive in modo originale l'esperienza originaria della chiamata di Gesù.